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Autore: MIV93    14/10/2021    1 recensioni
Dal prologo:
“Finalmente ce l’abbiamo fatta…” disse lo shinigami con gli occhiali, tirandosi indietro i capelli e togliendosi quelle lenti in realtà del tutto inutili.
La donna annusò l’aria, disgustata: “Ne sei sicuro, Aizeeen-samaa? – chiese, allungando volutamente il nome del suo padrone con fare civettuolo – Qui sento puzza solo di anime e shinigami… non è che siamo finiti nel Rukongai e il nostro animaletto ha sbagliato mira… di nuovo?!”
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Arrancar, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen, Urahara Kisuke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8
- Trouble ahead -

 


Regina respirava a pieni polmoni l’aria di quel mondo così istintivamente piacevole alla sua mente. Se poche ore prima aveva avuto dei seri problemi ad accettare l’idea di altri mondi, di altri arrancar e di altri tipi di lotte e società, in quel momento non aveva più dubbi almeno sul fatto di essere nel mondo in cui probabilmente sarebbe stata destinata a finire se il cumulo di anime o l’hollow che era stato in passato non fosse finito nei Void Territories.

Si sentiva piena di energie, più attenta e all’erta forse di quanto non lo era mai stata e, ridacchiando beata, se ne andava in giro per l’esterno di Las Noches dando calcetti alla sabbia e sobbalzando ad ogni rumore che sentiva. Quindi si fermò e ringhiò, di colpo, sgranchendo le dita e voltandosi: “Puzzi di cane bagnato… fatti vedere, non sei bravo a nasconderti…”

Forse era stata l’aria del luogo a renderla effettivamente più attenta, o forse il suo inaspettato guardone non era bravo a nascondersi; questo a Regina importava molto poco.
Rimase a fissare il vuoto di fronte a lei prima che con un sonido le comparisse di fronte un arrancar con una divisa bianca molto classica, fatta eccezione per la totale mancanza di maniche sulla giacca, sostituite con dei copri-avambracci. L’uomo ridacchiò, il viso che si contorceva divertito nonostante la maschera che ricordava il frammento del teschio di un canide che gli copriva una buona porzione di zigomi e fronte. Aveva la pelle scura e i capelli corti ed ispidi, con un sorriso sinceramente divertito e allo stesso tempo da beota.

“Eheheheh, mi hai proprio scoperto… si vede che l’odore di cane è più penetrante di quello da lupa che hai addosso! E io che pensavo tu odorassi di violette!” disse l’arrancar, scoppiando a ridere.

Regina, confusa, fissò l’arrancar ridere, trovando il tono della sua risata incredibilmente acuto e il sibilo del suo respiro molto fastidioso.

“Che diavolo c’entrano le violette? Ti sembro forse un’amante dei fiorellini di campo?!”

L’arrancar rise forte: “Eheheheh! Ma no! È per il colore dei tuoi capelli! Capito? Hai i capelli viola quindi odorerai di violette, no? Capita?!”

Regina lo fissò, allibita: “No! Non è una battuta! Non fa ridere! Allora che dovrei dire di te?! Che ti piace raccogliere merda perché hai i capelli marroni?!”

L’uomo la fissò per un secondo, in totale silenzio, poi cadde a terra, piegandosi per le risate: “Oh cielo! La merda! Perché non c’ho mai pensato!”

L’arrancar dei Void Territories guardò quell’arrancar di Hueco Mundo con incredulità crescente, quindi si girò, intenzionata a rientrare ed allontanarsi da quel cretino il più velocemente possibile, ma quello le urlò dalle sue spalle: “Ehi, aspetta! Dove vai!?”

“Torno dentro, ho del lavoro da fare, tu ridi pure delle tue…” cercò di dire Regina, ma l’arrancar le apparve di fronte, essendosi mosso con un sonido a velocità spaventosa.Regina si bloccò d’istinto e fece un passo indietro mentre l’arrancar, sorridendo, scuoteva la testa: “Mi dispiace, ma il sottoscritto Eiralos Birster ha promesso che non ti avrebbe fatto tornare dentro e si sarebbe occupato di te… tu sei divertente, ma la mia missione è quella di farti fuori e così farò!”

