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Autore: sweetkonan    18/10/2009    4 recensioni
E quella fu la prima vera richiesta d'aiuto di Franky.
Robin l'accolse.
E non perchè si rendeva conto di essere l'unica a capirlo, ma perchè comprese di essere l'unica a volerlo fare.
Franky aveva di nuovo voglia di vivere.Non tanto per lui, quanto per lei, per non deluderla più di quanto non avesse già fatto la vita.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franky, Nico Robin | Coppie: Franky/Nico Robin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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la storia di pinna di balena02



"La storia di pinna di balena"









 

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Dopo quella secchiata di acqua in testa Robin ritornò poco dopo con degli asciugamani, dando a Franky la totale disponibilità del bagno.Ma piuttosto che rifugiarsi a lavarsi di quello sporco che aveva sempre addosso, l'uomo decise di andare a gironzolare per la casa finendo nella camera della donna.
Era piccola, quasi angusta e le tende di un colore blu oltremare non facevano passare nemmeno un filo di luce.
Ma ciò che colpì di più l'uomo fu un libro, poggiato su l'unico scaffale presente,vuoto se non per la presenza di quel piccolo volume.
Lo prese in mano facendo per leggere il titolo.
"La storia di pinna di balena".
Il titolo sembrava narrare di un racconto per bambini,ed in effetti quello non poteva superare la cinquantina di pagine.Lo aprì, giusto per curiosità, e ne lesse la frase finale.
"Figlio di un assassino finì col cadere in mezzo a quelle lapidi per essere raccolto dalla morte.La morte è persino troppo dolce per chi commette atti disgustosi e orrendi.La morte è troppo dolce persino per loro."
Franky si raggelò.
E Robin entrò nella stanza.

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E così in quel momento Franky non avrebbe saputo che fare.
Lei stava lì, zitta a piangere rannicchiata.
Per lui Robin era stata la morte, quella troppo dolce che non si era meritato e così aveva deciso di redimersi.
Invece si rendeva conto di essere arrivato troppo poco lontano.
Si alzò.
E se ne andò.
Robin lo sentì avviarsi nella sua camera, aprire la porta per poi uscire poco dopo.

E lo aveva tra le mani.
Il segreto de "la storia di pinna di balena" sarebbe stato suo.
Finalmente avrebbe saputo se meritare quella frase finale, che aveva letto senza ritegno e coinvolto dalla curiosità.

Robin continuò a piangere.
Aveva un brutto presentimento ma stavolta si sentiva impotente.
Ma in fondo lo era sempre stata.Solo che si era  sforzata per non apparire tale.
Era sola e fallita per alzarsi da terra, smettere di piangere, e dire in faccia la verità.Non solo a Franky, ma magari anche a sé stessa.
Per troppo Robin era stata zitta, tenendosi dentro tutto.

Arriva prima o poi il momento in cui ti ritrovi solo, senza amici perchè nessun amico e riuscito a capirti, senza amore perchè nessuno ha avuto la voglia di amarti, senza vita perchè senza tutto ciò non esiste vita.

-Almeno tu hai qualcuno che ti vuole bene.-
Era vero, ma alle volte non bastava.
Era Franky il vero fortunato, perchè aveva capito di essere innamorato.
Anche se era un drogato.Poteva ancora vivere aggrappandosi a questo.
Robin invece si ritrovava con un amore che non meritava a terra a piangere.Priva di coraggio, forza e sopratutto voglia di sacrificio.



Ma Nico Robin si alzò da terra.
Per un'intera esistenza aveva combattuto contro un mondo a cui doveva fare guerra perchè nessuno l'avrebbe accettata.In realtà lei sarebbe morta se avesse smesso questa guerra o semplicemente smesso di mentire per non dire la verità.
Per cui la donna si incamminò,Franky si trovava fuori la casa da un pò.Stava seduto vicino al muretto del cortile da un ora e qualche minuto.
Appena Robin uscì dalla porta d'ingresso, l'uomo si alzò.Si girò e
la vide.
Franky era sempre stato troppo concentrato su se stesso per accorgersi che anche gli altri soffrivano.Tutti al mondo hanno la proprio croce, il bello era che quella di Franky e Robin era la stessa.
Si stava avvicinando a lei.Il libro chiuso in mano e lo sguardo per terra.
Poi arrivò da Robin.
La donna gli poté vedere in mano il libro.
Franky aveva capito finalmente chi era il figlio di assassino, perchè per quello la morte era così dolce da non esserne degno, e il motivo per cui neanche lui l'aveva mai meritata in questi maledetti sette anni di dipendenza dalla droga.
-Robin....-
Gliel'avrebbe detto.La verità di Robin l'avrebbe detta Franky per lei.
Può valere allo stesso modo?Di certo il significato per voi sarà lo stesso, detto dall'uno o dall'altro.
-Tu sei una strega.-
Non era una domanda.
Fu quel punto interrogativo negato a far morire un pò Nico Robin.







