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Autore: Exspeliarmus    05/11/2020    1 recensioni
Dovremmo considerare perso ogni giorno in cui non abbiamo danzato. E dovremmo considerare falsa ogni verità che non sia stata accompagnata da una risata.
Ed è così che Kara e Lena, due donne straordinarie, hanno vissuto la loro vita straordinaria...questa semplicemente è la loro storia.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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13 FEBBRAIO 2018

Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai.

Un mese. Un mese da quello stramaledettissimo giorno. Un mese da quel dannatissimo bacio. Un mese da quando l'aveva vista fuggire dal suo appartamento. Un mese da quando l'aveva persa. Un mese. Un mese senza i suoi abbracci. Un mese alla ricerca del suo sguardo senza mai trovarlo. Un mese in cui i pochi metri che separavano i loro uffici sembravano diventati centinaia di chilometri.  Ed ora camminava, a testa bassa, per la Stars Industries accompagnata soltanto dal suono dei suoi tacchi contro il pavimento in finto marmo della corridoio. Arrivata davanti al suo ufficio vi trovò davanti qualcuno, appoggiato allo stipite della porta ad aspettarla.

"J'onn, buongiorno."

"Buongiorno a lei, Miss Luthor." rispose l'uomo con il solito tono pacato.

"Quante volte ti devo dire di darmi del tu?!? Comunque...avevi bisogno di qualcosa?" replicò la corvina andandosi a sedere alla scrivania.

"Non proprio." disse porgendole un foglio accuratamente piegato e con il suo nome scritto elegantemente sopra. "Ambasciator non porta pena, ma se vuole il mio parere dovreste crescere entrambe e smetterla di comportarvi come due bambine di sei anni. Buon lavoro Miss Luthor." terminò uscendo senza fretta dalla stanza.

Lena rimase impassibile a rigirarsi quella lettera tra le mani per un tempo imprecisato, persa nelle sue paure. Quanto le avrebbe fatto male leggere quelle poche righe? Quali altri insulti le avrebbe rivolto? In quanti altri modi l'avrebbe esclusa dalla sua vita? In quanti altri pezzi si sarebbe frantumata la sua anima? Quali altri dolori erano contenuti in quel pezzo di carta? Come sempre la sua curiosità ebbe la meglio sulla ragione, quindi prese un respiro profondo e cominciò a leggere con avidità quelle poche righe.

Cara Lena,

so che in questo momento mi stai odiando ancora di più per la mia codardia e ti assicuro che mentre sono qui a scriverti mi faccio schifo da solo per non avere il coraggio di affrontarti. Ma dopo tutto quello che ti ho detto...dopo quello che ho fatto soltanto a guardati negli occhi comincerei a piangere senza più riuscire e smettere e senza riuscire ad articolare una sola parola. Ma il punto è questo: mi dispiace. Mi dispiace per quella sera. Mi dispiace per la mia codardia. E la verità è che mi manca averti nella mia vita. Le nostre chiacchierate, i nostri pranzi, le nostre serate vino e film e persino i nostri giri shopping. So che probabilmente non merito il tuo perdono, ma nel caso tu voglia concedermelo: questa sera sono a cena con Clarke e  Lexa, nel locale a Brooklyn dove il Martedì fanno la serata Karaoke. Ti avevo detto ti volertele far conoscere, quindi se sei disposta a darci un'altra possibilità ti aspettiamo per le 8. Ti prometto che se non ti vedrò stasera ti lascerò in pace per sempre.

Spero a stasera.

Tua K.

La giornata le era parsa interminabile. I minuti sembravano anni. Le ore sembravano secoli. Ed ora seduta ad aspettare, in quel caotico ristorante, ogni secondo pesava come un macigno sul suo stomaco. Le mani si muovevano nervosamente, aggiustando continuamente sul naso gli occhiali, che si era concessa dopo una giornata di lenti a contatto. 8:02. Improvvisamente due mani, leggermente tozze, le bloccarono con un movimento sgarbato la vista.

"Chi sono?" le domandò qualcuno cercando di alterare la voce.

"Mhmm...fammi pensare. Ci sono! La più grande rompipalle d'America e dintorni!" rispose Kara con finto tono di esclamazione, prima di sentire uno scappellotto colpirla sulla nuca.

"Ehi! Non sono una rompipalle!"

"Giusto Amore. Non sei una rompipalle...tu sei La Rompipalle." incalzò Lexa andandosi a sedere di fronte alla Danvers, che in quel momento si stava sbellicando dalle risate.

