Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: ellerin    30/03/2010    0 recensioni
Una guerra durata migliaia di anni, fra acqua e fuoco, fra giusto e sbagliato, fra bene e male. Ma chi decide chi è il bene e chi il male? E quanto è difficile cambiare oppinione?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ele6

 

6. Un compito sgradito

 

Mi ritrovai di nuovo nella sala grande del palazzo reale per la seconda volta in due giorni, era passato talmente poco tempo che gli addobbi di ghiaccio alle pareti erano ancora quelli del matrimonio e mio fratello era di nuovo davanti al re. Ma questa volta era da solo.

- Con quest’acqua benedetta io ti accolgo nella Cerchia, Zacary di Rocciazzurra, Conduttore di correnti. Guiderai il nostro popolo e sarai la voce di coloro che non ne hanno, questo non è un onore, è un dovere.

Sollevò il pugnale d’argento e tagliò il palmo della mano che Zack gli porgeva.

- Il dolore per ricordarti il tuo dovere. – fece cadere qualche goccia di sangue nella coppa lavorata – il tuo sangue nell’acqua sacra per l’onore e per il popolo. Si è inchinato un ragazzo, si alzi un Lord della Cerchia.

Mio fratello si alzò e il re gli strinse una mano sulla spalla con espressione triste, Malakias era scomparso nel nulla prima che qualcuno potesse accusarlo dando prova della sua colpevolezza, il re aveva perso un figlio e con quel gesto adottava mio fratello.

 

- Ho una missione speciale per te Sabine – il re mi aveva trattenuta mentre mio fratello tornava al fronte – dato che solo io, tu e Zacary e pochi altri siamo a conoscenza della realtà su Malakias non posso affidarla a nessun altro.

- Sapete bene mio re che sarei disposta a tutto per il mio popolo.

- Desidero che mi riporti mio figlio.

- Mi scusi?!

- Probabilmente Malakias non ha ancora avuto modo di attraversare il confine, devo sapere perche ha agito in questo modo e soprattutto come ha fatto, Sabine. Non solo perché è mio figlio ma anche per prevenire altre fughe d’informazioni vitali.

- Capisco mio sire.

Non era vero, non capivo, l’unica cosa a cui riuscivo a pensare erano i corpi dei miei genitori, a cosa avrei fatto al principino se mi fosse capitato tra le mani.

- Ti accompagnerà Lucas, è mio nipote ed è un mistico potente ma è abbastanza giovane da evitare che la sua assenza venga notata.

- D’accordo mio re.

Mi aggrappai a quelle parole di cortesia per evitare di dirgli quello che pensavo veramente: era ridicolo! Dovevo inseguire un traditore solo perché il re era accecato dai sentimenti e insisteva a credere nella sua innocenza.

- Vai pure, troverai Lucas in giardino, è già stato preparato tutto per il viaggio.

Avevo già la mano sulla porta quando il re mi richiamò indietro.

- Un'altra cosa, giurami che lo riporterai qui sano e salvo.

Ora stava chiedendo un po’ troppo.

- Sire, potrebbe essere stato la causa della morte dei miei genitori.

- E io ti giuro che quando lo riporterai qui sarà processato per questo. Sabine, ti chiedo solo di proteggerlo fino a che non sarà dichiarato colpevole.

La sua espressione era ancora quella impassibile della cerimonia ma i suoi occhi erano pieni di dolore, non potevo neanche immaginare quanto dovesse essere straziante pensare che suo figlio avesse tradito lui e tutto il suo popolo.

- Lo giuri?

- Lo giuro.

In fondo avevo giurato solo che l'avrei riportato a corte sano e salvo... nulla mi impediva di fargli fare la strada a calci. 

 

 

 

 

-Vi prego di seguirmi vostra altezza.

- Capitano, la prego… dopo quasi venticinque anni tra gli umani ho qualche difficoltà con le abitudini di corte.

Un sorriso sottile e ironico gli attraversò il viso come un’ombra.

- Significa che non mi farete giustiziare per non essermi inchinato al vostro cospetto?

Risi di gusto nonostante la situazione assurda.

- Lo farò se non la smettete di darmi del voi capitano… Redshadow? Un momento, mio padre mi ha parlato spesso di voi… eravate uno dei sostenitori della pace.

- E questo mi ha impedito di diventare generale. Ma non sono qui per parlare di questo… Vladimir? – annuii per confermare che mi desse del tu – voglio sapere perché sei tornato. Molti non desiderano tuo zio sul trono, lo sai, vero?

- Mi stai chiedendo se sono qui per occupare il posto di mio zio?

- Ti sto chiedendo questo.

