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Autore: Isobel Connis    24/11/2022    0 recensioni
Nella clinica Hendersen un giovane fisioterapista si ritrova ad affrontare un lungo percorso riabilitativo con un nuovo paziente,; un tenente dell'esercito ricoverato inseguito alle ferite riportate durante l'ultima ronda. Il soldato rifiuta l'aiuto di tutti, ma il giovane medico é più che deciso a rimetterlo in piedi.
Sequel della Long Find Myself, una raccolta di shot sugli eventi antecedenti e postumi la storia principale.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: Army Dog
Autore: IsobelConnis.
Challenge della settimana: #Ofamostrano del gruppo Non solo Sherlock Multifandom #fuorichallenge
Fandom: Original.
Tipologia: Slice of Life,
Rating: rosso
Personaggi: Drew Maxwell, Yuichi Clark
Prompt “Tira fuori la tua divisa” - “perché non proviamo qualcosa di nuovo” - usi impropri per una protesi - "Sei il mio cane dell'esercito" "Cazzo, sei così nerd"-
Note: Questa shot è situata nella linea temporale di #findmyself che potete trovare qui ->https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4025794


Drew era fisicamente più piccolo di Yuichi, era dolce, solare e sempre allegro. Yuichi più massiccio, più composto, protettivo e si limitava a sorridere
Vedendoli esternamente, era facile confondersi, pensare che il passionale tra i due fosse Yuichi mentre quello dolce a letto Drew.
Ma no, a volte le apparenze ingannano.
Yuichi lo amava, quasi “venerava”, come spesso scherzava Drew nei loro momenti intimi -in genere quando il suo ragazzo aveva il viso seppellito contro il suo pube ed era in preda alle più belle sensazioni che potesse provare-
Drew invece era quello che amava nella sua forma più libera, in quel modo che Yuichi sapeva bene non potersi permettere in nessun altro modo, e Yuichi, non se ne lamentava certo.
Era raro che prendesse l’iniziativa, ma quando lo faceva, Dio, se non lo amava.
I segnali c’erano stati tutti, Drew aveva mangiato abbondantemente, lo aveva baciato di continuo, e gli aveva anche strizzato un paio di volte il sedere in modo tutto fuorché discreto. E Yuichi, non poteva che esserne più felice
«Perché non proviamo qualcosa di nuovo?» fece le fusa Drew separandosi ansante dalle labbra del suo ragazzo, fissandolo nella penombra della loro stanza.
«Nuovo» ansimò rubandogli un bacio «Cosa vuoi fare?» chiese osservando il suo corpo nudo velato da un sottile strato di sudore, testimone della loro notte.
«Tira fuori la tua divisa, tenente» disse sedendosi, osservando per un brevissimo istante i suoi valori.
Un brivido percorse l’intero corpo di Yuichi, e immediatamente la sua erezione si fece attenta contro l’entrata di Drew che, leccandosi le labbra, con un sorriso tanto bello quanto sfacciato la strinse, facendolo gemere.
«Il tuo sottoposto è già scattato sull’attenti, tenente, non vorrà che stili un rapporto disciplinare a suo sfavore, vero?»
Invertendo le posizioni, Yuichi lo costrinse contro il letto, rubandogli un bacio «Fai leva sul mio ego?»
«Mi piace di più quando… c’è, leva e basta»
Ridacchiando Yuichi lo baciò di nuovo, ispirando con forza «Dammi due minuti»
«Stai perdendo tempo» sogghignò «Tic toc»
Nonostante le riserve di Drew nei confronti dell’esercito -data la sua posizione decisamente pacifista- aveva un debole per la divisa. Adorava averlo per casa con l’uniforme dei marine, gli aveva confessato di amare come gli valorizzasse il corpo e come, le maniche arrotolate ai bicipiti, rendessero sexy le sue braccia. E fu proprio quello che fece, rivoltò le maniche mettendo in bella mostra le sue braccia, e si calò il berretto sugli occhi, osservandosi soddisfatto allo specchio.
Dio, se il suo superiore sapesse che usava la sua uniforme per del sesso da favola lo avrebbe congedato.
«Tenente Clark a rapporto» si annunciò assumendo una perfetta posa marziale sotto lo sguardo eccitato di Drew, che lentamente, gli si portò avanti.
Yuichi trattenne un sorriso allo sguardo ammirato del suo ragazzo, quello che traspariva dalla facciata che il suo “ruolo gli imponeva”
«Ha tutta la mercanzia, tenente?»
Con un sorriso sornione, Yuichi portò una sua mano al suo bacino «Vuole fare un’ispezione?»
