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Autore: Kuro Iri    27/12/2020    0 recensioni
Sono passati molti anni dalla vittoria di Yokio contro i mostruosi òkolok, ma la terra che la Custode ha così faticosamente protetto è in pericolo, e ha bisogno di un nuovo protettore. chi verrà scelto dalla Custode? Un nuovo Guardiano o una nuova Custode?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Equilibrio'
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“Quanti
Diavolo
Sono?!”
Iriel parò il colpo dell’ennesimo Veshgres e gli tagliò la testa.
“Non è colpa mia!
L’esploratrice ha riferito solo di dieci nemici!”
“E allora perché ce ne sono più di trenta?”
“Io che ne so!
Saranno arrivati dopo!”
Iriel, Sah e Lito erano partiti alla volta di un rifugio di Veshgres, per poi ritrovarsi in enorme difficoltà.
Erano in tre contro trentasette.
Erano circondati da tutte le parti.
“Forza ragazzi, o con che coraggio guarderemo Elda?”
“Ben detto Sah!”
L’elfo si girò di colpo.
Vide un calcio lanciato a tutta velocità in direzione della sua testa.
Si abbassò appena in tempo.
Il Veshgres dietro di lui si ritrovò con la trachea sfondata.
Sotto lo sguardo sbalordito e pieno di timore dei presenti, Elda atterrò con grazia.
“Elda!”
“Sei tornata!”
“Grazie al cielo sei qui!”
“In effetti, mi sembrate bisognosi di un aiuto”
“Attenta!”
Il veshgres alle spalle della Custode venne tagliato in due dalla spada di Mika.
Il giovane rivolse alla sorella un finto sguardo di rimprovero.
“Così non va, sorellina.
Devi stare più attenta”
“Lo so, hai ragione”
“Mika!
Ma allora sei vivo!”
Il sorriso di Sah lo spiazzò.
Era infatti arrivato in aspetto di Veshgres.
Vedendo lo stupore sul volto di Mika, Iriel rise.
“Se Elda ti ha portato qi, significa che possiamo fidarci di te.
Per noi non ci sono problemi.
Benvenuto nel gruppo!”
Lito tese la mano al giovane.
“Piacere.
Il mio nome è Lito.
Sono un sos-rakè della tribù dei sos-li.
Mio padre combatté al fianco di Yokio”
“Attenti!”
mentre tutti si abbassavano, le spade di Elda decapitarono tre Veshgres.
“Questi cosi non accennano a diminuire”
I cinque si misero schiena contro schiena.
Durante una pausa tra gli attacchi, Sah si rivolse a Mika.
“Perché hai fatto quest scelta?”
l’altro sospirò.
“Prima o poi me lo avreste chiesto comunque.
L’ho fatto perché Gilda è morta.
Quando quel Veshgres ha iniziato a ucciderei nostri compagni, ho capito quanto fossi debole.
Ho ricordato che mentre combattevamo, uno di loro mi ha detto ‘la tua forza è mia!?
Ho capito cosa intendeva il Saggio quando ci ha spiegato che rubano la forza agli altri.
Sono scappato, e ho chiesto a un Veshgres di farmi diventare come loro.
In quel momento non mi è venuto in mente nient’altro.
Scusate.
Sarei dovuto essere più forte”
”Io sono scappata”
Mika fissò incredulo la sorella.
“Sono rimasta nell’altro mondo per due mesi.
Un Veshgres mi ha raggiunta.
Se Sah non fosse arrivato, sarei morta”
L’elfo sorrise.
“Alla fine, però, sei stata tu a salvarmi”
“Che ne dite se dimentichiamo tutto quanto e ricominciamo a capo?”
“è facile parlare per te, Lito.
Tu sei arrivato che era già successo tutto”
“Io mi sono coperto di vergogna alla Cerimonia.
Il mio orgoglio ne è ancora scosso”
I cinque risero.
“Non devi preoccuparti, Mika.
Anche il Ferrigno, il compagno di Yokio legato al fuoco, era per metà Okolok.
Aspetto o razza non sono così importanti, ciò che conta è che tu sia sempre tu”
“Grazie.
A tutti”
“Ma che-
Ragazzi, i nostri avversari hanno chiamato rinforzi”
“Non puoi portarci via da qui?”
Elda scosse la testa.
“Mi hanno torturata per tre mesi, e tra la guarigione delle ferite, il combattimento alla Tana, il passaggio e questo, sono esaurita.
Scusate”
“Non preoccuparti.
Tanto. Prima o poi avremmo dovuto distruggerli tutti”
“Cerca di non strafare”
“Capito”
 
A Sah sembrava di star vivendo un sogno.
Il gruppo della Custode era finalmente completo.
Sollevò lo sguardo verso il cielo.
Yokio, grazie.
Hai fatto realizzare il mio sogno.
Ti sbagli.
Sah si bloccò.
Chi ha parlato?!
sono Mike, il ferrigno.
Non è stata Yokio a farti entrare nel gruppo di Elda.
Sono state le vostre scelte a renderlo possibile.
Non lo sapevo…
Pensavo…
Yokio ti ha solo mostrato una possibile strada.
Sei stato tu a decidere di credere nella vera natura di Elda.
Ed è stata una scelta solo sua quella di averti come compagno.
Perché sei tu a dirmi queste cose?
Qualcuno rise nella sua mente.
Perché entrambi siamo stati i primi a vedere il vero aspetto delle nostre Custodi.
Ma Elda si è trasformata sul campo di battaglia…
E la sera che ti ha cantato la Ballata?
Un pensiero attraversò la mente di Sah.
Perché i Guardiani non sono mai riusciti a sconfiggere gli Okolok?
Credevano di poter fare tutto da soli.
Per vincere, servono tutte le razze. Tu rappresenti gli elfi.
Iriel gli uomini.
Lito i sos-rakè.
Mika i Veshgres.
I Guardiani sono ciò che li unisce.
Ce la farete, fidati di me.
 
