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Autore: terryoscar    04/04/2021    2 recensioni
Autrici: Aizram e Terry
Su grande richiesta, un racconto di qualche capitolo sull'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese .... del giovane Augustin Reynier François de Jarjayes, il nostro futuro Generale di "Avventura sulle Alpi".
Buona lettura a tutti .... e promettiamo solo tante risate!
Le Arpie
Povero me .... vedete di non ridere troppo! Arpie sciagurate!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Marron Glacé
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Marguerite ….. quanto mi manchi
 
Sono nella mia stanza,sdraiato sul mio divanetto, con gli occhi rivolti al soffitto, penso a ciò che è accaduto con Marguerite, che emozione! ... “Peccato che siamo stati spiati da mio nonno!" sento bussare. "E adesso chi sarà?! ... AVANTI!"
 
Abbasso la maniglia, entro nella stanza di mio fratello e, con aria circospetta, domando: "Posso entrare? Sai, vorrei parlati da uomo a uomo."
Mi siedo, vedo Armand entrare tutto deciso, petto in fuori e sguardo malandrino in viso.
"Da uomo a uomo?!! Armand....tu sei un bambino!! Hai dieci anni!!!"
"Sarà, ma sono un maschio e come tale ho bisogno di parlarti di certe cose!"
"Va bene .... da maschio a maschio.... vieni, sediamoci nel salottino .... vuoi forse un cognac?!!"
Mi avvicino al mobiletto dei liquori, prendo due bicchieri e ci verso un poco di liquido ambrato.
“Bla! ... Ma non avresti una tazza di cioccolata? Oppure un bicchiere di spremuta di frutta."
"Ah ah ah!! Se vuoi chiedo di portarcene una!!! Un uomo ….. Armand vuoi atteggiarti ad uomo adulto e vissuto …. Ma sei un bambino. Un gran bel bambino, allegro e mascalzone! Ah ah ah …”
"C'è poco da ridere fratellone! Sappi che ho assaggiato il cognac e mi chiedo come facciate voi altri a berlo?! E' davvero orribile!"
"Ih ih ..... tra dieci anni lo apprezzerai anche tu!!"
"A vent’anni?! No, no ... io non lo berrò mai! E' davvero disgustoso!"
"Ah ah ah ah!!" Scoppio a ridere per l'espressione disgustata di mio fratello.
"E non prendermi in giro! Piuttosto dimmi, prima di giacere con Marguerite sei stato in un bordello?"
"Cosa? Ma sei matto?!!!"Spalanco gli occhi stupito dalla sfacciataggine di mio fratello.
"Mi stai dicendo la verità?"
"ARMAND!!! Ma non sono domande da fare!!! Tu sei tutto matto!!!"
Mi inalbero e ribatto: "Io non sono matto! E poi se debbo diventare sacerdote debbo pure cominciare a far pratica e voglio cominciare con la confessione! Avanti, dimmi, sei mai andato con le prostitute?"
"Oh Santo Cielo!!! Ma proprio con me vuoi fare pratica?!! Armand....falla finita!!! Non mi confesserai mai, neppure quando sarai un sacerdote!!!"
Mi siedo davanti a mio fratello e con tono pacato continuo: "Non me ne andrò da qui fin tanto che non mi dirai com'è stare con una donna. E se davvero non ti sei mai deliziato con una meretrice l'hai fatto con Marguerite ed io voglio sapere com'è!"
"Da me non saprai mai nulla!!! Men che mai se riguarda Marguerite!!! CHIARO?!!"Inizio ad essere stanco, batto un piede a terra ed incrocio le braccia al petto. “Armand sei  impazzito, c’è poco da fare.”
"Dai!!! Dimmi almeno cosa si prova! Se è piacevole! ... Beh ... io ho solo guardato il petto della figlia della lavandaia e mi ha fatto piacere ma il resto?! Il resto com'è? Dai fratellone, su non fare quella faccia e insegnami qualcosa!"
"No!! No no no e poi ancora no!!! Se vuoi possiamo allenarci un po' con le spade!! Ma della mia vita intima ..... non saprai mai nulla!!!"
"Uff! E va bene! ... Prendiamo le spade ma sappi che non ti farò vincere! Io non sono il conte De Laborde! ... Ih ih ih .... Però ... Augustin adesso non potrai vedere la tua fidanza per tre mesi! Ih ih .... E non potrai più fare quella cosa lì! Ah ah ah ah ..."
"Oh....smettila!!! Inizio a credere che sarai un pessimo sacerdote!!"
“Ma lo sapete tutti che io non voglio diventare sacerdote! A me piacciono le ragazze e le avrò! Ih ih ... Sai quando eravamo a Versailles, ho baciato la marchesina di Vincennes!”
Alzo gli occhi al cielo, sussurro: “Poveri noi!! Questo non diventerà mai Papa!!! … Su, andiamo in sala d'armi!!"
"Ficcatelo bene in testa: io non diventerò mai Papa! Non voglio! Anch'io desidero sposarmi."
 
