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Autore: Mary Evans    11/06/2021    3 recensioni
Terzo anno. Metis, Harry e Gideon, insieme alla neo ritrovata cugina Evelyn e alla madre di quest' ultima, nonchè madrina di Gideon, Marlene Black, ricevono la sconcertante notizia che Sirius Black è scappato da Azkaban. A differenza di provare quel terrore che molti hanno avuto, tuttavia, loro ne sono stati felici. Perchè? Cosa nasconde il nostro gruppetto? Cosa è successo da quando Evelyn Black ha iniziato il suo primo anno? E perchè Marlene McKinnon in tutti questi anni ha continuato a farsi chiamare con il cognome da sposata affibbiandolo anche alla figlia e incurante del disonore che avrebbe portato loro?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Metis Potter'
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Era passato un mese dall’inizio del suo secondo anno, e già Metis non ce la faceva più. Decisamente, Hogwarts non le regalava quella serenità che aveva contraddistinto l’anno precedente: Gideon era sempre impegnato appresso a sua cugina Evelyn, ed Harry e Ron lo seguivano a ruota. Ormai non si parlava d’altro nel loro gruppo se non di come fosse bella, simpatica e malandrina Evelyn Black. Non si riusciva ad intavolare un discorso senza che il nome di quella ragazzina entrasse nell’argomento, e sempre più spesso Metis si era ritrovata in sua compagnia anche senza volerlo, dal momento che nessuno dei tre ragazzi riusciva a fare più a meno di lei.
Hermione le aveva confidato che aveva accettato il corteggiamento di Fred Weasley, quindi era poco il tempo che passava con i Malandrini, troppo presa dallo studio e dalla novità amorosa.
E Metis era rimasta sola.
Sempre più spesso si trovava a vagare per i corridoi senza compagnia, e ormai si sentiva esclusa da ogni conversazione e faceva colazione in silenzio.
Quando era con Hermione era di nuovo se stessa, ma era troppo in collera con i ragazzi per poter fare altrettanto con loro, considerato che l’avevano rimpiazzata così facilmente e in così poco tempo.
Ormai persino la loro vista le dava fastidio, al punto che utilizzava le sue doti di metamorfomagus per cambiarsi i lineamenti del volto quando vedeva il gruppo formato da Harry, Ron, Gideon e Evelyn.
Non voleva stare con loro, e aveva iniziato persino a pensare che il suo rapporto con Harry ormai fosse compromesso a vita.
E Gideon ormai la ignorava sempre più spesso da quando aveva mostrato di non gradire la presenza di sua cugina.
I pensieri le affollavano la mente al punto che, una sera, quando trovò un diario vuoto con una rilegatura in pelle tra i suoi libri di scuola, intinse la piuma nell’inchiostro e iniziò a scrivere.
Aveva un disperato bisogno di sfogarsi con qualcuno, e quel diario faceva decisamente al caso suo.

 “Caro diario, mi chiamo Metis Lily Potter e ho dodici anni.”

Si interruppe un momento, e spalancò gli occhi nel vedere come le lettere scomparissero davanti ai suoi occhi, come risucchiate dalla pagina. E rimase ancora più sorpresa quando le sue parole vennero sostituite da altre.

“Ciao Metis Lily Potter, è un vero piacere conoscerti. Il mio nome è Tom Orvoloson Riddle.”

Le labbra di Metis si curvarono in un sorriso e, quasi non avvertendo il dolore alla spalla sinistra provocato dalla cicatrice, ricominciò a scrivere freneticamente su quel diario, certa di aver finalmente trovato un amico e confidente che non l’avrebbe mai tradita.

 

Metis si svegliò di soprassalto nel suo letto a baldacchino con le tende tirate.
Affacciandosi, dalla finestra del dormitorio potè vedere che la luna era ancora alta in cielo e quindi, con un sospiro, provò a prendere di nuovo sonno, sperando che quegli incubi che la perseguitavano  ormai dalla fine dell’anno scorso smettessero di tormentarla.
Appena ci riuscì, tuttavia, il terrore si impadronì di nuovo del suo corpo.

 

Metis vide se stessa camminare per i corridoi con le mani sporche di sangue. Si vide mentre cercava di nascondere le tracce del suo passaggio.
Vide Harry, Ron ed Hermione iniziare a capire che qualcosa in lei non andava, mentre Gideon affermava che si stavano preoccupando inutilmente, e che era solo una fase causata dalla gelosia di non essere più al centro delle attenzioni del gruppo. Diceva che presto tutto sarebbe tornato come prima, anzi meglio, perché adesso anche Evelyn sarebbe stata con loro.
Tom era l’unico che riusciva a capirla davvero, e l’unico con cui riusciva a confidarsi.
E tutta la rabbia iniziò a sparire, insieme al resto delle emozioni e alla sua forza fisica, finchè un giorno non vide l’immagine di un ragazzo materializzarsi davanti a lei che, troppo debole per fare altro, svenne tra le sue braccia. Sempre più lontana dalla realtà…

 

«Metis! METIS! Sono le nove e mezza! Devi iniziare a prepararti!»
Fu la voce di Hermione a svegliarla quella seconda volta, e Metis non fu mai così felice di sentirla. Era molto stanca, ma si stropicciò gli occhi e cercò di apparire serena quando decise che fosse venuto il momento di smetterla di dormire.
Alzandosi dal letto solo con il busto, aprì le tende del letto con un pigro movimento della bacchetta, e venne sommersa immediatamente dalla pila di vestiti che la sua migliore amica le aveva gettato addosso.
«Provali tutti! Dovrai essere perfetta oggi per il tuo primo appuntamento con Cedric Diggory!» esclamò Hermione con un sorriso gigantesco in volto.
Metis si tolse i panni dalla faccia e la guardò con una smorfia in volto: la sua amica era già vestita e truccata, il che stava a significare che si sarebbe dedicata interamente a lei.
Si lasciò cadere nuovamente sul letto con un tonfo, trattenendo a stento la disperazione: prima gli incubi, poi la tortura a cui l’avrebbe sottoposta Hermione… quella giornata non era per niente iniziata come si aspettava, e sperava solo che il seguito fosse migliore.
Non sapeva quanto le sue aspettative fossero vane.

 

 

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Buongiorno a tutti! Allora, mi è stato fatto notare che, non avendo scritto del secondo anno, c’era un po’ di confusione sul perché della rottura tra Gideon e Metis… Raga, i ragazzini vengono presi dalle novità, e non solo loro, in verità proprio! XD Gideon ha vissuto la sua vita con la certezza di non avere parenti di sangue al mondo, quindi appena ha scoperto di avere una cugina e una zia in pratica ha dimenticato tutto il resto, troppo preso dalla cosa. Già fantasticava di vivere con loro, delle vacanze in famiglia, ecc… e non è che avesse smesso di volere bene a Metis, semplicemente aveva messo tutto quello che non riguardava Marlene ed Evelyn in secondo piano. È un comportamento sbagliato, ma dobbiamo pur sempre ricordarci che a dodici anni se ne fanno di sbagli! Se Metis avesse accettato la compagnia di Evelyn come avevano fatto Harry e Ron, probabilmente Gideon sarebbe stato più pronto ad accorgersi dei suoi problemi, ma così non è stato. Lui ci era rimasto male che Metis non avesse accettato la cugina nel gruppo, quindi semplicemente aveva deciso di aspettare che lei rinsavisse.
Insomma, un bel casino!
Metterò altri flashback in merito, comunque spero che la situazione sia un po’ più chiara.
Ringrazio come sempre chi segue, recensisce o anche solo legge la mia storia. A presto, Mary Evans

  
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