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Autore: The Lone Soldier    17/11/2022    0 recensioni
490 d.C.
In terre lontane e poco conosciute, che avevano assistito inermi alla formazione e alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, gli Unni si erano riformati sotto l’egida di un nuovo Re che fu in grado di riunire le orde disperse dopo la sconfitta ai Campi Catalaunici del 451 d.C. per mano di Ezio e le sue legioni.
Attila II, che ritiene di essere il figlio del “Flagello di Dio” avanza verso quelle ricche terre, le quali sono governate da popolazioni germaniche e ad una porzione, importante, di cittadini nati e cresciuti nell’antico impero romano.
La minaccia è arrivata alle orecchie di Odoacre, impegnato in una guerra contro Teodorico, supportato da Costantinopoli e a tal proposito ha inviato il senatore Arnobio, di origine gallico romana, per chiedere l’aiuto di Suxessus, un generale ritirato a vita privata per intavolare una trattativa di pace con Teodorico e fare fronte comune contro Attila II.
Genere: Avventura, Guerra, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità, Antichità greco/romana
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Arnobio, ora senatore, rimase in Gallia a combattere al fianco del Rex Romanorum Siagrio e, una volta che l’ultimo generale venne sconfitto e l’ultimo baluardo romano conquistato, egli venne portato a Ravenna come prigioniero e Odoacre lo graziò, vedendo in lui un possibile alleato, nominandolo senatore.
Sulla via dei cinquant’anni e con un corpo robusto e segnato dalle cicatrici, i capelli grigi ma ben curati, occhi ambrati, Arnobio stava viaggiando a cavallo verso la dimora, situata nella campagna di Ravenna, del Generale Suxessus, il quale fu tra gli ultimi a restare fedele a Giulio Nepote dopo la sua deposizione e lì vi rimase fino al suo omicidio, avvenuto per mano del suo Generale Ovida nel 480 d.C.
 
Era mattina e la nebbia si stava alzando dai campi e Arnobio si coprì il più possibile per sopportare al meglio il freddo e cavalcava il suo stallone verso la dimora del Generale e per farlo prese strade non battute: gli Unni rimasti in Italia avrebbero potuto attaccarlo.
Dopo diverse ore la vide e tirò le briglie, raggiungendola a passo lento e osservando ciòche c’era attorno: campi, alberi e pozzanghere qua e là.
Arrivò dinanzi al portone d’ingresso in legno e bussò.
La risposta non arrivò e guardò le mura bianche su un perimetro quadrato.
Ad un certo punto qualcuno decise di aprire e si mostrò una donna sulla sessantina, capelli grigi, occhi verdi, con abiti regali di colore viola.
-Sei qui per il mio sposo? Entra pure, ti stava aspettando. –
La donna fece entrare Arnobio e si trovò in un cortile dove c’erano diverse galline e polli che vagavano qua e là.
Poco più avanti l’abitazione a pianta rettangolare, il cui ingresso era caratterizzato da una tendone rosso e da lì si scorse il Generale, stempiato e con un abito bianco usurato.
L’uomo si fece avanti con decisione e una volta arrivato al capezzale del senatore, disse:
-Arnobio, soldato romano che seguì Siagrio in Gallia! Quale evento ti porta a bussare alla mia umile dimora? –
- Odoacre mi ha incaricato … -
Suxessus fermò il suo interlocutore.
-Non ti permettere di nominare quella persona in questa dimora. Sai io sono rimasto fedele fino all’ultimo a Nepote e ho creduto potesse tornare sul trono. Mi ha permesso di vivere qui ma non lo riconosco. E nemmeno tu dovresti farlo! Perché lo fai? –
Arnobio rimase attonito, incapace di rispondere.
All’improvviso il portone in legno venne sfondato e dall’altra parte si palesarono dieci energumeni vestiti con pelli, scudi e capelli scuri.
Due di loro si avvicinarono alla moglie di Suxessus.
Costui tornò in casa e velocemente ne uscì, armato di spada.
-Provate solo a toglierle un capello e finirete malamente! –
Arnobio fece altrettanto e si mise accanto al suo interlocutore, pronto a combattere.
Suxessus, improvvisamente, cadde in avanti senza vita, colpito da una freccia nella schiena.
Il senatore si voltò e vide un soldato romano con un elmo coperto, e intuì si trattasse di un Cavaliere Imperiale.
Urlò per la disperazione e sembrò che stesse per andare incontro all’arciere ma si bloccò: la moglie di Suxessus urlò prima di essere uccisa dagli Unni.
A quel punto per Arnobio fu chiaro che da lì dovesse fuggire e raggiunse la parete alla sua sinistra, la scavalcò uscendo dalla casa.
Con un fischio chiamò il suo destriero, che arrivò di corsa e ci salì, fuggendo dalla villa.
Si guardò indietro e vide alzarsi il fumo.
-Devo avvisare Odoacre! –
   
 
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