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Autore: dirkfelpy89    05/10/2022    2 recensioni
[Writober2022]
La famiglia Black. Le sue contraddizioni, i suoi momenti di trionfo e sconfitta. I membri più conosciuti e quelli solo abbozzati, quelli fedeli fino alla fine e quelli traditori del loro sangue.
Tradimenti, storie d'amore, politica e diversità. In una parola, Black.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphard Black, Famiglia Black, Regulus Black, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 5, Sedia

 



Quell'estate si stava rivelando particolarmente calda, quasi insopportabile. Praticamente in tutte le case del Regno Unito si boccheggiava da mattina a sera, ogni raro refolo d'aria fresca preso come un miracolo di qualche divinità superiore e solo raramente magnanima, in tutte tranne che in una.
A Grimmauld Place infatti sembrava fosse calata sulla casa un'atmosfera gelida, quasi inappropriata al sole che colpiva senza pietà le facciate di quella piazza londinese.
Un contrappasso un po' ironico e un po' sadico.

Era l'ora di pranzo ma Walburga, seduta rigidamente e pronta per mangiare, non riusciva a sentire i morsi della fame, non boccheggiava nemmeno; in effetti, dalla giornata precedente non riusciva a provare altro che rabbia e indignazione.
Suo figlio se ne era andato di casa, Sirius, il maggiore, il futuro erede, aveva gettato il futuro dei Black nel fango.

Orion, suo marito, seduto accanto a lei, era intento a leggere l'edizione domenicale della Gazzetta del Profeta. Oramai non faceva altro: si trascinava dallo studio, alla sala da pranzo, alla camera da letto sempre più simile a un Molliccio. Stessa forza vitale.
Dell'uomo forte e vigoroso che era stato non c'era più traccia da tempo e forse la fuga di Sirius era stato il colpo di grazia.

Per fortuna, al suo fianco aveva ancora Regulus, il figlio minore e migliore.
Sedeva accanto a lei, alla sua destra, anche lui rigido, piuttosto bianco in volto e con la testa rivolta di soppiatto verso la sedia vuota, proprio davanti a Walburga.

Quella sedia vuota pesava come un macigno e le ricordava costantemente e con insistenza il suo fallimento come madre, come donna.
In realtà la fuga di Sirius non l'aveva stupita più di tanto, più volte il ragazzo aveva accennato alla sua voglia di presunta libertà, ancora più volte aveva fatto partecipi i suoi genitori della volontà di andarsene di casa, non appena avrebbe terminato Hogwarts, ma la donna aveva sempre sottovalutato o sottostimato le parole del figlio.
Era un adolescente complicato, da sempre allergico alle regole, certo non era stato un figlio o un Purosangue modello ma c'era sempre tempo per cambiare.
Anche suo fratello, Alphard, era stato piuttosto allergico alle regole di famiglia ma erano riusciti a trovare un compromesso e lentamente, con il passare degli anni, era tornato nei ranghi.
La stessa cosa poteva accadere con Sirius, c'era tempo e modo per cambiare. Ma si era sbagliata: Sirius non era come suo zio, le sue parole alla fine si dimostrarono più che semplici lamentele da adolescente.

Il giorno precedente se ne era andato via, lasciandosi dietro quell'atmosfera carica di tensione e gelo e quella sedia, quella sedia che sarebbe rimasta vuota… come un monito perpetuo alla sua famiglia, come un ricordo duraturo nel tempo del loro fallimento.

L'arrivo di Kreacher, con tre vassoi carichi di costine e broccoli, fece tornare la donna alla realtà.
"Regulus… che cos'hai? Non hai fame?" Orion chiese, rivolto al figlio, mentre mise da parte il giornale.
Idiota, era ovvio che cosa stesse passando nella testa del povero Regulus: suo fratello se ne era appena andato, lasciandolo solo!
Ma certamente, suo marito era troppo preso dal giornale o dai suoi antichi libri per preoccuparsi di cosa suo figlio stesse provando.

Regulus sbuffò e finalmente distolse lo sguardo dalla sedia. Osservandolo, Walburga sentì un nuovo sentimento farsi spazio tra la rabbia e l'indignazione: l'orgoglio.
L'orgoglio per quel figlio minore che era cresciuto perfettamente, come un vero Purosangue e un degno Black, lui non l'avrebbe tradita.
Sì, su Regulus avrebbero potuto fare affidamento perché era certo, era ovvio, quella sedia, la sua, non sarebbe mai rimasta vuota.

/ / / / / / /

E invece…
Non odiatemi perché fino a questo momento non ci sono stati momenti molto angst ma non prometto nulla per il continuo :D
  
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