Anime & Manga > Georgie
Segui la storia  |       
Autore: Francyzago77    26/10/2020    5 recensioni
Questa è la seconda parte di Destini. Ambientata in Australia, è una storia dove Georgie, tornata protagonista, vivrà emozioni, tormenti e passioni. Il passato sembra non abbandonarla ma quali incontri le ha riservato il destino?
Questa storia è stata scritta senza fini di lucro, i personaggi sono proprietà di Mann Izawa.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Arthur Butman, Georgie Gerald, Maria Dangering, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Perché il nonno è andato via così presto? – sbuffò Abel junior rivolto alla mamma – Poteva almeno aspettare il mio ritorno!
-Doveva andare a casa e non sapevo quando sareste arrivati – gli rispose Georgie mettendo il pesce pescato in un grosso recipiente.
-Avrebbe visto tutto quello che ho preso oggi! – sorrise il bambino soddisfatto di quel ricco bottino.
-Veramente – esordì Arthur – la maggior parte l’ho pescato io, tu ti sei limitato a guardare!
-Ma io sono piccolo zio! – ribatté prontamente Abel junior.
-Per quello che ti pare! – rise Arthur divertito.
C’era un’atmosfera gioiosa in casa, Georgie ne approfittò per iniziare il discorso dicendo:
-Comunque molto presto andremo noi a trovare il nonno, gli ho fatto una promessa.
-Evviva! – urlò subito Abel junior – Mi piace stare con lui e mi piace la sua casa, mi divertirò li.
-Dovrai comportarti bene – disse Arthur – e non far impazzire quella povera servitù.
-Sì, sì – annuì il bimbo – quando andiamo?
-Quando vogliamo – rispose Georgie – e porteremo i nostri auguri soprattutto a Maria.
-È il suo compleanno? – chiese Abel junior incuriosito.
-No, ma c’è una bella novità – disse Georgie guardando ora Arthur – il nonno è venuto oggi qui per annunciarmela.
E intanto spinava il pesce sul tavolo avendo gli occhi addosso di suo figlio e suo marito.
-Mio padre e Maria avranno un bambino – sussurrò continuando a fare il suo lavoro.
La sua affermazione non ottenne un’immediata risposta ma un silenzio prolungato nella stanza.
Ad un certo punto il piccolo Abel esclamò:
-Come un bambino?
-Un figlio – rispose prontamente Arthur – è una notizia meravigliosa. Andremo al più presto a trovarli allora. Tuo padre sarà molto felice?
-Oh sì – disse Georgie un po’ pensierosa – è anche preoccupato, però l’ho visto contento.
Intanto Abel junior si era appoggiato con le braccia conserte sul tavolo e non diceva più una parola. Georgie gli andò vicino e, mettendogli una mano sulla testa, disse:
-Cosa c’è? Non fare quella faccia, è una bella notizia per il nonno e per Maria.
-Ma io – iniziò a dire il bimbo – avevo chiesto alla cicogna di portarmi un fratellino, credo abbia sbagliato casa!
Georgie ed Arthur si diedero un’occhiata, lei rassicurò il bambino dicendo:
-Le cicogne fanno molti viaggi, non è detto che prossimamente una di loro non si fermi qui. Ora devi essere contento per questo nuovo arrivo, anche se è a casa del nonno.
Il bimbo apparve più convinto e dopo un po’ corse a giocare fuori allegro.
Georgie continuava a sistemare il pesce mentre Arthur si era fermato, era seduto silenzioso e sovrappensiero. Ad un certo punto esordì:
-Non dici nulla Georgie?
Lei sollevò lo sguardo dal tavolo e rispose stupita:
-Cosa devo dire? Vi ho già riferito tutto!
-Hai sentito tuo figlio, vuole un fratellino – ammise lui con tono più freddo.
-Tutti i bambini lo dicono – rispose Georgie – è normale.
-Se Abel non fosse morto – continuò Arthur – ne avrebbe già due di fratellini!
Ed uscì sbattendo forte la porta.
Georgie si alzò e tentò di chiamarlo ma lui era già fuori, distante dalla casa.
Non avrebbe mai voluto vederlo così, Arthur era dolce, rassicurante e pacato ma l’esperienza di Londra l’aveva inevitabilmente cambiato.
Nonostante Georgie, la fattoria e il bambino c’era ancora tanto dolore dentro di lui, rabbia e frustrazione.
Quel terribile passato non l’aveva abbandonato e lo perseguitava anche nei vasti campi australiani, nei momenti di solitudine e soprattutto nel suo letto.
Il destino era stato spietato con lui.
-Arthur – pensò Georgie – ti sto aiutando in tutti i modi. Non è facile anche per me, sapevo che le tue sofferenze erano profonde ma l’ho accettato, convinta che supereremo tutto. Io ti sto accanto, non m’importa ma ti prego non paragonarti sempre ad Abel. Questa cosa mi distrugge. Ti amo anche se tra noi non c’è ancora una grande passione. Con Abel c’è stata. Lui però non aveva vissuto l’inferno che hai sopportato tu.
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Georgie / Vai alla pagina dell'autore: Francyzago77