 
 
Nello studio
 
 
“Padre, adesso mi trovo davvero in un bel gran pasticcio: dovrò sposarmi! Oddio che paura che ho!"
“Ma quale paura?!!! La contessa è una gran pezzo di figliola! Reynier, forse quella donna non ti dice nulla? Beh, in tutta onestà a me suscita delle forti emozioni ... ehm ... scusa la franchezza."
Prendo il mio bicchiere, lo riempio di cognac e butto giù il liquido deciso. Figli figli …..sempre problemi!
"PADRE!!! Non Vi permetto di dire certe cose della mia fidanzata!!!"
"Ma come?! Non hai appena detto che non hai una gran voglia di sposarti? ... Quindi non vedo perché dovresti esserne geloso!"
"Beh....perché ormai mi tocca!!! Comunque è una gran bella donna!!!"
 
Bevo anche io un sorso di cognac, ma che padre impiccione che mi ritrovo.
 
"Ih ih .... una bella puledra da domare! Hai visto che caratterino che ha? ... Reynier, quella donna è adatta a te!Ih ih .... Così la smetterai di correre dietro ad ogni forma terrena che respira!"
"Adesso state esagerando!! Io corro dietro solo alle belle donne!!! Il resto non mi interessa!"
"A proposito di belle donne, devi mandare via la figlia della cuoca! Magari trovale un impiego nell'altra residenza, non vorrei che la tua fidanzata venga a scoprire che hai avuto un intrallazzo amoroso con lei!"
"E allora, a parte Madame Grandièr, devo cambiare tutte le donne, o quasi!!!"Guardo mio padre dritto negli occhi, continuo: “ In effetti ho visitato quasi tutti i letti della nostra servitù ….  E tutte sono rimaste soddisfatte dalla notte di passione …”
 
"Ohhh ma certo che sei un gran depravato! Altro che Claude! ... E sia! Vuol dire che avremo un cambio di servitù. Faremo venire il personale di servizio da Arras e quello di palazzo Jarjayes andrà là! ... No, no ... ma che dico! Prima o poi porterai tua moglie ad Arras .... Oh cielo! Per colpa tua sarò costretto a licenziare i domestici! ... No, magari li manderò ... uhm ... vediamo ... a proposito, le domestiche che prestano servizio ad Arres e nella nostra villa di Normandia  …..le hai lasciate illibate?"
"Certo che no!!! Ma Vi pare possibile?!! A parte quelle anziane....o troppo brutte!!"Rispondo sorridendo soddisfatto. “Padre  ma cosa credete, che io possa vivere in astinenza! Ah …. Come mi manca mia moglie! Abbiamo fatto fuoco e fiamme sotto alle lenzuola …. Ma anche nella paglia, sul divanetto e in tanti altri luoghi!
"REYNIER!!!!! Sei un caso disperato! E poi dovrei meravigliarmi se tuo figlio minore a solo dieci anni pensa alle donne?!!!!!"
"Ma....io non sono mai stato destinato al seminario!!! Piuttosto....mi toccherà essere fedele ..... uhm .... meglio che mi diverta ora che posso!!!"
Afferro per il collo della camicia mio figlio e guardandolo minacciosamente digrigno: "Non osare ad andare con le tue donnine! Ben fatto prima ma adesso riga dritto! Non vorrei che tradissi la tua cavalla selvatica e lo venisse a sapere e tutto vada a gambe all'aria! CAPITO REYNIER?"
"Ma non siamo ancora sposati!! Ed io non intendo certo praticare l'astinenza fino al matrimonio!! Bastate già Voi ..... ma tanto non funzionate più!!"Rispondo ironico.  “Alla Vostra veneranda età ormai …. Non combinerete più nulla!”
Con un deciso spintone scaravento mio figlio sulla poltrona e continuo: "Ti ho già detto che funziono alla perfezione! Non sono vecchio, ho appena sessant'anni! E non ti permettere ancora di mancarmi di rispetto! INTESI REYNIER!!! QUI COMANDO IO, DECIDO IO SE TU DEVI FUNZIONARE O MENO!"
"E ci manca solo!!! Nel mio letto....comando io!!!"
Punto il dito e digrigno: "Sei mio figlio e ho potere decisionale sia nel tuo letto che in ciò che ti ritrovi nei pantaloni!"
"Ah ah ah ah ah ah!!!!"
"Benissimo! Vedo che non mi prendi sul serio! Vuol dire che da questo momento ti sorveglierò giorno e notte. Sarò la tua ombra! ... Tze ….. ci manca solo che si dica della mia discendenza che soffre di malattie veneree!"
"Ma Padre, non parlerete sul serio spero?!"
"Dovresti conoscermi, io non scherzo mai!" Sento bussare alla porta. "AVANTI!" è la figlia della cuoca, ci porta il vassoio di vino, dico: "Ah sei tu! Prepara i bagagli, partirai con tutta la famiglia presso la mia residenza nel regno Sabaudo!"
"Cosa?!! Ma ..... perché? Io .... non Vi ho mai mancato di rispetto!!!"
"Diciamo che la vostra sarà una vacanza premio! La tua famiglia presta servizio in questa casa da quando ero un ragazzo, so che siete brava gente e proprio perché siete persone fedele vi manderò nel regno italico. E per dimostrarvi la mia riconoscenza per la vostra devozione, vi raddoppierò lo stipendio e in più assicurerò a te una buona dote, così potrai trovare un discreto partito."
"Oh ... ehm ... grazie ... Signore"
Appena la cameriera esce osservo mio padre, è tutto felice e soddisfatto.
"Bene Padre, complimenti. Ora siamo anche senza cuoca!!! E solo perchè mi volete mettere a riposo! Peggio per Voi, vorrà dire che andrò a Versailles!"
Sferro un calcio nel sedere a mio figlio e urlo: "SONO STATO TROPPO BLANDO SOLO PERCHE' SEI IL MIO EREDE MA ADESSO BASTA! TU NON TI MUOVI DA QUI!"
"Ma siete impazzito? Io ho il mio esercito di cui occuparmi! Ed ora scusatemi, mi ritiro nelle mie stanze! Buona notte, Padre!"
Afferro il mio bastone che è sulla scrivania, con il manico lo colpisco in testa e continuo: "SONO TUO PADRE E FINCHE' TI SOPRAVVIVERO', FARAI CIO' CHE TI DICO!"
"Siete un tiranno!! Ecco cosa siete, Padre!! Beato Claude che si gode la vita!" Rispondo a mio padre mentre esco dallo studio.
"Non nominarlo! Claude è la vergogna dei Jarjayes. E pensare che aveva un’ottima carriera nel vaticano."
"Beh .... ci rifaremo con Armand .... o almeno spero. Ora vi saluto, buona notte!"
"Diventerà Papa. Stanne certo!"
 