Da quel giorno in poi Robin usciva di rado da casa.Era diventata abitudine immergersi completamente nella lettura oppure nello studio di qualche libro che parlasse di archeologia.
In realtà non era il troppo da fare che le impediva di uscire, ma era la paura di incontrare lo sguardo di altri su di lei.Di altri che avrebbero potuto sapere la verità.
In fondo si accorgeva di amare realmente Franky in quei momenti che passava da sola segregata in casa.
Franky non veniva più a trovarla da tanto, non era più finito in ospedale per avvenimenti intuibili né tanto meno sembrava si stesse mettendo in altri guai.
Questo lo sapeva per certo perchè le poche volte che usciva era o per fare la spesa o per vederlo.
Il più delle volte era per vederlo.


Stava ritto in piedi davanti a quell'edificio oramai vecchio e decadente.
Tracciò la prima linea col piede sul terriccio poco calpestato e iniziò a lavorare.
Subito diede gli ordini principali per incominciare il restauro.
E Robin lo guardava da lontano.
Oramai non poteva più considerarsi una fallita.
E sapeva che nemmeno Franky si considerava più così.Riusciva a leggerglielo negli occhi.Sembravano così pieni di quell'ardore sconosciuto alla donna che gli appariva così conforme alla natura umana.
Era ritornato l'uomo che tutti avevano sempre conosciuto,espansivo, con voglia di lavorare e sopratutto sobrio.
Tutte qualità che Robin non aveva mai avuto l'onore di riconoscere in lui, ma che adesso non faceva che vedergliele dentro.
In quei momenti nei quali lo spiava di segreto si sentiva tanto debole.
Perchè più lo guardava da lontano e più si rendeva conto che lo voleva, che gli mancava.
Ma più lo guardava di nascosto e più si rendeva conto che gli mancava il Franky che aveva conosciuto.
Quello che vomitava nel suo gabinetto.


Si graffiò le mani a sangue per quei pensieri egoisti.
In fondo lo amava.


Franky aveva ricominciato a lavorare da un paio di anni.
Da un paio di anni Robin era rimasta sola.
Com'era stata sciocca in quel periodo in cui Franky era stato da lei.
Era stata troppo egoista da non accorgersi che anche lei in quegli anni non aveva fatto altro che aggrapparsi a un sentimento che credeva di non meritarsi, ma che alla fin fine desiderava più degli altri.
Quanto avrebbe voluto che Franky ritornasse da lei, l'abbracciasse e le dicesse che l'amava.
Sarebbe stata così sciocca da volerlo per sé di nuovo come aveva fatto incosciamente per quegli anni addietro e lo avrebbe amato con tutta la voglia di vivere che le rimaneva.
Ne era poca, ma un briciolo sarebbe stata capace di cacciarlo.Solo per lui.
Perchè Franky non era più suo, e perchè era rimasta troppo sola.
La stessa stupidità dell'uomo la colpì più volte.
L'unica differenza fu che Robin non cercò di uccidersi con la droga.


Che tipo di Strega poteva essere Nico Robin?
Una che fa i sortilegi?O piuttosto di quelle che creano pozioni?
Nulla di tutto ciò.
La vera stregoneria di Robin fu quella di aver incontrato le persone sbagliate nella sua vita, come di quelle che non fecero altro che approfittarsi di lei.
Che tipo di strega fosse Robin lo sapeva solo Franky.Nemmeno la stessa Robin perchè nemmeno lei aveva letto "La storia di pinna di balena".
Il segreto di quel libro lo conosceva solo il costruttore.


Ma un giorno Franky decise di bussare di nuovo alla porta della donna.Che lo abbia fatto per gratitudine,
per volerla ringraziare o per altro, al momento non vi è dato sapere.
Robin aprì e se lo ritrovò davanti.
Nel farlo entrare cercò di nascondere i tagli sui polsi, i graffi sulle mani e i lividi sulle gambe.
Anche se l'uomo oramai già sapeva tutto.
Era da anni che la spiava e lei non se n'era nemmeno accorta.
Era da anni che l'amava sempre di più e lei non se n'era nemmeno accorta.
Era da anni che lavorava per ricostruire quell'anfiteatro che Robin tanto apprezzava e lei non se n'era nemmeno accorta.
-Robin...-
iniziò l'uomo.
-E da tanto che non venivo qui.-
La donna in silenzio.
-Ma tu sai che non sono uno che ama i giri di parole.-
Se Franky avesse detto a qualcun'altro il segreto di Robin lei avrebbe continuato a volerlo.
-Questi anni nei quali mi sono riabilitato ho cercato di ritornare me stesso.-
Robin lo guardava negli occhi mentre parlava.
-E questo lo devo solo a te.Grazie.-
Sapeva che da lì a poco sarebbe uscito da quella casa per non rientrarvi mai più.
Però l'intuito di Robin era da un pò che faceva cilecca.
-Ma purtroppo una parte di me, una gran parte di me, non vorrebbe ringraziarti.-
E forse così che doveva andare?
-Una gran parte di me voleva ritornare, abbracciarti e dirti che ti ama.E io sono qui per questo.-
Sì.E così che doveva andare.