Regina ringhiò e quindi scattò in avanti, senza parlare e solo pronta a dare un cazzotto in faccia a quel cretino che aveva di fronte. Cretino che però schivò il colpo scartando di lato e, ridacchiando, le assestò un montante nello stomaco talmente forte da rimbombare nell’aria. Regina cadde in ginocchio e sputò sangue e saliva.

L’esplosione di reiatsu all’interno del palazzo scosse entrambi e Regina si alzò all’improvviso, ma subito Eiralos le si parò davanti: “Non posso lasciarti procedere, mi dispiace. Devo ammazzarti qui o Lyuka si arrabbierà moltissimo con me e con Emelrich se non facciamo i bravi, stavolta! Devo fare il bravo cagnolino! Che disdetta per una iena!” e l’arrancar ridacchiò, con l’ormai inconfondibile risata acuta e aspirata dell’animale da cui quasi sicuramente aveva tratto le sembianze più animalesche del suo corpo da arrancar.

Regina si rialzò, sgranchendo il collo e le braccia per poi estrarre la sua zanpakuto: “Quindi, ce n’è un altro qui attorno eh? Siete proprio dei vermi… E A ME PIACE SCHIACCIARE I VERMI!!”

Regina scattò verso il suo nemico e, roteando su sé stessa, cercò di colpirlo con un fendente violentissimo proprio mentre, nella fortezza di Las Noches, si sentivano le prime urla e, soprattutto, le prime esplosioni.



 
[…]



Lyuka correva e correva, ma ben presto, persa nei corridoi di Las Noches, si ritrovò Setsuna sempre più vicina, rapida come una folgore e con vere saette che sprizzavano dalla zanpakuto. Tra l’ordine di fermarsi e Denki Surashu lanciati contro di lei e che una volta avevano colpito l’immagine riflessa prodotta dalla sua zanpakuto, che era stata costretta a ricreare usando nuovamente il Daburokopi.
Pur essendo una zanpakuto principalmente votata alle operazioni di infiltrazione, Direpis consumava grandi quantità di reiatsu ad ogni utilizzo delle sue tecniche, vista la capacità di nascondere e dissimulare la presenza di energia spirituale. Certo, la sua inseguitrice non poteva chiaramente percepire chi fosse la vera Lyuka, ma allo stesso tempo l’utilizzo di quella tecnica non poteva essere ripetuto troppe volte nel tempo.

“Dannazione… dannazione… DANNAZIONE! LASCIAMI IN PACE, TROIETTA! QUESTA LA DEFINISCI SOLIDARIETà FEMMINILE?! LASCIAMI ANDARE CON QUESTA CAZZO DI SCATOLETTA E POI TORNA A FARE LA SGUALDRINA NEL TUO MONDO! TE LO CONCEDO!”

Setsuna, che si era decisamente stancata di sentire la misteriosa shinigami urlarle insulti non solo pesanti ma estremamente misogini, decise che era il momento di rispondere a quelle minacce in modo decisamente più adeguato: con un gesto volitivo della mano, la maschera da kitsune hollow le coprì il viso e scattò in avanti, urlando e caricando di elettricità la lama. In una frazione di secondo comparve proprio sopra l’avversaria, pronta a colpirla con un arco elettrico devastante sulla nuca.

Lyuka urlò un qualche insulto e mentre l’aria sfrigolava un altro urlo giunse alle orecchie di Setsuna, stavolta costringendola a fermarsi: “Setsuna-san! Non usare l’elettricità! Se mandi in corto la memoria portatile, perderemo tutti i dati!”

Aya, dalla distanza, stava cercando di raggiungere le due, affidando però alla voce il compito di raggiungere per prima il capitano del Comando Affari. Setsuna esitò un secondo e si sbilanciò in avanti, calando comunque il fendente ma evitando di prendere la nemica così vicina alle braccia.

“AAAAAAARGH, BASTARDAAAAA!” urlò Lyuka, mentre le folgori le ustionavano parte del fondoschiena e le bruciavano la coda posticcia da camaleonte.

Setsuna nel frattempo caracollò in avanti, la maschera che spariva mentre si riprendeva dallo sbilanciamento per la deviazione del colpo all’ultimo secondo, e guardò storto Aya: “Non potevi avvisarmi prima?!”

Aya la superò, lanciando dalle mani dei colpi energetici di Kido: “È un dispositivo elettronico, pensavo fosse ovvio che troppa elettricità lo avrebbe danneggiato!”

