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Autore: Allen Glassred    11/06/2021    3 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Un vero e proprio colpo di stato pare essere stato appena messo in atto a Veritas: con sorpresa di tutti, Vincent Hikari ha fatto la sua ricomparsa e, a capo dei ribelli, sta tentando di usurpare il trono del fratello. Il caso o forse il destino ha voluto che in quel momento anche Garry, Lukas, Kevin e Pierre fossero a palazzo per cercare di salvare Ivy, con la complicità di Jeanne. Ma la situazione è precipitata: dopo un iniziale scontro con il re bambino, in fine il giovane erede dei Perry è stato costretto a far fronte comune con lui: sarà pur pazzo, un assassino cinico e crudele, ma sa bene che Vincent è peggio di lui. Sa di cosa sia stato capace il capo dei ribelli, ed ora che ha scoperto la sua identità, questo non fa altro che turbarlo ulteriormente e metterlo in allarme. Il giovane cacciatore si sente tuttavia strano: avverte il potere della luna blu scorrere in lui, questo pensa, questo non è certo normale. Lui infatti non ha sangue Hikari, allora pensa, come mai i raggi lunari gli stanno facendo perdere il controllo? Improvvisamente una strana voce: una voce nella sua testa che, ora che ci pensa, non gli pare nemmeno sia la prima volta che sente. “ Hai combattuto bene, mio guerriero. Ma ora è tempo per te, è tempo… “. Non conclude la frase e, per un singolo istante al giovane Perry pare che qualcosa lo sfiori. Scuote il capo con enfasi, non accorgendosi tuttavia che Vanitas si è accorto del suo turbamento: sarà pur ferito ma non ha certo perso la facoltà di percepire i sentimenti delle persone dallo scorrere del loro sangue e, ci può giurare, quello di Garry sta scorrendo come un fiume in piena nelle sue vene.


“ Cos’hai, cacciatore? “. Sibila solamente il giovane Re, rigenerando pian piano la ferita. A quella domanda Garry lo guarda piuttosto scosso e turbato.


“ Senti… che tu sappia, la luna blu agisce anche su chi non ha sangue Hikari? Perché ora come ora… “. Non finisce la frase: se prima si sentiva forte ed invincibile, ora una potente fitta accanto al cuore lo fa sussultare. Da parte sua invece, Vanitas lo osserva senza proferire parola, eppure mille pensieri attraversano la sua mente. In seguito punta il proprio sguardo in quello del cacciatore.


“ Si può sapere perché mi fai una domanda simile, in un momento del genere? “. Chiede perentorio, mentre l’argento stringe lievemente i pugni: cosa dovrebbe rispondere’ non deve scordare che chi ha davanti è ancora suo nemico, non può rivelargli certo le sue debolezze: un giorno pensa, ciò potrebbe ritorcersi contro di lui. Anche se, non può fare a meno di pensare, ora come ora Vanitas gli sembra solo il suo unico alleato più che un nemico. Ah, pensa: ma perché diamine ha certi pensieri? Scuote il capo con enfasi per poi finalmente dare una risposta.

 

