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Autore: Its a beautiful day    14/05/2022    0 recensioni
Partire significa ricominciare. La partenza di Jess ha comportato per Sarah un nuovo inizio. Sarah ha intrapreso un viaggio diverso da quello che si sarebbe mai aspettata per sé stessa, ma il Destino riserva continuamente nuove sorprese.
Quando il Destino entra in gioco, tutto può cambiare.
Persone che un tempo non erano altro che piccole comparse nella vita di Sarah, di un tratto assumono un ruolo totalmente diverso, lasciando in Lei un segno indelebile.
Questo ha riservato il Destino per Sarah: un ritorno al passato per permetterle di ricostruire sé stessa, per tornare ad essere felice.
Quel posto lontano chiamato Felicità - Parte II è la conclusione di un lungo viaggio fatto di sofferenze e nuovi inizi.
È la fine di un lungo viaggio fatto di consapevolezze e di duro lavoro per sconfiggere i propri demoni.
Perché forse è proprio quando tutti i piani sembrano distrutti che la tua vita sta cominciando davvero.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Pov. Sarah

"Mi porterai di nuovo in una mega suite?" mi volto verso Regan, impegnata a guidare un grosso BMW.

L’aria tra di noi è tesa, si avverte l’eccitazione crescere mano a mano che ci avviciniamo all’hotel.

"Tu vuoi una suite?" si volta verso di me

"Non me ne frega nulla della stanza, per me andrebbe anche il retro di questa macchina" alzo le spalle.

Sorride

"Mi spiace, ma la seconda cosa che amo di più dopo me stessa sono le mie auto. Se mi scopassi tutte le ragazze che incontro sui sedili delle mie auto sarebbero più dal carrozziere che nel mio garage"

"Sei disgustosa, ed io così disperata da concedermi a te" scuoto la testa

"Che accoppiata vincente" Regan mi sorride.

Decido di non rispondere alla sua provocazione.

La mia gamba si muove velocemente, in sincro con il mio cuore.

Sto per fare sesso con una ragazza, per la prima volta dopo mesi. La mia seconda ragazza, la prima dopo di.. Lei.

Mi vengono i brividi.

E se piangessi? Sembrerei come quelle patetiche disperate e non posso di certo farmi vedere così da Regan.

O peggio ancora.. Se non riuscissi a dirle di no? Permetterei di nuovo a qualcuno di abusare del mio corpo, con la sola differenza che questa volta glielo avrei esplicitamente chiesto io.

Mi sale il panico

"Tutto bene? Hai già cambiato idea?" Regan mi osserva, cercando di capire il mio stato d'animo

"Sì, tutto bene" annuisco, cercando di calmare il casino che ho dentro.

Immagino nella mia testa una piccola Sarah, che cerca invano di sbrogliare l'enorme matassa dei suoi sentimenti, ma non ci riesce.

"Resta in macchina" mi ordina Regan, mentre entriamo nel lussuoso cortile di un lussuosissimo hotel.

La vedo uscire poco dopo con una carta in mano.

Accende nuovamente l'auto e imbocca una discesa, diretta verso i garage. Anche qui, vi sono parcheggiate un centinaio di supercar di ogni colore e dimensione.

Mi sento così fuori luogo

"Andiamo?" tira fuori dal cassettino una serie di fogli.

Ci metto qualche secondo a rispondere.

Tiro un lungo sospiro, cercando di calmare il mio cuore.

Ascolto il mio corpo, che disperatamente chiede Regan e le sue mani su di lui.

Ti prego cervello non fare casini, mi ripeto nella mente.

“Allora?” Regan mi guarda confusa e scocciata.

Annuisco e la seguo in silenzio fino alla lussuosa suite che ha prenotato.

È leggermente più piccola dell'altra, ma le camere da letto sono comunque due. Vi è anche un piccolo angolo cottura, non molto lontano da un grande terrazzo.

"Bella vero?" Regan mi osserva camminare per la stanza

"Sì decisamente" accarezzo il grosso divano in pelle, posto al centro della stanza

"Devi firmare questi" mi porge dei fogli

"Cosa sono?" chiedo confusa

"È un patto di riservatezza" incrocia le braccia davanti a sé

"Un che scusa?" chiedo divertita

"Un patto di riservatezza. Devo tutelarmi, ho molto da perdere" mi osserva "Sai quante ragazze hanno provato a fregarmi? Venire a letto con me per poi cercare di incastrarmi"

"Forse dovresti scoparti meno ragazze"

"Se hai la coscienza pulita puoi benissimo firmare quei fogli" inarca un sopracciglio

"Pensi davvero che io voglia fregarti?!" chiedo, fuori di me

"Io non penso, prevengo solamente. Una denuncia per abuso potrebbe mandare in rovina tutto ciò che ho faticosamente costruito. Quindi, se vuoi scopare firma quei foglii altrimenti ti riporto al campus e tra noi finisce qua, come se non fosse mai successo nulla"

"Dio, non sapevo di essere nel cast di Cinquanta Sfumature di Grigio" alzo gli occhi al cielo

"Quindi?" sbuffa Regan

"Quindi che succederebbe se io raccontassi a qualcuno di noi?"

