Ino, con estrema cautela, si avvicinò alla tenda in cui riposava Sakura. Non aveva la più pallida idea di come fosse finita tra i membri del team sette, sapeva soltanto che il Kyubi era stato fermato da Kakashi-sensei e che Sasuke era tornato a Konoha, l'aveva visto qualche ora prima.
Non aveva idea di cosa sarebbe accaduto di lì a poco, e non le importava. Tutto ciò che voleva consisteva in: ritrovare i compagni di squadra e scoprire come stesse Sakura. Se poi per farlo capitava in un momento romantico tra lei e un suo compagno si squadra a caso, letteralmente visto che neppure lei aveva più chiari i sentimenti dell'amica, beh, era del tutto casuale. Anche il fatto che si muovesse quatta quatta per evitare che le bende strusciassero tra loro facendo rumore, e che avesse evitato di farsi vedere perché non la salutassero rumorosamente rivelando la sua presenza alla Haruno era volto a non disturbare la sua convalescenza, non certo a origliare.
Una mano le tappò la bocca, e lei quasi saltò per aria.
«Pettegola.» sussurrò la voce di Shikamaru a un suo orecchio, facendola rabbrividire.
Quando lui tolse la mano, invece che colpirlo o sgridarlo come a suo solito, Ino si voltò per piombargli tra le braccia, stringendolo tanto forte da fargli male. «Oh, non c'è... bisogno di... Sono felice anche io di vederti sana e salva.» bofonchiò imbarazzato, mentre lei gli sorrideva radiosa e poi gli dava un bacio su una guancia.
Shikamaru alzò gli occhi al cielo, senza sbuffare e senza motivo preciso, poi li riabbassò assottigliando lo sguardo e borbottò un: «Buon compleanno.»
«E il regalo promesso?» cinguettò Ino, ridacchiando ebetemente per pura gioia.
«Cosa vuoi?» si arrese lui, che le avrebbe mostrato le mani vuote se non fosse stato bloccato in una morsa.
«Un tuo bacio su una guancia almeno!» trillò lei, lieta di poterlo imbarazzare. Shikamaru restò curiosamente impalato, l'espressione intelligente morta per qualche secondo, poi si chinò per darle il suo regalo, trattenendosi poi accanto al suo viso e liberando un braccio per portarglielo alla nuca e accarezzarle i capelli.
«E il regalo per te?» domandò piano Ino.
«Già preso.» sussurrò Shikamaru, chiudendo gli occhi e aspirando il tenue profumo simile ai fiori che niente riusciva a nascondere.
Kiba saltò fuori da un cespuglio, coi capelli arruffati, il giubbotto strappato e l'espressione che Ino in seguitò definì: “da cane scemo”, impossibile da descrivere altrimenti.
«Buongiorno signor Nara e signora Nara! Oggi è domani, vi rendete conto? Il domani di ieri! Chi l'avrebbe detto ieri che oggi ci sarebbe stato un domani?» esordì, sorridendo allegramente e mostrando, nell'avvicinarsi, il rossetto che gli macchiava una guancia.
Shikamaru e Ino restarono immobili nella loro posizione, guardandolo passare a zig zag per poi gettarsi a peso morto sopra Lee, che dormiva poggiata a un albero. Scoppiarono a ridere entrambi quando al ragazzo nella tuta verde saltarono quasi gli occhi dalle orbite, e Ino tornò a guardare Shikamaru.
«Di chi sarà quel rossetto?» gli domandò maliziosa, e Shikamaru si finse assorto.
«Choji no, me ne sarei accorto.» proclamò. Risero ancora, e Ino lo spinse via.
«Eri con lui poco fa? Sta bene, vero?»
«Sì, mi ha spedito qui, eravamo sicuri di trovarti vicina a Sakura. Lui ha detto di dirti che avrebbe fatto tardi, e questo sarebbe stato il tuo regalo. Non ho capito bene...» si interruppe, notando Ino arrossire e arrivandoci.
«Ringrazia Choji da parte mia.» soffio Ino, rigirandosi una ciocca tra le dita. Shikamaru si raddrizzò in risposta, portando una mano alla nuca.
«Sì, beh, trovo che Kiba abbia ragione a essere felice che oggi sia domani rispetto a ieri. Qualunque cosa significhi secondo lui. Che ne dici di festeggiare bev...» si interruppe, «Beh, bevendo qualcosa... appena avremo di nuovo da bere in... in qualche posto... appena sarà ricostruita Konoha?» terminò, guardando l'enorme cratere rimasto al posto del villaggio, con soltanto qualche casa di legno appena eretta.
«Molto carino, sembravi quasi una persona seria fino a "festeggiare".» si complimentò Ino.
«Vero? Trovo di essere stato molto sicuro di me.» confermò lui, annuendo solennemente, mentre la ragazza lo prendeva a braccetto.
«Alla tenda dove alloggia Ichiraku-san si sta dando una specie di festa al ramen. Andiamo lì prima che Naruto se ne accorga.» propose, con un sorriso accattivante.
«Certo, si festeggia in gruppo.» accettò lui.
«Il nostro domani che è oggi.» sospirò lei, fingendosi sognante.
«Che dici?» si ritrasse lui, indignato, « Il nostro compleanno comune.» precisò, spostando il braccio dietro le sue spalle e avvicinandola a sé. Ino poggiò sorridendo la testa contro il suo petto, e alzò un pugno.
«Tanti auguri a noi.»



Ok, nulla di ché. Come ho già detto è solo un pensierino per Shikamaru e Ino. La guerra è andata a finire bene, Sasuke ha fermato il Kyubi e Naruto Madara, mentre Shikamaru, Choji e altri hanno bloccato Danzo. Sasuke è tornato, Sakura era a riposare ma non moribonda e anzi, per una volta ho salvato tutti. In realtà inizialmente la storia finiva al loro abbraccio, ma Kiba premeva per sbucare fuori [personalmente lo immagino a festeggiare con Temari approfittando della bella donna più grande con la scusa del “siamo tutti vivi”, e dopotutto l'Inuzuka è un gran bel ragazzo e potrebbe avere chiunque], inoltre nella prima parte Choji regalava a Shikamaru la salute di Ino, chiedendole di non seguirli sapendo che lei lo avrebbe ascoltato. Quindi in questo capitolo Choji fa il regalo a Ino, spedendole Shikamaru e lasciandoli soli <3
Per un momento ho anche immaginato Ino intimidirsi, a metà tra la gioia troppo grande di avere davvero un domani, visto che non ci sperava più nessuno, e l'imbarazzo per aver capito le parole di Choji. E davanti a una Ino stranamente timida, Shikamaru non può che atteggiarsi a uomo della situazione -fino a ricordare che locali non ne esistono più-.
Nient'altro da dire.
Ah, una cosa: ma quanto si amano? <33