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Autore: hertz    09/09/2022    0 recensioni
"Non voglio certo che tu sia la mia più bella cosa mai successa"
Francesca ha diciannove anni, frequenta l'ultimo anno del liceo e finalmente sta per diplomarsi. Vive la sua adolescenza in maniera serena anche se sta iniziando ad avere dubbi sulla sua sessualità. Sarà Asia, una donna più grande di lei a farle capire cosa e chi le piace davvero.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Quindi l'hai baciata. Cioè tu l'hai baciata..." - disse Lucrezia incredula - "Fra ti lascio sola per qualche ora e fai un casino assurdo."

"Ero confusa, ho portato Vaderino in giro e lei era lì." - spiegò Francesca - "Abbiamo parlato ma era tutto strano, quasi surreale. Conforti ha iniziato a blaterare sul fatto che fosse la mia insegnante e che avevamo dieci anni di differenza. E ho voluto zittirla."

"E poi sei scappata come una ladra. Cosa hai provato?" - le chiese l'amica curiosa, alla fine Francesca era maggiorenne e non aveva colpe.

"Sentivo il cuore esplodere e volevo sentire le sue mani ovunque." - rispose arrossendo - "Il bacio è durato davvero poco ma ero come ubriaca. Cosa devo fare Lucre? Non riuscirò a guardarla in faccia domani."

Lucrezia sorrise e le andò vicino, le scostò i capelli dalla fronte e l'abbracciò, sapeva l'amica si sarebbe fatta molto male ma alla fine l'avrebbe aiutata a crescere e lei sarebbe stata sempre accanto a raccogliere i cocci.

"Promettimi solo una cosa: non tralasciare lo studio per Conforti o un'altra. Va bene? Lo studio prima di tutto. Cosa vuoi fare con Erica?" - le chiese sempre tenendola tra le braccia.

"Non voglio prendere in giro nessuno,  non so nemmeno se devo parlare con Conforti o fingere. Aiutami Lucre." - piagnucolò Francesca.

Lucrezia la strinse ancora più forte e sospirò, doveva capire come aiutare l'amica senza fare troppi danni per le persone coinvolte.

***

Asia non aveva chiuso occhio quella notte, sentiva la testa pesante sia per gli effetti dell'alcol sia per quello che era successo con Francesca, non riusciva a capire cosa le fosse passato in mente di flirtare così spudoratamente e far capire alla ragazzina una sorta di interesse.

"Cazzo, sei una cretina." - sibilò prima di alzarsi - "Bevi un caffè e poi valuti per bene la situazione, tutto è risolvibile. Ricorda Asia tutto è risolvibile."

"Parli da sola?" - una voce l'accolse appena varcò la soglia della cucina.

"Ilaria..." - trasalì Asia - "Non ti aspettavo così presto e non ricordavo avessi ancora le chiavi."

"Sì, stasera devo essere in aeroporto e ho pensato di venire ora. Almeno una parte delle cose riesco a prenderle mentre il resto verrò a prenderlo con calma. Come stai? Non sembri avere una bella cera." - le chiese l'ex fidanzata andando verso la cucina per prepararsi un caffè - "A scuola va tutto bene?"

Asia l'osservò muoversi, come l'aveva osservata per mesi quando vivevano insieme e sentì un nodo alla gola e gli occhi che si stavano riempiendo di lacrime. Era ancora innamorata di lei e questa consapevolezza le faceva male.

"Perché mi hai lasciata?" - le chiese incapace di trattenersi - "Stavamo bene insieme."

Ilaria si voltò e scoppiò a ridere, Asia le aveva chiesto più volte il motivo della rottura ma sembrava non accettarlo, la sua razionalità non era pronta a eventi non lineari.

"Perché ho bisogno dei miei spazi, lo sai. Io tengo a te ma stava diventando tutto serio troppo in fretta." - spiegò non smettendo però di avere un sorriso in volto.

"Stavamo insieme da anni, sei stata tu a insistere affinché comprassi casa, per avere una stabilità! Sei tu che mi hai chiesto di sposarti!" - disse Asia stringendo i pugni - "La fretta forse ha un nome e un cognome."

Ilaria smise di ridere e le andò vicino, la piega che stava prendendo la discussione non le piaceva.

