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Autore: MadAka    01/11/2020    0 recensioni
Ewan Cassian Hill | Classe 1990 | Londra - New York | Fratello maggiore di Charlotte | Migliore amico di Alastair | Meccanico | Sarcastico | Nerd | Music, pizza e beer lover |
Ewan è un personaggio di cui scrivo su altre piattaforme. Per lo più sono piccoli frammenti della sua vita, sguardi fugaci nella sua mente e brevi interazioni con persone che fanno parte della sua esistenza.
Ho deciso di raccogliere e pubblicare qui alcuni di questi miei scritti.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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| FLASHBACK |

13.05.2018; Londra

Ewan – Samantha

 

La cosa che più gli piaceva di lei era la sua risata. Mai si era imbattuto in una risata tanto fresca e piena di vita. Ogni volta che Samantha rideva sembrava cantare in un'intonazione perfetta, in una melodia incantevole. Quando Ewan l'aveva sentita per la prima volta si era scoperto a fissarla con molta più intensità di quella che avrebbe riservato a una persona qualunque, per poi distogliere lo sguardo improvvisamente imbarazzato.

Con il passare dei giorni, però, aveva capito che non era solo il modo in cui rideva che gli piaceva tanto di lei. Tutto, in Samantha, sembrava essere il costante rincorrersi delle qualità che lui più apprezzava. Dalla risposta pronta - spesso così affilata da essere tagliente - ai modi di fare estroversi e un po' da "maschiaccio", dall'odio verso la Brexit alla continua voglia di viaggiare, scoprire il mondo facendo il possibile per assimilarne ogni sua sfumatura. Sembrava banale, un cliché, dire che lei era diversa dalle altre, ma per lui era così. Si conoscevano solo da un paio di mesi, ma Samantha era già stata in grado di trasformarsi in un pensiero fisso nella sua mente.

Quella sera erano usciti insieme per la prima volta. Nessun amico, nessun giro per i pub a recuperare persone per poi finire la serata al solito posto, nessuno sguardo rubato nel pieno di una conversazione, provando in qualche modo a non rendere troppo palese l'interesse reciproco. Non c'era nulla di tutto ciò, in quel momento, solo Ewan e Samantha insieme da un paio di ore, con una conversazione avviata nel momento in cui lui era passato a prenderla e che non si era ancora esaurita nonostante la musica e le persone.

Aveva scelto lei il posto; un locale dove gli amanti della musica rock potevano sentirsi a proprio agio, dove il dj passava brani a volumi alti solo dopo un concerto live e dove, nella lista dei drink, la birra la faceva da padrona. Di per sé il locale non era affatto male. C'erano divanetti su cui sedersi sparpagliati ovunque, una pista da ballo piuttosto grande - resa colorata da luci arcobaleno che si alternavano fra loro - perfino un angolo in cui le persone potevano scattarsi qualche fotografia e immortalare così il loro passaggio in quel posto. Di tutto quello, però, a Ewan importava davvero poco. Con Samantha accanto a sé la sua attenzione era attratta solo dalla ragazza, dal modo in cui si avvicinava per parlare con lui affinché riuscisse a farsi sentire sopra la musica, dal rossetto che le colorava le labbra, da come gli sfiorava il braccio con il suo tocco leggero.


"Che ne dici di andare a farci due foto, ometto?" gli chiese di punto in bianco la ragazza. Stava indicando l'angolo in cui ci si poteva scattare qualche istantanea, quelle in cui poi ci si sarebbe ritrovati taggati sui social a distanza di alcuni giorni.


«Lo sai che non ho Facebook» volle ricordarle Ewan. Farsi foto non gli dispiaceva e, certo, non accanto a Samantha. Voleva solo sentirla insistere, dare sfoggio di quel suo modo di fare che era in grado di farlo ridere.


"Dai, non farti pregare. Sei sempre il solito" sbottò la ragazza. Lo afferrò per il polso, cominciando a trascinarlo fra le persone, la loro destinazione davanti.


«D'accordo, d'accordo» rispose lui divertito. Fece resistenza, smettendo di camminare. Samantha si voltò a guardarlo con espressione imbronciata, un sopracciglio inarcato. Ewan le sorrise. «Ma solo se poi vieni a bere qualcos'altro.» La bottiglia che teneva in mano era ormai vuota. Non aveva davvero sete, forse neanche voglia di un'altra birra, voleva solo avere la conferma che sarebbe rimasto con la ragazza ancora per un po'.


Lei lo osservò. Una scintilla le accese lo sguardo, le labbra si arricciarono in un sorriso. "È una proposta?"

Ewan fece spallucce, una leggera smorfia in viso. «Potrebbe.»


Ormai nella sua testa si stava facendo largo il pensiero che non avesse più alcun senso continuare a trattenersi. Era chiaro a entrambi che fra di loro ci fosse qualcosa, che l'unica ragione per cui nessuno dei due avesse esternato quello che sentiva era solo il fatto che non erano mai stati veramente soli. Ora, però, non c'erano scuse di nessun genere e Ewan aveva solo una gran voglia di farsi avanti. Si avvicinò a Samantha e la baciò. Tutto il resto parve scomparire; il locale, le persone, la musica, di tutto ciò non avrebbe potuto importargli meno. La ragazza ricambiò il suo bacio e quello fu il chiaro segnale di come, anche lei, stesse aspettando solo l'occasione giusta.


Quando si separarono vennero avvolti da quel inevitabile istante di imbarazzo. Si guardarono. Samantha si morse leggera il labbro inferiore e subito dopo si lasciò sfuggire una risata, quel suono melodioso che tanto piaceva a Ewan.

"Allora, queste foto?" chiese retorica al ragazzo. Gli sfiorò le dita, per poi avvolgere la mano con la sua, senza smettere un istante di sorridere.

 

  
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