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Autore: Onda nel silenzio    15/06/2021    2 recensioni
Sono sempre più vicini.
"Hai solo voglia di urlare per il gusto di farlo!"
"Oh, no, quella è una tua specialità."
Zoro è più alto di lei di due spanne, ma Nami torreggia di fronte a lui come se fossero alla pari, mantenendo il mento sollevato in un gesto di superiorità volto ad annullare quel divario - l'ostinazione ad averla sempre vinta con lui è qualcosa che l'anima quanto l'urgenza di soddisfare un bisogno fisico.
Si fissano entrambi con astio, in una muta sfida atta a stabilire chi distoglierà per primo lo sguardo, i loro respiri che si scontrano. Poi, come se quel ricordo li colpisse con la stessa intensità nel medesimo istante, viaggiano con la mente in una stanza alimentata soltanto da una luce soffusa, dove lei è appoggiata al muro, dove lui ce la spinge contro tappandole la bocca, l'erezione premuta contro al suo corpo seminudo.
Il respiro muore in gola a entrambi. Zoro distoglie lo sguardo, Nami indietreggia.
Quella battaglia la perdono entrambi.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gli spalti dell'arena sono gremiti di tifosi impazienti che sventolano striscioni e stendardi. Franky ha bisogno di urlare per farsi sentire da Usop, perché gli schiamazzi della gente impediscono di mantenere un tono civile nelle conversazioni. Sanji ripercorre l'intero palco destinato ai combattimenti con lo sguardo. Ha una forma circolare ed è ampiamente recintato, i due portoni situati ai lati opposti dell'arena costituiscono le uniche aree prive di protezioni; entrambi sono ancora pesantemente sigillati, ma Sanji sa che da lì usciranno i combattenti in gara e non riesce a smettere di fissarli. Lui e il resto della ciurma hanno preso posto al centro degli spalti; l'unico privilegio concesso loro per aver preso parte a quella gara è l'ottima visuale sul palco. Foxy, Polluce e altri idioti di cui Sanji non ricorda il nome sono seduti un paio di file più a destra degli spalti. Chopper è dovuto andare con loro a malincuore, ma è in braccio a Robin che ha voluto tenergli compagnia, e sembra tranquillo.
"Per farla breve, Zoro e Nami devono vincere otto scontri entro un tempo limite" Sanji aspira il fumo della sigaretta, ascoltando Franky che rispiega a Usop il regolamento del torneo, "quindi sconfiggere i nemici non basta. Se anche un solo avversario rimane in campo allo scadere del tempo, potremo considerare la sfida persa."
"Però non è giusto! La ciurma di Foxy non riceverà alcuno svantaggio subendo una sconfitta, mentre a Zoro e Nami basterà perdere una volta sola per far dire addio a Chopper a tutti noi!" protesta Usop.
"Già, e sono sicuro che questo sarà il minimo dell'iniquità!" ribatte Franky.
Sanji pesca un'altra sigaretta dalla tasca della giacca e se l'accende con i nervi a fior di pelle, sferrando una pedata in faccia a Rufy. "Tutta colpa di questo coglio-
La sua voce viene sepolta dalle improvvise urla di giubilo della folla. Il pubblico si è alzato in piedi. Oltre alle luci accecanti dei riflettori spunta una piattaforma quadrata sospesa in alto, al centro del palco; Sanji la vede scendere lentamente dal soffitto e fermarsi in un punto sopraelevato. C'è qualcuno lì sopra, un uomo bizzarro vestito in un completo scintillante color magenta, con degli stranissimi baffi arricciati lunghi come spaghetti e una vaporosa capigliatura fucsia.
"Amici dell'Arena Infernaleeee!"
Sanji e i suoi compagni si tappano le orecchie.
"Ma che diavolo!" sbotta Franky, mentre Usop e Brook ruzzolano storditi a terra.
"Siete pronti!? Siete carichi!?"
La voce di quell'uomo risuona per tutta l'arena con la potenza di un tuono, incitando il pubblico. La folla grida festante in risposta, e Sanji vede che i portoni ai lati del palco si stanno lentamente aprendo sui cardini.
"E allora diamo inizio alle danze!" urla il presentatore.
Sull'ampio tabellone dietro di lui compaiono i volti dei combattenti e un timer bloccato. Il presentatore continua a parlare, ma Sanji smette di sentirlo, perché alla vista del numero di avversari che Zoro e Nami dovranno affrontare è rimasto di sasso.