Sono nascosta dietro una colonna, aspetto il padrone, lo vedo, gli vado incontro, mi avvento sulla sua bocca e lo bacio. Poi sussurro: "Oh padrone, mi mancherete tanto! Sentirò la Vostra mancanza, porterò con me il ricordo del Vostro calore!"
"Mancherai anche a me! Però vorrei avere un ultimo ricordo ..... vieni con me!"
Sono dietro mio figlio, in punta di piedi avanzo alle sue spalle, allungo il bastone e lo picchio con forza prima sulla spalla poi dietro la schiena, con tono severo dico: "Credevi che scherzassi quando ti ho detto che sarò la tua ombra? Fila in camera tua! Da stasera saremo compagni di letto!"
"COSA? MAI!! IO NON DIVIDERO’ MAI IL LETTO CON UN UOMO!! MAI!!! CHIARO?!"
Gli sferro un calcio nel sedere, poi con il bastone colpisco ancora dove mi capita e urlo: "E INVECE TU FARAI CIO' CHE TI DICO!" poi guardo la cameriera." E TU, SE TIENI DAVVERO ALLA TUA DOTE, SPARISCI!"
 
 
 
 
Ho mio fratello Armand accanto a me, siamo usciti dalla sala d'armi e stavamo tornando nelle nostre stanze quando sentiamo le urla del nonno e di nostro padre.
"Sh ..... Armand, fai silenzio e restiamo nascosti, meglio che quei due si sbrighino da soli i loro problemi!"
"No, voglio sapere cosa sta succedendo, io rimango qui!"
"E' quello che ti ho detto, restiamo qui nascosti .... e vedi di non farti sentire! Mi raccomando!"
 
 
Vedo l vecchio padrone colpire Reynier, sussurro: "Vi prego Generale, non fategli del male! Potreste fargli del male e poi colpirlo lì non è bene!"
"Zitta tu e sparisci!!! VIAAAAAA!!!!!" Urlo lanciando il bastone verso la cameriera che scappa via veloce.
Vedo il bastone volare verso di me, mi sposto per schivarlo, corro.
 
"Ma Padre siete impazzito? Io non sono più un ragazzino, sono un uomo! ... Ahi che male!" mi lamento dopo l'ennesimo colpo alle spalle
"Certo che sei un uomo. Ed ora andiamo a dormire! Forza!!"
"Ma Padre ... io non ho sonno! Sono troppo agitato!"
"E poco mi importa. Ci metteremo nel letto ed aspetteremo il sonno!! Muoviti!!"
 