La scienziata aveva detto quella frase con estrema noncuranza, ma fece comunque sentire in errore Setsuna, quasi umiliata. La capitana strinse i denti e scattò di nuovo in avanti, superando con solo due passi l’appena arrivata Aya, puntando le dita della mano destra contro l’avversaria con la coda di gomma ancora in fiamme, e urlò: “Hado #33: Sokatsui!”

L’enorme fascio di fiamme spirituali tanto azzurre da essere bianche travolse Lyuka che urlò di dolore quando, pur avendo evitato all’ultimo secondo il fascio di energia, si ritrovò il suo ennesimo clone sparito nel nulla e la spalla destra ustionata.

“Vaffanculo… non volevo usarlo proprio ora… cazzo… combattere queste sgualdrine col profumaccio di Neri Za…” disse umiliata Lyuka, arrancando in avanti mentre le due shinigami l’avevano quasi raggiunta. Prese dalla tasca una sorta di inalatore, se lo piazzò in bocca e premette il pulsante su di esso, inalando il contenuto composto dai ferormoni di Neri Za: la reazione fu immediata.

Con un ruggito quasi terrificante, Lyuka scattò in avanti, urlando “DABUROKOPI!”, stavolta però non scomparve per poi sdoppiarsi: con un’ondata di reaitsu terribilmente selvaggia che si produceva dal suo corpo tornato apparentemente in piena forma, una decina di sue immagini riflesse presero a circondarla, creando un’intera squadra di Lyuka che correvano verso la fine del corridoio.

Setsuna e Aya assistettero alla apparente rinascita di Lyuka, che urlando continuava a correre assieme ai suoi cloni e bersagliandole con proiettili di reishi inviati a suon di fendenti menati per aria e senza ordine con il suo coltello.

“Ma che… - esordì Setsuna, evitando di pochissimo due di quei colpi energetici e sentendo quanto distorta e potenziata fosse la reiatsu della shinigami avversaria fosse diventata – che accidenti le è successo?!”

“Si è potenziata con qualcosa… qualcosa di pesante. Dobbiamo muoverci, altrimenti la perderemo” disse, laconica, Aya, continuando a correre.

Lyuka però, ormai arrivata quasi alla fine del corridoio, urlò con una voce terribile e distorta, le sclere degli occhi iniettate di sangue violaceo: “Emelrich, muovi il culo e apri!”

Le due shinigami dei Void Territories assistettero allibite al muro di fronte a loro che si sgretolava mentre veniva inglobato dalle ali di energia di un tizio completamente vestito di bianco, con doppiopetto, pantaloni, mantello e stivali perfettamente lucidi e candidi in contrapposizione con i capelli, lunghi e nero corvino.

“PER LA GIUSTIZIA SUPREMA, CHE IL CAMMINO TI SIA SGOMBRO!” urlò Emelrich, ma Lyuka gli saltò addosso, gli diede un calcio in faccia e lo superò: “Muoviti, coglione penemunito! La mia carica finisce tra quattro minuti e non ho richiami!”

Lyuka cercò di scappare via, ma in un’esplosione di energia violetta, Regina ruggì tutto il suo disappunto mentre assumeva le colossali dimensioni della sua resurrecion: “DOVE CREDETE DI ANDARE, MOSCHE!?” e con un man rovesciò cercò di colpire entrambi gli avversari mentre sotto di lei un più che sorpreso Eiralos le dava un potentissimo pugno alla gamba, facendola sobbalzare e digrignare i denti per il dolore.

Per alcuni minuti, Regina e Eiralos avevano battibeccato, con l’arrancar maschio che ridacchiava tra un fendente e l’altro e mostrava una forza fisica prorompente mentre la donna dei Void Territories ringhiava, presa dal nervosismo e dalla fretta: sentiva l’energia spirituale delle sue amiche alzarsi, sentiva le esplosioni e le urla, quindi non poteva permettersi di perdere tempo.

Quando poi aveva visto, comparire dal nulla, quell’uomo alato che faceva sparire parte di un muro di Las Noches per far uscire una shinigami avvolta da una reiatsu terribilmente pesante, non aveva resistito e aveva scelto di lasciar libero tutto il suo potere.

Lyuka e Emerich furono spostati dall’aria smossa dal manrovescio di Regina, ma ne uscirono, fortunosamente, illesi mentre Eiralos continuava a colpirla sulla gamba.