Alla faccia della sfida equa.
Due contro venti. Due.contro.venti!

L'impulso di prendere Rufy per il collo è irresistibile, ma quando Sanji scorge i suoi compagni fare il loro ingresso nel palco se ne dimentica momentaneamente.
Nami e Zoro sono inizialmente accecati dalle luci troppo forti che inondano il palco. Le urla della folla e la voce tonante del presentatore li stordiscono, assieme a tutto quel caos vorticante di colori e forme in movimento intorno a loro. Individuare i compagni della ciurma tra il pubblico è pressoché impossibile per entrambi.
"Ehi, ma...!" Nami è talmente colta di sorpresa che non riesce a ultimare la frase. Ci sono venti uomini davanti a loro, decisamente troppi per i suoi gusti.
"E per la ciurma di Cappello di Paglia" sta dicendo il presentatore, "Zoro, il temibile spadaccino!, e Nami, la bella gatta ladra!"
La gente accalcata sugli spalti più bassi fischia nella loro direzione, gridando parole tutt'altro che incoraggianti.
"Tornatevene a casa, se non volete assaggiare la polvere!"
"Finirete faccia a terra in meno di tre secondi!"
Nami stringe i pugni sui fianchi, infastidita. "Ma sentili!"
Zoro non si lascia minimamente scalfire dagli insulti e commenta in tono tranquillo. "Da quanto ho capito la ciurma di Foxy è ben nota da queste parti, e stranamente ha parecchi tifosi."
"Incredibile... già non riesco a credere che quel branco di babbei sia riuscito a raggiungere l'isola."
Nami ringhia d'impazienza, fra un insulto e l'altro della folla. Il presentatore sta tergiversando per intrattenerla, ritardando l'inizio dello scontro.
Basta, devo ignorarli e rimanere concentrata.
Nami getta rapide occhiate agli avversari che ghignano nella loro direzione, indossando gli immancabili, orridi occhialoni neri made by Foxy. Non le sembrano particolarmente svegli, ma è sempre bene non badare alle apparenze. Uno sfrigolio improvviso le fa alzare lo sguardo. Il presentatore ha soffiato all'interno di uno strano corno, producendo un grande fuoco d'artificio sopra di loro. "Ci siamo, gente! Tre, due, uno..."
"VIA!"
Eh, cosa!?
Zoro sta già scattando in avanti, le spade sfoderate, mentre gli uomini di Foxy si lanciano contro di lui, brandendo fucili, mazze, fruste, pugnali.
Oh, no! Mi sono distratta!
L'aria turbina intorno a lei, costringendola a coprirsi il volto con le mani.
Qualcosa non va. Nami non avverte alcun dolore, non sente assolutamente niente. Nemmeno un rumore, a dirla tutta.
È calato un silenzio improvviso intorno a lei, sul palco, sugli spalti, ovunque. Riapre gli occhi e sorprende Zoro in una posa plateale - si regge su un ginocchio tenendo l'altro piede ben saldo a terra, le braccia spalancate, le mani che impugnano le due spade con fermezza, il capo chino, i denti scoperti in un ghigno sfrontato stretti attorno alla terza spada.
"Incredibile, gente! Il primo scontro termina con un singolo attacco di Zoro dopo due secondi e quarantasette centesimi!"
Però, che conteggio fiscale...
Nami è interdetta e il pubblico sembra essere del suo stesso avviso. Gli uomini di Foxy sono riversi a terra, a qualcuno di loro trema leggermente un piede o una mano, gli altri sono del tutto tramortiti e non muovono nemmeno un muscolo.
Nami vede Zoro rialzarsi da terra e fare dondolare distrattamente la spada sinistra, la punta lucida della lama che sfiora il suolo. "Che noia..." lo sente dire in tono deluso.
Un breve stacchetto musicale, simile a una fanfara di trionfo, si mescola alla reazione a scoppio ritardato della folla. Nami sbatte le palpebre, inebetita.
Oh, beh, io non mi lamento!
"Bravo, Zoro, vai così!" Solleva il braccio che regge il Clima Takt in aria, incitandolo come una cheerleader.
Sugli spalti, Sanji spegne l'ennesima sigaretta sotto la suola delle scarpe.
"Umph, esibizionista."





