Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Patman17    29/12/2020    6 recensioni
Quanto può esser forte l'amore per affrontare l'odio? Ikeda Kenta è un ragazzo delle superiori che odia profondamente l'autunno ma è proprio da qui che la sua bizzarra storia d'amore ha inizio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Aprile, primo giorno di secondo superiore.
Entrai nella mia nuova classe, situata al secondo piano dell'istituto. Ero veramente contento di iniziare questo nuovo anno scolastico.
“Yo Kenchan anche quest'anno compagni di classe eh? A quanto pare anche Irohachan è dei nostri!Sei pronto a trovarti una ragazza? Ah ah!” quel suo modo sarcastico di rinfacciarmi la mia incapacità nel rimorchiare mi faceva davvero dannare ma almeno, ero contento di avere i miei due migliori amici con me a farmi compagnia.
Io e Junpei finimmo per perderci nelle nostre chiacchiere non curandoci assolutamente dell'arrivo di Iroha totalmente scioccata, sembrava che avesse visto un fantasma o peggio.
“Junpei hai letto i nomi dei nostri compagni di classe vero? Questo è assolutamente l'anno più emozionante che potesse capitarci!” esclamò prendendo tutte le attenzioni della classe, chi diamine avevamo in classe per suscitare tale interesse nella reginetta fallita? Se aveva citato solo Junpei sicuramente era qualcosa che a me non avrebbe fatto ne caldo e ne freddo, dopotutto io ero quello più serio del gruppo.
“AH AH! Irohachan per chi mi hai preso, è stata la prima cosa che ho notato... quest'anno ci divertiremo parecchio” anche Junpei continuava con questa storia del divertirsi, quasi mi veniva da chiedere di cosa stassero parlando.
I loro discorsi vaghi continuarono fino all'ingresso del nostro nuovo coordinatore, un uomo molto stiloso: giacca e cravatta assolutamente perfetti; capelli pettinati in modo impeccabile; parlata assolutamente perfetta... era il mio modello da seguire.
“Do il mio buongiorno a tutti voi, mi presento il mio nome è Tsubasa Eizo e come sapete sono il vostro nuovo coordinatore! Per prima cosa vorrei distribuirvi in coppia di maschio e femmina nei banchi.” parlavano di questo prima quei due? Sapevano che il nostro insegnante voleva mettere maschi e femmine di forza seduti insieme? Era perfettamente una reazione di quei due idioti che pensavano solo a rimorchiare, non capirò mai perché non escono insieme.
La distribuzione stava proseguendo bene, nessuno si lamentava delle coppie create dal nostro insegnante... anzi che quei due idioti sono finiti insieme e si divertiranno sicuro alle mie spalle sapendo che finirò con una sconosciuta.
“Ikeda Kenta siediti al terzo banco a sinistra accanto a... Yoshida Chiaki.” avevo sentito bene? Dovevo esser il compagno di banco dell'autunno? No, no e ancora no mi rifiutavo di sedermi accanto all'autunno.

“Sensei mi oppongo a tale scelta, vorrei sedermi accanto a qualcuna che non mi urti il sistema nervoso!”.

Le risate di scemo più scemo si facevano sentire da dietro, loro speravano in questa mia reazione, subdoli finti amici.
“Ehh? Come scusa? Ma se nemmeno ti conosco! Sensei vorrei qualcuno di più educato e non di qualcuno che aveva la nomina di esser un pervertito!” ok questa volta Junpei aveva esagerato, come sapeva del nomignolo Ken-tai? Junpei aveva appena commesso il suo ultimo sbaglio da vivo, dopo questa lezione mi sarei vendicato.
“Ehm... Sensei se le sta bene potrei sedermi io vicino ad Ikeda, non voglio che ci siano litigi in classe!” quella dolce vocina sembrava quella di un angelo, mi voltai quasi in lacrime verso quella figura sconosciuta.
“Yamamoto Fuyumi giusto? E sia, non voglio sentire litigare nella mia classe”.
Quella dolce ragazza portò le sue cose e spodestò quel demone dal nome autunnale dal mio campo visivo, era davvero la ragazza dei miei sogni; i suoi capelli color bianco lunghissimi, la sua candida pelle che solo alla vista sembrava soffice neve, la sua voce che mi riportava al freddo e dolce periodo natalizio... era l'angelo dell'inverno.
Perso nei miei sogni giovanili con Fuyumi non mi accorsi che la lezione era terminata, lei continuava a farmi domande su domande e io... non facevo altro che annuire pensando alla nostra lunga storia d'amore.
“Ehm... Ikeda-san puoi anche raccontarmi qualcosa di te... sempre se non ti stia dando fastidio, se continui ad annuire non potrò mai conoscerti...” sussurrò, cercando di rimanere più composta possibile, alla fine la stavo mettendo seriamente a disagio in questo modo, dovevo cogliere la palla al balzo.

