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Autore: Placebogirl_Black Stones    11/03/2024    1 recensioni
Raccolta di song-fic sulla coppia Jodie/Shuichi
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jodie Starling, Shuichi Akai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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JUST TONIGHT
 
 
All at once the music stopped, the feeling went away
An ugly picture, me and you, but nothing I can change
You know what happens with the lights back on
The less you know the more you want (you want, you want)
 
 
Mi hai chiamata all’improvviso dicendomi di venire alla Villa dei Kudo. Ho provato a chiederti la motivazione, ma hai eluso la domanda, come sempre. Mi sono precipitata lì, temendo che potesse essere successo qualcosa, pervasa dalla preoccupazione e da quell’immortale voglia di vederti. Credo che in cuor tuo tu lo sappia che ti basta schioccare le dita per farmi correre da te.
Quando ho fermato l’auto di fronte al cancello d’entrata non hai aspettato nemmeno che scendessi: sei uscito tu di casa e ti sei avvicinato. Probabilmente stavi spiando il mio arrivo da dietro le tende.
Mi hai chiesto di fare cambio posto, desideroso di guidare la tua Mustang rossa. Mi chiedo se ti ci sei affezionato più che alla tua vecchia Chevrolet nera, compagna di mille avventure. Anche a me era cara quell’auto, perché l’associavo a tanti ricordi di quando siamo stati insieme. Mi portavi sempre a fare lunghi giri, attraversando il ponte di Brooklyn, tra le luci della città. Sembrano ricordi così lontani da appartenere ad un’altra vita.
Rimetti in moto l’auto e parti, mentre ti chiedo di nuovo come mai mi hai chiamata. È allora che mi rispondi con un “Avevo voglia di guidare questa macchina”, lasciandomi di sasso. Non riesco davvero a credere che tu mi abbia fatta venire qui solo per questo futile motivo. Forse c’è di più, qualcosa che non vuoi dirmi o che non sai come dirmi.
Ti rinchiudi nel tuo silenzio e accendi la radio; mi aspetto di sentire una canzone giapponese di quelle in vetta alle classifiche, invece sei sintonizzato su una stazione che sta trasmettendo musica d’oltreoceano. Una canzone nella nostra lingua madre risuona dentro la vettura e io la riconosco subito: potrei distinguerla fra mille, perché è l’unica in grado di farmi battere il cuore come il giorno in cui mi è rimasta impressa sulla pelle. È la canzone che davano alla radio quando ci siamo scambiati il primo bacio, dopo essere usciti insieme almeno quattro volte. Anche quel giorno mi avevi portata a fare un giro in auto e ci eravamo fermati per osservare da lontano le luci di Manhattan che brillavano come stelle nella notte.
Trasportata dalle note e dalle parole, ripercorro l’autostrada dei ricordi che ad oggi hanno un sapore dolceamaro. Mi chiedo se anche a te questa canzone fa lo stesso effetto, se anche tu ci ripensi a quello che eravamo.
La canzone finisce e si porta via quella sensazione di malinconia, lasciando spazio a una fotografia ingiallita del tardo pomeriggio di ottobre in cui mi hai lasciata. È un ritratto che ad oggi detesto, come Dorian Gray, ma non posso fare altro che fissarlo impotente. Non posso cambiare ciò che è stato, non posso tornare indietro a quel giorno e convincerti a non farlo, perché la tua decisione l’avevi già presa.
Dentro una macchina abbiamo vissuto i nostri momenti più belli e dentro una macchina è stata la nostra fine. Così sono diventata la vecchia Chevrolet nera in fiamme e lei la tua nuova, sfavillante Mustang rossa.
Quando sei partito per il Giappone sono tornata spesso in quel punto dove mi avevi baciata, ma le luci della città non mi sembravano più così luminose. La notte aveva inghiottito tutto nella sua coltre nera.
Non abbiamo più avuto nessun contatto, l’unico a sapere come andassero le cose era James. Ho atteso tanto un tuo messaggio che non è mai arrivato. Le luci si erano spente sul palcoscenico della nostra storia.
Quando si sono riaccese al tuo ritorno, niente era più come prima. Avrei voluto chiederti così tante cose, ma conoscendoti avresti evitato di rispondere. Non sapevo nulla di cosa fosse successo a te o alla tua nuova ragazza e nonostante una parte di me avesse paura della verità, meno sapevo e più ardeva in me il desiderio di sapere.
Com’è stata la tua vita accanto a lei in quei tre anni? Anche con lei andavi a fare lunghi giri in auto? Mi hai pensata, qualche volta?
 
 
We'll never be the same, never feel this way again
I'd give you anything but you want pain
A little water please, I taste you all over my teeth
Never again
Just tonight?

Ok
 
 
Siamo cambiati, non siamo più le stesse persone che eravamo cinque anni fa. Probabilmente non ci sentiremo mai più come ci siamo sentiti nei primi mesi della nostra conoscenza e anche in quelli successivi: il profumo delicato di un nuovo amore che sboccia, che accarezza il cuore come la brezza delle fresche sere di maggio, il seme di qualcosa di importante che mette le radici. Nessuno di noi due ha mai creduto alle favole, eppure la mia storia con te è stata proprio questo. Avrei dato tutto ciò che avevo per te, anche adesso sarei disposta a darti qualunque cosa tu desideri per vederti sereno, ma sembra che tu voglia solo continuare ad annegare in silenzio nel tuo dolore.
La luce del tramonto che poco prima aveva tinto Tokyo di un caldo arancione sta lasciando spazio alla violacea sera. Presto il cielo muterà, vestendosi di stelle, anche se con le luci artificiali di questa metropoli è difficile vederle.
Continui a guidare in silenzio, senza dirmi nulla e io siedo accanto a te facendo lo stesso. Se volevi fare un giro per sfuggire alla prigionia del vivere una vita che non è la tua, perché non lo hai fatto da solo? Perché mi hai portata con te? Che cosa rappresento per te, Shu?
Mi mordo le labbra e mi sembra di sentire il sapore del tabacco misto all’aroma di menta del dentifricio. Di questo sapevano i tuoi baci. Vorrei tanto bere dell’acqua per cancellare quel gusto: ricordarlo fa solo male. Eppure non riesco a separarmi da questa bugia che prende forma nella mia mente, portandomi a fingere di essere tornata indietro nel tempo e di trovarmi ad uno dei nostri appuntamenti. Forse non torneremo più ad essere una coppia, ma per stanotte voglio pensare che le radici di quel seme che avevamo piantato siano ancora salde nella terra, da qualche parte.
 
 
We'll never be the same, never feel this way again
We'll never be the same, never feel this way again
We'll never be the same, never feel this way again
Never again
Just tonight?

Ok
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
La canzone da cui è tratta questa breve one-shot è Just Tonight dei Jimmy Eat World
   
 
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