“ Niente… “. Borbotta solamente l’argento, riflettendo: non sa a chi altro rivolgersi, a chi può chiedere per risolvere questo problema una volta per tutte? Forse pensa, l’unica soluzione sarebbe parlare con Jeanne: anche se in questo momento la donna potrebbe giustamente essere infuriata con lui, ne è certo non lo lascerà in difficoltà. Sicuramente pensa, gli chiarirà una volta per tutte che cosa gli stia succedendo. Si: ne parlerà con Jeanne, ha deciso. Ne parlerà con la sola Hikari a parte Ivy di cui si fiderebbe. Già, Ivy: sapeva da tempo che era un’Hikari, ma ora che la cosa è stata resa ufficiale almeno in parte, gli fa uno strano effetto considerare la sorella un membro di quella famiglia. I suoi pensieri tuttavia, vengono bruscamente interrotti in quel preciso istante: altri due ribelli cercano di avventarsi su entrambi, sia lui che Vanitas, cercando di approfittare del momento di debolezza del re per poter come si suol dire, prendere due piccioni con una fava. Ma questa cosa, al giovane Perry non pare essere particolarmente congeniale: anche in caso un giorno Vanitas dovesse morire, sarà solo ed esclusivamente lui a farlo fuori al momento del loro scontro finale, lui e nessun altro. Infuriato si alza in piedi di colpo, afferrando la spada del re malgrado gli scotti la mano, in quanto intrisa del potere degli Hikarie d appartenente ad un vampiro. “ Fatevi sotto! “. Grida, sorprendendo il giovane Re: tutto si sarebbe imamginato, ma mai di vedere un cacciatore impugnare l’arma di un purosangue così, senza risentirne eccessivamente e senza rimanere bruciato completamente dal potere della luna blu. Solo le mani dell’argento sembrerebbero avere lievi conseguenze, ma non più di tanto e, di certo, questa non è una cosa comune. Anzi: è forse la prima volta che il corvino vede una cosa simile. Solitamente infatti, qualunque umano viene respinto dalle armi dei vampiri o, in caso riuscisse ad afferrarla soffrirebbe dolori e patimenti indicibili che lo indurrebbero a lasciarla in un soffio di Eolo. Come mai con Garry nulla di ciò avviene? Cerca di non pensare più a questo: non gli pare il momento di farsi queste domande. Cerca di alzarsi a sua volta per rivolgere la parola a Garry ma, improvvisamente, un potente scudo blu si innalza in difesa del Re e del cacciatore, lasciando sbigottiti i due più adulti i quali, avvertendo la comparsa di un nuovo ed intenso potere non hanno potuto fare a meno di volgere lo sguardo verso la fonte di tale energia: Pierre e Kevin vedono i due ribelli che si erano in precedenza avventati sui ragazzi essere letteralmente polverizzati da quello scudo, mentre per qualche istante, un raggio blu illumina gli occhi del giovane dalla chioma argento che, come in trance allunga la mano verso altri due aggressore e li polverizza con un raggio blu.

 

“ Bravo… bravo il mio guerriero “. sibila nuovamente uno spettro nero, uno spettro che per ora si manifesta solamente al cacciatore e gli pone le mani gelide sulla spalla. “ Aspettavo da tanto questo momento. Ed ho aspetatto a lungo questo incontro, proprio qui a palazzo Hikari: il palazzo dove tutto iniziò “. Fa semplicemente, mentre ancora una volta, a Garry giunge chiara quella voce che, tuttavia, non lo fa sussultare come in precedenza. Lo spettro sparisce nuovamente e senza farsi vedere da nessun altro, mentre i due uomini rimangono stupefatti da ciò che Garry ha appena fatto.

 

“ Ma che… cosa… “. Mormora solamente Pierre, guardando Kevin. “ Kevin: ma da quando tuo nipote riesce ad usare questo tipo di potere? È il potere della luna blu… “. Mormora semplicemente il rosso, mentre l’altro rimane in silenzio e non proferisce verbo, guardando sconcertato quello scudo blu che, man mano che si avvicinano, disintegra tutti i nemici in un solo istante. Anche Vanitas osserva la scena, un po' sorpreso: non sa perché, non sa come ma pare proprio che Garry abbia appena attivato il potere della Luna Blu. Misto tuttavia, ad un altro forte potere ancora sconosciuto, un potere che solo altre due persone del Clan Hikari hanno posseduto.

 

“ Garry Perry… chi sei tu in realtà? “. Sibila semplicemente il Re bambino, mentre lo spettro fa nuovamente la sua comparsa e gli sfiora la spala per un momento per poi sussurrare, stavolta al suo orecchio.

 

“ E’ il tuo guerriero perfetto, mio caro. Il nostro guerriero perfetto “. Ghigna malevolo ma, quando il corvino si volta per ribattere non vede più nessuno.

 

“ Cacciatore… cosa mi nascondi? “. Sibila solamente il Re bambino, tenendo ancora una mano sulla ferita che, lentamente, si sta rigenerando quasi più in fretta rispetto a prima, come sentisse gli effetti del potere che il giovane Perry ha liberato.

