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Autore: ArrowVI    23/11/2021    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 12-6: La forza di Lucifer

 


Prima che Andrew potesse allontanarsi da Lucifer, avendo compreso l'imminente pericolo, sentì qualcosa afferrarlo improvvisamente per gli arti, ma non riuscì a vedere cosa fosse.
Si guardò intorno, senza vedere nulla, cercando di liberarsi da quella invisibile presa e la sua lama dalle dita di Lucifer.

Non riuscì a fare nessuna delle due cose.


Fu proprio in quel preciso momento, davanti al suo sguardo ancora confuso e innervosito dal fatto che il suo attacco non avesse avuto alcun effetto, che lentamente intorno a lui cominciarono a materializzarsi delle numerose e grosse catene in metallo scuro, sospese in aria, che sembravano uscire dalla schiena di Lucifer.



Nel giro di pochi secondi Andromeda realizzò che ad aver bloccato i suoi movimenti fossero state quelle strane catene: gli bloccarono le gambe, le braccia e uno gli avvolse perfino il collo.
In quella situazione era alla mercé del demone.

<< Lasciami andare, maledetto! >>
Esclamò, dimenandosi inutilmente mentre l'espressione di Lucifer cambiò improvvisamente.
Lo fissò in silenzio per un istante poi fece un rapido gesto con la mano.

Seguendo quel movimento le catene scagliarono Andrew nel terreno con una forza disumana, sbattendolo nel pavimento e mandandolo in frantumi.
A causa del violento impatto Andrew cominciò a tossire sangue, poi venne lanciato in aria e collise con il soffitto.


Sono davvero confuso. *
Disse Lucifer, senza distogliere lo sguardo da Andromeda e muovendo ancora una volta la mano destra.
Seguendo ancora una volta il suo movimento, le catene scagliarono Andrew contro uno dei muri della stanza.

Non riesco a capire cosa ti abbia fatto pensare che attaccarmi sarebbe stata una buona idea. *
Continuò subito dopo, muovendo la mano ancora una volta verso il terreno.
Per un attimo il suo sguardo cadde sulla lama del soldato che rimase tra le sue dita che cominciò a rilasciare una fitta energia nera.

Ed esattamente come un burattinaio che gioca con le sue marionette, Andrew venne scagliato ancora una volta nel terreno con forza, lasciando svariate macchie di sangue nel terreno intorno a se a ogni colpo.


Sarah sguainò rapidamente il suo stocco, preparandosi a partire al soccorso del suo compagno ma Lucifer la bloccò in un istante.
Si voltò di scatto verso i presenti, muovendo la mano verso di loro: fu in quell'istante che una singola catena colpì il pavimento ai loro piedi come se fosse una frustra, lasciando un lungo e profondo solco nel terreno.


* Chiunque di voi si permetta di superare quella linea o di correre in suo soccorso... *
Avvertì Lucifer, con uno sguardo minaccioso e cupo.

* ... Lo ucciderò. *



Le "Catene di Raphael"; una delle tecniche speciali di Lucifer, nonché una delle più versatili in suo possesso.
Può invocare fino a nove catene che possono allungarsi quasi all'infinito per raggiungere il loro bersaglio e può controllarle a suo piacimento come se fossero estensioni delle sue braccia.

Sono quasi indistruttibili e fatte di un materiale sconosciuto che non funge da conduttore elettrico; possono essere usate in una infinità di modi sia per attacchare che per difendersi.
Tra i demoni girano voci che neanche Bael sia in grado di spezzare quelle catene con facilità.



Nessuno ebbe il coraggio di superare quella linea.
Lucifer continuò a sbattere Andromeda da una parte all'altra della stanza con una violenza indescrivibile, senza sosta e senza mostrare neanche il minimo segno di rimorso.


<< Lucifer, smettila! Lo ucciderai! >>
Esclamò Iris, cercando di far smettere il suo comandante.

E dove sarebbe il problema? *
Rispose il generale, con un tono infastidito e annoiato.

E' stato lui ad attaccarmi. Una punizione più che lecita per un pazzo come lui. *
Continuò subito dopo, scagliando il soldato ancora una volta verso il terreno, stavolta con ancora più violenza di prima.


Lucifer si fermò per un istante a fissare il corpo di Andromeda coperto di sangue e ferite, immobile nel terreno.
Sapeva di aver causato danni molto elevati e che, se avesse continuato, lo avrebbe ucciso con facilità.

Ne hai avuto abbastanza o vorresti continuare? *
Gli domandò.
Andrew non riuscì neanche a rispondergli: un dolore indescrivibile continuò a riecheggiare nel suo corpo, così intenso che gli sembrò quasi che tutte le ossa del suo corpo fossero state fatte a pezzi.


Fu in quell'istante che Lucifer realizzò che l'energia che uscì dalla lama del soldato si fosse fatta ancora più intensa e che avesse avvolto il suo corpo per intero.
Quando sentì una voce parlargli, realizzò finalmente che quella non fosse una semplice arma.


"Non hai il permesso di impugnarmi, demone."
A quella voce seguì una intensa scarica di energia che gli attraversò tutto il corpo, ma Lucifer non sembrò neanche sentirla.


Oh, un'arma vivente... Uno Spirito? *
Domandò alla lama, sollevandola verso il soffitto, sorridendo.

* Se vuoi tornare dal tuo padrone... Fai pure. *
Non appena disse quelle parole il demone scagliò la lama verso il soldato, assicurandosi che si conficcasse nel terreno a pochi centimetri di distanza dal suo volto.


Fu in quel momento che si voltò verso il resto dei presenti, mostrando loro un grosso sorriso minaccioso.

Spero che questo sia bastato a far cambiare idea a chiunque avesse avuto la voglia di attaccarmi. *
Disse.

La prossima volta, non sarò così gentile. Qualcuno lo curi, prima che ci lasci davvero la pelle. *
Fu Ehra la prima a correre in soccorso del soldato, poi la raggiunse anche Iris.

Inizialmente confusa e sorpresa da quel comportamento, realizzò rapidamente che non avesse cattive intenzioni.
Insieme alla donna demone cominciò a curare il soldato per assicurarsi di salvargli la vita.

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Fine del capitolo 12-6, alla prossima con il penultimo capitolo di questo volume!

 

   
 
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