“Pidocchio maledetto…LEVATI!” urlò Regina, dando un calcio a Eiralos e spedendolo diversi metri più lontano. Lyuka, sbuiffando, scattò da lui, ma Emelrich si portò di fronte alla testa di Regina, evitando una decina di colpi elettrici di Setsuna che, nel frattempo, stava uscendo dal castello insieme ad Aya.

Il quincy alzò il braccio al cielo e produsse il caratteristico arco di reishi mentre le ali prodotte dalla sua Vollstanding brillavano di luce bianca purissima: “Invasori di un mondo distorto, io, Emelrich Von Bech, ultimo vero rappresentante della Giustizia e del volere di Sua Maestà Yhwach, padre dei Quincy, vi punirò per la vostra tracotanza!”

Setsuna gli fu addosso in poche frazioni di secondo, ma come un proiettile Eiralos la intercettò con un drop kick dal basso, scaraventandola violentemente via. Regina cercò di fare qualcosa, ma il Quincy puntò l’arco, la cui metà superiore sembrava il ramo spinato di un cespuglio di rose, con tanto di bocciolo in punta, e scagliò decine di proiettili: “La mia Heilig Rose punirà voi empi! ASSAGGERETE IL POTERE DELLA MIA GIUSTIZIA GRAZIE ALLA MIA ABILITÀ! TELEPORTATION!”

Regina, incredula, osservò il Quincy continuare a sparare una seconda selva di frecce contro le prime che aveva emesso dal suo arco, quindi spalancò la bocca, pronta a colpire il Quincy con un Cero. Ciò che Regina non aveva notato però era che le frecce erano sparite e, per effetto del potere del suo avversario, erano comparse tutte attorno a lei.

“Blinde Gerechtigkeit! Che la cieca Giustizia ti uccida!” ululò, esaltato, Emelrich, allontanandosi mentre quelle decine di frecce, comparse in ogni direzione, volarono a tutta velocità contro Regina, esplodendo al contatto col suo corpo e producendo un enorme polverone che avvolse l’intera area, una Setsuna ancora stordita dal poderoso calcio volante subito, Aya e ingresso di Las Noches inclusi.

Emelris, ridendo follemente, scese a terra per ricongiungersi con Eiralos e Lyuka, che boccheggiando fissavano l’alleato scendere come un messaggero divino.

“Gioite, fratelli, e perdonate il disordine e l’uccisione appena compiuta, ma la Giustizia è calata sugli impuri!”

“Smettila, Emelrich… sono stufa delle tue stronzate…” disse Lyuka, boccheggiando ma ancora avvolta di quella strana energia. Il suo corpo pulsava, i suoi muscoli palpitavano di forza innaturale.

“Quella lì era tosta, sai? Anche senza resurreccion era davvero potente! Chissà se…” esordi Eiralos, ma un cero violetto lo prese in pieno volto, scagliandolo ancora una volta lontano dal gruppo. Emelrich e Lyuka si misero in guardia mentre dal polverone in via di assestamento riapparivano Setsuna, Regina e Aya.

Un enorme muro di energia spirituale, un Bakudo #80 fuori scala evocato da Aya, aveva parato la gran parte dei colpi mentre Regina, furbamente, aveva ridotto le sue dimensioni risigillando la sua resurrecion e tornando normale. Setsuna aveva la sua maschera a coprirle il viso e la spada, elettrificata e crepitante, pronta a colpire. Persino Aya aveva la sua zanpakuto sguainata e rilasciata che grondava liquido corrosivo. Le tre donne dei Void Territories camminavano fianco a fianco, a dir poco infastidite dall’attacco a sorpresa e pronte a porre rimedio a quella situazione.

“Questo… non è stato divertente… eheheh” disse ridendo Eiralos, rimettendosi in sesto e affiancandosi ai suoi alleati.

“E non hai visto niente, rifiuto di Arrancar che non sei altro!” sbraitò Regina, arrabbiatissima.

“Ridateci quella memoria. Adesso” disse, perentoria e con voce da hollow Setsuna, puntando la lama della spada contro i nemici.

Aya, scura in volto, ondeggiò la sua lama e spruzzò del liquido sulla sabbia di Hueco Mundo, facendola sciogliere per l’effetto acido dello stesso.