 

Jeanne ed Ivy sono rimaste da sole alla sala del trono: Dante è rimasto a trattenere Dominique al di fuori, le due donne credevano di essere al sicuro in quella stanza inviolabile per chiunque non sia un Hikari o abbia comunque intenzioni ostili: i sigilli non avrebbero dovuto spezzarsi, ma così non è stato: l’unico che avrebbe mai potuto spezzarli ha appena fatto il suo ingresso, come nulla fosse, come se nemmeno fossero state poste delle potenti protezioni. Il giovane dagli occhi color oceano osserva le due donne, mentre sul suo viso compare un lieve ghigno. “ Ma guarda un po' chi c’è: salve, fanciulle. È sempre bello rivedervi “. Fa, con quell’ironia che, purtroppo, ad entrambe ricorda quanto quell’individuo sia simile a Vanitas sotto molti aspetti. Jeanne si mette istintivamente davanti alla sorella, per poterla proteggere in caso di qualsiasi attacco da parte del maggiore.

 

“ Vincent “. Sentenzia semplicemente la bionda, mentre Ivy rimane dietro di lei ancora piuttosto spaventata: se nemmeno i sigilli hanno avuto effetto, non osa nemmeno immaginare quale sia il livello della forza di suo fratello. Riusciranno davvero, pensa la mora, a contrastarlo solamente lei e la sorella? Riusciranno davvero due donne, seppur Hikari, a difendersi da un essere così malvagio e potente? Si, pensa ora Jeanne: conosce bene i crimini di Vincent, così come li conosce Ivy. Dante ha spiegato loro che razza di mostro sia il fratello, di cosa sia stato capace sia contro umani che contro vampiri, indistintamente. Ha spiegato loro quale sia il suo solo e reale obiettivo, ha spiegato loro che non si fermerà fino a quando non lo avrà raggiunto, non importa se a discapito della sua stessa famiglia.

 

“ Salve, sorelle: da quanto non ci vedevamo? Mi siete mancate “. Continua ironico il terzogenito di Luna e Kaname, spezzando il filo dei pensieri delle due sorelle. Ivy non proferisce parola, mentre Jeanne risponde per le rime, senza più dare ascolto alla sensazione di timore provata poco prima.

 

“ Il sentimento non è reciproco: vattene, non sei il benvenuto a palazzo. E porta con te quella feccia dei tuoi compari ribelli, prima che vengano uccisi uno ad uno “. Risponde dura la figlia di Rosina e Kaname, ma a quella frase il maggiore sogghigna sadico per poi deriderla sarcastico.

 

“ Spiacente, ma ora che sono qui non intendo andarmene. Non prima di aver ottenuto ciò per cui sono giunto, e credimi che nessuno mi potrà fermare. Men che meno tu, un’Hikari a metà “. Commenta ora seriamente, perdendo istantaneamente quel ghigno ed assumendo un’espressione che, pensa la donna, ricorda moltissimo quella di loro padre: seria e fredda, che non ammette la minima replica. La donna mantiene la sorella dietro di sé, intenzionata a proteggerla.

 

“ Ivy, sta indietro: ci penso io a lui “. Sentenzia risoluta la principessa, non avendo paura di combattere malgrado, come dice Vincent, sia un’Hikari “ a metà “. “ Ti farò vedere di cos’è capace un’Hikari a metà, come dici tu: ti farò pentire amaramente di questa tua arroganza, sta in guardia! “. Commenta semplicemente la bionda, attaccando il fratello utilizzando il potere della Luna Blu: è una fortuna per lei pensa, che quella sia la sera in cui la luna degli Hikari è ben alta nel cielo, almeno potrà darle un vantaggio. Ma non pensa ad una cosa di un’importanza forse cruciale: anche a Vincent la luna blu darà un forte vantaggio. Ma ben presto se ne rende conto: con un solo cenno della mano infatti, il maggiore riesce a contrastare l’attacco della sorella e non solo, a rispedirlo contro di lei con una potenza raddoppiata. Presa alla sprovvista la bionda viene colpita, finendo contro la parete. E non solo: il potere di Vincent la fa svenire, per impedirle di poter intervenire in difesa della sorella maggiore. Potrebbe ucciderla pensa, ma non è il momento opportuno: se dovesse davvero uccidere la sorella pensa nuovamente, vuole che avvenga di fronte a quel volgare cacciatore, quel Garry Perry. Non sa perché, ma in lui ha avvertito il potere della Luna Blu e questo non gli piace per nulla: vuole farlo soffrire un po' ed in seguito eliminarlo, prima che diventi un vero problema per lui e per tutti i suoi compagni. Ma ora pensa, ora ha incombenze più grandi a cui pensare: il suo sguardo si posa istantaneamente sulla sorella Ivy, che ovviamente non esita a correre in soccorso di Jeanne. O meglio, sarebbe il suo intento farlo.