"È stata Carla a metterti queste cose in testa, vero?" - domandò prendendole le mani tra le sue - "Asia a volte bisogna accettare la fine di una storia, prima lo accetti prima starai meglio. Ti farebbe bene sapere che c'è un'altra? Sarebbe diverso? Perché non può andarti bene che mi sia stancata di noi, di te?"

"Perché fai così? Pensi che ferirmi mi aiuti? A volte mi sembra di essere stata con un'estranea, non sei mai stata così cinica. O forse era l'amore a rendermi cieca." - replicò Asia staccandosi da Ilaria e spostandosi - "Lascia qui le chiavi per favore, ti farò avere io tutta la roba. Non voglio più vederti. Vai via!"

Ilaria sospirò e scosse la testa, era inutile cercare di controbattere con Asia in quelle condizioni, si rimise la giacca e si diresse verso l'uscita.

"Potevamo sistemare tutto in maniera civile, dovresti crescere." - le disse prima di sparire dalla sua vista.

Appena Asia fu sola prese un bicchiere e lo lanciò contro la porta frantumandolo, poi si lasciò cadere sul pavimento e iniziò a piangere. Doveva riprendere in mano la sua vita prima che fosse troppo tardi e doveva riuscire a dimenticare Ilaria.

***

Francesca, sotto consiglio di Lucrezia, aveva evitato di pensare alla sua insegnante per tutta la domenica, impresa difficile ma aveva dedicato la giornata allo studio delle possibili facoltà universitarie, alla fine il tempo era sempre meno ed entro la fine dell'anno voleva avere le idee chiare. Quella mattina però l'avrebbe rivista e non era certa della propria reazione.

"Buongiorno ragazze e ragazzi" - esclamò Asia entrando in aula - "Vi porto i saluti del professor Pisano, non vede l'ora di rivedervi. Facciamo velocemente l'appello e iniziamo subito con le derivate composte."

La classe emise un brusio contrariato che fece ridere l'insegnante.

"Voglio che siate preparati per l'esame. Quindi Tommasi concentrati e non ti distrarre." - disse poi seria.

Francesca sospirò e guardò Lucrezia già intenta a prendere appunti e pronta a seguire mentre lei sperava di non farsi distrarre troppo da Conforti, era come sempre bellissima e impeccabile. Si chiese se avesse ripensato al loro bacio e come si sarebbe comportata, per il momento non l'aveva degnata di uno sguardo ma probabilmente era meglio così.

Dopo un'ora e mezza di lezione Asia Conforti ebbe pietà degli studenti e decise di smettere prima del suono della campana, si rendeva conto non fossero più concentrati e avrebbe solo dato loro la scusa per sbadigliare e parlottare. 

"Ok per oggi abbiamo finito, domani riprendiamo mentre giovedì facciamo un po' di ripasso generale. Va bene? Vi lascio liberi ma in silenzio e se qualcuno vuole spiegazioni mi trova in aula professori. A domani." - salutò prendendo la sua cartella e prima di uscire lanciò un fugace sguardo a Francesca.

"Hai capito qualcosa Fra?" - chiese Lucrezia stiracchiandosi - "O ti sei persa nei fianchi di Conforti?"

"Cretina!" - replicò Francesca nascondendo il volto tra le mani - "Ho capito un terzo di ciò che ha detto ma oggi cercherò di rileggere con calma... magari passo da te nel pomeriggio, va bene?"

"Oppure potresti chiederle delucidazioni, dai andiamo ti accompagno io." - disse Lucrezia alzandosi - "Abbiamo pochi minuti, perché poi non posso perdermi geografia astronomica."

Francesca annuì anche se con poca convinzione, non era sicura di riuscire a gestire la situazione e fingere che sabato non fosse mai esistito mentre non riusciva a togliersi dalla testa quella scena.

"Prof possiamo disturbarla un attimo?" - esordì Lucrezia appena arrivate davanti alla sala professori.

"Roveri entra pure." - disse Asia e appena vide Francesca sorrise - "Brighi anche tu. Ditemi, volete qualche spiegazione riguardo l'argomento odierno?"

