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Autore: Ghost Writer TNCS    18/11/2022    2 recensioni
Da sempre le persone hanno vissuto sotto il controllo degli dei. La teocrazia del Clero è sempre stata l’unica forma di governo possibile, l’unica concepibile, eppure qualcosa sta cambiando. Nel continente meridionale, alcuni eretici hanno cominciato a ribellarsi agli dei e a cercare la verità nascosta tra le incongruenze della dottrina.
Nel frattempo, nel continente settentrionale qualcun altro sta pianificando la sua mossa. Qualcuno mosso dalla vendetta, ma anche dalla volontà di costruire un mondo migliore. Un mondo dove le persone sono libere di costruire il proprio destino, senza bisogno di affidarsi ai capricci degli dei.
E chi meglio di lui per guidare i popoli verso un futuro di prosperità e progresso? Chi meglio di Havard, figlio di Hel, e nuovo dio della morte?
Questo racconto è il seguito di AoE - 1 - Eresia e riprende alcuni eventi principali di HoJ - 1 - La frontiera perduta.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '1° arco narrativo'
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26. Squadra di salvataggio

Tenko e Zabar salirono la breve rampa dell’astronave con gli occhi spalancati e l’espressione incredula. Tutto quello che vedevano era nuovo e assolutamente impensabile per loro. Quando il portellone cominciò a chiudersi, tutti e due si voltarono per osservarlo ammirati.

«Ecco perché non volevo che venissero» sottolineò Shamiram.

«Oh, che sarà mai?!» ribatté allegramente D’Jagger. «Chi vuoi che lo venga a sapere che li abbiamo fatti salire?»

«A parte la tua amica poliziotta, dici?» commentò Sigurd, che in realtà non sembrava troppo preoccupato della presenza dei due demoni.

Il goblin ebbe un attimo di esitazione. «Emh, Freyja è un’amica, non ci tradirebbe mai.»

“L’ha arrestato solo due volte” spiegò Lunaria nel linguaggio dei segni.

Shamiram scosse il capo e se ne andò.

«Beh, benvenuti a bordo» disse Sigurd con un sorriso amichevole. «A proposito, credo che non ci siamo ancora presentati come si deve. Sono Sigurd, felice di conoscervi» disse porgendo loro la mano.

Notando che Tenko era imbambolata a fissare l’elfo, Zabar prese l’iniziativa e gli strinse l’avambraccio in segno di amicizia. «Grazie, sei molto gentile. Io sono Zabar.»

L’elfo biondo si voltò verso la demone, e ancora la giovane ci mise qualche istante per reagire. «Tenko» si limitò a dire prima di stringergli l’avambraccio in modo un po’ frettoloso.

«L’umana si chiama Shamiram» proseguì l’uomo. «È lei a capo della missione, quindi vi chiederei di fare come dice.»

I due demoni annuirono.

«Lei invece è Lunaria» spiegò D’Jagger accennando alla piccola fata.

La diretta interessata concesse loro un rapido saluto con la mano.

«Non parla, ma capisce tutto quello che dite» proseguì il goblin. «Usa il linguaggio dei segni, ma finché siete con noi dovreste riuscire a capirlo normalmente.»

«Non avevo mai visto una fata dal vivo» ammise Zabar.

Provò ad avvicinarsi, ma Lunaria si allontanò subito.

«Ho letto che le fate hanno un legame molto forte con la magia dell’ambiente.»

«È così. Però lei viene da… lontano, quindi la sua affinità con la magia di qui non è così alta.»

Il demone annuì.

«Venite, vi mostro la nave» si offrì Sigurd.

Il mezzo, che nel frattempo si era alzato in volo, era relativamente grande e poteva ospitare comodamente tutti e cinque i suoi attuali passeggeri di taglia umanoide.

«Quanti giorni ci vorranno per arrivare dove si trova questa orchessa?» domandò Zabar.

«Saremo lì prima di stasera» rispose l’elfo, e non nascose un sorriso divertito davanti alla reazione stupita dell’ex chierico.

Una volta raggiunta la meta, Shamiram cominciò a sorvolare la zona per capire dove si trovasse effettivamente la linea del fronte.

«In base alle indicazioni di Havard, questa città dovrebbe essere ancora sotto il suo controllo. Riuscite a capirlo da qui?»

«Secondo me il Clero l’ha riconquistata» affermò Tenko. «Quelli non sono stendardi di Havard. Proviamo a spostarci più a ovest.»

L’umana fece come indicato e in breve raggiunsero un villaggio di medie dimensioni dove si erano ammassati numerosi guerrieri.

«Credo che le truppe di Havard si siano ritirate qui» affermò la demone. «Quello è uno dei suoi stendardi» spiegò indicando l’insegna di un teschio di corvo su fondo nero.

«Bene, allora domani andremo a trovarli per sapere se la poliziotta sta combattendo in questa zona» stabilì Shamiram. Detto ciò fece atterrare l’astronave in una zona isolata e lasciò il posto di guida.

Anche la cena si rivelò una sorpresa per i due demoni, a partire dal fatto che non era nemmeno stata preparata dai membri dell’equipaggio.

«È… strano ma molto buono» commentò Zabar, che non riusciva assolutamente a capire cosa avesse nel piatto.

Anche Tenko sembrava apprezzare la cucina, ma allo stesso tempo era impegnata a osservare Shamiram per capire come utilizzare correttamente le posate.

«Domani andremo al villaggio per sentire la versione del loro capo» affermò l’umana una volta finita la cena. «Non dobbiamo farci coinvolgere troppo, quindi l’unica cosa che ci interessa è se hanno visto un’orchessa che corrisponde alla descrizione della poliziotta. Se l’hanno vista, proveremo a cercarla nella città che abbiamo visto ieri. Ci pensate voi a parlare con il comandante locale?» chiese rivolta ai due demoni.