 

“ Jeanne! “. Fa semplicemente la mora, precipitandosi dalla minore. Ma prima che possa raggiungerla si sente afferrare improvvisamente da dietro, i polsi immobilizzati dietro la schiena in un modo quasi doloroso, tanto da far comparire sul suo viso una lieve smorfia di dolore. “ Lasciami! “. Protesta semplicemente la Principessa di Veritas, ma ovviamente non ottiene alcun risultato malgrado provi più volte a liberarsi. Anzi: pare quasi che i suoi tentativi di ribellione stiano divertendo Vincent che, come a provocarla fa esattamente l’opposto di quanto gli ha ordinato lei e stringe maggiormente la presa sui suoi polsi, facendola gemere di dolore. “ Lasciami, ho detto! “. Protesta semplicemente la Principessa, ma lui non le da minimamente retta e, con la mano libera, le scosta i capelli dal collo.

 

“ Non hai ancora capito? Ciò che vuoi tu non conta nulla: non hai scelta “. Fa quasi enigmatico, mentre lei sussulta e sente il respiro farsi irregolare. Non piange solamente per orgoglio: è una principessa, non è più la bimba piccola di qualche anno fa. È un’Hikari, deve dimostrarsi forte. Eppure pensa, come mai non riesce a reagire di fronte a questa nuova aggressione? Perché non riesce ad attivare il potere della Luna Blu per salvarsi? Perché di fronte a suo fratello, il suo potere pare quasi bloccato? “ Già, proprio come quella volta in giardino, poi nel gazebo: non hai alcun potere decisionale “. Conclude semplicemente il discorso lui, baciandole nuovamente lo stesso, identico punto in cui la baciò nel loro primo incontro, quando lei ancora non sapeva chi fosse né della sua pericolosità. Quando le fece percepire quelle sensazioni che mai aveva provato, con nessun altro uomo prima d’ora. A quel gesto di lui, a quei pensieri lei non può far altro che sussultare ancora una volta, mentre un brivido passa lungo tutto il suo corpo: a che gioco sta giocando suo fratello, si chiede? Cosa vuole da lei? Perché avvicinarsi a lei in quel modo? Mille domande che, purtroppo, non trovano nessuna risposta, non in questo momento per lo meno. Non in quel momento di confusione e paura allo stesso tempo. La giovane principessa continua a sussultare, senza riuscire a tranquillizzarsi.

 

“ Che cosa vuoi da me? Perché fai tutto questo? Appartieni anche tu alla famiglia reale, allora... “. La risposta purtroppo arriva ben presto: con la mano libera infatti, Vincent afferra alcune ciocche dei suoi capelli, tirandole quanto basta per costringerla a piegare la testa di lato ed avvicinando pericolosamente le labbra al suo orecchio.

 

“ Perchè io posso “. Sentenzia semplicemente il minore, con un pizzico di rancore. “ Perchè Vanitas ha ucciso papà, non merita il posto di re. L’unico a meritare quel posto sono io, ma c’è un problema “. Sussurra all’orecchio di lei. Un problema, pensa Ivy? Non fa in tempo a farsi delle domande, si sente quasi indebolita mentre di riflesso lui passa un dito sul collo di lei. “ Già, il nonno aveva modificato la legge dopo la sua ascesa al trono: solo chi avrebbe avuto un erede con la legittima regina sarebbe potuto salire o rimanere sul trono, non avrebbe avuto importanza se fosse stato anche l’ultimogenito. Quello che conta davvero quindi, è chi sarà il primo a darti un erede, mia cara sorellina: a te, che sei l’unica Hiakri pura ancora rimasta. A te, che sei la legittima regina di Veritas, non importa chi sia il Re “. Sogghigna malignamente il giovane dalla chioma bionda, mentre lei non può fare a meno di sgranare gli occhi sconcertata.