"Io no, credo di aver capito tutto. Ma Francesca è in confusione sulle interne ed esterne. Vero Fra?" - parlò Lucrezia facendo arrossire l'amica.

"Sì" - sibilò Francesca - "Non ho ben capito la differenza."

"Domani lo spiego meglio però se puoi trattenerti un po' dopo l'ultima lezione provo a essere più chiara nei passaggi complicati." - disse Asia fissando Francesca senza smettere di sorridere.

"Va benissimo." - rispose Lucrezia vedendo l'amica in difficoltà - "Grazie."

"Ma non dovevi vederti con Alberto?" - le chiese Francesca appena uscirono.

"Io sì. Andrai tu da Conforti." - sentenziò Lucrezia - "Andrà bene se non le infili la lingua in bocca."

Francesca abbassò lo sguardo e non disse nulla, era già agitata al pensiero di starle vicino e non riuscì nemmeno ad arrabbiarsi con l'amica.

Le tre ore restanti sembrarono non passare mai e Francesca non riuscì a capire nulla né di Geografia Astronomica né di Filosofia e in testa aveva solo le parole di Asia Conforti

'Sono la tua insegnante, ho dieci anni in più. Ho un codice, non posso mandare tutto a puttane.'

Significava che aveva un minimo interesse nei suoi confronti? Magari se non fosse stata la sua alunna un pensiero l'avrebbe avuto? Sentiva le vene pulsare e un senso di nausea, se innamorarsi significava quello preferiva quando tutti le stavano indifferenti, non era una bella sensazione.

***

"Allora Brighi ora sono stata più chiara?" - disse Conforti finendo di spiegare le differenze che non aveva capito la studentessa e quando la vide annuire aggiunse - "Non ti preoccupare, domani cercherò di fare più esempi così magari riesci anche a visualizzare meglio, ho notato che con la pratica te la cavi." 

Francesca a quelle parole arrossì, la professoressa sembrava tranquilla come se ciò che era accaduto tra loro sabato non fosse mai successo e questo la destabilizzava e faceva sentire stupida. Sicuramente per Asia Conforti lei era solo una ragazzina in cerca di attenzioni.

"Ora devo andare altrimenti perdo l'autobus, la mia auto è ancora dal meccanico." - continuò Asia alzandosi - "A domani Brighi." 

"Posso darle un passaggio anche oggi." - disse Francesca riordinando i suoi appunti - "Tanto casa mia è sempre là." 

Asia la guardò con mezzo sorriso e sospirò, il pensiero di stare sola in macchina con quella ragazzina le creava disagio ma allo stesso tempo non voleva farglielo capire e voleva fingere che quel bacio fugace non fosse nulla di importante.

"Va bene, grazie accetto volentieri." - rispose infine.

Durante il tragitto in auto Francesca stava cercando di riordinare i propri pensieri per poter parlare con Conforti, doveva parlarle per non impazzire. Ma fu l'insegnante a precederla.

"Hai trascorso una buona domenica?" - le chiese.

"Sì, ho studiato con Lucrezia." - rispose Francesca - "Lei?" - domandò in tono quasi provocatorio.

"Anche la mia materia?" - disse Asia evitando di rispondere alla domanda.

"Soprattutto la sua materia." - sorrise Francesca ma decise di insistere - "La sua domenica è stata piacevole?"

"No" - replicò Asia seria - "Avevo una forte emicrania e non sono riuscita a combinare quasi nulla di ciò che mi ero prefissata." - poi senza riuscire a trattenersi aggiunse - "Rivedrai la ragazza del Tandem?"

Francesca si voltò a guardarla sorpresa, non si sarebbe mai aspettata quella domanda, venuta dal nulla e all'improvviso. 

"Brighi guarda la strada per favore, siamo entrambe ancora giovani." - le disse Asia ridendo - "Hai detto che volevi toglierti un dubbio, quale?"

"Quando ho baciato Erica non ho sentito nessun tuffo al cuore, bello ok ma si ferma lì..." - rispose Francesca cercando di prendere coraggio - "Volevo capire se baciando una donna per cui provo interesse le sensazioni sarebbero state diverse."

Asia si stupì della sincerità della giovane, voleva provocarla ma anche capire meglio cosa passasse nella sua mente, aveva capito di essere lei l'oggetto impossibile e non doveva in alcun modo illudere quella ragazzina, non se lo sarebbe mai perdonata.