Iriel scrollò le mani.
Il sangue che le copriva rischiava di fargli scivolare gli spiedi.
Ormai, non riusciva più a mantenere il controllo sull’acqua.
Il suo era il corpo di un normalissimo umano.
Ti prego, nonno!
Dammi la forza per continuare!
Per prima cosa: attento alle spalle.
Si voltò appena in tempo.
Bravo.
Realizzò che qualcuno parlava nella sua mente.
Chi sei?!
Ma come!
Non riconosci il tuo caro nonnino?
Nonno?!
Ciao Iriel.
Bel nome.
Ora ascolta attentamente.
Espandi la tua mente.
Chiudi fuori tutto quanto.
Bravo.
Ora, trova il tuo nucleo.
Nucleo?
Lo riconoscerai quando lo vedrai.
Iriel cercò dentro di sé.
Al centro del suo essere, trovò una sfera d’acqua pulsante.
L’ho trovato.
Falla esplodere.
Deve riempire ogni parte di te.
Il corpo del ragazzo tornò acqua.
Senza il minimo sforzo.
Sentì Ihalim irradiare orgoglio. Fatti valere, Iriel!
 
Lito roteò i pugnali.
Li scagliò verso i suoi nemici.
Mentre i corpi cadevano, li superò recuperando le armi.
Non sfrutti appieno le tue capacità.
Kea vasune?
Lito, non conosco così bene la tua lingua.
Chi sei’
Kita.
Quel Kita?!?
Si, quel Kita.
Vedi di non svenire, eh?
Cosa vuoi dire con ‘non sfrutti appieno le tue capacità’?
Sei o non sei un sos-li?
Chiudi gli occhi, e ascolta la terra sotto di te.
Un attimo dopo, Lito aveva decapitato un Veshgres.
Rimase a bocca aperta.
Come…
Fidati della Terra.
Ascoltala.
Può darti molte informazioni utili.
Grazie.
Fidati un po’ più anche di te stesso.
Sei più forte di quello che pensi.
Forza.
Va!
 
Gli amici di Elda l’avevano accettato.
Ancora non riusciva crederci!
Per l’ennesima volta, se ne chiese il motivo.
Forse, perché sei buono?
Chi è?!
Mi chiamo Leiyra.
Sono l’elfa del gruppo di Yokio, la Santer.
Come fai ad esserne così sicura?
Il tuo cuore-
Non ho più un cuore.
Solo un grumo di tenebra.
Sbaglio, o ultimamente ha subito qualche cambiamento?
Si…
Ora vortica…
Sei come l’aria.
Anche se cambi aspetto, sei sempre lo stesso.
Non hai mai avuto il mio problema.
In un certo senso, si.
Vedi, gli elfi sono legati a questa terra con uno spirito, solitamente animale.
A volte capita che questo si risvegli.
A me è capitato, e potevo assumere l’aspetto di Santer.
Spesso, i nostri spiriti si influenzavano, cambiandoci, e alcuni elfi non mi hanno mai veramente accettata per questo.
Non me ne è mai veramente importato.
Ero, e sono aria, e mi basta.
Fatti forza, Mika.
Usa il tuo potere e vinci!
Gli occhi argento di Mika sfavillarono.
Le forze dei Veshgres si palesarono ai suoi occhi.
Tra quelle luci, quattro risplendevano più delle altre.
Una ardente dentro Sah.
Una del colore della foresta dentro Lito.
Una cristallina dentro Iriel.
La luce accecante di Elda.
Stava pulsando.
 
Elda aveva il respiro affannoso.
Non sarebbe riuscita a resistere ancora a lungo.
Yokio, aiutami, ti prego!
Calmati!
La voce della Custode rimbombò come un tuono.
Ascolta, se ti farai prendere dal panico, non sistemerai nulla.
Stai solo complicando tutto.
Non ti sei ancora risvegliata completamente.
Cerca dentro di te, troverai ciò che ti manca.
Elda si addentrò in sé stessa.
Scese sempre più a fonde nelle tenebre.
Non vedeva più niente.
Continuò  scendere.
Le sembrava di soffocare.
Stava per chiamare aiuto, quando ebbe una visione.
Mika, Sah, Iriel e Lito, morti, in una pozza di sangue.
Quello che sarebbe successo se si fosse arresa.
Si lanciò fra le ombre, velocissima.
Improvvisamente, un’immensa luce la bloccò.
Quando riaprì gli occhi, si ritrovò circondata da scie di luce simili a stelle.
Brava.
Sei arrivata.
Cosa devo fare?
Lo puoi sapere solo tu.
Elda allargò le braccia con i palmi rivolti verso l’alto.
Le scie entrarono dentro il suo corpo.
La Custode sentì nuova energia circolarle nel corpo.
Ora, distruggili!
Elda spalancò gli occhi.
Il suo corpo, ora, era bianco e leggermente luminoso.
I suoi capelli erano più folti e lunghi.
Neri come la notte, le arrivavano fino a metà schiena.
Sulla pelliccia della schiena erano sbocciate piccole macchie argentee.
Dalle scapole fino alla base della schiena, rilucevano due tagli di luce nera.
Attirò lo sguardo di tutti i presenti.
Mmh…
Manca ancora qualcosa…
Ma va?
Sono esausta!
Per ora, questo è il mio limite!
Beh, allora, ottimo lavoro!
Le ombre si sollevarono in spuntoni che trafissero i Veshgres.
   
 
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