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Autore: Allen Glassred    25/04/2021    1 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre. Spero che questo originale Writeapril sia di vostro gradimento e che vorrete lasciarmi un vostro parere sulle storie che più gradirete.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza
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Day 25: Stanza segreta
Storia: la leggenda del Re dei Vampiri
Personaggi: Liuva e Lucia Rosa Rossa
 

Lucia entra nella stanza, della quale fino ad ora non ha mai saputo nemmeno l’esistenza: riflette su come l’abbia trovata. È da un po' di tempo in effetti, che vede il cugino strano: da quando è tornato a Costaluna per aiutare nella nuova battaglia contro Dracula è infatti diverso, sfuggente, si assenta per lungo tempo pur non uscendo da palazzo. Se così fosse infatti, le guardie se ne sarebbero accorte ed avrebbero avvertito la Principessa. La figlia di Garsendiss e Bridget si guarda intorno: c’è di tutto. Tutto ciò che può appartenere ad una persona: abiti, fotografie su fotografie, gioielli, accessori di ogni genere e, cosa che più la colpisce un abito bianco: un abito bianco posto su un manichino, un abito da sposa a dir poco meraviglioso. Il bouquet di rose rosse è mantenuto inalterato da un sortilegio, un sortilegio antico che tuttavia la principessa riconosce: è usato anche per preservare i corpi degli antenati che non si può o non si vuole seppellire. Incuriosita la ragazza dalla chioma arancione si avvicina: allunga una mano per toccarlo ma è come se una forza maggiore la trattenesse, come se non potesse o non volesse osare violare un ricordo tanto prezioso ed eterno. La sua attenzione è ora attratta da una foto, che di lì a poco si china a raccogliere dopo aver speso alcuni istanti ad osservarla quasi gelidamente. Una volta chinatasi prende tra le mani la vecchia foto, che riconosce raffigurare suo cugino e la sua amata, la sua prima e sola amata, la prima e probabilmente l’unica donna che abbia mai amato. “ Liuva… “. Sussurra solamente la fanciulla, alzandosi nuovamente e pensierosa: inevitabilmente i ricordi invadono la sua mente, ricordi di un’infanzia ormai perduta e… qualcuno entra nella stanza senza darle il tempo di potersi immergere totalmente nei ricordi.

“ Dunque, in fine qualcuno è riuscito a trovare la mia stanza segreta: non avrei mai creduto he proprio tu ci saresti riuscita, Lucia “. Prima di tutto, prima ancora anche della voce di lui, la ragazza riconosce il suo aroma: il suo intenso ed inconfondibile profumo, che non è cambiato nemmeno nel corso di tutti quegli anni. Nemmeno andando sulla Terra e stando per così tanto tempo lontano da casa.

“ Liuva! “. Fa semplicemente la ragazza, volgendosi di scatto verso il cugino. “ Ecco… scusa, non volevo spiarti ma… ecco… “. Abbassa lo sguardo imbarazzata: ha notato che lui ha già visto la foto nelle sue mani. “ Perdonami “. Sussurra dispiaciuta, facendo per posarla sul tavolo lì vicino. Lui la ferma poco prima, mettendo una mano sulla sua e guardandola.

“ Sono felice che sia stata tu a trovare la mia stanza segreta. Ci venivo sempre da solo, almeno adesso avrò qualcuno con cui condividere i miei ricordi… “. Lascia la frase in sospeso, lei lo guarda per qualche istante per poi annuire.

“ Credevo avessi buttato via tutte le cose di Avril. Non hai più voluto parlare di lei, da quando Saberagen l’ha uccisa. Invece… “. Lui la guarda solamente: solitamente scatta non appena qualcuno nomina Avril, ma questa volta no: stavolta, con Lucia è diverso. Con lei riesce a parlarne, on lei riesce a condividere quei ricordi che quella stanza racchiude.

