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Autore: LaTuM    13/09/2009    15 recensioni
Il 3 maggio 1998 uno è scomparso e non ha voluto essere cercato. Cinque anni dopo però, l'altro l'ha trovato.
[post 7° libro senza epilogo]
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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The Disappeared - Epilogo

Disclaimer: Tutto appartiene a JKRowling. Io non ci guadagno nulla.



 

The Disappeared

 
Epilogo

 

Il 3 maggio 1998 Harry Potter era scomparso dal Mondo Magico.

 

Il 3 maggio 2004 i maghi ancora celebrano l'anniversario della morte di Voldemort mentre la Londra Babbana si sveglia pigramente, come ogni lunedì mattina. I primi autobus invadono le strade e con il passare dei minuti i volti assonnati dei lavoratori fanno capolino sui marciapiedi. A giorno nessuno pare avere fretta, sembrano tutti in anticipo. La stanchezza è tale che arrivare in ritardo sembra quasi un obbligo e la pioggia di maggio che gli fa compagnia sembra non disturbare nessuno.

 

Anche Harry Potter si sveglia nuovamente nel suo letto vuoto. Si serve velocemente di una tazza di tè e un paio di fette di pane tostato con burro salato dal vassoio con la colazione che ha trovato sulla scrivania davanti alla finestra. Si veste velocemente con un paio di jeans e una maglietta rosso oro. Quella però non è una maglietta qualunque. È una maglietta con il simbolo araldico di un leone rampante e la scritta Gryffindor sotto di esso. Sa che non gli faranno più domande a riguardo, oramai hanno imparato che Harry non presta attenzione a scomode questioni a cui non vuole rispondere. Quella maglietta è il suo personale modo di festeggiare. Quel giorno lui sopravvisse di nuovo e scappò. Oggi vuole cambiare ancora.

Ancora una volta ha voltato le spalle al passato. Mesi fa ha detto addio alla sua Nemesi: ha capito il perché del suo tentativo di riportarlo indietro, ma lui non può tornare nel Mondo Magico e Draco non avrebbe mai potuto rinunciarvi.

Ora sono entrambi di nuovo soli. Crede almeno. Spera vivamente che Draco si rifaccia una vita come avrebbe dovuto fare anni e anni fa, invece che perdere tempo per cercarlo e indugiare nel suo ricordo.

Harry non esce neanche di casa per andare al lavoro: a lui basta agitare la bacchetta e a quell'ora può tranquillamente smaterializzarsi in un vicolo poco distante dal negozio. Arriva appena in tempo per vedere arrivare il primo dei camion carichi di merce che andranno a riempire il negozio. Porta velocemente le sue cose nell'armadietto, nascondendo come suo solito la bacchetta nella borsa prima di raggiungere i suoi colleghi e iniziare a spuntare i carichi dei bancali e suddividerli a seconda del reparto in cui andranno caricati gli articoli.

Lavorano come sempre, tra una risata e un litigio, uno sbuffo e un lamento. A turno vanno in pausa. A turno arrivano quelli che faranno chiusura. A Harry piace fare apertura: non c'è mai molta gente e per tre ore possono lavorare a negozio chiuso senza i clienti.

Alle due il turno di Harry finisce ma questa volta non si smaterializza a casa sua, bensì sul pianerottolo di una palazzina di Notting Hill.

Suona il campanello e la porta viene aperta da una ragazza infagottata in una paio di vecchi jeans consumati sulle ginocchia, una maglietta nera e una camicia di flanella verde decisamente troppo larga per lei.

Abigail non gli chiede nulla; lo invita semplicemente ad entrare e Harry si accomoda in salotto. Lei va in cucina mentre lui si siede sua vecchia poltrona verde scuro. La stanza non è cambiata dall’ultima volta che la vista: il divano contro il muro, la poltrona poggiata alla parete opposta e un tavolino da caffè in mogano su un tappetino al centro del piccolo salotto. Accanto alla poltrona c’è sempre il computer di Abigail, già acceso e con un documento di Word aperto. In mezzo alla grande libreria di legno scuro, c’è ancora il televisore perennemente in funzione più per farle compagnia che per vera utilità. Harry appoggia a terra la borsa e s’incanta a guardare un raggio di sole che filtra attraverso una pesante tenda rossa, come il divano. La ragazza lo raggiunge dopo alcuni minuti posando un vassoio con tè e biscotti sul tavolino da caffè.

Riempiono le tazze e zuccherano la bevanda, iniziando a sorseggiarla in silenzio.

Lei continua a non parlare, così decide di farlo Harry.

« Tutto iniziò nel 1981, quando i miei genitori morirono la notte di Halloween... »

Per la prima volta nella sua vita le dice tutto, senza nasconderle più nulla. Le parla di Voldemort, James e Lily, dei Dursley, di Ron ed Hermione, di Hogwarts, Piton e Silente, del Quidditch e dei Grifondoro eterni rivali dei Serpeverde. Non si dimentica né di Sirius né di Remus o delle sue avventure. Le dice che oggi è l'anniversario della liberazione del Mondo Magico. Le spiega perché Voldemort volesse ucciderlo, come è morto e perché lui ha deciso di scappare.