Le urla mi inducono a salire al piano superiore, vedo il Generale strattonare Reynier, con tono preoccupato domando: "Ma cosa succede? Padrone ma perché state picchiando il mio povero ragazzo?!"
"Nanny .... mio figlio è un donnaiolo impenitente. Ma siccome tra poco si risposerà ... mi occuperò personalmente di preservare a riposo tutta la sua attrezzatura da riproduzione! Sappi che a parte te ed una manciate di donne .... tutte le altre lo hanno provato!!! Qui è ora di cambiare musica, chiaro?!!!"
"Ohhh davvero Vi sposateReynier?! Ohfinalmente metterete la testa a posto! Ma ditemi chi è la fortunata? La conosco?"
"Oh .... Nanny .... si, la conosci. E' la zia della promessa sposa di mio figlio!"
"Oh davvero?!!! Ma ... scusatemi se mi intrometto Generale  ma credo che avrete una bella gatta da pelare! Quella donna non è affatto docile, credo che Vi darà filo da torcere! ... Nulla a che vedere con la contessa Michelle ... oh lei era così tanto dolce!"
"Si, concordo con te Nanny .... ma pare che mi toccherà sposare quella donna. Non fraintendere, bella è bella ...... ma ha un caratterino ...... spero che la nipote sia più dolce .... se no prevedo guai per il mio figliolo!"
"Oh si! Mademoiselle Marguerite è molto dolce e graziosa! Sono sicura che renderà felice il mio Augustin!"
"Si ... lo spero anche io! A proposito Nanny .... prepara gli appartamenti per mia nuora! Voglio che si senta a casa .... sai da lei dipenderà il nostro futuro!"
"Si, certo! Ho già dato disposizione per cambiare le tende e tutte le coperte che sono nel baule!"
"Bene .... a domani Nanny, io mi ritiro. Buona notte!"
Prendo per il braccio mio figlio, lo spintono e dico: "NOI ci ritiriamo! Buona notte Nanny!"
"UHm .... buona notte ....." Bah ... valli a capire, chissà poi perchè vanno via a braccetto,penso tra e me mentre torno verso la cucina.
 
 
"Hai sentito Augustin?! Nostro nonno farà in modo di mettere a riposo nostro padre! ... Credi che ci riuscirà?"
"Sinceramente ne dubito. Bene, ora che sono andati tutti via possiamo uscire. Certo che tra nostro padre e lo zio Claude .... il povero nonno ha i suoi grattacapi!"
Guardo negli occhi Augustin e dico deciso: "Fratellone, credi che il nonno si arrabbierà quando scoprirà che anch'io mi intratterrò con le donne?"
"Nooooo .... figurati! Farà i salti di gioia!! Armand, vuoi mettertelo in testa che tu e le donne sarete lontanissimi? Nulla di nulla!! Certo che sei proprio fissato!!!"
"E tu?! Forse non sei fissato? Tu l'hai fatto e anch'io lo farò. Sono un maschio e come tale mi comporterò! ... Senti Augustin ma perché non mi racconti qualcosa?"
 
Mio fratello Armand ha un’aria furbetta, un’espressione davvero curiosa in viso. Se non fosse un argomento così personale …. La sua curiosità farebbe persino tenerezza!
 
"ARMAND!!! Come te lo devo dire? Da me non saprai mai nulla!!! Ed ora andiamo a dormire, sono stanco!"
"Sig ... e va bene ... lo scoprirò da solo!" Sussurro mestamente.
 
 
 
