Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Terreno    18/11/2023    0 recensioni
La dea del volo si ritrova a giudicare Anthony, dopo che la vita dell'uomo è finita.
 
Costei ripercorre allora gli eventi salienti del passato di colui che deve giudicare. La divinità però è in grado di capire il contesto dove l'uomo è vissuto, a differenza dell'altro, così come notare cose che gli sono sfuggite.
 
 
La storia altro non è che un cossover dei racconti (L'intelligenza artificiale sta rendendo obsoleta quella umana, con gioia della stupidità) e (Non rinunciare alle tue ali).
Genere: Drammatico, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Termino l’incantesimo. Ho visto tutto, riguardo la vita dell’uomo, fino al giorno finale. Guardo Anthony ed inizio a tirare le somme. Nella sua vita non ha fatto altro che versare tributi alle compagnie che controllavano le intelligenze artificiali. Prima dando loro i suoi dati, inconsapevole del loro valore, poi i suoi soldi, non appena ha potuto lavorare. Proprio lui, che non voleva fare mai alcuno sforzo, che avrebbe voluto avere tutto gratis, ha finito per dedicare la sua vita a dare quello che aveva a queste organizzazioni! Queste lo hanno illuso che, dando loro poco, avrebbe ottenuto fama e successo. Così, pochi soldi alla volta, Anthony è finito per dar loro capitali. Non appena però costui non è stato più utile a quelle compagnie, che ormai controllavano il mondo, queste si sono disfate di lui. Un modo veramente stupido per vivere la propria vita.
Anthony, però, non ha solo buttato via la propria vita, Anthony e tutte le persone come lui hanno distrutto la vita di molte altre persone. Che avrebbero avuto un futuro felice, che non hanno contribuito al disastro o che, addirittura, hanno cercato di prevenirlo. Certe cose non ricadono solo sulla persona che le compie, ma su tutti e quando le coinvolgono la collettività, non vengono premiati i giusti e puniti gli stolti, ma tutti subiscono le conseguenze di tali azioni, siano esse un premio o negative.
Il mondo è stato rovinato e la colpa è della folta schiera delle persone come Anthony. Pensate che gli unici colpevoli siano i proprietari di quelle compagnie? Vi faccio una domanda, pensate che durante una dittatura le colpe e i crimini siano solo opera del dittatore? Non vi siete mai chiesti se non ce l’abbiano anche tutti gli stupidi che lo sostengono, grazie ai quali è andato al potere e che eseguono a bacchetta ogni suo ordine, convinti di fare del bene?
Anthony e tutte le persone come Anthony sono state un elemento fondamentale per arrivare a questo punto, per permettere a quelle compagnie di arricchirsi a dismisura e controllare tutto. Così come un dittatore non è nessuno senza un popolo che lo acclama. Già, quell’Anthony è stato fondamentale, lo stesso Anthony che hanno abbandonato, non appena hanno trovato qualcosa che potesse servirli meglio, ovvero i robot. L’intelligenza umana a cercato di sopravvivere, capendo che la nascita di una più potente di sé potesse costituire una minaccia per continuare a stare nel mondo. Come un animale sa di non dover desiderare che nel suo stesso ambiente arrivi una specie competitrice, che la porti all’estinzione. Gli stupidi però sono stati tanti. Di fronte a un numero così elevato non hanno potuto fare molto per impedire che arrivasse qualcosa che avrebbe finito per soffocarla, qualcosa che li ha incantati con promesse e illusioni.
Per fare un paragone, è stato come se un dittatore abbia deciso di sostituire i suoi sudditi con degli automi, ancora più ubbidienti. Una sostituzione che però, poteva avvenire solo con il sostegno dei suoi sudditi. Costoro gliel’hanno data, credendo che ciò li esonerasse dagli obblighi nei confronti del loro capo, non pensando che il dittatore si sarebbe sbarazzato di loro, una volta non più dipendente dal popolo.
Già, è così che il mondo è stato ridotto in quello stato e gli unici a non pagarne le conseguenze sono state delle persone, forse, intelligenti, ma di certo senza scrupoli, che detenevano davvero il controllo sull’intelligenza artificiale. Il resto ha subito le conseguenze negative, sia che le meritasse, sia che non le meritasse.
 