“Vivo solo con mia nonna poco distante dalla scuola, essendo che io sono la sua unica famiglia mi prendo la briga di aiutarla in qualsiasi cos-”.

Venni interrotto da quella ragazza demoniaca, le sue trecce tradizionali color arancione inorridirono l'ambiente con quella sua aura autunnale, che odio.
“Allora coso mi spieghi perché te la sei presa con me senza alcun motivo? E pensare che quando ti vedevo lo scorso anno ti trovavo anche carino ma ora penso solo che tu sei un grandissimo scemo, ecco te l'ho detto mi aspetterò delle scuse per come mi hai trattato” il mio sguardo annoiato riassumeva perfettamente quanto mi interessava dei suoi insulti continui, dinanzi ad una bella ragazza come Fuyumi non potevo sicuramente cedere alle provocazioni dell'autunno.

“Yamamoto-chan dicevo, non sono chissà quanto interessante, mi occupo di mia nonna che è abbastanza anziana ormai! E comunque miss autunno non ti devo nessun scusa, non sopporto l'autunno e tu rispecchi tutto ciò che odio, ora addio!”.

“Scemoimbecilletiodiotiodio” replicò Chiaki, rossa dalla rabbia.
Fuyumi sembrava scossa da ciò che stava accadendo tra me e Chiaki, non che aveva torto alla fine... si era trovata in mezzo ad un litigio bello e buono, potevo solo immaginare l'imbarazzo.
“Oh Chiakichan perdona il mio caro amico Kenchan ma devi sapere che nutre un vero odio verso l'autunno, non so bene il perché ma credo che se continuerete così finirete per esser la coppia migliore della scuola AH AH!”, non appena Junpei terminò la frase Io e Chiaki lanciammo un urlo all'unisono, entrambi facemmo un discorso su come non saremmo mai potuti andar d'accordo per nessun motivo e, sentendo tutto quel baccano il nuovo insegnante arrivò partendo subito con una ramanzina.
La giornata proseguì normalmente, io e Chiaki continuammo a non parlarci nemmeno per sbaglio.
“Ikeda-san come mai tratti così Yoshida-san? Alla fine lei ha solo il nome che riporta all'autunno!” la domanda di Fuyumi era più che lecita, nessuno sapeva del perché odiassi l'autunno così tanto, cercavo di tenerlo nascosto più per orgoglio che per qualcosa... non volevo che tutti sapessero di ciò che mi era successo.

“Non mi piace e basta, non serve che ti dica altro”.

Dissi con freddezza mentre il mio sguardo si incupiva, i ricordi di allora erano qualcosa che provavo a dimenticare, ogni giorno facevo qualcosa per il mio senso di colpa ma... nulla, era ancora un ricordo troppo vivido per me, un ricordo troppo doloroso.
“Oh... scus...scusa non volevo offenderti, dimentica tutto”, Fuyumi balbettava, era dispiaciuta... probabilmente aveva capito che l'argomento mi creava fastidio da come mi ero posto, mi dispiaceva non volevo prendermela con lei.
La giornata passò, io e i miei due amici ci avventurammo per le strade pomeridiane del nostro paesino, feci “pace” con Fuyumi dopo quell'argomento, aveva promesso di non farmi più nessuna domanda del genere... era davvero una brava persona.
“Ohi Kenta, dovresti finirla con questa storia dell'autunno... hai quasi 17 anni, non puoi vivere facendo il bambino”, Iroha come al solito fingeva di esser saccente ma come al solito sparava sentenze senza conoscere, ovvio per lei erano solo capricci bambineschi... non sapeva cosa significasse per me davvero l'autunno.
“Yo Irohachan... evita di dire certe cose, Kenchan è davvero secondo te un bambino? I suoi motivi li avrà, che sia arrivato ad esagerare contro Chiakichan è differente!” esclamò Junpei, notando come mi stavo arrabbiando sul serio.
Io, Junpei e Iroha siamo amici fin dalle medie, andavamo nello stesso club e seppur di classi differenti riuscivamo a passare del tempo insieme ogni giorno, con loro ho condiviso molti bei momenti ma ho deciso apertamente di tenere segreti, segreti che servivano per me stesso.
Vivo con i sensi di colpa da dieci lunghi anni, non volevo far preoccupare le persone intorno a me, dovevo dimostrare di esser forte abbastanza da poter far felice la mia adorata nonnina, per questo studio e mi impegno in tutto ciò che faccio per non farla preoccupare più del dovuto.
Finimmo la nostra passeggiata, l'aria di tensione era abbastanza fitta da farci decidere di separarci a metà strada, una volta tornato a casa però notai mia nonna parlare al telefono, non feci domande e me ne corsi direttamente nella mia camera a studiare.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Patman17