 

“ Cosa?! Un… un erede da me? “. Chiede sconvolta: ora molte cose le sono finalmente chiare, molti tasselli stanno iniziando a combaciare ed incastrarsi nel puzzle, molte domande stanno lentamente ottenendo la risposta che cercava. Cerca ancora una volta di liberarsi, ma la presa sui suoi capelli e sui suoi polsi si fa così forte da farla gridare di dolore.

 

“ Ah, se speri nell’arrivo del tuo Cavaliere dalla scintillante armatura, ti sbagli di grosso: a quest’ora i miei sottoposti lo avranno già sistemato una volta per tutte “. Continua malignamente il biondo, facendo sussultare la sorella che, per la prima volta, sente di essere realmente preoccupata per Vanitas. Di non desiderare che gli accada qualcosa, ma che si salvi ed esca vincitore da questo colpo di stato. Non sa spiegarsi perché, ma per lui in questo momento, non prova più odio ma solamente… cos’è quel sentimento che prova dentro di lei, si chiede? Ansima pesantemente per poi iniziare ad alterarsi maggiormente.

 

“ Lasciami, bastardo! “. Grida infuriata la giovane, ma a quella frase lui le lecca il collo con avidità.

 

“ Spiacente deluderti mia cara sorellina, ma siamo solo all’inizio. E ora… “. Senza nemmeno finire la frase, affonda le zanne affilate nel collo della sorella che, presa alla sprovvista non riesce nemmeno a gridare, seppur il dolore le paia essere, per qualche istante, davvero insopportabile. Senza che se ne renda conto lui riesce a spingerla a terra, cadendo com’era prevedibile sopra di lei mentre non pare avere idea di staccarsi dal suo collo. La Principessa trattiene le lacrime solo per orgoglio, tuttavia si sente malissimo: sa bene cosa comporti il morso, sa bene che è un legame tanto forte quanto quello sessuale. È come se in questo momento fosse appena stata violata, non avendo mai dato il consenso alla condivisione del suo sangue con qualcun altro che non sia Vanitas. Di nuovo: perché, si chiede l’ex cacciatrice? Perché in un momento del genere, il suo solo pensiero va a colui che avrebbe dovuto odiare? Sente un rivolo di sangue correre lungo il suo collo, scendendo lentamente fino a finire nella scollatura del vestito e macchiando parzialmente parte del decoltè e parte del vestito da ballo. Solo dopo un po' di tempo finalmente Vincent si stacca dal suo collo: i suoi occhi sono iniettati di una luce blu, la sua bocca ancora sporca di sangue. Senza esitare si sposta un momento da Ivy, quel tanto che gli serve per farla voltare supina. La fanciulla ansima pesantemente.

 

“ Non avrai mai quello che cerchi, Vincent. Non lo avrai mai “. Sibila solamente la corvina, mentre lui non pare turbarsi eccessivamente a quelle sue parole. La ragazza fa per alzarsi e fuggire, ma lui è più rapido: la afferra per le caviglie per poi attirarla sotto di sé, sollevandole la gonna del vestito e passando così le mani sulle sue gambe.

 

“ Oh, dove scappi sorellina? Siamo solo all’inizio “. Commenta solamente, mentre a quel tocco lei sbianca come un lenzuolo. Ma non riesce a dimenarsi: lui l’ha letteralmente bloccata sotto di sé e lei, anche riuscisse ad utilizzare il potere della Luna Blu, rimane sempre più debole di lui. “ Oh, guarda qui che spreco… “. Sussurra semplicemente il minore, passando un dito lungo la scia di sangue, passando dal collo e scendendo lentamente fino alla scollatura del vestito. “ Credo che ci sarà da divertirsi “. Commenta semplicemente il biondo, slacciandosi lentamente i polsini della camicia ed osservando la maggiore, che per un momento non capisce dove voglia arrivare, forse per la troppa paura che ancora le scorre nelle vene e che non la fa ragionare del tutto lucidamente. Vincent pare accorgersi del suo stato d’animo e, per un momento, l suo sguardo incontra quello di lei. “ Hai paura? “. Chiede semplicemente, mentre lei non risponde. “ Non devi: andrà tutto bene, se farai la brava: dipende solo da te “. Continua, finendo di slacciarsi i polsini della camicia e, mantenendo lo sguardo su di lei mordendosi il polso quel tanto che basta da farsi sanguinare. In quel preciso istante e come richiamata da quel sangue Ivy sussulta, mentre gli occhi si tingono di un intenso blu. “ Ti piace, vero? L’odore del mio sangue… “. Fa poi il minore, notando la reazione di lei e come se se l'aspettasse, in un certo senso. Come a volerla torturare ulteriormente fa cadere alcune gocce di sangue sulla guancia di lei che, non appena nota quel gesto e come non riuscisse più a controllarsi percepisce una strana sensazione in lei.