- E me lo stai chiedendo per accusarmi o per offrirmi quel posto?

Mi ricordavo di Alaric dai racconti di mio padre, erano stati amici e come lui non approvava la guerra senza fine ma a differenza di lui era un soldato ed eseguiva gli ordini. Almeno finché non andavano troppo contro le sue idee. Il comandante non rispose alla mia domanda e continuò a guidarmi nei corridoi bui sino alla porta delle stanze che mio zio aveva scelto per me.

- Ricordati quello che ti ho detto, Vladimir, molti non desiderano tuo zio sul trono.

Il comandante mi abbandonò con quelle parole e io entrai nell’appartamento: un piccolo salotto dava accesso a due camere collegate tra loro da un bagno. Mi svestii in fretta e m’immersi in una vasca di sabbia bollente, gli infuocati non usano l’acqua per lavarsi quando possono.

Ero a corte da meno di mezz'ora e già erano iniziati i complotti. Dovevo trovare una buona scusa per giustificare la mia presenza, anzi due, una per mio zio e una per il comandante Alaric. Mio zio doveva credere che ero lì solo perché sentivo la mancanza di casa e che me ne sarei rimasto cento anni ad aspettare che lui morisse di vecchiaia, sempre che non avesse un erede prima. Ma nel frattempo non potevo rifiutare l’aiuto che Alaric mi stava offrendo visto il mio disperato bisogno di alleati. E in tutto ciò dovevo anche scoprire chi avesse tradito nella corte di Samir, la cosa implicava andare a ficcare il naso in giro e veniva normalmente mal visto da chi ti crede artefice di un complotto ai suoi danni. Ero ancora nella vasca a riflettere sulle mie possibilità quando sentii bussare alla porta.

- Un attimo!

Mentre ero occupato nel bagno qualcuno aveva portato via i miei jeans e la camicia e li aveva sostituiti con una veste nera ricamata di rosso e oro, la indossai e mi diressi nell'altra stanza, seduto su una poltrona del mio nuovo salotto mi aspettava Alaric.

- Allora, Vladimir? Hai riflettuto sulle mie parole?

- Si, Alaric. E devo ammettere che mi hanno lasciato sorpreso. – cercai di mantenere un’espressione neutra. – un comandante di sua maestà, uno dei più famosi, abbastanza conosciuto da guadagnarsi un posto nella leggenda, mi sta proponendo di tradirlo a meno di un’ora dal mio arrivo a Zagra. Come faccio a sapere che non ti manda mio zio a indagare sulle mie intenzioni?

- Credi che il re manderebbe me per un compito simile?

- Eri amico di mio padre.

- E lo sono ancora.

- Come è morto?

- Chi?

- Mio padre.

- Alexei è morto?!

- Non è mai tornato dal funerale di mio nonno, ne lui ne mia madre. Visto quanto erano preoccupati all’idea di rivedere Egon ho dato per scontato che li avesse fatti assassinare, mi avevano addirittura preparato a quest’evenienza. Per questo non mi hanno portato con loro.

- Da qui sono partiti…

- Ma non sono mai arrivati, il re deve averli bloccati lungo la strada.

- Dovevo immaginarlo! – Alaric si era alzato di scatto – sappi Vladimir che da tre anni raccogliamo uomini per venirti a prendere e darti il trono che ti spetta! Tu sei il re legittimo! Tu come tuo padre sai che questa guerra è insensata ma a differenza di lui sei pronto a difendere le tue posizioni!

Mi faceva quasi sorridere che quell’uomo che avevo incontrato solo poche ore prima pensasse di conoscermi così bene, somigliavo davvero al principe rivoluzionario la cui immagine si era costruito nella testa e intorno alla quale aveva raccolto le truppe?

- E tu come lo sai Alaric?

- Perché ti hai cresciuto Alexei ma sei tornato per combattere!

Presi una decisione d’impulso.

- Non sono qui per combattere.

La sua espressione si sgretolò in un istante mentre la paura di essersi tradito troppo presto gli attraversava il volto.

- Dunque sei fedele all’uomo che ha assassinato i tuoi genitori e schiaccia Zagra sotto il suo tacco di ferro piegando giorno per giorno il tuo popolo e mandandolo al massacro?

- Non era questo che intendevo. Sono qui per aiutare un’amica, non so se questa strada mi porterà a lottare per il trono infuocato o di nuovo tra gli umani.

- Di cosa stai parlando?

- Nella zona franca ho conosciuto un’elementale dell’acqua. I suoi genitori sono stati uccisi li e questo significa che qualcuno della loro famiglia reale ha tradito. Per ora sono qui solo per scoprire chi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: ellerin