"Dovresti pagare un mucchio di soldi, che presumo proprio tu non abbia" mi guarda dall'alto al basso

"Dio, la vuoi finire di guardarmi in quel modo? I sei zeri del tuo conto corrente non ti autorizzano a trattarmi come una merda" ringhio

"Chiedo scusa sua Maestà Illustrissima, sono stata davvero irrispettosa" incrocia le braccia davanti a sé "E comunque, aggiungi un paio di i zeri” mi sorride

"Dio, sei insopportabile" sospiro firmando i fogli "Ecco il tuo fottuto accordo. Ti senti meglio ora?"

"Decisamente. I giornali impazzirebbero se sapessero che me la faccio con una diciottenne. Il problema è che la persona che sono fuori è decisamente diversa dalla persona che sono a lavoro, ma le gente non lo capisce" si avvicina a me

"Oh, okay.. Capisco" inizio ad iperventilare "Devo chiederti una cosa" dico tutto d'un fiato.

Lei fa un passo indietro, confusa

"Che c'è?" chiede piuttosto scocciata

"Non.. non amo il sesso violento" abbasso lo sguardo

"Okay, d'accordo" annuisce avvicinandosi nuovamente

"E poi.." si blocca ancora, più scocciata di prima "Non far domande. Qualsiasi sia la domanda che può venirti in mente, non la fare" lei sembra confusa, ma annuisce

"Hai finito le richieste?" annuisco "Posso baciarti oppure inizierai a far la pazza ed a urlare?" inarca il sopracciglio

"Vaffanculo Regan" mi avvicino a lei e la bacio.

Rimango stupita dal mio gesto. Le salto letteralmente al collo, baciandola con passione.

Lei ricambia, prendendomi in braccio. Mi sostiene dal sedere, stringendolo forte tra le mani.

Cammina decisa verso la prima camera, buttandomi poi sul letto.

Mi osserva languida, mentre indietreggio nel letto.

Tengo il suo sguardo, trepidante di sentire il suo tocco su di me.

Ho la mente completamente libera da ogni pensiero, sono concentrata unicamente su Regan che si muove lenta davanti a me.

è bella da togliere il fiato mentre si sbottona la camicia.

Quest'immagine mi manda fuori di testa.

Mi mordo il labbro.

Sfilo la maglietta ed i pantaloni rimanendo in intimo.

Lei osserva languida il mio corpo finché non arriva alle cicatrici.

Si blocca.

Lo sapevo.

"Ricordati cosa ti ho chiesto" mi avvicino a lei, tirandole su il viso "Nessuna domanda" la bacio nuovamente, cercando di distrarla dai segni sul mio corpo.

Lei non risponde, mi bacia solamente per poi buttarmi sul letto.

Mi raggiunge mettendosi sopra di me.

Mi bacia la bocca, il collo, il seno. Non da pace al mio corpo.

Voglio solo sentire la sua bocca su di me, non mi interessa più di nulla.

Voglio godermi appieno quest'attimo, quasi terrorizzata che possa essere interrotto.

Quasi terrorizzata che la mia mente mi riproponga ancora le immagini di me e Lei felici.

Spingo giù Regn, verso il centro del mio corpo. Lei sorride contro la mia pelle e lentamente si sposta verso il basso, leccando dal seno fino ad arrivare all'elastico dei miei slip.

Si allontana un po', osservando le cosce, ma poi torna giù.

Mi sfila gli slip, e si accanisce sul mio corpo.

In un attimo entro in vortice di piacere. Sento la sua lingua muoversi velocemente nei punti giusti.

Non riesco a trattenere gli ansimi, che risuonano rumorosi nella stanza fin troppo vuota.

È una sensazione incredibile, i brividi si distendono su tutto il mio corpo.

Mi stringe i fianchi, spingendomi verso il basso, verso la sua bocca.

Inarco la schiena, in preda a spasmi di piacere.

Quasi fatico a stare al passo.

Stringo tra le dita le lenzuola, mi mordo il labbro per contenere gli ansimi.

È tutto così fottutamente bello, avere il pieno controllo delle mie emozioni, essere in grado di affrontare tutto questo.

Assaporo fino in fondo il movimento intenso della sua lingua, finché non la spingo via, il piacere si riversa sulle lenzuola.

"Da quanto tempo non scopavi?" mi chiede divertita, pulendosi la bocca

"Vaffanculo Regan" sbuffo, coprendomi il viso

"La mamma non ti ha insegnato a dire altro?" ride, ma il suo sorriso sparisce non appena gli occhi si posano nuovamente sulle mie cicatrici.

Mi porto il lenzuolo sulla gambe.

"Dovrei fare anche io un accordo di riservatezza, così che la gente non possa farmi domande"

"Beh a giudicare dai quattro minuti che ci son voluti per farti venire direi che non ti servirebbe molto" inarca un sopracciglio.

Le lancio addosso un cuscino

"La mia vita sessuale non è decisamente affar tuo" incrocio le braccia

"Questo è poco ma sicuro, e nemmeno mi interessa saperlo" si alza dal letto

"Ehi, ma.." la guardo allontanarsi

"Io non mi faccio scopare" alza le spalle, lasciando la stanza.

Mi butto giù sul letto, ancora intontita dal piacere.

Com'è possibile che non si lasci scopare? Non può davvero pensare di togliermi il divertimento.

Vorrei alzarmi, ma il mio corpo si è completamente adagiato su questo enorme letto morbido.

L'effetto della sua lingua su di me è stato magico.

Sento gli occhi appesantirsi. Così mi lascio lentamente andare in un sonno profondo.

 

   
 
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