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Autore: Star_Rover    31/05/2023    5 recensioni
Ovvero: come un anti-eroe americano tentò di sopravvivere alla sua apocalisse personale nel mezzo di una guerra mondiale.
***
Per raggiungere il suo obiettivo doveva dimostrare di non essere quel che era realmente. O’ Hagan poteva vantare una consolidata esperienza nel campo. Da buon impostore aveva finto in ogni genere di situazione, poteva fingere di essere anche un valoroso soldato. O almeno così credeva...
Genere: Avventura, Commedia, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie mille per essere passati da queste parti, spero che le vicende di Billy possano continuare a intrattenervi. 
Un ringraziamento speciale ai gentilissimi recensori. 
Buona lettura! 

 
3. Rifornimenti
 

Dopo aver salutato i nuovi arrivati con la prima notte di bombardamenti, i tedeschi parvero svanire nel nulla. Soltanto gli inglesi potevano testimoniare a favore della loro esistenza, poiché oltre ai reticolati non si scorgeva anima viva.
L’artiglieria nemica si faceva sentire all’alba e al tramonto, ma solo per qualche colpo di avvertimento. I tedeschi non sprecavano munizioni.
In quel periodo per Billy la vita al fronte non appariva poi così terribile. L’importante, quando si usciva in trincea, era parlare piano e tenere la testa bassa. Per il resto era tutta una questione di fortuna, e Billy in quei giorni era proprio un uomo baciato dalla buona sorte. Non era mai stato scelto per le escursioni notturne, dunque era rimasto al sicuro per tutto il tempo.
Venne però selezionato per occuparsi dei rifornimenti, ciò significava che al posto che avvicinarsi al nemico sarebbe dovuto tornare nelle retrovie. Quando il tenente Dunkel lo assegnò alla squadra il soldato O’ Hagan trattenne a stento la sua felicità.
 
Il sentiero che conduceva al villaggio non era mai stato considerato pericoloso, fino a quel momento il nemico non aveva intercettato il passaggio nella foresta.
Lungo la strada Billy fu coinvolto in una conversazione con il soldato Evans.
«È strano, non riconosco il tuo accento. Da dove hai detto di venire?»
«Boston»
«Davvero? Non l’avrei mai detto. Madden è di Boston, a volte non riesco nemmeno a capire quel che dice!»
A quel punto intervenne Warren: «O’ Hagan è un irlandese, non dovrebbe sorprenderti il fatto che venga da Boston!»
Billy tentò di precisare il fatto di non essere un vero irlandese, ma venne subito interrotto.
«Certo, ma non parla come un abitante del New England!»
«Perché tu sei un esperto nel riconoscere come parla la gente?» lo stuzzicò Warren.
«Ovviamente. Posso affermare con estrema certezza che tu parli come un idiota!»
I ragazzi scoppiarono a ridere, tutti tranne il caporale Thomas Miller, il quale non aveva mai mostrato un accenno di sorriso. Era sempre cupo e silenzioso, e nessuno aveva voglia di domandarsi il perché.  
Anche in quell’occasione Miller si limitò ad accendersi una sigaretta e ad affrettare il passo.
 
Una volta raggiunta la strada che conduceva al villaggio i soldati si occuparono di scaricare i furgoni, al fronte era giunto di tutto: armi, munizioni, provviste e medicine.
Billy si avvicinò ad una cassa, dopo aver gettato una rapida occhiata al suo contenuto la richiuse e corse ad avvertire il soldatino Jackson.
«Avanti, dammi una mano. Questa la portiamo noi!»
Il ragazzo obbedì, seppur controvoglia. Non era così che aveva immaginato la sua entrata in guerra.
Jackson non si dimostrò particolarmente entusiasta di svolgere quel compito noioso e faticoso. Nel momento in cui gli fu chiesto di poggiare il peso a terra il giovane maneggiò la cassa con ben poca delicatezza.
Billy lo rimproverò severamente.
«Piano, Danny! Abbiamo un carico particolarmente delicato»
Jackson si stupì per quella reazione così sentita, il suo commilitone era seriamente preoccupato. La recluta ipotizzò di star trasportando un carico di esplosivi, non trovò altra ragione per cui dovesse essere necessaria tanta cautela. Immediatamente si sentì in colpa per aver trascurato il suo dovere.
«Scusa Billy, prometto che farò più attenzione»
«Bravo ragazzo. Avanti, non abbiamo tempo da perdere!»
 