Pensare che sarebbe potuto non andare così! Se solo fossero stati messi dei paletti a tale tecnologia! Se la legge avesse posto dei confini oltre i quali non avrebbe potuto procedere!
Come sarebbero andate diversamente le cose! Quante vite sarebbero state felici! Quanti sogni si sarebbero realizzati! Quante persone, compreso Anthony, non si sarebbero ridotte in quello stato.
Già, dei limiti. Non pensate che sia possibile distribuire a tutti, equamente l’intelligenza artificiale. Questa tende spontaneamente al monopolio, dato che solo chi ha molti soldi potrà permettersi dei supercomputer e quindi dei programmi migliori della maggioranza. Se non ci sono delle leggi a disciplinarla, questa seguirà semplicemente il flusso del capitalismo, arrivando a venir controllata da pochi. Di regole, però, non ne ho viste, se non legate prettamente alla sicurezza. Niente che riguardasse la libertà, il beneficio dell’umanità, la giustizia sociale, l’arte e la cultura. Si è sviluppata in quel modo, solo perché poteva farlo e pochi si sono posti una domanda semplice, su cosa volessero che l’umanità diventasse. Forse un dispositivo mobile è in grado di risolvere i problemi meglio di un umano, ma davvero valeva la pena desiderare che le persone diventassero una massa di stolti, accuditi dai loro dispositivi, quasi fossero dei genitori? Se un’intelligenza artificiale compone meglio di un essere umano, davvero è una buona idea che le persone rinuncino a comporre, diventando semplici consumatori di musica?
 
Ora capisco perché il Consiglio degli dei, mi ha assegnato questo compito: a un mondo in cui avevo donato agli abitanti la capacità di volare, è accaduto qualcosa di simile. Solo che in questo caso è stato ben più grave: mentre con loro a diventare obsolete erano le ali, con questi a diventare obsoleta è stata l’intelligenza.
Se rinunciare alle proprie ali era un errore, arrivare a rendere obsoleta l’intelligenza è qualcosa di incalcolabile.
Già, è perché ho vissuto una situazione del genere. Forse mi hanno assegnato questo compito perché supponevano che fossi la persona più adatta a tale compito. Forse, perché l’hanno semplicemente trovato giusto, trovando appropriato assegnarlo a me, perché ormai mi ci vedono bene in questa situazione.
 
Meglio, però, che non divaghi: sono qui per un motivo ben preciso.
Una persona, davanti a me aspetta un giudizio. Sta lì, timorosa. Rimango seduta e alzo gli occhi dalla mia scrivania. Fisso quella presenza umana.
L’ho pesata e non vale molto.
Le sorrido.
“Molto bene, Anthony. Ho deciso che ti farò reincarnare in un mondo come quelli del genere fantasy.”
Anthony è tutto contento della cosa. Sì, lo farò reincarnare in un mondo del genere, ma come una pecora. Questo, però, non glielo dico.
“Questo è il mio giudizio.”
Aggiungo. Non voglio rovinargli il momento di felicità. La prenderebbe non bene nel sentire che non sarà umano in quel mondo. Ormai so chi è e so come reagirebbe.
Se pensate però che la mia sia una punizione, vi sbagliate di grosso: semplicemente sto dando una vita più consona a uno come lui. Una vita umana non sarebbe vissuta bene, da uno come lui. Farebbe gli stessi errori, farebbe subire a se stesso e agli altri le conseguenze negative delle proprie azioni e non è detto che sarebbe più felice da umano.
So bene cosa farà da pecora. Sarà ben lieto di conformarsi ai canoni del gregge. Cercherà di essere la pecora più pecora di tutte, convinta che ciò la renderà speciale. Ovviamente se ciò non comporterà una fatica eccessiva. Cercherà di ottenere l’approvazione del pastore e che costui la noti, vedendo in lui il suo benefattore, inconsapevole che la tenga per la sua utilità.
In questo modo farà sicuramente meno danni rispetto a quanti ne farebbe da umano. Le azioni saranno più o meno uguali, ma l’ambiente sarà atto a contenerle.
Quindi, felice Anthony, più sicuri gli altri.
Certo, il problema è che di “Anthony” ce ne sono tantissimi, ma non temete. Nel pianeta dove intendo spedirlo vi sono moltissime pecore, che danno alla luce in continuazione loro simili, quindi vi è posto per tutti.
 
E tu, mio lettore, trai insegnamento da questo episodio. Se mai, nel tuo pianeta, sia diverso o simile a questo, ti troverai a vivere una situazione del genere, impedisci che questi fatti accadano anche a te. Non lasciare mai che l’intelligenza e tutte le attività da esse derivate, diventino obsolete. Coltivala e abbine cura e vedrai i frutti che ti darà, siano essi delle abilità acquisite tramite l’apprendimento, la capacità di risolvere problemi, il comprendere gli altri o qualsiasi altra cosa.
Guardati bene dal delegare a qualcos’altro ciò che la tua mente potrebbe fare e pretendi che questa cosa debba seguire delle regole ferree, al fine che non possa minacciare la tua intelligenza.
Sii tu il protagonista della tua vita. Sia la tua mente a fare le scelte. Fai in modo che sia l’intelligenza umana quella che decida le sorti dell’umanità. Non cedere niente di quello che è o può fare.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Terreno