Serie TV > Smallville
Segui la storia  |       
Autore: Ily18    24/12/2009    2 recensioni
10 piccoli racconti tutti descritti dal POV di Clark, in cui si rende conto di come la ragazza che si trova di fronte, Lois Lane, sia diversa da ogni ragazza incontrata prima d'ora.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Clark Kent, Lois Lane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A/N: So che in teoria avevo promesso il capitolo 10 già ieri (23/12), ma poi ho pensato "i regali si scartano il 24!!" XD ed ecco spiegato perché il ritardo teorico di 24 ore. XD Chiedo perdono, come sempre! XD

Ora... visto che finora il precedente capitolo ha raccolto solo la recensione di Cris - l'onnipresente Cris che mi accompagna sempre con le sue recensioni :P - ti ringrazio per l'ennesima volta per aver trovato il tempo di leggere e recensire! Il fatto che tu addirittura vada a rileggere le mie storie, quasi da saperle a memoria, mi lusinga in una maniera che di certo non riuscirò mai a spiegarti a parole, Cris! Penso che questa sia una delle cose che ogni persona che scrive qualunque cosa, vorrebbe sentirsi dire, per cui ti ringrazio non una, non due, non mille, ma millemila volte! E grazie anche per avermi detto che ho talento! Mi fa estremamente piacere sapere che tu lo pensi! Grazie mille davvero per tutto e spero che questo decimo capitolo conclusivo ti piaccia! :D

Ovviamente, un ringraziamento super speciale va anche a Light che mi riempie di recensioni stra lunghe, anche se potrebbe limitarsi ad un semplice "bello/brutto/uhm..." XD XD Grazie mille! Adoro leggere e sapere quello che pensi di ogni capitolo e storia che posto, per cui un super grazie anche a te che trovi il tempo di leggere e recensire quello che posto, sia attuale che passato :P !

Ringrazio anche  evelyn_cla e martinapeg93 per avere messo la storia tra le loro preferite.
E Debby_Alicetta94, EmySmile, Kokky e lilyjuve per avere messo la storia tra le seguite.
L'unico rimprovero che vi faccio e che non abbiate commentato! XD

E ovviamente, un ringraziamento va o andrà XD a chi leggerà e/o commenterà in futuro, quando la FF sarà già bella che finita e dimenticata XD

Ora, finiti i ringraziamenti, vi lascio all'ultimo capitolo e vi ringrazio ancora!
Ci leggiamo presto con una nuova storia ;)




10

Il grande giorno della consegna dei diplomi era arrivato e Clark era abbastanza nervoso di per sé mentre cercava di capire come diavolo si facesse un nodo alla cravatta. La presenza di Lois nel fienile che lo distraeva in quel modo con le sue chiacchiere, di certo non aiutava.

Ripensandoci, era felice di quella chiacchierata che stavano avendo e che stranamente lo stava aiutando a distrarsi da quel tremendo incubo che aveva avuto quella notte. A quanto pare, sentire Lois blaterare su come lui fosse incapace di farsi il nodo alla cravatta, aiutava parecchio a non pensare all’incubo di una seconda e catastrofica pioggia di meteoriti.

“Sembra che la coordinazione occhio-mano non sia proprio il tuo forte.” Disse ovviamente prendendolo in giro, notando la sua difficoltà nel fare il nodo alla cravatta. “Su, dammi qua.” Disse sfilandogli la cravatta dal collo, senza lasciargli il tempo di obiettare.

Clark sorrise nel notare con quanta destrezza Lois si fosse messa la cravatta al collo e con quanta semplicità avesse iniziato a fare il nodo, riuscendoci alla perfezione.

“Lois, non so proprio come farei senza di te.” E il suo intento era quello di essere divertente e sarcastico, ma mai si sarebbe immaginato quanto parte di quelle parole fossero la pura e semplice verità. Ormai si era abituato ad averla in giro e ai suoi commenti sempre così diretti, che sul serio non aveva idea di come sarebbe stata la sua vita senza Lois Lane. Sarebbe sopravvissuto, quello era ovvio, ma di certo gli sarebbe mancata e non poco.