 
Versailles, appartamenti De Laborde
 
 
"Cognata, non è possibile, mio fratello vuole che sposi quel ..,. quel ... donnaiolo impenitente di Jarjayes! ... E' ... è assurdo! … Sono furiosa! Arrabbiata!! Anzi .. molto di più! Io quel …. Quel …. Non lo voglio!” Mi lascio cadere su una comoda poltrona, arrabbiata.
"Ah .... povera cara, hai ragione. Purtroppo però sai quanto sia testardo ed intransigente tuo fratello!"
"Si, ma ... ma ..."
"Dimmi Lorene sii sincera, ti piace Reynier? Provi attrazione per lui?"
"... Beh ... ecco ... non posso negare che sia un bel uomo ma ... è troppo sfacciato e poi qui a corte ha la fama di essere un donnaiolo ed io non sono seconda a nessuna!"
"Si ... però .... è diventato così allegro solo da quando la moglie è defunta! Prima era un uomo fedele. Quindi immagino che ritornerà ad esserlo! Vedrai .... "
Osservo mia cognata, si vede benissimo che quell’uomo le piace, e molto. Solo a nominarlo arrossisce un poco.
"... Tu credi? ... Beh in quel caso saprò metterlo al suo posto! ... Se Reynier crede di avermi con facilità si sbaglia di grosso, voglio che impazzisca, no, arda dal desiderio per me. Dovrà strisciare ai miei piedi!"
"Ah ah ah ah .... brava Lorene! Così si fa!!! Ah ah ah ah ah!!!"
"Ammetto che il mio futuro sposo è un bell’uomo e molto probabilmente molte dame a corte mi invidieranno ma se crede che io sia una delle tante si sbaglia! Ih ih ... vedrai, Reynier sentirà la terra mancare da sotto i piedi! E adesso occupiamoci di rinfrescare la mia dote ... ormai è nel baule che aspetta da anni! A proposito, cosa ne pensi di ciò che è accaduto tra Marguerite e Augustin?”
"Ah .... la mia piccola!! Non farmici pensare!!! Adesso è chiusa a chiave nella sua stanza. Henry ha deciso che non uscirà più da lì fino al giorno del matrimonio. Povera bambina mia ..... di sicuro è stata circuita da quel ..... lussurioso di Augustin Reynier François!!"Mi asciugo una piccola lacrima, sniff … la mia bambina, la mia unica figlia femmina!
"Andrai a parlarci? Forse Marguerite ha bisogno di sfogarsi!"
"Si .... certo, appena tuo fratello mi darà la chiave della sua stanza! Non si fida neppure di me, che sono sua madre! Certo che è davvero rigido!! Però ..... il giovane Augustin è davvero abile con la spada, lo ha battuto senza difficoltà!! Possibile che nessuno gli abbia insegnato che ci vuole rispetto? Avrebbe dovuto lasciare vincere mio marito!!"
 
"CERTO!! MA QUELLA FAMIGLIA È INGESTIBILE!!! MIA CARA MI SONO GIA’ PENTITO DELLA SCELTA FATTA, MA ORMAI NOSTRA FIGLIA È LEGATA A QUEL RAGAZZINO LUSSURIOSO!!!"
Sento la voce di mio marito alle spalle, mi giro e ribatto timidamente: "Henry sei qui! Non ti ho sentito arrivare!"
"Poco male!! Ahhh .... cosa avrò mai fatto di male? In quanto a te, Lorene ..... IO ti ho affidato mia figlia e tu ..... tu ..... hai permesso che quel depravato approfittasse di lei ..... mentre tu ti sei intrattenuta con suo padre!!! È una vergogna!!"
 
Vedo mio fratello sedersi furioso davanti a me, poi prende un bicchiere, lo riempie con la marsala che stavamo bevendo e lo butta giù deciso.
 
"Ma Henry, Reynier mi aveva assicurato che Marguerite era sotto la stretta sorveglianza del Generale! Io non ho colpa se mi ha presa in giro!"
"TU!!! Tu avresti dovuto vigilare su di lei!!! E invece sono bastati due occhi azzurri, due moine e via!!! E adesso te lo sposi!!!"
" ... Oh beh ... io ... ma non è giusto!"
"Ah no? E secondo te perchè non è giusto?!"
"Perché ... perché ... Henry, se avessi voluto prendere marito ma ti pare che avrei aspettato di farlo a trent'anni? Io non ho alcun desiderio di sottomettermi a un uomo, voglio rimanere libera di fare ciò che mi pare!"
"Potevi pensarci prima di lasciare che MIA figlia si intrattenesse con quel depravato!! Uhm .... quasi quasi cambio idea e vi spedisco tutte e due in convento!! Uhm ... si si, potrebbe essere un'idea!"
"COSA?!!!! Ma neanche per sogno! Ma perché non ci vai tu?!!!"
"Io? Ma non sono mica io ad avere fatto certe cose! Uhm ... cara ..... cosa ne pensi? Io direi che il convento di Saint Sulpice possa andare bene!"
"Ma cosa dici Henry?!!! Aldilà di ciò che è successo tra nostra figlia e il giovane jarjayes, sono sicura che quel ragazzo la renderà felice. E riguardo a suo padre e Lorene, sono certa che mia cognata saprà metterlo sugli attenti! Ah ah ah ...."
"E sia, sarà come tu vuoi! Ma tua figlia non uscirà dalla sua stanza fino al giorno del suo matrimonio ......."
"Uhm ... tra tre mesi! ... Henry ma non hai pensato che quell'atto possa aver avuto delle conseguenze? Sei davvero sicuro che debbano aspettare così tanto tempo?"
"Delle conseguenze? Ma .... cosa dici?!"Domando perplesso, cosa diavolo sta insinuando mia moglie?
"Spero di sbagliarmi ... lo spero davvero …”
"Meglio .... che poi dai .... non è che se uno ... una volta sola ... fa certe cose .... insomma cara ..... su .... se fosse così ...... noi quanti figli avremmo?!"
"Uhm ... forse hai ragione! ... Henry, vorrei parlare con Marguerite, ti prego dammi la chiave della sua stanza."
"La chiave? Ma ..... no no. Ti accompagno, apro e chiudo a chiave. Quando vorrai uscire ..... bussa!"
"Ma dove vuoi che vada Marguerite?!"Domando esasperata. Va bene essere gelosi, va bene volere controllare …. Ma così è troppo!
"Non lo so, ma Marguerite deve capire che qui comando io!"
"Sig ... tanto ciò che è fatto, è fatto! ... Su, accompagnami!"
"Certo .... e in quanto a te Lorene ..... ti sposerai entro un mese ..... forse anche prima. Domani organizzeremo tutto!"
Batto i piedi e con stizza e ribatto: "Arg ... io diventerò la moglie di quel ... sollazzatore di gonnelle! Ahhhh ..." afferro un bicchiere dal tavolo e lo frantumo lanciandolo contro ad uno specchio.
“Sarà come dici ma so per certo che quel Jarjayes non ha mai tradito sua moglie!”
“E tu come fai ad esserne certo?”
“Ma che domanda! Sono un uomo e conosco perfettamente i frequentatori di corte. Sta tranquilla, Reynier ti rispetterà e poi,  MAI, avrei concesso la tua mano a quel tale se non fossi sicuro di ciò che dico!”
“Grunt … Ti avviso fratello, se Reynier oserà mancarmi di rispetto tornerò nella mia casa!”
“In tal caso ti appoggerei e lo sfiderei a duello …”
 