“Pensate di farci paura, puttanelle!? IO VI MANGIO TUTTE E TRE DA SOLA!” minacciò Lyuka.

Eiralos gonfiò le spalle e tese la spada verso le avversarie mentre la sua reiatsu aumentava a dismisura ma, proprio sul punto della sua resurrecion, un Gran Rey Cero azzurro come il cielo passò sopra le teste delle tre donne dei Void Territories e quasi prese i tre nemici, ma il Quincy fu più rapido e, afferrando i due alleati, evitò in volo il colpo energetico all’ultimo secondo.

Grimmjow atterrò di fronte a Setsuna e ringhiò: “Che cazzo è tutto questo macello?!”

All’istante, Haribel e Nel gli furono accanto, puntando le loro zanpakuto contro gli invasori. Stavolta persino i tre sconosciuti dovettero indietreggiare.

“Sei contro tre… non c’è giustizia in questo scontro!” esclamò Emelrich.

Lyuka si strinse l’unità di memoria tra le braccia e digrignò i denti, quindi con un gesto rapidissimo fece la sua mossa. Dalla tasca tirò fuori delle bombe di fumo e le lanciò per terra, quindi con la lama della sua zanpakuto, ancora rilasciata, toccò i due alleati: “-  Rengō-gun no fukashi-sei” fu il ringhio che emise prima che questi divenissero completamente invisibili. Quindi fu il suo turno e, ridendo, bisbigliò “Daburukopi…”

Potenziata dalla sostanza dopante prodotte da Neri Za, la shinigami riuscì nell’impresa, estenuante, di creare una copia di sé stessa e dei suoi compari, tanto credibile che i loro sei avversari li attaccarono inconsapevoli che fossero solo immagini illusorie.

Quando l’unghiata di Grimmjow, il cero di Regina e le folgori di Setsuna colpirono l’aria, era ormai troppo tardi: con le loro reiatsu occultate dal potere di Lyuka, i tre assassini erano scappati via, trasportati da Emelrich e dalle sue ali di luce, ormai invisibili.

“Dannazione! Ci sono scappati! Io li ammazzo tutti appena ci provano di nuovo!” ringhiò Regina di fronte ai confusi Espada e alle sue amiche, ma Setsuna e Aya erano terree in volto.

“Ehi – chiese Regina, preoccupata – state bene? Dai, non sono stati catturati ma almeno abbiamo vinto!”

“No, abbiamo perso…” disse, mesta, Aya.

“Eh? Che significa?!”

“Non hai visto quello che la tipa coi capelli verdi aveva in mano?” disse, con la mascella tesa, Setsuna. Regina sembrò confusa per qualche istante prima di mettere a fuoco l’immagine di quella strana shinigami, quindi capì: “Quella scatola nera era…”

“L’unità di memoria con tutti i dati presi da un computer ora molto probabilmente inutilizzabile…” concluse Aya.

Haribel, Grimmjow e Nel si fissarono, non del tutto consci di cosa fosse successo ma consapevoli che il furto di dati appartenuti ad Aizen non poteva essere una cosa positiva.

“Dobbiamo trovarli… dobbiamo trovarli e recuperare quei dati. È la nostra unica speranza per capire meglio cosa sta succedendo ai nostri mondi” disse laconica Setsuna, fissando il punto in cui erano comparse le immagini riflesse e illusorie dei loro avversari.

“Si – disse Regina, sconsolata – Ma come?”

E a quella domanda, per una volta, Setsuna non seppe cosa rispondere, affidando tutta la sua rabbia e il suo sconforto alla mano che stringeva spasmodicamente l’elsa della sua spada.

La visita a Hueco Mundo si sarebbe dovuta prolungare più del previsto.

 

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Ecco finalmente l'apparizione di ben tre nuovi cattivoni. Vi piacciono? Eh sì, sono proprio uno shinigami, un arrancar e un quincy. Buffo, no? Sembra l'inizio di una barzelletta. Prima o poi lasceremo un piccolo spazio per spiegare meglio i nuovi personaggi, anche eprchè capisco che dall'esterno sia difficile capire le cause di una alleanza così strana. In realtà non ci sono spiegazioni complicate, anzi, i motivi sono molto semplici e sono facilmente ricollegabili ad un personaggio. Non dirò di più, non voglio fare spoiler v.v 

 
   
 
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