"Piantatela voi due! Siete insieme da mezzo minuto e già mi sembra di essere tornata al Collage!" disse Clarke andandosi a sedere di fianco alla moglie con il suo miglior broncio stampato in faccia.

"Scusa Griffin! Ma è troppo divertente!" rispose tra le risate Kara.

"Si si Danvers...continua pure a ridere e a distogliere l'attenzione dal quarto posto a tavola." la bionda smise improvvisamente di ridere tornando seria.

"Attenzione! Kara Danvers, miss ho perso l'amore della mia vita e quindi mi faccio tutto quello che respira, ha una relazione!" esclamò la Woods puntando il suo sguardo indagatore sull'amica.

"Smettetela! E' solo un'amica!" replicò trangugiando un lungo sorso di vino "E per la cronaca non sono più la ragazza facile del College."

"Questo è tutto da dimostrare mia cara Danvers."

"E quando avresti conosciuto questa nuova 'amica'?" domandò la Griffin sempre più curiosa.

"Il 13 Giugno del '97" rispose senza staccarsi dal calice.

"Che cosa?!? Sei diventata 'amica' di Miss Tredici?!?" esclamò Clarke facendo girare la metà dei commensali.

"Si! Comunque abbassa la voce, cavolo!"

"Se fossi in voi smetterei proprio di parlare." disse Lexa attirando l'attenzione su di sé.

"Perché?"

"Perché una corvina fin troppo elegante sta venendo verso il nostro tavolo."

Kara si alzò di scatto, rivolgendo il suo sguardo verso l'ingresso del locale e ciò che vide le tolse completamente il fiato. Lena indossava un tubino rosso con uno scollo a v, che le fasciava le curve alla perfezione lasciando ben poco all'immaginazione, accompagnato dai soliti tacchi vertiginosi e i capelli leggermente mossi le incorniciavano quello splendido volto, solo una parola si formò nella mente della bionda: meravigliosa.

"Sei venuta?"

"Certo. Ne dubitavi?" le domandò la Luthor inarcando il sopracciglio.

"Si. Ma sono contenta di essermi sbagliata." rispose Kara senza staccare gli occhi dai suoi, fino a quando alcuni colpi di tosse la fecero tornare alla realtà. "Comunque...ti presento Clarke Griffin."

"Piacere Lena."

"E lei invece è Lexa Woods."

"Piacere" rispose la corvina porgendo la mano, per poi sedersi di fianco alla Danvers.

"Bene ora che le presentazioni sono fatte direi di ordinare!" esclamò Kara cercando di stemperare l'imbarazzo.

"Pensi sempre a mangiare vero Danvers!" la schernì l'altra bionda.

"Senti chi parla...Miss Abbuffata anno 2010 del Maine!" replicò scatenando l'ilarità delle due accompagnatrici, stemperando la tensione.

 E la cena passò così tra buon cibo, risate e sguardi carichi di cose non dette, fino a quando il proprietario del locale non diede il via alla serata Karaoke.

"Ehi Griffin...che ne dici di un giro sul palco?"

"D'accordo Kara-oke...ma la canzone la scelgo io."

"Affare fatto." detto questo si alzarono lasciando le due corvine al tavolo.

"Cosa c'è tra te e Kara?" domandò Lexa rompendo il silenzio che si era creato tra le due.

"Siamo amiche."

"Certo come no! Se guardassi una mia amica come vi guardate voi due sarei una donna divorziata." disse la Woods sposandosi nella sedia vicino alla Luthor. "Capisco che ci voglia tempo per accettare certe cose...ma 20 anni non vi sembrano un po' troppi?"

Intanto dal palco si udivano le prime strofe di A Thousand Years, Lena istintivamente guardò verso Kara e vide la cosa più bella che avesse mai visto: sotto le luci della ribalta, con gli occhi che brillavano di felicità e un sorriso a trentadue denti stampato sul volto...ecco la donna, nonostante tutto, sempre spensierata di cui si era innamorata.

"Io so bene cosa prova." disse rivolgendo l'attenzione a Lexa. "Ma non posso dire lo stesso di lei."

"Come fai ad esserne così sicura?"

"Perché me lo ha detto lei." poi di fronte allo sguardo confuso dell'altra aggiunse. "Un mese fa abbiamo litigato e le ho chiesto cosa volesse da me...lei ha risposto, cito testuali parole, 'non lo so'."