“Ma cosa dici?! Vuoi davvero sfidare a duello un Generale dell’esercito di sua maestà? Ma avete visto cosa è successo con il giovane jarjayes?”
Mia moglie ribatte: “Santo cielo,certo che una cosa così ….. non si era mai vista!”
“Ma non è nulla moglie mia …”
“Nulla?!! Come nulla? Fratello non puoi dire nulla!!!!” guardo dritto negli occhi mia cognata e continuo: “Henry, hai sfidato a duello Augustin e hai perso miseramente”.Poi mi volto verso mia cognata e continuo:“D’altronde come poteva vincere contro il colonnello delle guardie reali?! Figurarsi poi se vorrebbe difendere l’onore di sua sorella con quel … Reynier!”
“Oh … ma dico … Augustin avrebbe almeno dovuto perdere per rispetto al suo futuro suocero!”
“Visto cognata? Ed io dovrei diventare moglie di quel …”
“ORA BASTA! Lorene, tu sposerai Jarjayes! E poi ho visto perfettamente come lo guardavi! Donnaiolo o no, ti piace. E poi usa tutte le tue armi femminili per redimerlo, non so se mi spiego?!”
“Puff … certo, ho capito benissimo!”
“Voi donne siete abili per questo genere di cose!” guardo severamente mia moglie e concludo:” Lucie andiamo! … Ti accompagno da TUA figlia!”
“… Si … si Henry … andiamo!”
Vedo mio fratello e mia cognata lasciare la stanza, mormoro furiosa: “E sia! … Reynier, giuro che ti darò filo da torcere! Se credi di avermi come tutte le altre donne ti sbagli! Dovrai desiderarmi come un assetato! Parola di LoreneMarie Antoinette de Laborde!”
 
 
 
Sono rinchiusa nella mia stanza, mio padre è davvero arrabbiato con me.
Guardo fuori dal balcone, con lo sguardo cerco il mio Augustin … magari è tra i cespugli da qualche parte! … Ma no, cosa dico! Mio padre non glielo permetterebbe …
“Sig … Oh Augustin … mio adorato Augustin, quanto mi manchi! … Però ciò che è accaduto tra noi è stato bellissimo! … Non vedo l’ora di diventare tua moglie! Sento un giro di chiave, sarà la servitù oppure mio padre?”
 
