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Autore: ClostridiumDiff2020    22/04/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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112 – Nell’anima






Micaela lo chiamò di nuovo e finalmente William apparve sulla porta inforcando gli occhiali da sole con un mezzo sorriso accennato.
“Sei decisamente troppo lento per i miei gusti” borbottò lei.
Lui le passò il caffè che aveva appena preso da portar via al bar iniziando a sorseggiare il suo. “E tu sei troppo frenetica… Rilassati, non siamo in ritardo…”
Lei borbottò che lui era fin troppo rilassato, ma gli diede un colpetto con un mezzo sorriso accennato. Non voleva dirglielo ma i giorni i cui percorrevano la strada assieme erano i suoi giorni migliori.
Camminarono discutendo della serie che William aveva iniziato quella mattina, lei gli aveva proposto una serie di fumetti legati al mondo da cui era emersa la sua realtà e lui l’aveva tempestata di domande.
Quando fu il momento di separarsi William le dette un colpetto al cappello prima di congedarsi con un “Ci vediamo più tardi”
Micaela si sfiorò la visiera e lasciò cadere il bicchiere vuoto nel cestino.
“Fa strano vederti così in confidenza con qualcuno… Non mi sei sembrata così a tuo agio nemmeno con Cristina…”
La voce di Hans la fece sobbalzare.
Lei lo salutò e sprofondò dentro la felpa, troppo grande per lei, la felpa di William, quella che si era portato dietro dal suo mondo.  Quella fredda mattina l’aveva trovata sulla sedia e l’aveva presa sovrappensiero. Lui l’aveva adocchiata borbottando con un mezzo sorriso “Ladra” ma l’aveva lasciata fare.
Micaela si strinse, poteva percepire il suo odore impresso sulla felpa, era stranamente familiare.
“Vado… sono in ritardo…” aveva borbottato fuggendo al chirurgico sguardo inquisitorio di Hans.
Mentre si allontanava a passo svelto si soprese a chiedersi cosa avrebbe detto Cristina di lei e William. Ne sarebbe stata felice? Perplessa? Preoccupata? O forse non le sarebbe importato nulla. La presenza di William era la sola cosa che le aveva impedito di sprofondare nella tristezza della lontananza. Era apparso letteralmente dal nulla nel momento in cui Cristina era svanita. Le pensava, ma meno spesso di quanto avrebbe immaginato. Quando la malinconia iniziava a raggiungerla la sua mente rifuggiva a William e lentamente sentiva emergere un rumore ormai familiare. Calmo e ritmato quel battito, il cuore di William la raggiungeva. Micaela non riusciva a capire se fosse lei a cercarlo o lui a percepire la sua ansia. Si era ripetuta più volte che di sicuro la prima possibilità era quella più probabile. Però… Quella vicinanza. Il legame che Pixie aveva creato si rafforzava di giorno in giorno e alle volte aveva l’impressione di poter sfiorare la sua anima, seppur con timore, come se temesse di poterlo ferire. Ma lui non si ritraeva a quel tocco.
Non avevano più parlato da settimane della ricerca dei personaggi perduti, né dell’uomo di ghiaccio. Micaela si era detta che non volesse mettergli fretta, ma parte di lei non era così impaziente di riprendere la ricerca, come se la cosa potesse trattenere William da lei.
Non era tornato in soffitta, ormi era abituale trovarlo addormentato nel suo letto, dopotutto lei passava più tempo in ospedale che a casa tra lavoro e tirocinio. Forse trovava strano quel contatto, ma le piaceva e molto. Come se si stessero studiando, erano vicini, ma non arrivavano mai a un vero e proprio contatto.
Micaela era certa che William percepisse quel sentimento che lei nascondeva in profondo ma anche i dubbi e la cautela e la mole di segreti che teneva sigillati in profondità.
Micaela sentiva che per William era lo stesso, e lo comprendeva. Dopotutto lei sapeva fin troppo, di lui del suo passato, delle sue emozioni. Aveva letteralmente visto la sua fragilità esposta come un nervo dolente, ed era giusto che ora si ritagliasse delle nuove emozioni da non condividere con nessuno. Erano vicini, ma ancora distanti.
Micaela nonostante desiderasse perdersi in lui esitava sulla soglia, e si chiedeva se tra i pensieri che le erano preclusi ci fosse anche questo, il fatto che forse lui non volesse avvicinarsi davvero più di tanto. Così attendeva, percependo una punta di dolore.




Day 112 - Prompt - La sua conoscenza (22 aprile 2021)
   
 
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