Solo poche ore prima quella mattina, Lois aveva dato la notizia alla famiglia Kent. Sarebbe partita per l’Europa, dietro l’ordine del Generale, per una missione esclusiva della famiglia Lane: seguire le tracce di Lucy e riportare il figliol prodigo dove era giusto che si trovasse.

Ancora una volta Lois si trovava a vestire i panni dell’uomo nero nei confronti della sorella, assumendo un compito che Clark era sicuro, non le andava per niente a genio.
Per quanto fosse consapevole di quanto adorasse sua sorella, era sicuro che Lois avesse altro per la testa, piuttosto che girare l’Europa in cerca della più piccola Lane in famiglia.

Ma come gli aveva detto in passato, in qualunque momento e in qualunque luogo, se la sua sorellina avesse mai avuto bisogno di lei, lei sarebbe corsa in suo soccorso, come ogni sorella maggiore avrebbe fatto. E Clark non poteva fare a meno di ammirarla per questo.

Rendendogli la cravatta col nodo che era riuscito alla perfezione, Lois si accomodò sul divano e Clark spostò la sua attenzione allo specchio di fronte a sé, sistemandosi la cravatta e il colletto della camicia.

Clark strinse il nodo alla cravatta, non potendo fare a meno di studiare la sua figura riflessa nello specchio a figura intera di fronte a lui, per poi dirottare lo sguardo verso Lois che dalla sua postazione, squadrava il riflesso del timido ragazzo di campagna che si preparava a quella grandiosa giornata, storcendo leggermente la bocca di lato, quasi stesse pensando bene alle prossime parole da dirgli.

“Sai, per una volta tanto, stai davvero bene.”

Clark strabuzzò leggermente gli occhi, sorpreso da quelle sue parole che non avrebbe mai pensato di sentirsi dire.

Era abbastanza strano ricevere complimenti da parte sua, soprattutto relativi al suo aspetto, ma ancora più strano era stato il brivido lungo la schiena che quelle parole avevano accompagnato.

“Lo prenderò come un complimento.” Disse casualmente, sperando che Lois non notasse lo strano effetto che le sue parole avevano appena avuto su di lui.

Fortunatamente tra poche ore lei sarebbe partita e tutto sarebbe tornato alla normalità.
Ultimamente strani pensieri avevano accompagnato ogni singolo gesto ed ogni singola parola che Lois gli rivolgeva.
La loro imminente separazione lo avrebbe senza dubbio aiutato a dimenticare tutto e a fargliela ricordare come la spina nel fianco che aveva provato a rovinare un anno della sua vita.

Con la coda dell’occhio, notò la figura di Lois alzarsi velocemente dal divano su cui sedeva, per poi ritrovarsela di fronte, a soli pochi passi da lui. Aveva quello strano sorriso che Clark aveva visto sempre e solo sul suo viso e quella postura elegante e sinuosa che solo Lois Lane riusciva ad avere, mani sui fianchi e viso leggermente piegato da un lato.

“Senti, so che abbiamo avuto delle divergenze in passato.” Sorrise annuendo brevemente prima di continuare. “E sono la prima ad ammettere che renderti la vita difficile è stato un po’ il mio hobby preferito.” Clark sorrise, ancora una volta sorpreso che Lois avesse appena ammesso di essere stata una perfetta spina nel fianco nell’ultimo anno, quasi gli avesse appena letto la mente.

E ripensandoci, per quanto qualche secondo prima le avrebbe senz’altro dato ragione, c’era una parte di sé che pensava che l’ultimo anno passato a Smallville, fosse stato uno dei più interessanti di sempre e gran parte del merito era della fiera biondina che si trovava di fronte.

Ci penso su e fu costretto ad ammettere a sé stesso che se probabilmente avesse avuto un atteggiamento diverso nei suoi confronti e non si fosse comportato in modo altrettanto irritante con lei, forse la loro convivenza non sarebbe stata così distruttiva.

“Ormai ci sono abituato.” Vide Lois sorridere nuovamente, scuotendo leggermente la testa. “E so che non sono stato proprio un buon padrone di casa.” Aggiunse, decidendo che sarebbe stato onesto con lei, quanto lei lo era stata con lui.