 

“ No! Stai lontano… da me…! “. Fa semplicemente la mora, ma il suo corpo, il suo stesso sangue la tradisce: scorre a ritmo molto particolare, non è solo paura, non più. È come se ci fosse eccitazione, frenesia, piacere. È come se desiderasse ardentemente bere quel sangue, e fosse per il suo istinto lo avrebbe probabilmente già fatto.

 

“ Avanti, bevi! “. Suona quasi un ordine quello di Vincent, che avvicina il polso alle labbra di lei. Lei, che facendo appello a tutto il suo autocontrollo rifiuta con veemenza anche solo la possibilità di bere quel sangue traditore.

 

“ No! Non lo farò mai! Lasciami! “. Tenta una ribellione lei, vanamente: non appena una goccia di sangue finisce sulle sue labbra, i suoi occhi diventano di un blu brillante, come non lo sono mai stati prima.

 

“ Oh, ne sei davvero convinta? Io non ci giurerei “. Sogghigna semplicemente l’ultimogenito di Luna e Kaname, posando poi il polso sulle labbra di lei, mentre anche i suoi occhi si tingono di un blu intenso, come le stesse ordinando qualcosa. “ Avanti, bevi! “. Fa e, in quel momento, lei sente di non poter resistere: affonda le zanne nel polso del fratello per poi iniziare a bere quel sangue, quel sangue che in condizioni normali mai si sarebbe sognata di bere. Dal canto suo invece, lui le sposta la mano che precedentemente si era portata al collo nel tentativo di fermare l’emorragia, leccando il sangue fuoriuscito dalla ferita data dal morso come fosse il più pregiato dei vini. In quel momento e come se fosse tornata in sé solamente ora, la corvina si stacca violentemente dal polso del fratello: anche la sua bocca è sporca di sangue ed i suoi occhi continuano a rimanere brillanti.

 

“ Bastardo… “. Sibila solamente, mentre lui le afferra nuovamente i capelli per poi attirarla a sé, guardandola intensamente.

 

“ Sta un po' zitta “. Sibila, per poi posare le labbra su quelle di lei in un ennesimo scambio di sangue.

 

Vanitas e Garry riescono finalmente a mettere fuori gioco i loro nemici: Allen e Pierre hanno suggerito loro di andare a proteggere Jeanne, Ivy e Dante e di sedare le rivolte all’interno del palazzo, mentre loro avrebbero pensato agli ultimi ribelli. “ Vanitas, sei sicuro di riuscire a combattere ancora? Nelle tue condizioni… “. Fa semplicemente l’argento, mentre il giovane Re lo guarda con una lieve ironia.

 

“ Oh, non dire che ora ti preoccupi per me, cacciatore? “. Chiede solamente, mentre Garry lo guarda malissimo. “ Comunque sta tranquillo: anche se mi dovrai spiegare come fai a possedere il potere della mia famiglia, comunque sei riuscito ad usarlo sia per difesa che per curare la mia ferita “. Gli spiega brevemente, mentre improvvisamente si ritrovano ad afferrare Dante, duramente colpito dall’attacco di Dominique.


“ Dante? “. Chiede perplesso Garry, mentre l’altro si alza subito: pulisce il sangue dal labbro inferiore, in seguito si volta verso i due per un momento.