Entro nella camera di mia figlia, le vado incontro, l’abbraccio e sussurro: “Oh Marguerite, finalmente tuo padre mi ha permesso di vederti!”
Sento la chiave girarsi nuovamente nella serratura e ribatto: “Immagino! … Mio padre ci ha chiuse dentro. Di cosa ha paura?! Che scappi? Uffa Madre! Io voglio vedere il mio fidanzato!”
Mi siedo sul divanetto e passo le mani sulla gonna, a raddrizzare tutte le pieghe.
“Fidanzato?! Dopo quanto è successo tra voi io lo chiamerei marito!”
Poi mi accomodo accanto a mia figlia, prendo le sue mani tra le mie e la osservo con attenzione.
Arrossisco e sussurro: “Si … avete ragione! Madre, ma io non voglio rivederlo tra tre mesi, non potrei resistere!”
“Credo che lo vedrai molto prima!”
“Dite davvero? Forse mio padre ha cambiato idea? Vuole anticipare le nozze?”
“No, no! Mi riferisco al fatto che lo vedrai alle nozze di tua zia Lorene …”
“Ah già … mia zia è fortunata!”
“COME?!! Ma cosa dici?”
“Dico che avrà la fortuna di sposarsi prima di me.”
“Invece ti sbagli, tua zia non è affatto contenta di sposare tuo suocero!”
“Non ne sono convinta! … Madre, alla zia piace Reynier! L’ho vista come gli parlava, era sprezzante e sempre sulle sue!”
“E secondo te, una donna che si rivolge a un uomo in quel modo  è attratta da … ”
“Da Reynier! … Madre, la zia ne è innamorata ma per orgoglio non l’ammette.”
“Lo spero Marguerite, lo spero per tua zia!” Prendo le mani di mia figlia, la invito ad accomodarci sulle poltrone e continuo: “Ascoltami cara, ora devo farti alcune domande circa ciò che è accaduto con tuo marito.”
Sento le guance avvamparsi e sussurro: “Non capisco, cosa volete chiedermi?”
“Ecco cara … credi di essere rimasta incinta?”
Sobbalzo dalla poltrona, mi alzo di scatto e mi metto di schiena e ribatto: “Ma madre, cosa dite? Sono domande da farsi?”
“Hai sentito bene!”
“… Ma .. ma … ed io cosa volete che ne sappia!”
“Dovresti saperlo!”
“Invece non so nulla e Vi prego di cambiare argomento.”
“Non ti arrabbiare Marguerite! Dimmi cara, tra quanto tempo avrai le tue perdite?”
Mi giro di scatto e domando imbarazzata: “Ma cosa c’entrano le mie perdite?”
“C’entrano eccome! Solo con la mancanza delle tue perdite potremmo sapere se sei incinta o meno.”
“Madre, Vi prego cambiate argomento!”
“Cambierò argomento solo quando mi avrai risposto! E allora?”
“ … Ecco … io …” Strofino le mani sulle gonne e sussurro: “Tra quindici giorni …”
“Bene, lo sapremo tra due settimane. E adesso abbracciami figliola, voglio farti i miei auguri!”
Il mio viso è in fiamme, abbraccio mia madre e annuisco.
 
Che vergogna!
 
 
 
E’ notte fonda, sono di guardia nei parchi di Versailles. I miei soldati stanno perlustrando i giardini, io sono solo. Non posso fare ameno di pensare alla mia Marguerite, e pensare che i suoi appartamenti distano poco da qui! … Non resisto, voglio rivederla, andrò da lei … magari mi fermerò sotto il suo balcone e la vedrò.
 
 
Sono nella mia stanza, penso al mio Augustin, mi chiedo chissà cosa starà facendo?! … Oh amore mio, vorrei tanto vederti! … Mi avvicino al balcone, apro, esco, vedo un’ombra aggirarsi tra i cespugli. Non può essere … è lui! … Possibile?!Sorrido felice ed entusiasta, mi ama davvero tanto per venire fin qui, nonostante il divieto imposto da mio padre!
 
 
 
Sono dietro i cespugli, sposto lentamente le foglie, guardo verso il balcone della mia amata, la vedo, sussurro: “E’ lei! Marguerite!” Mi guardo in giro, non c’è nessuno e a passo felino avanzo, mi avvicino, sono sotto il suo balcone, che è al primo piano, la chiamo: “Marguerite!”
 
“Oh Augustin! Augustin!”
“Marguerite cara, come stai?”
“Bene, bene Augustin! Ma va via! Temo che mio padre possa scoprirti …”
“Marguerite, cosa potrebbe farmi tuo padre se non sfidarmi nuovamente a duello?! Marguerite, desidero abbracciarti!”
“Augustin, non posso! … Mio padre mi ha chiusa dentro, dice che non uscirò di qui se non per il matrimonio di mia zia e per diventare tua sposa!”
“Oh mia cara adorata Marguerite! Sapessi quanto mi dispiace, è stata tutta colpa mia!” Scruto il muro di cinta, vedo che ci sono degli alberi e dei tralici. Mi è venuta un idea! Mi arrampico prima all’albero e poi ai tralici, manca poco e raggiungo il balcone della mia amata.
 
“Oh Augustin fai attenzione, potresti scivolare!”
“Sta tranquilla! In fondo sono un soldato abituato a ben altro!” Rispondo mentre mi aggrappo alla balaustra del balcone per poi fare un ultimo sforzo, un salto e sono sul balcone della mia Marguerite. L’abbraccio, accarezzo i suoi capelli profumati e sussurro: “Oh amore mio, quanto mi sei mancata!”
Mi allontano appena, prendo la sua mano e sussurro: “Vieni, entriamo! … Qualcuno potrebbe vederci!”
Entriamo in casa, chiudo le porte del balcone, tiro giù le tende e mi stringo stretta al mio amato.
“Oh Augustin, mi sei mancato!”
“Anche tu Marguerite!” la bacio con passione. “Ti amo Marguerite … ti amo!” la bacio ancora e ancora. “Marguerite, da quella sera che sei diventata mia, non ho fatto altro che pensarti! … Sapessi quanto ti desidero Marguerite! … Vorrei tanto …”
 
È così bella la mia Marguerite, con i capelli sciolti, lunghi e profumati. Una vestaglia rosa addosso, stretta appena sotto al seno. È bella da impazzire!
 
