IN
LOVE WITH BOTH
“La
bisessualità raddoppia le tue possibilità di un
incontro il
sabato sera.”
WOODY
ALLEN
Se un
mese prima gli avessero detto che durante le vacanze di Natale del suo
settimo
anno avrebbe fatto il grande passo, probabilmente Blair avrebbe riso
loro in
faccia. Per questo, mentre si dirigeva verso l’ufficio dei
suoi, continuava a
cercare di mantenere la calma e di fare respiri profondi, neanche
stesse
andando al patibolo. Tuttavia, sapeva di doverlo fare: aveva passato
tutto il
pomeriggio in camera sua insieme a tutti i suoi fratelli, che avevano
deciso di
sostenerlo e di aiutarlo. Nel pensare a loro, Blair sorrise: era grato
ai suoi
fratelli di averlo accettato subito e persino i più piccoli,
Layla e Phobos,
dall’alto dei loro tredici anni avevano capito.
D’altronde, solo qualche
anno prima, suo fratello maggiore aveva fatto coming out come ragazzo
omosessuale
ed era andato tutto bene.
“Mamma
e papà ti vogliono bene e ti
accetteranno sempre, ricordatelo.” Aveva detto
Bel, ma
Blair ancora non ne era convinto. Un conto era amare i ragazzi, ma
entrambi? Di
sicuro i suoi avrebbero storto il naso. Inoltre, non era un figlio
biologico,
per cui non sarebbe stato difficile per i suoi mandarlo via.
Si
fermò finalmente davanti all’ufficio dei suoi
genitori e, prendendo un respiro profondo per farsi coraggio,
bussò alla porta,
per poi aprirla subito dopo.
-Oh, Blair! Come
mai sei qui a quest’ora? – sua madre
Catalina lo accolse con un gran sorriso, distogliendo lo sguardo dal
libro che
stava leggendo, sdraiata comoda sul divanetto dello studio. Alla
scrivania,
invece, si trovava suo padre Jonathan, intento forse a compilare le
scartoffie
dell’orfanotrofio. Non appena anche l’uomo ebbe
posato lo sguardo su di lui, il
ragazzo sentì un brivido gelido corrergli lungo la schiena.
Nel notare il suo
tentennamento, la madre posò il libro sul tavolino in vetro
lì a fianco.
- Qualcosa non
va? – domandò la donna, mentre il
marito, insospettitosi come lei, poggiava la penna sulla scrivania.
Prendendo un
po’ di coraggio, Blair scosse la testa.
- Mamma,
papà… c’è una cosa che
vorrei dirvi. – iniziò
a dire, cercando di non far tremare la voce.
- Blair, ci stai
spaventando. – commentò suo padre, ma
il ragazzo scosse subito la testa.
- Non
è niente di spaventoso, tranquilli. Volevo solamente
dirvi che… ecco… - più cercava le
parole adatte più quelle gli scivolavano dalla
lingua. Ad una certa, Jonathan cominciò a perdere la
pazienza.
- Per Merlino e
i quattro fondatori, se non ti muovi a
dire quello che devi –
- Sono
bisessuale! – quelle due parole urlate ebbero
il potere di mandare la stanza nel silenzio più assoluto. I
suoi genitori
ammutolirono di colpo e Blair deglutì, trattenendo il
respiro nonostante avesse
fatto il grande annuncio. Dopo qualche secondo sua madre, con sguardo
glaciale,
si alzò dal divano e cominciò a dirigersi verso
di lui. A quel punto, Blair chiuse
gli occhi, aspettandosi di essere colpito. Tuttavia, sentì
le braccia della
madre stringerlo.
- Razza di
idiota, pensavo avessi combinato qualcosa
di grave! Sei nostro figlio, ti ameremo sempre e comunque. –
gli rispose Catalina
e Balir non sapeva cosa dire. Solo quando sentì anche le
braccia di suo padre
avvolgerlo si lasciò andare alle lacrime, sollevato da tutta
la situazione. Rimasero
abbracciati per qualche minuto, prima di separarsi.
-
Quindi… bisessuale… vuol dire che ti piacciono
entrambi, giusto? – domandò suo padre e Blair,
sentendosi in soggezione, annuì. Subito,
sua madre schiaffeggiò il braccio del marito.
- Ti
prego, risparmiati battute del tipo “di sicuro
avrai più scelta” e simili. Ho già
sopportato le tue battute sull’assenza di
rischio di gravidanze con Bel, non posso sopportare altro. Blair,
tesoro, sali di
sopra, di sicuro i tuoi fratelli ti staranno aspettando per ricevere
notizie. –
a quelle parole, il ragazzo annuì e, dopo aver abbracciato
ancora i suoi
genitori, scappò di corsa in camera sua, dove sapeva avrebbe
trovato il resto
della famiglia. Mentre si dirigeva di sopra, continuava a sorridere: i
suoi
genitori lo avrebbero amato per sempre.