"Guarda sul palco. Sta cantando una delle canzoni più romantiche degli ultimi dieci anni, fissandoti come se fossi l'unica cosa a mantenerla in vita." disse con il suo solito tono pacato e autoritario allo stesso tempo. "Quindi ci sono tre possibilità: o un mese fa ti ha mentito, o in questo mese è riuscita ad accettarlo, oppure è più stupida di quanto pensassi! In ogni caso lascia che ti dia una consiglio spassionato: buttati, tanto peggio di così non può andare, fidati!" fece appena in tempo a finire la frase prima che le due bionde le raggiungessero nuovamente al tavolo.

"Allora come siamo andate?" domandò Clarke sedendosi sulle ginocchia della moglie.

"Favolose come sempre, Amore." rispose prima di lasciarle un lieve e casto bacio sulle labbra. "Grazie per la serata Danvers ma ora dobbiamo proprio andare, domani abbiamo il volo alle 7." aggiunge la Woods alzandosi per abbracciare l'amica, seguita a ruota dalla moglie.

"Figurati Woods! E' stato bello tornare ai vecchi tempi." rispose Kara, per poi osservare le due salutare Lena e dirigersi all'uscita tenendosi per mano.

"Non fare cazzate Danvers!" urlò Clarke quando aveva già un piede fuori dalla porta, facendole scoppiare a ridere.

"Grazie di averci sopportato tutta la sera." disse la Danvers girandosi verso la corvina.

"Scherzi vero?!? E' stata una delle serate più divertenti della mia vita!" rispose entusiasta l'altra mentre indossavano i cappotti per poi uscire dal locale.

"Ascolta Lena...noi due dovremmo parlare."

"Lo so."

"Ti andrebbe un goccio di Whisky a casa mia?" domandò la Danvers mentre fermava un taxi. "Non mi va di parlare di faccende delicate per strada."

"Certo." rispose un po' titubante Lena entrando nel taxi. 

Il viaggio fu breve e silenzioso, entrambe così perse nei loro pensieri e lucubrazioni che quasi non si accorsero di essere arrivate davanti alla porta del loft della bionda.

Lena non fece in tempo a togliersi il cappotto che si ritrovò schiacciata tra il corpo di Kara e la porta.

"Kara noi dovremmo..." la bionda la bloccò posandole un dito sulle labbra.

"Shh. Non stasera." sussurrò ad un centimetro dalle sue labbra, facendola rabbrividire, per poi annullare la distanza e baciarla.

Un bacio diverso dall'ultimo che si erano scambiate. Un bacio dolce, carico di passione e speranza. Uno di quei baci che ti cambiano la vita, che ridanno colore alle tue giornate, che non riuscirai mai a dimenticare neanche se volessi. Ben presto cominciarono a spogliarsi a vicenda, staccandosi solo qualche secondo per poter riprendere fiato. Improvvisamente Kara la sollevò, trappandole un piccolo gridolino di sorpresa, in modo da farle agganciale le gambe alla vita e portarla in camera. La fece stendere supina sul letto, baciando ogni centimetro della sua pelle mentre le sfilava gli slip e il reggiseno, poi si stese su di lei cercando di non pesarle troppo e la baciò appassionatamente.

"Sei bellissima." le sussurrò la bionda all'orecchio, per poi cominciare a baciarle il collo e scendere lungo tutto il suo corpo completamente in balia delle sue mani.

Improvvisamente Kara scivolò in lei dolcemente e senza fretta, riempiendo la stanza di ansimi e gemiti. Dopo un tempo indefinito Lena venne gridando il nome della bionda, e rimasero a fissarsi negli occhi immerse in un silenzio riempito solamente dai loro respiri affannati, improvvisamente la Luthor riprese il controllo e ribaltò la situazione ricambiando le attenzioni appena ricevute. Continuarono ad amarsi per quasi tutta le notte, finché non crollarono esauste l'una tra le braccia dell'altra, immerse nella loro bolla...dove il mondo non poteva arrivare...dove i problemi e le preoccupazioni non potevano turbarle. Forse al mattino se ne sarebbero pentite, ma ora non esisteva altro se non loro due ad amarsi tra quelle lenzuola.

 

ANGOLO DELL'AUTORE

Bene...bene ecco a voi il nuovo capitolo, come avevo promesso con il crossover con le Clexa!! Scusate per l'imperdonabile ritardo, questo capitolo sarebbe dovuto uscire tre settimane fa, ma alcuni problemi di salute non mi hanno permesso di concluderlo prima di oggi. Spero che il capitolo valga l'attesa...fatemelo sapere come sempre nei commenti. E...alla prossima!!

P.S. La citazione chi la indovina questa volta?!?

   
 
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