 

“ Maestà, Lord Garry? Voi… siete riusciti a sconfiggere i ribelli? “. Chiede semplicemente l’arancione. A quella domanda i due annuiscono, mentre Dominique sogghigna sadicamente: anche lui ha alcuni graffi in vari punti del corpo, deve ammettere che quel maggiordomo gli sta dando del filo da torcere: è davvero molto forte malgrado non appartenga al clan della Luna Blu.

 

“ Oh, arriva la cavalleria “. Fa semplicemente il cugino di Vanitas, avvicinandosi lentamente al gruppo. “ Bene, dovevo aspettarmelo da un maggiordomo: sapevo che non saresti riuscito a portare a termine un duello e mantenere fede alla tua parola, che ti saresti fatto aiutare per poter vincere questo scontro. Complimenti, Dante “. Ghigna nuovamente il corvino, mentre l’arancione stringe i pugni: quelle parole lo alterano oltre ogni limite. Lui non è un vigliacco, lui mantiene sempre fede ai suoi impegni. Ed è vero: è stato sfidato a duello, è una cosa tra lui e Dominique e per questo dovranno risolvere le cose solo tra loro due, senza l’intervento di nessun altro e vada come vada.

 

“ Maestà, Lord Garry: andate, le Principesse hanno bisogno di voi “. Sentenzia semplicemente l’uomo, risoluto. “ Io me la vedrò con costui “. Conclude, afferrando nuovamente la propria arma.

 

“ Va bene, ma sta attento: quell’uomo è molto pericoloso, è il braccio destro di Vincent e credimi se ti dico che non avrebbe esitazione nel farti fuori solo per averci spianato la strada “. Lo mette in guardia Vanitas, mentre il maggiordomo annuisce.

 

“ Non temete, maestà. Ora, andate! “. Fa, mentre il suo Re gli si avvicina per poi posargli una mano sulla spalla.

 

“ Mi raccomando, non farti uccidere “. Gli raccomanda, per poi superarlo assieme a Garry. Dominique si volta verso di loro: vorrebbe dare una lezione al cugino e, soprattutto a quel cacciatore, ma sa anche di aver sfidato a duello solamente il maggiordomo e per tanto, prima deve mettere fine alla questione con lui.

 

“ Cacciatore “. Lo chiama, prima che l’argento scompaia al di là del corridoio. Garry si ferma, dando le spalle all’eterno rivale. “ Sei fortunato: per ora non ti ucciderò. Ma sappi che quando avrò finito con lui, toccherà a te. E t assicuro che non avrai una morte indolore “. Ghigna malefico, mentre a quella frase anche Garry, seppur di spalle, gli risponde per le rime.

 

“ Anche io, la prossima volta non sarò tanto clemente. Ti darò una lezione che non dimenticherai mai, Dominique “. Gli assicura, mentre l’altro gli lancia un’ultima provocazione.

 

“ Non vedo l’ora che Jeanne diventi mia moglie: quasi quasi, ti risparmio la vita solo per farti assistere a quel momento. Il momento in cui avrai definitivamente perso la donna che dicevi di amare “. A quella frase, da prima l’argento stringe i pugni. Tuttavia recupera la calma di lì a poco.

 

“ Staremo a vedere “. Fa solamente, prima di incamminarsi e seguendo Vanitas: ora pensa, la priorità è andare ad aiutare Jeanne ed Ivy perché, entrambi lo sentono, potrebbero essere in grave pericolo.



Salve miei fans, come state? Io abbastanza bene, e così sono riuscita ad aggiornare finalmente questa storia. Ed ecocci con il capitolo 20: cosa ne pensate? Ivy è stata morsa da Vincent e a sua volta ha bevuto il suo sangue, ma a quanto pare il fratello ha anche ben altre intenzioni verso di lei. Infatt le rivela che solo lei potrà decidere chi potrà rimanere re di Veritas o meglio: sarà chi le darà un erede il legittimo sovrano. Intanto Dante combatte contro Dominique, che minaccia Garry di chiudere i conti in sospeso con lui una volta sconfitto Dante. Cosa accadrà? Riusciranno Vanitas e Garry a salvare Ivy? Continuate a seguirmi e lo scoprirete!
   
 
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