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Autore: LadyPalma    26/10/2020    4 recensioni
| Questa raccolta partecipa all'iniziativa del Writober |
Tudors AU: Dolores Umbridge è la regina d'Inghilterra. | Dolastor
La sua ricerca di un principe non era più fortunata di prima – “Un principe? Siete una bastarda, povera e per giunta brutta, sarà anche troppo se troverete uno stalliere” – ma ora tutti fingevano che la sua mancata avvenenza non fosse più un ostacolo – “Qualsiasi principe vi sposerebbe, tocca a voi scegliere! A proposito che ne dite di Regulus di Francia, il secondogenito di Walburga De Medici?”
Perché adesso non era più la figlia bastarda del Re, ma la sua unica possibile erede rimasta. Non era più Dolores il rospo, da cinque giorni era Dolores della dinastia Umbridge, la prima regina donna d’Inghilterra.
Genere: Commedia, Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alastor Moody, Dolores Umbridge
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Alastor&Dolores'
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#posto preferito

 


Ha l’eleganza di chi è nata per essere regina, pensò Dolores appena la vide, non senza una punta di invidia. Era qualcosa che emergeva da ogni dettaglio, dall’impostazione della voce alla precisione dei gesti; un’evidenza che non si poteva annullare neanche in una prigione travestita da rifugio.
“Cara Dolores, che bello incontrarvi finalmente!” esordì Andromeda andandole incontro. Non si inchinò ma le tese le mani, da pari e da cugina.
Le chiese notizie sulla piccola Ninfadora come prima cosa, ma poi, quasi dimentica della situazione contingente che viveva, si mise a ripercorrere ad alta voce la sua vita. Voleva forse ispirare simpatia? Dolores la ascoltò quantomeno con curiosità e così trovò conferma, dalla sua voce, di quello che già sapeva: un’infanzia dorata in Francia nell’attesa di sposare il primogenito di re Orion e della regina Walburga, e poi la fuga invece con un duca minore. Per tornare a casa, per vivere l’amore*.
“… E ora ho perso Ted, ho perso la mia Scozia. È però un sollievo che ci siate voi ad aiutarmi”. Fece una pausa e un sorriso, che era calcolato senza tuttavia risultare forzato. “Vedete, molti mi hanno criticata per le scelte senza comprendere, perché nessuno dei miei nemici era una donna al potere per Grazia di Dio. Sono contenta finalmente di conoscere qualcuno come me allora, qualcuno che sa cosa significa il peso della corona e il desiderio talvolta di posarla e basta”.
Dolores batté un paio di volte gli occhi con perplessità e poi le restituì il sorriso. “Ehm ehm a dire il vero, no, cara cugina, non ho mai pensato neanche lontanamente di rinunciare alla mia corona. Non so di quale peso parliate”.
Andromeda la scrutò per qualche attimo prima di distogliere lo sguardo e puntarlo alla finestra aperta, perdendosi un’altra volta nei suoi pensieri ad alta voce. “Vuol dire che non siete mai stata innamorata, allora. Vedete, se chiudo gli occhi, mi ritornano in mente le stalle del palazzo reale francese: ci incontravamo lì tutti i giorni, io e il mio Ted… il nostro posto segreto, il mio posto preferito”.
La regina inglese esitò solo qualche secondo sentendosi leggermente imbarazzata – e forse disgustata –, ma poi batté le mani in modo pratico e molto poco elegante. Non era lì per i vuoti sentimentalismi, era tempo che il pragmatismo venisse fuori.
“Ehm bene, dunque cerchiamo un modo per farvi tornare in qualsiasi stalla vogliate senza recare danni a me, che ne dite?”
 


Dolores era una donna ed era una regina, ma le analogie con la sovrana scozzese si esaurivano qui.
Non era bella né elegante, non era una sciocca sentimentale, non sarebbe mai fuggita per amore e non aveva mai pensato che il trono fosse una gabbia.
Quelli vissuti da regina erano i mesi preferiti della sua vita, tradimenti compresi; e le sue interazioni preferite erano quelle che aveva adesso a corte, adulatori inclusi.
Quello su cui mancava di riflettere però era il suo posto preferito. Non erano le stalle, questo no, ma neanche il trono.
Se chiudeva gli occhi, Dolores vedeva la cantina.






 

*Ho fatto una sintesi tra la storia di Andromeda (l'infanzia/adolescenza agiata e la fuga per amore) e quella di Maria Stuart (della quale ho ripreso solo i primi anni in Francia e poi il ritorno in Scozia, anche se in altre circostanze). Anche se si tratta di altri Black e non quelli con cui è vissuta nel canon (Orion e Walburga erano gli zii, non i genitori), mi piaceva l'idea di mantenere comunque una parte della sua vita legata ai Black.

NDA: Tra i prompt possibili del Writober per questa giornata c'era "royal AU" ma mi sembrava troppo di barare scegliendolo, quindi ho optato per il prompt del Changectober, per cui "posto preferito" è da intendere come "cambiare posto preferito".
Ma quanto è fluff Dolores? Alastor, come stai riducendo Sua Maestà? Non temete, dal prossimo capitolo riprendono i complotti, anche perché mancano ormai solo sei capitoli e ci sono teste che devono volare!
   
 
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