“Non lo dire nemmeno! Se solo ti scoprisse mio padre, sono certa che ti ammazza.”
“Ed io morirei felice!”
“Non dirlo neanche per scherzo! Voglio diventare tua moglie e non compiangerti per il resto della mia vita!”
Poso le mani sul suo viso, la guardo negli occhi e sussurro sulle sue labbra: “Ed io desidero ardentemente averti ora … adesso!” Mi avvento sulla sua bocca, le mie mani frugano il suo corpo, le slaccio prima la vestaglia, per poi tirare giù le spalline della camicia da notte. Siamo l’uno di fronte all’altra, la prendo in braccio e la poso delicatamente sul suo letto, la bacio ancora, mi libero della mia divisa e poi ci amiamo, con passione, foga ma facendo attenzione a non fare rumore.
 
 
 
 
Sono nel mio letto a leggere un libro mentre mia moglie si gira nervosamente nel letto.
 
“Henry, ma come fai a leggere se la candela è quasi consumata, almeno accendi l’altra!”
“No, ormai ho quasi finito!... Lucie ma che strano … stasera i cani non fanno altro che abbaiare!”
“Forse abbaieranno a una volpe o a qualche topo.”
“Uhm … ma …” Chiudo il libro e continuo: “Può essere come dici ma può darsi che siano entrati degli estranei.”
“Non credo. E poi non è la prima volta che i cani abbaiano in questo modo!”
“Meglio controllare!” Dico lasciando il letto.
“Dove vai?”
“Sul balcone! … Voglio vedere se ci sono estranei nel parco!”
 
 
 
 
Ho indossato la divisa, infilo la spada al mio fianco, bacio ancora la mia amata e prima di separarmi da lei sussurro: “Ti amo Marguerite! Questa notte porterò con me il tuo profumo. Sono sicuro che non riuscirò a dormire!”
Mi stringo al mio amore e mormoro: “Nemmeno io riuscirò a dormire. Ti amo Augustin!”
La bacio ancora, mi sciolgo dal suo abbraccio e dico: “Devo andare!”
“Augustin …… fai attenzione!”
Guardo Marguerite, è così bella, dolce e preoccupata. La amo da impazzire ….
“Tranquilla, vedrai che andrà tutto bene!” Spalanco la porta del balcone, guardo intorno e dico: “E’ tutto tranquillo, non c’è nessuno! … A domani Marguerite!”
“Domani? No, no! E’ pericoloso!”
“Per il tuo amore sono disposto a tutto!” Dico scavalcando il balcone per poi arrampicandomi ai tralici e infine mi aggrappo al ramo dell’albero.
 
 
Sono sul balcone, vedo un’ombra tra i rami di un albero e con tono concitato dico: “Lo sapevo! C’è un estraneo che tenta di entrare nei nostri appartamenti!”
“Ne sei davvero sicuro Henry?”
“Sicurissimo Lucie! Sta tentando di entrare nella camera di nostra figlia!” Dico afferrando il fucile che è sul tavolo.”
“Ma cosa vuoi fare?”
“Ammazzerò quel delinquente!” punto il fucile verso la losca figura quando sento mia moglie afferrare il mio braccio.
“NO … non lo fare!”
BANG ….
“Ma cosa diavolo hai fatto?! Ho sbagliato mira!”
 
 
 
Sento un colpo di fucile, un proiettile sfiorarmi, perdo l’equilibro e cado rovinosamente sul terriccio. Alzo la testa e, nella penombra del buio, intuisco che mio suocero ha tentato di ammazzarmi. Corro, mi rifugio dietro i cespugli. “Paff … paff … maledizione! … E’ mancato poco che il conte di Laborde mi ammazzasse! … Meglio che mi allontani immediatamente!”
 
 
“LUCIE!! PER COLPA TUA HO SBAGLIATO MIRA!”
“Ecco … mi dispiace Henry. Sei riuscito a vedere chi era?”
“E come facevo? Per giunta stasera la luna è coperta dalle nuvole e disgraziatamente ho dimenticato di dare ordine alla servitù di slegare i cani! .. Ahhh ma da domani i cani verranno sciolti! … Farò passare la voglia a chiunque di intrufolarsi in casa!”
“Ohhhh …”
 
                        
Sono spaventata, vedo il mio Augustin prima cadere rovinosamente sul terriccio e poi scappare. Povero caro!
   
 
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