«Ci penso io» annuì Tenko.

Come da programma, la mattina seguente entrarono nel centro abitato, che era pieno di guerrieri indaffarati o feriti. In base alle indicazioni di Havard, la linea del fronte avrebbe dovuto trovarsi più a est, segno che i suoi uomini avevano perso terreno.

Non ci volle molto per farsi ricevere dal leader locale, che li accolse nell’ex tempio. Lo spazioso edificio era stato svuotato di qualsiasi riferimento agli dei e ora fungeva da centro amministrativo.

«Sono Tenko Br’rado, siamo qui per conto di… del sommo Havard» spiegò la demone. «Ho qualche domanda da farti.»

«Sì, mi ricordo di te» annuì il capovillaggio, un oni dalla carnagione bluastra. Le corna sulla sua fronte, dello stesso colore della pelle, erano larghe ma non particolarmente lunghe. «Cosa vuole il sommo Havard?»

«Stiamo cercando l’orchessa che combatte per il Clero in questa zona. Quella molto forte. L’hai vista?»

«Sì, l’ho vista combattere io stesso. Non so a quale dio sia devota, ma ha una forza assurda: l’ho vista scagliare via orchi grossi il triplo di lei!»

«E com’era?» intervenne D’Jagger. «Ce la puoi descrivere?»

L’oni ci pensò su un attimo. «Pelle verde chiaro, abbastanza alta e muscolosa per essere una donna, ma non così tanto da giustificare quella forza. Combatte con una mazza di ferro.»

«È lei!» esclamò il goblin, euforico. «È sicuramente lei!»

«Ci pensiamo noi a lei» affermò Tenko.

«D’accordo. Hai altri ordini dal sommo Havard?»

La demone rimase un attimo in silenzio. «No.» La risposta suonò piuttosto secca, ma in realtà non sapeva cos’altro aggiungere. «Addio.»

«Emh… Addio» annuì l’oni.

Mentre attraversavano il villaggio verso l’uscita, D’Jagger prese la parola: «Ok, dunque adesso che si fa? Torniamo alla città di ieri e chiediamo in giro?»

«Non penso sarà così semplice» ribatté Shamiram, che non vedeva l’ora di lasciarsi alle spalle la puzza del centro abitato. «Per ora andiamocene da qui, poi ne parliamo.»

Una volta tornati all’astronave, i sei si sedettero intorno al tavolo della sala comune per discutere le prossime mosse.

«Considerando che il Clero sta usando la poliziotta come un’arma, probabilmente la terrà anche sotto sorveglianza» affermò l’umana. «Se andassimo in giro a fare domande desteremmo solo sospetti, quindi ci conviene chiedere ai loro capi. Posso prepararvi un artefatto per interrogarli, ma poi dovrete sbrogliarvela voi.»

«Che tipo di artefatto, se posso chiedere?» intervenne Zabar.

«Uno che renda il bersaglio docile e incline a parlare, e poi abbastanza confuso da non ricordare di avervi visto. Non ci vorrà molto, ma per una missione del genere sarà meglio agire di notte. Volontari?»

Nessuno parlò, così Lunaria prese l’iniziativa e indicò D’Jagger.

«Sì, sì, ci penso io» annuì il goblin.

«Se vuoi posso venire anche io» si offrì Sigurd.

«Sì, ti prego» commentò Shamiram.

«Ah-ah» ribatté il goblin.

«Posso… venire anche io» disse Tenko, ma dal suo tono non era chiaro se fosse una domanda o un’affermazione. «Ho fatto… varie missioni. Di notte.»

«D’accordo» confermò l’elfo. «Ci guarderemo le spalle a vicenda.»

La demone annuì enfaticamente.

«Bene, è deciso.» Shamiram si alzò. «Vado a preparare l’artefatto. Sigurd, sposta l’astronave vicino alla città e preparate un piano d’azione.»

L’elfo annuì.

Come previsto, non ci volle molto prima che l’umana completasse il suo lavoro, ma attese comunque il calar del sole per consegnare l’oggetto magico.

«Come funziona?» chiese D’Jagger, pronto a partire insieme agli altri due.

«Puntatelo su chi vi interessa e fate le domande. Potete anche impartirgli degli ordini. L’effetto durerà per tutta la notte, poi si sveglierà e non ricorderà nulla di quanto è successo. Ma fate attenzione: la magia non è molto potente, quindi se incontrate dei maghi esperti potrebbe non funzionare.»

«Posso provarlo?» chiese ancora il goblin.

«Assolutamente no» fu la secca risposta. «Non farglielo avere per nessun motivo» aggiunse rivolta a Sigurd.

L’elfo, che aveva ricevuto l’artefatto, preferì glissare sull’argomento: «Credo sia meglio andare. Avete tutto?»

Tenko annuì: aveva con sé la spada, la frusta, la bacchetta all’avambraccio e l’elmo.

D’Jagger fece comparire un casco con una vistosa crepa sulla parte frontale. «Pronto.»

«Buona fortuna» augurò loro Zabar.

«Tienili d’occhio» si raccomandò Shamiram a Sigurd.

“Trovate Freyja” aggiunse Lunaria nel linguaggio dei segni.

Il biondo aprì il portellone e l’aria fresca della notte soffiò dolcemente all’interno dell’astronave.

D’Jagger sollevò il pugno con entusiasmo. «Squadra di salvataggio, in azione!»


Note dell’autore

Ben ritrovati :)

E così cominciamo a vedere come se la cava questo nuovo e improbabile gruppo.

La ricerca di Freyja procede un po’ a rilento, ma almeno hanno una pista da seguire. Ora non ci resta che scoprire come se la caverà la squadra di salvataggio.

A presto ^.^


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