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Autore: Allen Glassred    08/12/2020    1 recensioni
Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre. Writember: una storia per ogni giorno di Dicembre, fino al 31 in cui quest'anno si concluderà. Ho voluto iniziare qualcosa di buono in un anno che, purtroppo, di buono ha portato ben poco. Spero vogliate avventurarvi nella lettura di queste storie: potrete trovare missing moments o altro riguardanti le mie storie, film, anime o tutto ciò che mi verrà in mente e di qualsiasi genere. Spero vorrete lasciare il vostro parere alle storie e di non annoiarvi. Buona lettura a tutti!
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Write... '
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Titolo: Padre
Personaggi: Kairi e Battler Ushiromiya
Storia: La Principessa baciata dalel Tenebre

 
Per un momento il tempo sembra quasi fermarsi: Kairi Williams rimane immobile, di fronte a lei colui che, se riflette qualche istante, potrebbe definirsi il suo riflesso, la sua controparte maschile: suo padre. Dall’altro lato, lui: Battler Ushiromiya, signore degli stregoni e padre di Len e di Kairi, quella stessa Kairi che, a sua volta, potrebbe definire il suo riflesso al femminile: gli stessi capelli rossi, gli stessi occhi azzurri che quasi sembrano voler leggere l’anima di chi sta davanti ad essi, la stessa determinazione nello sguardo che li rende praticamente due gocce d’acqua. “ Cosa vuoi? “. Chiede semplicemente lui di lì a poco, interrompendo il filo dei pensieri della ragazza. “ Perché hai voluto vedermi? Mi pare che tu sia stata abbastanza chiara al riguardo: non vuoi avere a che fare con il mondo della magia e men che meno con me. O tuo fratello Len: hai egoisticamente preso la tua decisione senza curarti del resto, quindi ora dimmi, che cosa vuoi da me? “. Chiede il signore degli Stregoni in un tono che fa gelare all’istante il sangue nelle vene della fanciulla.

“ Sono qui per parlarti “. Sentenzia risoluta la rossa, provocando tuttavia solo una risata mal celata da parte di colui che, volente o nolente, è suo padre.

“ E se io non volessi ascoltarti? “.Chiede con sguardo tagliente lui, per poi proseguire la frase. “ Ho cercato di parlarti e tu mi hai respinto, ti ho spiegato che senza di te il mondo magico, il mio regno, sarebbe stato finito. Ma mi hai respinto pur sapendo questo. Hai rinnegato di essere mia figlia, ed ora? Cosa ti fa pensare che io voglia ascoltare le tue patetiche giustificazioni o le tue menzogne? “. Chiede senza la minima pietà di una ragazza confusa e smarrita, una ragazza di cui è padre nonostante per anni non siano potuti restare vicini.

“ Perché te lo sto chiedendo per favore “. Stringe i pugni la rossa, abbassando le sguardo. “ Puoi ascoltarmi per un’ultima volta? Se non ti piacerà ciò che ho da dirti, allora potrai andartene e non ti disturberò mai più. Però ti prego, adesso… “. Non finisce la frase, mentre Ada guarda prima la figlia poi colui che a conti fatti è ancora suo marito. Alfreda fa lo stesso, posando poi una mano sulla spalla di lui.

“ Signore, la piccola Lady ha molto sofferto per la vostra lontananza, in tutti questi anni. So che non si è comportata bene, ma voi siete suo padre: potreste darle una possibilità, no? “. Chiede. Lui sbuffa pesantemente per poi far cenno alla rossa di iniziare a parlare.

“ Va bene, sentiamo cos’hai da dire “. fa non troppo convinto e pensando già, nella sua mente, che se ne pentirà. Kairi esita un istante: ha voluto lei questo confronto eppure ora ne è terrorizzata. No, pensa: no. Len è stato coraggioso ed ha affrontato loro madre, il loro rapporto ne è uscito rinsaldato e più forte. Ora tocca a lei affrontare suo padre.

“ Ti ho amato ed odiato così tanto… “. Inizia il discorso lei, lui dall’altro lato rimane freddo ed impassibile e si limita a guardarla. “ Prima che ritornassi nella mia vita, ogni giorno, in ogni momento speravo che tornassi da me e dalla mamma. Poi lo hai fatto, ma in veste di nemico. Hai mandato lei a tormentarmi per sottrarre il mio potere, potere che solo dopo ho scoperto potrebbe servire a salvare il tuo regno: il regno degli Stregoni. Ma proteggerlo, da che cosa? Cos’è quella minaccia in grado di spaventare persino te? Per l’amor del cielo, papà! Non puoi chiedermi di proteggere un regno e di accettarlo di buon grado, senza riserve e… “. Si tappa improvvisamente la bocca: solo ora se ne rende conto ma non ha detto “ Battler “, bensì “ papà “. Lui sospira pesantemente mentre Ada fa un cenno affermativo con il capo.

“ Credo che Kairi stia cercando di dirti che ha bisogno di te, Battler. Ascolta: non importa ciò che c’è stato tra di noi, non importa più nulla. I nostri figli hanno bisogno di entrambi, adesso più che mai “. Sussurra semplicemente la Duchessa, ma da prima le sue parole non sembrano fare effetto: sembra che suo marito non sia intenzionato a perdonare la figlia, sembra che non riesca a perdonare il suo rifiuto e le sue parole così dure di soli pochi giorni prima.

“ Non posso… “. Mormora solamente, ma stavolta la figlia prende maggior coraggio ed alza lo sguardo verso di lui, incapace di trattenere le lacrime.

“ Ti prego: sei mio padre, non possiamo continuare così. Io mi pento delle mie parole, mi pento i non essermi fidata, ma cerca di capire che… “. Si blocca: finalmente anche lui la guarda seppur ancora con sguardo freddo.

“ Hai ragione: sono tuo padre “. Sentenzia finalmente. “ Ed abbiamo un regno da salvare. Ed è vero che non possiamo cooperare se c’è risentimento tra noi “. Prosegue mentre la rossa ricambia il suo sguardo con il proprio, ancora allagato di lacrime. “ Non ti ho ancora perdonata. Ma posso provare ad accantonare quanto è accaduto per il bene del regno. E forse, con il tempo riusciremo a sistemare tutto “. mormora semplicemente. Fa per andarsene dopo averle dato le spalle, ma Kairi è più rapida: lo abbraccia da dietro, stringendo la presa così forte da sorprendere persino lui: è come se sua figlia non lo volesse lasciare più andare via, per timore che la abbandoni un’altra volta.

“ Resta, ti prego: resta qui, con noi “. Chiede la ragazza con tono tremante. “ Ti prego… papà “. Stavolta tutti sentono chiaro e forte quella parola, anche lui: e per la prima volta in vita sua, Battler Ushiromiya non sa cosa rispondere o come comportarsi. Si limita a fare un cenno affermativo con il capo, riflettendo: a quella semplice parola è come se qualcosa in lui si fosse spezzato. E forse pensa, il perdono arriverà prima di quanto immagina.


Il confronto tra Battler e sua figlia Kairi porterà ad un esito inaspettato.
   
 
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