~~~




Il secondo e il terzo scontro procedono senza intoppi, decretando la loro vittoria. Zoro e Nami non riportano alcun tipo di ferite, sono soltanto un po' impolverati, e lui ha un unico, minuscolo graffio sul dorso del braccio sinistro.
Sono entrambi seduti nella stanza che gli è stata assegnata per trascorrere il tempo tra la fine di uno scontro e l'inizio di un altro, in attesa di prendere parte a quello successivo.
Zoro sembra pensieroso. "È troppo facile."
Nami, che fino a un secondo prima era sorridente, si fa seria di colpo. "È vero. Però come sarebbe bello credere che stavolta abbiamo semplicemente avuto fortuna!"
Zoro la guarda dritto negli occhi. "Non abbassare la guardia neanche per un secondo, capito?"
"Okay, okay!" sbuffa lei, incrociando le braccia sotto al seno. "Ho perso il conto delle volte in cui me l'hai detto."
Dieci minuti dopo sono di nuovo sul palco, ormai abituati al chiasso, al caos di luci, colori e voci.
"Rieccoci qui, mio amato pubblico!" tuona il presentatore, sospeso sulla piattaforma sopra di loro, al sicuro. "Ehi, sbaglio o mi pare di sentir volare qualche complimento verso Zoro lo spadaccino?"
Non si sbaglia affatto, Nami non ha bisogno di tendere le orecchie per averne una dimostrazione personale. "Tipico" mormora, appoggiandosi al Clima Takt teso come un bastone. Wonder è un mondo a parte i cui abitanti vivono in una bolla, il non essere a conoscenza della grossa taglia che pende sulla testa di Zoro deve aver reso le sue prestazioni in combattimento ancora più sorprendenti.
"Le cose iniziano a farsi interessanti, oh oh! Alcuni ormai puntano grosse somme di denaro sulla vincita dello spadaccino, chissà se verranno ripagati!"
Ehi, ci sarei anch'io qui!
Nami assume un'espressione vagamente offesa, ma pensa ai soldi, e si dice che non le importa un fico secco se Zoro si prende tutto il merito - l'importante è ottenere il bottino!... e salvare Chopper, ovvio.
Il fascio di luce puntato sul portone di fronte a lei le impedisce di mettere immediatamente a fuoco i nuovi arrivati.
"Ladies and gentlemen, arrivano i fratelli Vegaaas!"
Le urla di sorpresa della folla la fanno deglutire di rimando. Nami aspetta che la luce si diradi, la tensione crescente, ma quando ha finalmente modo di vedere i suoi avversari le appare un gocciolone sulla testa e la musica si ferma nella sua mente.
I fratelli Vegas sono tre gemelli alti e smilzi, con una pettinatura bionda che le fa pensare di star osservando tre grandi ananas rinsecchite. Nami continua a squadrarli perplessa, ma nota che Zoro rimane sul chi va là e decide di fare altrettanto, senza dimenticare la reazione ammirata del pubblico al loro ingresso.
"E insieme a loro, naturalmente, non possono mancare..."
Il resto della frase del presentatore si perde dietro a due gigantesche fiammate sparate nella loro direzione, Nami e Zoro indietreggiano con un balzo, mentre lei caccia un grido sconvolto. Due grosse creature volanti di forma sferica si sono introdotte nell'arena sputando fuoco dalle enormi bocche spalancate.
"Ehi, tu, lo scontro non è ancora iniziato!" urla Zoro in direzione del presentatore, ma questi sembra troppo impegnato a ridere per contestare l'accaduto. "Che cosa sono quelle cose!?"
"Salamandre!" gli risponde a gran voce Nami, gli occhi sbarrati fissi sulle creature fluttuanti. "Ne riconosco le fattezze, malgrado la forma alterata. Osserva le loro code!"
Zoro è scettico, ma ci pensa il presentatore a dissipare i suoi dubbi.
"Ebbene sì, spettatori! Come di consueto, Pum-pum e Scintilla sono insieme ai fratelli Vegas anche questa sera! Queste salamandre hanno mangiato il frutto Boom-Boom, cari Zoro e Nami, perciò vi consiglio di stare attenti alle... esplosioni!"
"Lo sapevo, accidenti!" sbotta Nami, pestando un piede per terra. "Le salamandre sputano fuoco per natura, ma queste due possono anche esplodere perché il frutto del mare che hanno mangiato le ha trasformate in palle di cannone! Stai attento, Zoro, mi raccomando."
