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Autore: lele_evin    20/05/2005    2 recensioni
un'estatemisteriosa attende Harry... un cimitero sconosciuto... Voldemort... e tanto altr0! L'opera originale non è suddivisa in capitoli (motivo per cui ogni capitolo NON avrà un titolo!) ma ho dovuto farlo qui perchè era troppo lunga! Spero vi piaccia... recensite recensite recensite anche senza pietà!
Genere: Avventura, Azione, Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry e la strega protettrice

 Harry e la strega protettrice  

…. .. zzzzz …. mmmmm ….. zzzzzzzzzz …... mmmm ………. zzzzzzzzzzzzz ……..
<>sbottò Harry. Era sdraiato nel giardino perfettamente tenuto , come del resto tutta la casa,dei Dursley per potersi godere almeno per un po’ quello splendido spettacolo di stelle e poter pensare con nostalgia a quei pochi ma piacevoli momenti passati con Sirius. Ma a quanto pareva gli animaletti che popolavano quella siepe non gradivano la sua presenza,così Harry rassegnato si alzò ed entrò in casa facendo ben attenzione a fare il meno rumore possibile in modo da passare inosservato. Era tornato a Private Drive solo da pochi giorni e già ne aveva la nausea. Ogni mattina sperava che Edvige tornasse con la risposta di Ron che gli annunciava che sarebbero andati a prenderlo. Ma ancora non era arrivata nessuna nuova né da Ron né da Hermione.
Sgattaiolò su per le scale e si chiuse in camera sua. Non aveva per niente sonno e infondo era ancora presto per andare a dormire, quindi decise di rileggere per la centesima volte I magnifici sette e vedere se riusciva a distrarlo dal pensare a Sirius.Ma la cosa non funzionò. Era ancora troppo difficile da accettare. Harry si era sforzato di non pensarci,di farsene una ragione ma invano. Ogni volta non poteva far altro che dirsi <<è colpa mia!>>. Era caduto come un novellino dritto nella trappola di Voldemort nonostante tutti gli avessero detto di non ascoltare più i suo sogni,di chiudere la mente all’Oscuro Signore. Harry si ritrovò a pensare che anche se avesse imparato l’Occlumanzia ormai era troppo tardi. Con la mente distratta da questi cupi pensieri e con un senso di colpa sempre maggiore che gli stringeva lo stomaco si addormentò.

Quando si voltò era in un cimitero. Davanti a lui le tombe dei suoi genitori brillavano alla luna e una candida rosa bianca era dolcemente china vicino al nome di sua madre. “ Dove sono?” pensò subito guardandosi intorno. Poi, come per essere sicuro che fosse reale, sfiorò le fredde lapidi e calde lacrime cominciarono a rigargli il volto. Per la prima volta dopo tanto tempo Harry riuscì a sfogare il dolore che da anni custodiva gelosamente nel suo cuore. Quando si fu calmato un po’ guardò di nuovo quella candida rosa e si domandò chi mai l’avesse portata; infondo a quanto ne sapeva nessuno conosceva il luogo dove erano stati sepolti i suoi genitori. Poi pensò che però almeno una persona doveva saperlo: Silente, sicuramente era stato lui a portare quel fiore a Lily.
Perso in questi pensieri e ancora scosso dal pianto non si accorse che in quello stesso momento qualcuno stava parlando non molto lontano da lui. Una voce fredda e acuta, che Harry conosceva fin troppo bene, stava imprecando contro qualcuno. Sorpreso e spaventato allo stesso tempo si nascose dietro le lapidi dei genitori e tirò le orecchie più che mai per sentire il loro discorso.Ma un’altra cosa destò subito l’attenzione di Harry: la cicatrice. Nonostante Voldemort si trovasse a non più di 10 metri da lui, la cicatrice era perfettamente normale, neanche il minimo prurito o bruciore. Non capiva cosa stesse succedendo ma pensò subito   “ appena torno a casa devo scrivere a Sirius della cicatrice!Forse lui sa che sta succedendo!” ma non fece in tempo a finire la frase che un’onda di tristezza lo invase lasciandolo inerme. Decise di distrarsi ascoltando le urla di Voldemort che a quanto pareva era piuttosto arrabbiato. Qualcosa era andato storto, non era riuscito ad ottenere ciò di cui aveva bisogno, “la profezia!” pensò subito Harry, ma in quel momento due fredde mani lo braccarono al collo e lo trascinarono dritto verso il suo nemico.Quando lo lasciarono Harry era ai piedi di Voldemort e dietro di lui c’era una soddisfatta Bellatrix che orgogliosa mostrava il suo bottino al padrone. Se fosse possibile Harry giurò di aver visto sul volto di Voldemort un sorriso trionfante, ma subito quei freddi occhi rossi lo portarono alla realtà e Harry si alzò, bacchetta alla mano, pronto a combattere. Bellatrix e i mangiamorte presenti si misero a ridere e Harry pensò che tutto questo era già accaduto un anno prima, ma stavolta come ne sarebbe uscito?
Vide Voldemort aprire la bocca e pronunciare la maledizione che avrebbe messo fine a tutto ma non sentì   alcuna parola. Era come se qualcuno avesse messo il “mute”, non   sentiva nessun suono. Era nel silenzio più totale. Poi da dietro di lui arrivò una luce abbagliante e calda. Una luce che lo chiamava a cui Harry non seppe resistere, come trascinato da una forza benefica ma ignota , si girò e prese a camminare verso la fonte di quella luce. Stordito   da quel bagliore ma incredibilmente tranquillo si trovò ben presto stretto tra le braccia di una ragazza di cui non vedeva il volto, una ragazza che gli accarezzava la testa dolcemente bisbigliandogli << Non avere paura. Non temere ci sono io a proteggere i tuoi sogni. Lui qui non verrà più!>>.

Harry si svegliò più tranquillo e riposato che mai. Non ricordava il tempo infatti di aver dormito così bene! Completamente dimentico dello strano sogno di quella notte scese in cucina per la colazione e poi uscì per una lunga passeggiata. Trascorse così una giornata serena all’aria aperta non pensando a nulla; pranzò con un gelato ,lesse la Gazzetta del Profeta senza trovarci nulla di interessante e tornò a casa giusto in tempo per la cena. Benché la sua incredibile tranquillità turbò perfino i Dursley , Harry non ci badò e andò dritto a letto desiderando intensamente di dormire senza avere in realtà un gran sonno.

Di nuovo un freddo e umido cimitero lo accolse. Di nuovo era di fronte alle tombe dei suoi genitori e di nuovo una candida rosa sopiva sulla lapide di sua madre. Harry stavolta si voltò di scatto a cercare Voldemort e lo trovo poco dietro di lui che lo osservava, lo stava aspettando. Di nuovo estrassero le bacchette pronti al duello quando una calda luce abbagliante li illuminò. <> disse una dolce voce di ragazza e a quelle parole la figura di Voldemort svanì come bruciata da fiamme invisibili lasciando dietro di se un urlo che fece gelare il sangue ad Harry. Ma anche stavolta la cicatrice non aveva dato alcun segno. E di nuovo si trovò tra le braccia di questa fanciulla senza capire chi fosse, senza vederle il viso ma incredibilmente felice e consapevole che nessuno al mondo avrebbe potuto fargli del male finché era con lei.

  
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