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Autore: lmpaoli94    15/12/2022    3 recensioni
In un mondo parallelo in cui la guerra era l’unica cosa esistente, la vita di due creature veniva sconvolta per sempre da un confronto pieno di parole che avrebbe cambiato le loro sorti.
Perché la guerra non è l’unico mezzo per portare la pace.
In fondo esiste un modo che solo la mente di un soldato che non ha niente da perdere può far nascere una nuova era lontano dall’oscurità del male, e dimenticare che la prima vittima della guerra è proprio l’innocenza.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il confronto era ormai arrivato alla fine.
I minotauri di un luogo inesistente e lontano dal tempo e dallo spazio, erano giunti gli uni dinanzi agli altri per prendere la decisioni che avrebbe salvato o condannato la loro stirpe.
Perché se il destino era un gioco da non prendere alla leggera, la prospettiva per un futuro roseo lontano dalle armi e dall’odio, sembrava un miraggio.
Jaless, che si sentiva sempre più impotente, vedeva due schieramenti frapporsi mentre si guardavano con sguardo carico di rabbia e di rancore.
“Ma come si è potuto arrivare a questo?”
Il pensiero di Jaless l’aveva portato a redimersi per la sua razza dopo che era stato vicino alla morte.
L’introspettiva vita che gli stava accadendo era solo il primo sintomo di una fine solo rimandata?
Questa era un’altra domanda che si era rivolto, ma per attendere la sua risposta, doveva leggere negli occhi dei suoi simili.
< Fratelli > aveva cominciato a dire < Com’è possibile che siamo arrivati a questo? Non abbiamo imparato niente dalle scritture che i nostri spiriti ci hanno lasciato in eredità? Perché combattere per questioni stupide? >
< Lottare per la propria terra non è una cosa stupida > insisteva Murgoth facendosi largo tra la folla < Sei tu che non capisci le nostre ragioni! >
< La guerra non è una ragione valida per brandire armi e uccidersi a vicenda. Perché non lo riuscite a capire? >
< Jaless, hai rischiato di morire una volta. Togliti di mezzo dal campo di battaglia e mettiti al riparo ora che puoi. >
< Allora se continuerete a farvi la guerra, non potrò fare altro che andarmene da questo mondo che ho amato e odiato allo stesso tempo. Perché questo luogo sento che non mi appartiene più e vedervi uccidervi a vicenda distruggerebbe solo il mio animo fragile. Se siete intelligenti, farete la scelta giusta. >
< L’unica scelta consigliata e giusta è mettere sul piatto la legge del più forte. E solo i minotauri di tale valore riusciranno a sopravvivere. >
< Allora tu non sarai tra questi, Murgoth. >
Una voce grave e sconosciuta rimbombò dietro le fila dei minotauri.
< Gratel, che cosa significa tutto questo? >
< Ci hai gettati in una guerra che non ci è mai appartenuta. Come hai potuto farci questo? >
< Ma io veramente… Dovevamo combattere e dobbiamo farlo tutt’ora! È nella nostra natura! >
< E’ qui che ti sbagli… Per questo io e tutti gli altri nostri uomini getteremo via le nostre armi. Perché non possiamo continuare a combattere per le sciocchezze. >
< Credi davvero che la guerra sia una sciocchezza?! Allora non sai quello che stai dicendo? >
< Scommetti? >
Mentre anche tutti gli altri minotauri stavano gettando a terra le loro armi, Jaless sentiva dentro di sé un senso di rinascita che credeva di avere dimenticato.
In quel momento l’intelligenza delle creature aveva sovrapposto l’odio che stava per essere risucchiato da una luce talmente forte che sarebbe durata fino alla fine dei tempi.
Mentre i minotauri circondarono Murgoth per gettarlo nei sotterranei delle loro terre, Gratel si avvicinò a Jaless per ringraziarlo delle belle parole. >
< Stavolta le buone intenzioni hanno avuto la meglio > gli spiegò Gratel < Ma sarà sempre così? >
< Dipende tutto da noi… Sopprimiamo l’odio e potremmo vivere in pace. >
E nel dire così, nelle terre dei minotauri fu dimenticato per la voglia di combattere, facendo spazio alle speranze che fino a poco tempo prima avevano dimenticato.

   
 
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