"Non hai bisogno di dirmelo" replica lui, sfoderando un sorriso sardonico e portando un braccio dietro alla testa, la spada ben stretta nella sua mano che sporge di lato e riluce sotto ai riflettori. "Vedrai che gli daremo lo stesso una bella lezio - diamine, odio questa stupida musichetta!"
"Ehi, dolcezza!" grida uno dei fratelli Vegas verso Nami, facendo roteare una cerbottana in aria. "Come ti butta?"
In tutta risposta lei sorride perfida, senza dire una parola.
"Cercheremo di non farti troppo male, promesso!" insiste quello al centro, rigirandosi un pugnale tra le mani, mentre il fratello di sinistra lecca la lama di una daga e le salamandre fluttuano intorno a loro con scatti impazienti.
"Non ne avrete modo, miei cari" replica in tutta risposta Nami, e Zoro le lancia un'occhiata fugace, sorpreso dalla sua audacia, "tanto questo tipo qui vi farà tutti a fettine!" conclude lei con un gran sorriso, indicandolo.
Zoro si porta una mano sulla fronte. Ah, ecco.
"Diamo inizio allo scontro, allora!" Le parole del presentatore incitano tutti i combattenti a mettersi in posizione. "Tre, due, uno... VIA!"
I fratelli Vegas corrono verso Zoro e Nami. Con uno scatto sorprendentemente rapido le salamandre volanti azzerano la distanza che li separa e spalancano le fauci, producendo un verso roboante che sparge vapore rovente tutt'intorno. Zoro devia la prima fiammata con un rapido gesto secco del braccio, servendosi dell'onda d'urto generata dalla propria spada, ma non ha modo di respingere la seconda nello stesso modo, perché i fratelli Vegas hanno sparato una sostanza collosa contro Nami per immobilizzarla, costringendolo a sacrificare l'occasione di contrattaccare. Zoro abbandona momentaneamente la spada che regge nella mano destra e quella che stringe fra i denti, spingendo la ragazza a terra e buttandosi all'indietro, la seconda fiammata che per poco non gli sfiora la testa e lo manca per un soffio. Dagli spalti si levano alte grida di sorpresa. Nami avverte l'impatto col suolo e alza gli occhi da terra in una febbrile ricerca del nemico. Ha solo il tempo di voltarsi a pancia in su e di sollevare d'istinto una gamba per fermare uno dei fratelli Vegas che sta balzando su Zoro, poi con un urlo strozzato ne vede un altro picchiare il mento contro al suo Clima Takt, teso come un bastone. La folla trattiene il fiato.
"Non posso guardare, non posso guardare!" urla Usop dalla sua postazione sicura, mantenendo però il suo binocolo completamente puntato sul campo di battaglia.
È successo tutto molto velocemente. Quando Zoro e Nami sono caduti a terra, il calore prodotto dalle salamandre-cannone ha sciolto la sostanza collosa che aveva bloccato i piedi di lei, permettendole di sferrare un calcio nello stomaco a uno dei fratelli Vegas un attimo primo che questi ferisse Zoro alla schiena. A Sanji sembra di sentire comunque la sua pelle tagliarsi, perché Nami è riuscita a impedire l'attacco dell'avversario per il rotto della cuffia. "Porca miseria!" sbotta l'attimo successivo, quando vede un altro gemello picchiare il mento contro al Clima Takt di Nami.
"Che colpo di fortuna!" commenta Franky, interdetto. "Se non ci sbatteva contro a quest'ora avrebbe affettato i nostri compa-oddio, sì, l'ha fermato!"
Zoro, voltandosi prontamente su se stesso da terra, ha respinto il terzo fratello roteando la sua spada.
"Uh, sembra che i Vegas abbiano avuto sfortuna!" commenta il presentatore, mentre la folla li incita a riprendersi.
"Attenta!" Zoro spinge Nami di lato per impedire che un'altra fiammata la investa in pieno petto e rotola su un fianco, coprendosi il volto con le braccia. Sente l'urlo sconvolto di Nami mischiarsi agli insulti di uno dei fratelli Vegas, mentre si rialza e respinge l'attacco dell'altra salamandra facendosi scudo con la spada. Zoro stringe i denti, il calore delle fiamme che cozzano contro la lama della sua katana gli annebbia la vista. Deve assolutamente recuperare le altre due armi. Con un movimento deciso del polso riesce a deviare del tutto le fiamme, preparandosi al contrattacco. Un dolore improvviso lo coglie però di sorpresa, privandolo della sua occasione.