Ma se l'inaspettato ritorno di Franky l'aveva sorpresa, ciò che fece di più fu la ristrutturazione di quel anfiteatro che lui aveva intrapreso solo per lei.
Fu da quel momento in poi che la donna decise di non dimostrarsi innamorata del tutto di Franky.
Ma nonostante questo come avrebbe non potuto essergli riconoscente almeno un pò?
E così decise che lo avrebbe fatto contento almeno una volta, facendo l'amore con lui.




Robin ricordava spesso il giorno in cui Franky se n'era andato.
L'aveva lasciata sulla soglia di casa senza parole e incredula perchè qualcuno aveva scoperto che era una strega.
Ma in realtà perchè era stato Franky a scoprirlo.
Si era voltato e se n'era andato, lasciando tutta la sua roba lì senza venire a riprendersela.
Robin avrebbe voluto leggere quel libro per capire lei cos'era in realtà.
Avrebbe voluto farlo, ma Franky si era portato il libro con sé.


"Se quel libro cadesse in mani sbagliate sarebbe la mia fine."
Così era per Robin ma la frase era errata.
"Se quel libro cadesse in mani sbagliate sarebbe la nostra fine."
Fu Franky a correggerla.




Di cosa parla il libro "La storia di pinna di balena"?Nessuno può saperlo ,né chi ascolta né tantomeno chi al momento narra.
Ci basterà sapere, ad entrambi, che di quel libro ne esisteva un' unica copia, data appunto in dotazione a Robin.
Lo scittore ci è ignoto, ma è possibile dichiarare che fosse in contatto con la donna.Ed ecco la storia:
"Robin al tempo era molto piccola per non andare nel preciso.Abitava sola nonostante la giovane età e
aveva pochi contatti con il resto della popolazione.Tranne uno, a quanto pare il nostro scrittore, che era
sempre molto gentile e disponibile verso la bambina.Cosa lo legasse a lei non si sa.Ma cosa è chiaro è che fu
lui il flagello di Robin.Forse per redimersi dal male che le aveva fatto le scrisse quel libro, molto macabro in
realtà per una bambina.Quel libro conteneva espliciti messaggi sulla vita di lei,su cosa aveva passato e
sopratutto su cosa era diventata.Gli regalò il libro ma Robin non lo lesse mai.Per paura di riavere ricordi su
di lui.Per paura di riavere ricordi su qualcosa che aveva sempre odiato.E così col tempo se n'era dimenticata."
La trama ci è tutt'ora sconosciuta.






La prima overdose di Franky:
La porta era chiusa,
era ritornato a casa,
e si ritrovava in cucina.
Ma l'aveva  visto.
Era un diavolo che si aggirava per casa.
Probabilmente era solo la sua solitudine.
Ultimamente la morte aveva portato via tutti.
Poi niente.
Nessun rumore.
Il giorno dopo all'ospedale
gli avevano detto di averlo trovato sul pavimento del bagno.
Sicuramente era solo la sua solitudine.




















Faceva freddo là dentro e l'uomo come avrebbe voluto scaldarsi con il corpo di lei se solo non fossero stati messi in celle diverse.
Unite ma separate dalle sbarre.
Robin era rannicchiata proprio come in quel giorno dove lui scoprì la verità.
-Ti odio Franky.-
-Non dire così...non ora ti prego.-
Ma Robin continuava a singhiozzare.
-Ti odio ....non avresti dovuto mentire.Non avresti dovuto.-
-Ma io no ho mentito...perchè, non è così?-
Robin alzò la testa per puntare lo sguardo sull'uomo.Per scoprire dove voleva andare a parare.
-Io sono uno stregone o altrimenti come avrei fatto a farti innamorare di me?-
Il suo sorriso era così bello.
Radioso nonostante fosse così buio là sotto che non si riusciva a vederlo.
-Ma io...non sono innamorata di te.-
Questa fu l'ultima frase della recita.Detta anche male perchè si capiva che era falsa.
Erano divisi da un unica linea di ferro che però non divise il loro ultimo bacio.
Fu breve e privo di alcuna intensità, ma Franky sapeva che a Robin piaceva così.


























































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Parte 2 di 2
Un pò senza senso.









  
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