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Autore: Najara    28/09/2009    9 recensioni
(Sg1) “Carter, fai quei rilevamenti e torniamo a casa!” Jack dovette urlare per farsi udire sopra il rombo del vento. Il pianeta su cui erano appena arrivati era spazzato da una violenta tempesta di neve... Un inizio normale, ma i guai quando si tratta dell'sg1 non sono mai troppo lontani...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack O'Neill, Samantha 'Sam' Carter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Memoria

Memoria

 

Prologo

 

“Carter, fai quei rilevamenti e torniamo a casa!” Jack dovette urlare per farsi udire sopra il rombo del vento. Il pianeta su cui erano appena arrivati era spazzato da una violenta tempesta di neve. Sam gli fece un cenno affermativo, evitando di parlare. Daniel si stringeva le mani attorno a corpo, odiava il freddo e su quel pianeta nessuna civiltà o reperto era visibile, quindi niente lo distraeva. Teal’c, infagottato come gli altri nei pesanti abiti, scrutava i dintorni alla ricerca di minacce, anche se la visibilità si riduceva a pochi metri. Sam si allontanò di pochi passi e già cominciò a svanire ai loro occhi, era curva sui suoi strumenti concentrata a combattere il vento e al contempo a ricercare la debole fonte di energia che li aveva attirati lì. Jack, che non la perdeva di vista, segnalò le sue intenzioni a Teal’c e a Daniel, intento ora a battere i piedi per terra e la seguì. Appena la raggiunse vide il sorriso che le illuminava il volto, non gli fu difficile, malgrado il suo volto fosse coperto dalla giacca, dal cappello e dagli occhiali. Gli indicò il suo strumento, ma Jack vedeva solo una lancetta che oscillava, alzò le spalle per indicare che non capiva e lei gli sorrise ancora, chiaramente entusiasta. Jack cercò di capire quello che gli diceva, ma il vento che aveva rinforzato, si portò via le sue parole. Palesemente aveva scoperto qualcosa che la entusiasmava… ma cosa? Gli fece ancora un cenno, poi riiniziò a camminare, gli occhi sempre fissi sul suo analizzatore. Jack scosse la testa: scienziati! Prima di seguirla impugnò la radio e la fece gracchiare due volte, Teal’c avrebbe visto, anche se non udito e avrebbe capito che tutto andava bene. Si voltò verso Sam e non la trovò, per un attimo rimase immobile, poi fece alcuni passi avanti velocemente, nella neve c’erano le sue impronte, ma il vento e la neve le stavano già coprendo, pochi minuti e sarebbero sparite. Scosse la testa e si mise velocemente a seguirla, meglio non perdersi in quella tempesta!  Pochi passi dopo si trovò sull’orlo di un fiume, se non fosse stato per lo squarcio aperto nella neve ci sarebbe finito dentro! All’improvviso tutto il sangue gli fluì al cervello, Sam! Era lei ad aver creato quello squarcio! Era finita nel fiume gelato! Si guardò intorno freneticamente, urlando il suo nome, sapeva che non sarebbe riuscita a sentirlo, ma in quel momento non era molto razionale! Si mosse sulla riva correndo mentre già segnalava a Teal’c in morse “grave pericolo accorrere”. Alla fine la vide, era aggrappata a qualcosa, il cappuccio era volato via insieme agli occhiali, sul suo volto c’era il terrore, era completamente bagnata, i capelli, che ricadevano sulla fronte, erano già gelati, chiaramente si teneva ancorata solo con la forza di volontà. Jack corse verso di lei, ma un minuto prima che la raggiungesse la vide chiudere gli occhi e lasciare la presa affondando nel fiume, urlò e poi senza pensarci si tuffò a sua volta nel fiume.

In addestramento era stato preparato, ma tutto quello che aveva fatto fino ad allora era solo un pallido esempio di ciò che provò in quel momento. In un solo istante tutto il suo corpo divenne un fardello troppo pesante, in più in un attimo il gelo lo trafisse togliendogli il respiro, era come se i suoi polmoni fossero trafitti da mille aghi, ma lui non abbandonò, si immerse cercando freneticamente il corpo di Sam, non era molto lontana ma non si muoveva, era sicuramente svenuta. Jack la raggiunse con alcune poderose bracciate, la testa iniziava a fargli molto male, la vista gli si annebbiava, ma lui continuò fino a che non ebbe tra le braccia il corpo di Sam. Poi con un ultimo sforzo spinse entrambi verso l’aria, che ormai mancava crudelmente ai suoi polmoni. Riemergendo ruppe la sottile crosta di ghiaccio che ricopriva l’acqua, respirò avidamente l’aria, ma si rese anche conto che non sarebbe riuscito ad uscire, aveva speso ogni briciolo di energia e quella che gli restava la usava per rimanere a galla e nel contempo tenere la testa di Sam fuori dall’acqua, iniziò a vedere nero ai bordi degli occhi, il suo angolo di visione si stava restringendo, mentre il freddo era sparito. Non sarebbe riuscito a salvarla. Nell’instante in cui credeva di perdere conoscenza due forti braccia la afferrarono, lui non oppose resistenza, ma con gli ultimi brandelli di forza strinse a sé Sam. La persona che l’aveva afferrato lo estrasse dal fiume, Jack riuscì solo a vedere numerose sagome intorno a lui, poi svenne.

  
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