"Jin ferisce Zoro alle spalle con i suoi aculei speciali!"
"È una mossa sleale!" protesta Rufy, sbracciandosi verso il palco.
"Nami nel frattempo continua a scappare da Scintilla! Non la vedo bene per lei, gente!"
Zoro vola a terra colpito da un calcio nello stomaco e cade di schiena. Gli aculei gli affondano nella carne, togliendogli il fiato, ma lui si impone di ignorare il dolore, di reagire immediatamente. L'occhio gli saetta in tutte le direzioni, in cerca della sua alleata. "Devi evitare le fiamme, Nami!"
"Ma dai!? Se non me l'avessi detto tu non ci sarei mai arriva- ZORO, SPOSTATI!"
Non va bene, non va per niente bene. I tre fratelli Vegas gli sono addosso, ma Nami ha le salamandre-cannone alle calcagna e non può fare nulla, troppo impegnata a non farsi incenerire per poter anche solo guardare. Non può fare altro che affidarsi alle parole del presentatore per capire cosa sta succedendo a Zoro.
Il timer sul tabellone segna due minuti e cinque secondi restanti.
Cosa faccio, cosa faccio, cosa faccio, dannazione!
"Zoro ha recuperato le altre spade! Sta per sferrare un temibile attacco... ma Juno lo rallenta sparandogli contro una sostanza appiccicosa!"
Nami continua a correre per tutto il palco, mentre sente il clangore prodotto dalle spade di Zoro mischiarsi ai versi prodotti dalle salamandre, alle grida della folla, agli incitamenti del presentatore.
"Non possiamo fare a cambio!?" urla disperata in direzione dello spadaccino.
Vede Zoro colpire uno dei fratelli Vegas con un calcio e incrociare le spade a 'x' davanti a sé per proteggersi dagli attacchi degli altri due. "Hai il Clima Takt!" gli urla lui in tutta risposta.
"E allora!?" Nami è sempre più isterica.
"E allora congelali, razza di cretina!"
La testa le raddoppia di colpo. "Come mi hai chiamata!?"
Sugli spalti, Rufy e Usop devono tenere stretto Sanji per impedirgli di lanciarsi dritto dentro al palco. Il cuoco non ha sentito le parole esatte di Zoro, ma può immaginarle molto bene a giudicare dal comportamento di entrambi, e vorrebbe fracassarlo di botte. Nel frattempo Brook balla come se nulla fosse, carico a mille.
Nami si butta a terra, rotola su un fianco e soffia dentro al Clima Takt, poi riprende a correre all'impazzata. Zoro se la sta vedendo da solo con tre avversari infidi e lei prega che non riescano a immobilizzarlo definitivamente, altrimenti sarebbe spacciata.
Chopper...
"Guardate!" Sanji trattiene il fiato, la sigaretta che gli cade dalle labbra. "Ormai è pieno di bolle sul campo di battaglia!
Con un ringhio di rabbia, Nami si volta su se stessa all'improvviso, puntando il Clima Takt contro alle salamandre per guidare la propria creazione contro di loro. Una stalattite di ghiaccio scatta fulminea davanti a lei, facendole da scudo. La salamandra più vicina, colta di sorpresa, ci finisce infilzata contro nel tentativo di raggiungerla.
"Colpo di scena, la gatta ladra ha tirato fuori gli artigli!"
"Vai così, Nami!" ulula Sanji ballando sul posto come un forsennato, mentre la salamandra-cannone trema, si contorce e diventa bianca come neve.
"Incredibile, Scintilla è stata messa al tappeto!"
Nami osserva trionfante la salamandra caduta a terra, ormai spenta e immobile come una candela consumata. Le parole del presentatore sono una toccasana per lei.
"Bene, Zoro, ora pensaci tu!"
Il sorriso le muore sulle labbra. Nami gli corre incontro nel panico, l'altra salamandra che le alita sul collo. Zoro è circondato dai fratelli Vegas, tiene una spada stretta fra i denti e impugna le altre due, ma non si muove, come se fosse trattenuto da una forza invisibile. I pirati di Foxy infieriscono su di lui con la daga, il pugnale e a suon di calci.