"Ed è stato diverso, non ho esperienza e probabilmente è tutto campato in aria ma quel contatto mi ha fatto capire che se baci qualcuno che ti piace lo stomaco si contorce." - continuò Francesca con voce tremante - "Cosa vuol dire che ha un codice?"

"Non posso frequentare una mia studentessa." - rispose semplicemente Asia - "Mi spiace se sabato non ti ho fermata subito e abbia permesso quel bacio, tengo al mio lavoro. La colpa è mia perché son io l'adulta tra le due. Mi dispiace Francesca, mi dispiace davvero."

"Non si deve scusare, so che non ho nessuna possibilità e che è solo una sbandata che passerà." - disse Francesca facendosi forza - "Non si preoccupi comunque, nessuno saprà di quel bacio."

Asia stette in silenzio, era consapevole di aver ferito la ragazza ma non voleva in nessun modo che l'altra potesse recepire la sua leggera attrazione.

"Grazie Brighi. Allora a domani e buono studio." - disse appena Francesca si fermò davanti al cancello di casa.

 

***

Asia stava impacchettando le cose della sua ex fidanzata ma per evitare di andare di nuovo in crisi aveva chiesto aiuto a Carla. 

"Quindi quella stronza ha avuto il coraggio di negare?" - esclamò Carla posizionando nell'atrio alcune scatole - "So che ci credevi ma questo ti dimostra che persona sia, vedrai che appena starai meglio te ne renderai conto e non la rimpiangerai."

"Sì." - sospirò Asia - "Oggi mi ha dato un passaggio Francesca, abbiamo parlato di sabato, mi sono scusata ma si è mostrata molto matura."

Carla si fermò e la guardò torva, probabilmente lei viveva la sua sessualità senza nessuna regola e nessun paletto ma la infastidiva il fatto che l'amica non volesse godersi la vita e afferrare le occasioni.

"Cioè una ragazza carina e a quanto pare in gamba sbava per te e tu la fai fuggire?" 

"Ne abbiamo già parlato, sabato ero ubriaca, tra parentesi non devo più bere così tanto altrimenti ti chiederò i danni, e lei era lì con la sua ingenuità e trasparenza che mi ha fatto perdere un po' la ragione. Ma non esiste che io mi metta a baciare una mia alunna, dai che professionalità dimostro!" - disse Asia sbuffando - "Non sarà un'attrazione a mandare tutto a puttane."

"Sicuramente senza alcol non avresti fatto nulla ma questo non cambia che a te lei stimoli, non so se sia solo una roba fisica o perché ti piace l'idea che lei ti veneri. So però che quando stavi con Ilaria le altre non le consideravi proprio, non avresti guardato nemmeno Charlize Theron!"

Asia scoppiò a ridere ma le parole dell'amica erano vere, la confusione che alleggiava in lei era davvero tanto e non riusciva nemmeno a spiegarla razionalmente.

"Ok sediamoci un attimo. Sì, amo ancora Ilaria forse, ma rivederla ieri mi ha fatto uno strano effetto: una parte di me voleva che lei tornasse l'altra voleva chiudere per sempre questo capitolo." - iniziò sedendosi sul pavimento con la testa tra la mani - "Poi arriva Brighi, giovane e carina, che non capisce nulla di matematica ma che ha dei modi di fare che mi hanno mandato in tilt... cazzo Carla non ho mai guardato le ventenni, perché ora invece mi sta scombussolando?"

"Perché magari non è l'età a decretare una persona." - replicò Carla - "Se non fosse una tua studentessa come ti comporteresti?" 

"Sabato quando mi ha baciata avrei voluto prenderla e portarla in casa..." - disse chiudendo gli occhi e vergognandosi dei propri pensieri - "Cioè è stato un bacio stampo, nemmeno alle medie davo baci così, ma cazzo volevo sentire le sue mani."

"Sei umana e questa voglia è normale Asia, ora non fissarti e cerca di star serena. Io se fossi in te un pensiero lo farei ma so benissimo che non succederà... solo non tarparti le ali, ok?" - le disse l'amica andandole vicina e abbracciandola.

 

  
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