“ Invece, guarda: tutte le sue cose sono finite qui, nella mia stanza dei ricordi. Ultimamente ci vengo più spesso del solito: non immagini quanto mi manca la mia Avril, ogni giorno della mia vita mi chiedo se magari, avrei potuto fare di più per salvare lei e nostro figlio, se magari… “. Non prosegue la frase. La cugina gli mette una mano sulla spalla, con quella dolcezza che per un breve istante a lui ricorda la sua amata. Forse è perché la sta vedendo accanto a quell’abito da sposa, l’abito di Avril, forse per la somiglianza tra le due, forse per la sua dolcezza ma, per un solo momento è come se la figura della sua amata e quella della cugina si sovrapponessero. Il giovane dalla chioma azzurra non può fare a meno di sgranare gli occhi per qualche istante per poi fiondarsi letteralmente sulla cugina, gettandola a terra e con lei l’abito posto sul manichino. Ma non gli importa: non gli importa perché, in quel momento e nella sua mente, lei è tornata. Lei è lì, con lui, ecco spiegato il motivo per il quale Lucia è riuscita a trovare la sua stanza segreta.

“ Liuva? Cosa… “. Fa per dire l’arancione, lasciando cadere la frase a metà: non serve parlare. Anzi pensa, è come se sentisse che in quel momento non deve farlo e che lasciare credere a Liuva, seppur per alcuni momenti che la sua Avril è lì con lui, non potrà che fargli bene.

“ Mi sei mancata! Sapevo che eri ancora qui con me, da qualche parte. Finalmente ti ho ritrovata… “. Sussurra semplicemente, mentre inevitabilmente il cuore di lei inizia a battere all’impazzata. Un momento pensa, che le prende? cos’è quel sentimento che prova?

“ Liuva...”. Sussurra semplicemente, ponendo dolcemente una mano tra i lunghi capelli di lui ed accarezzandoglieli. “ Va tutto bene, non temere. Va tutto bene “. Continua la ragazza mentre, di lì a pochi istanti lui si riscuote nuovamente.

“ Scusa. Davvero, non so cosa mi sia preso… “. Fa quasi dispiaciuto, staccandosi lentamente da Lucia e guardandola: cosa gli è successo, si chiede? Come mai in quel momento gli è sembrato di vedere Avril al posto di Lucia? Non sta a farsi troppe domande, la voce di lei lo scuote nuovamente dai suoi pensieri.

“ Tranquillo, va tutto bene. Stai meglio? “. Chiede lei. Lui annuisce, notando solamente ora l’abito bianco finito a terra. Si porta da prima una mano sul viso e, una volta ripresosi completamente si alza per poi allungare una mano alla cugina, aiutandola ad alzarsi. In seguito porta l’attenzione a quell’abito, chinandosi per raccoglierlo e rimanendo di spalle a Lucia. “ Sei sicuro di stare bene? “. Chiede. Lui annuisce ancora una volta per poi finalmente tornare a guardarla.

“ Questo era il vestito da sposa di Avril. Vorrei che adesso fosse tuo “. Fa di lì a poco, spiazzando la cugina e mettendo tra le sue mani l’abito.

“ Aspetta, ma… ma è il tuo ricordo più prezioso, come posso…? “. Lui non pare intenzionato a cambiare opinione: lascia il vestito nelle mani di lei per poi annuire.

“ Sei la sola donna degna di indossarlo. Quindi, si: ne sono sicuro “. Fa semplicemente. A quelle parole lei non ha più dubbi: non c’è possibilità di fargli cambiare idea, non le resta che accettare l’inaspettato dono. Annuisce solamente mentre, per un solo istante le loro mani si sfiorano inevitabilmente ed il cuore di lei ricomincia a battere all’impazzata.

“ D’accordo: allora, me ne dimostrerò degna “. Assicura semplicemente lei, poi sono solo i loro sguardi a parlare.

   
 
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