"Ed ecco quello che tutti aspettavate! Il temibile attacco combinato, la Triade Galvanica!"
Nami vede tanti piccoli lampi azzurri attraversare il corpo di Zoro, e capisce perché lui non riesce a reagire. Quei lampi indicano che sta venendo investito da ripetute scosse che lo stordiscono e bloccano i suoi movimenti.
"Fermatevi!" grida spaventata ai fratelli Vegas, mentre loro continuano a ferirlo. Corre loro intorno senza smettere di implorarli, pregando Zoro di resistere, mentre il pubblico applaude i pirati di Foxy.
"È la fineee!" piange Usop accasciandosi al proprio posto.
Sanji gli strappa di mano il binocolo e lo punta dritto sul palco, inquadrando il volto di Nami in primo piano - la sua espressione suggerisce che è nel panico più totale, ma intorno a lei è ormai pieno di fitte nuvole scure. "Ti sbagli, amico" replica in tono fiero.
Nami balza di colpo davanti a Zoro. "Fossi in voi..." fa roteare il Clima Takt tra le mani, poi smette di fingersi angosciata, stirando le labbra in un sorrisetto perfido, "inizierei a pregare!"
Zoro avverte un suono roboante propagarsi tutt'intorno, l'area circostante si illumina, poi le scariche elettriche generate dalle nuvole di Nami si riversano senza pietà sui tre fratelli Vegas, producendo un violento, sinistro sfrigolio. L'effetto del loro attacco si riduce rapidamente, ma quando Zoro riacquista la sensibilità non ha il tempo di esultare, perché intravede un bagliore rosso fuoco sopra di lui. Il fiato gli muore in gola.
Nami viene sbalzata via da una forte esplosione. Si copre il volto con le braccia, temendo il brusco, inevitabile impatto contro al suolo, ma la sua caduta si rivela meno dolorosa del previsto. Qualcuno la sta tenendo stretta. Completamente spaesata, apre gli occhi contro al fumo che mulina nell'aria, e per poco non le viene un infarto quando scorge lo scintillio di una lama che sta cadendo dritta contro di lei.
Sono spacciata!
Chiude gli occhi, tremante, poi dopo una frazione di secondo che le pare un'eternità sente il sibilo della lama cessare. Nami non respira, il cuore che le batte violentemente nella cassa toracica. Non capisce se sia effettivamente calato il silenzio nell'arena o se sia lei ad avere le percezioni uditive alterate, ma quando la fanfara di vittoria che decreta la fine dell'incontro si diffonde tutt'intorno e le voci del pubblico inondano il palco, Nami ottiene una risposta.
"Che scontro, gente, che scontro!" sente dire dal presentatore, fra gli applausi e i fischi di delusione degli spettatori.
Nami riapre gli occhi, disorientata, percependo il tocco di una mano sulla schiena e vede Zoro al suo fianco, in ginocchio, il braccio destro teso, la spada ben stretta nella sua presa.
Registra rapidamente l'accaduto, mentre lui la guarda sospirando di sollievo. La salamandra-cannone si è avvicinata con l'intenzione di attaccare mentre i suoi fulimini investivano i pirati di Foxy, provocando un'esplosione che li ha sbalzati via. Zoro l'ha presa al volo, evitandole di franare a terra, e ha recuperato la sua spada prima che -
"Zoro e Nami hanno vinto l'incontro, eppure lei lo ha colpito con un pugno in testa! Che comportamento insolito!"
Sarà insolito per il presentatore, ma non per colei presa in causa.
"Potevo finire tranciata in due dalla tua spada, te ne rendi conto!? Mi stava volando dritta dritta addosso!"
"L'ho fermata in tempo, in caso non l'avessi notato! Bel ringraziamento!"
"Ringraziamento? Ringraziamento? Ho praticamente fatto tutto da sola, sei tu che devi ringraziare me!"
Sanji non smette di inquadrare Nami e Zoro col binocolo. Non può sentire bene cosa dicono, ma è certo che stiano bisticciando come di consueto, le loro facce stizzite sono un indizio più che sufficiente.
Eppure lei non lo scosta da sé - eppure lui non molla la presa sulla sua schiena. Rufy saltella tutto contento cantilenando "Evviva, evviva, evviva!", urtandogli la spalla, ma Sanji non se ne accorge nemmeno, mentre il timer sul tabellone è fermo sugli ultimi sette secondi restanti. Continua a chiedersi per quale razza di assurdo motivo quei due stiano rimanendo in quella posizione, sordi ai commenti del presentatore e alle urla del pubblico, lontani dal resto del mondo, l'una unicamente assorbita dalla presenza dell'altro.