Harry parla per quelle che gli sembrano ore – e forse lo sono davvero - senza fermarsi e Abigail non lo interrompe mai. Lei lo ascolta e beve il suo te. Harry non guarda mai la ragazza negli occhi, soprattutto quando arriva il momento di raccontarle di Draco, di cosa c’è stato tra loro ai tempi di scuola, di come l’avesse quasi ucciso con incantesimo oscuro al sesto anno, di come Draco avesse negato di riconoscerlo quando li avevano catturati i Ghermidori. Non manca di menzionare l’Ardemonio o il debito di vita che aveva con sua madre e che aveva estinto con il testamento scritto prima di fuggire. Le racconta del tradimento di Malfoy, dell’accordo che il biondo aveva fatto con Ron ed Hermione e degli incantesimi di protezione che aveva messo sulla sua casa e sul negozio in cui lavoravano per evitare che qualunque mago si avvicinasse a lui. Draco soprattutto. Le dice che si sente in colpa per averlo buttato fuori a calci dalla sua vita, ma non poteva non farlo. Sa di non è mai stato l’Eroe buono che molti vedevano in lui, ed essere stato un Horcrux lo minato troppo, ben più di quanto avesse pensato all’inizio. Ribadisce quanto odia i maghi oscuri, ma non le nasconde che alla fine è diventato il surrogato di un gelido Mangiamorte. L’unica differenza è che lui protegge unicamente se stesso. L’ultima cosa che vuole è fare del male agli altri. L'arrivo di Draco cosìall'improvviso l'ha sconvolto più di quanto pensasse, per la prima volta dopo anni qualcuno si era insinuato nella sua vita e alla fine Harry ammette ad alta voce che forse aveva iniziato davvero a provare qualcosa per lui. Solo che nella sua nuova vita non c'era posto per Malfoy.

Si chiede ad alta voce - parlando più con se stesso con con Abby - se era disposto a tornare indietro nel Mondo Magico qualcuno. Per Malfoy.

La sua risposta è no, e per questo è stato meglio per tutti allontanarlo per sempre dalla sua vita.

Harry non ha più parole. Si sente del tutto prosciugato e beve un sorso di tè, oramai gelido.

E’ strano, ma non fa così male come temeva. È quasi una liberazione, un modo per esorcizzare il ricordo: tramandarlo a qualcuno. Non sa perché ha raccontato tutto; forse perché continuare a nascondersi è diventato troppo pesante. Si è esposto e ha appena rivelato l’esistenza di un mondo che i Babbani non dovrebbero conoscere. Poi ci pensa e si rende conto che lei però non è una Babbana comune, e forse per questo è l’unica persona che è riuscita ad avvicinarsi a lui senza venire allontanata. Per un po’ forse è stato così, ma la ragazza gli ha sempre dato sicurezza. Forse non conoscerà la magia ma, come lui, è una strega che non fa parte di quel mondo. Quando sente che gli occhi no sono più umidi, alza il viso e incontra lo sguardo di lei: Abigail sta sorridendo.

 

 

-Fine-

 

 

Note dell’autrice:

L’epilogo… si è triste, immagino, ma era l’unica conclusione possibile per questa storia. Credo che ogni autore abbia il suo tema portante e per me è la fuga di un personaggio dal suo mondo e solitamente lo lascio sempre ad un punto dal quale in poi andrò avanti da solo, senza il mio ausilio perché credo (e spero) di aver fatto maturare i protagonisti. Immagino che a questo punto Harry e Draco siano cresciuti tutti a sufficienza per sapere come vivere la loro vita. C’è solo una cosa che ho lasciato in sospeso (anche se non so quanto abbia influito per voi): Abigail non sa davvero nulla o semplicemente ha sempre finto di essere all’oscuro di tutto? Quel sorriso finale cosa significa? A voi la scelta. Io non ho intenzione di dirvi nulla a riguardo.

 

Comunque…

 

So che non v'interesserà, ma mi piace spiegare come e perché nascono le mie fanfiction. Solitamente lo faccio nel prologo, ma questa volta ho preferito posticipare all'epilogo.

L'idea per questa storia mi è balenata in testa un giorno appena uscita dal Decathlon quando ho visto che nel reparto equitazione si aggirava un ragazzo con i capelli scuri, gli occhiali e sulla fronte una cicatrice cava a forma di saetta. No, davvero, non è uno scherzo. Inizialmente mi ero messa a ridere all'idea di andare a chiedere a Harry Potter quando sarebbero arrivati i paraglomi, ma poi la cosa ha perso l'aspetto comico e ha preso forma la domanda "ma se Harry scappasse e si rifugiasse tra i Babbani, andando a lavorare in un negozio di articoli sportivi?". E così è stato. La scelta del reparto equitazione ha coinciso con il fatto che è il mio sport passione e quindi conosco abbastanza la natura dei prodotti che vengono venduti.

Back to the Future: oggi, settembre 2017, se qualcuno mi conosce di persona, può cogliere tutta l'ironia di questa storia che vede Harry Potter che lavora in Decathlon.

 

Al momento ho concluso Poetica Ironia, una shot lunga e follemente romantica per tirare su gli animi di quelle che sono rimaste male per la conclusione di questa storia, e poi qualche idea per una nuova longfic intitolata Alles Verloren che sarà un'altra versione del post settimo libro senza epilogo.

Ringraziamento: devo ringraziare enormemente LeaRachelBlackbird_et_Ann perché grazie a lei ho scoperto che su AO3 un pischello che si fa chiamare Purebloodboyy ha pubblicato questa storia nel suo account senza che gli avessi dato il permsso di farlo e senza citarmi come autrice. Grazie mille per avermi fatto sapere cosa stava succedendo <3

   
 
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