“Senti…” disse seria, preoccupando Clark. “Voglio che tu sappia, Clark, che oggi, quando siederò tra il pubblico alla consegna dei diplomi e tu starai sul palco di fronte a tutte quelle persone…” Clark continuava a fissarla, rendendosi sempre più conto di quanto lo spazio tra i loro corpi fosse minimo e non riuscendo a fissare nient’altro che non fossero i suoi occhi marroni che erano quasi incollati ai suoi blu. “Ti guarderò e penserò ad una cosa sola.” Clark deglutì, notando come il suo tono di voce e i suoi movimenti si fossero fatti terribilmente sensuali, impedendogli di muoversi o pensare a qualcos’altro che non fosse lei.

Il suo cervello gli dava un semplice ed unico segnale: scappa finché sei in tempo!
Ma quegli occhi color cioccolato che lo fissavano in quel modo non gli davano scampo, paralizzandolo a soli pochi centimetri dalla figura snella e slanciata di Lois, che aspettava che lui dicesse o facesse qualcosa.

Clark deglutì a fatica, sperando ancora una volta che Lois non avesse notato quanto fosse a disagio nell’immaginare cosa avesse ancora da dirgli e soprattutto qual era la cosa che avrebbe pensato durante la cerimonia dei diplomi.

Stava per confessarsi a lui?! Stava per baciarlo?!

Nah, l’idea era troppo strana perfino per gli standard di Smallville.
Lois e Clark potevano essere tutto tranne che più che amici, ed entrambi ne erano consapevoli.

“Ah sì?” Disse finalmente, riuscendo a far fuoriuscire dei suoni dalla bocca. “Cosa?” Chiese curioso, pur pentendosi di averle appena fatto quella domanda perché terrorizzato da quella che poteva essere la sua risposta.

Vide Lois pensarci su per un secondo, quello sguardo serio e deciso che sembrava non voler abbandonare i suoi lineamenti.

“Dio, fai che non inciampi!” Disse infine sorridendogli e dandogli un buffetto affettuoso sulla spalla, come faceva sempre. “Ci si vede.” Aggiunse, prima di lasciare il fienile e lasciarlo solo a riflettere.

Si guardò allo specchio e sbuffò rumorosamente, quasi gli servisse per scuotersi e tornare in sé.
Rimase a fissare il suo riflesso, riconoscendo a malapena il timido ragazzo di campagna che era stato appena spiazzato dalla sua ormai ex coinquilina.

Lois Lane lo aveva sconvolto usando una semplice frase. Una semplice frase che lo aveva portato ad immaginare scenari che, sapeva, non avrebbe dovuto immaginare.

Come riuscisse a renderlo così vulnerabile, indifeso, impacciato… o più semplicemente umano, non lo sapeva, ma di certo era pronto ad approfondire la questione.

Dopotutto, dopo un anno di convivenza forzata, aveva imparato a capire chi si trovava di fronte.

Per quanto irritante potesse essere a volte – troppe volte – Lois Lane aveva tanti di quei pregi che quasi – e Clark sottolineò il quasi – gli facevano dimenticare le milioni di docce fredde fatte negli ultimi mesi, i battibecchi che non era riuscito a vincere e i caffè che non aveva potuto bere la mattina perché lei si era dimenticata di riempire nuovamente la caffettiera dopo che aveva preso l’ultima tazza di caffè.

Tutto questo lo aveva aiutato a capire con certezza che Lois Lane era decisamente diversa da ogni ragazza che aveva conosciuto prima d’ora o che avrebbe conosciuto da lì in avanti.



Episodio: 4x22 "Commencement" / "Gran finale"



A/N: Ultime due righe che mi prendo per salutarvi ancora ed augurarvi una buona Vigilia, un grandissimo Natale e un divertentissimo Capodanno!
Buone feste ragazze!!! :)

ps: faccio una pubblicità per chi ha Sky e il 25 a pranzo o a cena sta in casa! XD Guardatevi Glee al canale 110 di Sky, alle 15 e/o alle 21!
Credetemi, è davvero un telefilm stupendo! :)

Ancora tanti auguri!!!!!! :)
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Smallville / Vai alla pagina dell'autore: Ily18