«Sembra appropriato» disse abbassandogli i pantaloni quel tanto che bastava per esporre la sua erezione umida e gonfia, desiderosa di un po’ di attenzione, inginocchiandosi di fonte a lui la prese tra le labbra, usando tutti quei piccoli trucchi che, aveva scoperto, aver letto online. Drew era quasi morto di vergogna quando era stato colto in fragrante, ma, anziché commentare la cosa, Yuichi si era seduto al suo fianco, invitandolo ad accomodarsi sulle sue gambe, leggendo l’articolo insieme a lui, baciandolo di tanto in tanto, ammettendo che anche lui aveva dovuto fare lo stesso, ce non avesse idea di come si facessero certe cose.
«Cazzo» sfiatò quando Drew mordicchiò appena la sua punta, osservandolo con autentico divertimento che, sapeva, era volto unicamente a far partecipare Yuichi a quel gioco, perché anche lui, si lasciava andare quando era Drew a prendere l’iniziativa, quando si sentiva così bene con il suo corpo da poter fare l’amore anche al di fuori delle coperte, cosa che era migliorata a dismisura con l’arrivo delle nuove protesi che Solo gli aveva progettato, perfettamente proporzionate al suo corpo ed incredibilmente umane nonostante il rivestimento in silicone semitrasparente.
Stringendo appena i suoi capelli lo invitò a sollevare il viso, aiutandolo ad alzarsi.
«Soddisfatto, dottore?»
«Forse» sorrise insinuando la mano all’interno della casacca, accarezzando la pelle calda dei pettorali, stuzzicando i suoi capezzoli turgidi prima di sfilarla oltre la testa, accompagnata dal tintinnio delle sue piastrine.
«Sei il mio cane dell’esercito?»
Sfiatando una risata, Yuichi lo sollevò con facilità, costringendolo contro il muro, strusciandosi lascivo contro il suo ingresso ancora sensibile facendolo mugolare. «Cazzo» sfiatò affondando in lui con un solo movimento, vedendolo inarcarsi ed esporre il collo, rilasciando un lungo gemito di puro piacere «Sempre, Acciaio… Ti piace così eh?» sussurrò leccandogli il collo lascivo, sogghignando quando la mano di Drew corse ai suoi capelli per trattenerlo, e le sue gambe si strinsero contro la sua vita.
«Cazzo, parla di meno e agisci di più se non vuoi che ti infili un automail nel culo» ringhiò gemendo subito dopo, quando le lappate di Yuichi si trasformarono in profonde succhiate contro il suo collo, e il leggero ondeggiare di bacino un susseguirsi di spinte forti e rapide che ebbero il potere di liberare completamente la sua testa, di permettere alla mente sempre attiva di Drew di trovare la sua quiete, di spegnersi, di non pensare a nulla che non fosse piacere.
«Cazzo, sei così»
«Hai… rispo…sto alla battuta… sei un cazzo di nerd… quanto me»
Ghignando contro il suo collo, Yuichi affondo contro la sua ghiandola, premendocisi con forza ma senza muoversi.
Sentì le unghie corte di Drew affondare nelle sue spalle muscoloso, ed era più che certo che avrebbe lasciato il segno.
«Credi ancora che sia il tuo cane dell’esercito?»
Ansimando, fissandolo con lo sguardo completamente appagato dal piacere, Drew sogghignò portandosi indietro i capelli lasciati sciolti.
«Stai ubbidendo ciecamente ai miei ordini» sussurrò mordendogli il labbro inferiore, serrando al contempo i muscoli introno alla sua erezione, facendolo gemere ed aumentare la presa ai suoi fianchi.
«Mi stai sfidando… piccoletto?»
Drew rise apertamente, prima di aumentare la presa ai suoi capelli, costringendolo a guardarlo «A chi hai dato del nano talmente microscopico…» ansimò riprendendo ad ondeggiare, mantenendo serrati i muscoli «Da essere invisibile…» gli morse il lobo «Perfino agli occhi di una formica?»
Gemendo tra i brividi, ormai prossimo, Yuichi bloccò il corpo di Drew contro il suo ed il muro, affondando i denti nella sua spalla, accelerando le spinte, combattendo l’incredibile pressione che quel corpicino era in grado di sprigionare, sentendosi ormai prossimo.
Drew, gemette più forte, senza fare nulla per trattenersi, la presa ai capelli di Yuichi si fece sempre più forte, e fu solo quando sentì il rilascio caldo di suo marito contro il proprio stomaco che la sentì rilassarsi.
Ghignando contro il suo collo, e con un ultimo paio di spinte stremate, Yuichi si riversò in lui facendolo rabbrividire e mugolare.
Sentiva le gambe tremendamente inferme, ma si assicurò lo stesso che Drew fosse ben stabile prima di separarsi con uno schiocco viscido.
Drew stava sorridendo ad occhi chiusi, ed era qualcosa di meraviglioso vederlo così bene. Chinandosi gli rubò un lunghissimo bacio -alla quale Drew rispose all’istante sorridendo- conducendolo fino al bagno per una lunga doccia e forse, chi sa, anche per un terzo round.
 
  
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