~~~




"Fermati, per carità!"
Zoro sospira infastidito. "Che c'è? Che ho fatto stavolta?"
Nami gli strappa di mano la benda sporca. "Non va bene che la passi sulle altre ferite quando è già zuppa di sangue, è... antigienico."
Zoro le restituisce uno sguardo di sufficienza. "Se sei esagerata... e comunque non sono affari tuoi." Fa per riprendersi la benda che Nami gli ha sottratto, ma lei la butta nel cestino.
"Si che lo sono" replica, alzandosi dalla sedia, "se le tue ferite si infettano sono guai per tutti. Cerca di usare la testa. Se non vuoi dare retta a me fallo per Chopper, almeno."
Zoro inarca un sopracciglio. "Chiamarle ferite è un parolone."
Nami sospira esasperata. "Che testa dura che sei!"
Il fatto che a nessuno sia concesso di raggiungere i combattenti nella pausa fra uno scontro e l'altro impedisce a Chopper di occuparsi di Zoro - 'niente cure mediche prima della fine del torneo, fa parte della sfida, chi non se la sente può ritirarsi' era una delle specifiche del regolamento.
Nami afferra una benda pulita con frustrazione e inizia a picchiettarla sulla spalla di Zoro. Almeno ci è permesso di darci una ripulita dal sangue...
"Ma la vuoi smettere?"
Nami lo ignora bellamente. Ogni volta è sempre la stessa storia. Sa che Zoro è particolarmente resistente, sa che ha una capacità di ripresa a tratti disumana, ma quell'idiota tende sempre a sottovalutare le proprie ferite, e se qualcuno non si prende cura di lui finisce per risentirne.
C'è in gioco il futuro di Chopper - e anche un bel bottino, che cavolo! - perciò la negligenza di Zoro non va assolutamente incoraggiata.
"Guarda quanti ne hai..." Nami scuote la testa, raccogliendo altro sangue in eccesso dal suo braccio sinistro, lo sguardo che indugia sui numerosi, fitti tagli che gli sfregiano la pelle abbronzata. "È vero, hai subito di peggio, ma questo non significa che tu debba trascurarti così."
Gli afferra la mano, ruotandogliela, e sente Zoro sussultare leggermente non appena gli sfiora il palmo aperto con le dita, ma non si sofferma su quel particolare. Continua a tenergli ferma la mano passandogli sopra la benda per ripulirla dal sangue, la testa china verso di lei, ma a un certo punto si blocca, la sensazione che stia succedendo qualcosa di tanto impensato quanto improbabile.
Nami sposta lo sguardo sul volto di Zoro e subito ha un tuffo al cuore. Lo ha sorpreso con l'occhio chiuso, intento a inspirare l'odore dei suoi capelli.
Dopo un attimo di stasi provocata dallo sbigottimento, Nami si ritrae. Zoro riapre l'occhio, disorientato, incrocia il suo sguardo e lo distoglie immediatamente, strappandole la benda di mano e assumendo un cipiglio contrariato. "Sono capace di ripulirmi da solo, non starmi col fiato sul collo."
Nami si porta le mani sui fianchi, replicando prontamente a modo suo, ma sotto sotto è sollevata di vedere Zoro comportarsi con lei come sue solito.
"Zoro, Nami, l'incontro successivo inizierà tra meno di cinque minuti. Per favore, recatevi all'entrata dell'arena" si sente rimbombare dal corridoio oltre la loro stanza - è la solita voce metallica di sempre.
Zoro si alza subito dalla sedia afferrando le proprie spade. Nami impugna il Clima Takt, reprimendo uno sbadiglio. Inizia a sentire una certa stanchezza, dopo l'ultimo scontro, ma non può permettersi di abbassare la guardia, non ancora.
"Fa' attenzione, Zoro, per piacere."
"Muoviamoci."












Note: Zoro e Nami alla riscossa, soprattutto lei, a sto giro! Ci vediamo col prossimo capitolo (il correttore mi suggeriva capriolo, ma quello non saprei come acchiapparlo, quindi fatevi bastare la lettura :P).
Baci <3
  
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