Inaspettatamente, O’ Hagan aveva preso a cuore la sua missione ed era deciso a portarla a termine. Trasportare quella cassa divenne una questione di vitale importanza.
I due portatori seguirono la modesta carovana di soldati in marcia verso la prima linea. Il sentiero però divenne sempre più tortuoso e difficoltoso da percorrere, soprattutto con un carico così ingombrante.
A metà strada Jackson diede segni di cedimento. Fu costretto a fermarsi e fu tentato di aspettare che qualcuno potesse prendere il suo posto.
Billy era altrettanto provato dalla fatica, ma era intenzionato a proseguire senza indugio.
«Coraggio, dobbiamo assolutamente trasportare questa cassa in prima linea!»  
«Non ce la faccio più! È troppo pesante» si lamentò Danny.  
«Non mollare soldato! Pensa ai nostri commilitoni che stanno combattendo eroicamente, non possiamo deluderli!»
Jackson non poté ignorare quelle parole di incoraggiamento. L’enfasi e la passione del soldato O’ Hagan lo convinsero a non demordere.
Fino a quel momento non aveva mai pensato che Billy potesse essere un esempio di forza e determinazione, eppure dovette ricredersi.
 
Quando i primi proiettili caddero ai lati della foresta Billy temette che ogni suo sforzo sarebbe andato perduto. I tedeschi avevano scelto il momento peggiore per individuare il sentiero, ma era probabile che tutto quel movimento avesse insospettito il nemico. 
Quando il terreno smise di tremare O’ Hagan si arrampicò sul bordo del fosso, cercando immediatamente il prezioso carico che era stato costretto ad abbandonare. Per quanto fosse importante quella missione, dopo la prima esplosione non aveva esitato a correre via per salvare la pelle.
Destino volle che, tra le decine di casse rovesciate e distrutte, quella di Billy era rimasta integra. Non aveva subito il minimo danno.
Jackson si mostrò esitante, l’ultima cosa che voleva era rischiare di saltare in aria trasportando granate o chissà quale altro ordigno pronto ad esplodere.
Ancora una volta Billy risultò convincente.
«Fidati di me, andrà tutto bene. Ormai manca solo l’ultimo tratto per raggiungere le nostre postazioni»
Danny prese un profondo respiro prima di sollevare per l’ennesima volta la cassa. Pensò che, nel peggiore dei casi, almeno avrebbe svolto il suo dovere, aiutando i suoi compagni. I pericolosi esplosivi all’interno di quella cassa avrebbero potuto diventare le armi decisive nella prossima battaglia.
 
Billy era ormai esausto, non aveva mai faticato tanto in tutta la sua vita. I tedeschi erano tornati silenziosi, l’ultimo attacco sembrava averli soddisfatti per quel giorno.
Jackson era in preda a un attacco di euforia, l’idea che quella cassa potesse essere di vitale importanza per il progredire della guerra gli aveva donato la forza che solo un adolescente esaltato poteva manifestare in un momento del genere. Grazie all'improvvisa esplosione di energia del suo compagno Billy riuscì nella sua impresa. 
O’ Hagan poté considerarsi soddisfatto quando ripose il suo prezioso carico al sicuro. Come ben ricordava, il magazzino sotterraneo dove venivano conservate le scorte non era troppo distante dal suo rifugio.  
Danny fu tentato di sbirciare all’interno della cassa misteriosa, ma Billy lo trascinò via afferrandolo per un braccio.
«Ottimo lavoro soldato, adesso ci siamo proprio meritati un po’ di riposo!» esclamò, supportando il più giovane con una vigorosa pacca sulla spalla.
Jackson sorrise con fare compiaciuto, in fondo O’ Hagan era un collega più adulto, si sentì gratificato dai suoi elogi e ben presto dimenticò la questione degli esplosivi.
 
***

Quella sera i soldati che avevano preso parte all’operazione poterono godersi il meritato riposo, evitando così il temuto turno di guardia notturno.
Il tenente Dunkel si occupò di controllare il materiale appena giunto in prima linea.
Al termine dell’ispezione il comandante esaminò il contenuto dell’ultima cassa con aria perplessa.
«Dunque questo è tutto ciò che abbiamo?»

Il sergente McKee annuì riportando gli ultimi dati sul registro. L’inventario era stato più breve del previsto, poiché metà dei rifornimenti era andato disperso a causa dell’attacco nemico.
«Al momento siamo isolati, non sappiamo quando potremo ricevere nuovi rifornimenti. Rischiamo di rimanere presto a corto di munizioni»
Nonostante la gravità della situazione McKee non riuscì a trattenere un mezzo sorriso.
«Consideri il lato positivo signore, almeno potremo tenere alto il morale dei nostri uomini»
L’ufficiale incrociò le braccia al petto, osservando con rammarico la cassa colma di bottiglie di birra.
«E pensare che per arruolarmi ho anche smesso di bere…»
   
 
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