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Autore: CherryBomb_    01/04/2010    6 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Voglio saperlo



Arrivai a casa alle 5.
Da quando eravamo salite in macchina io e la Ila non avevamo spiccicato parola. La vedevo assorta nei suoi pensieri. Chissà cosa era successo con Simo. E pensando a lui mi venne in mente Edo: i suoi capelli, i suoi occhi verdi, le sue mani e la piccola scossa che mi invase quando gli strinsi la mano.
Avevo appena varcato la soglia di casa. Volevo dormire.
Andai in bagno, mi struccai.
Andai a dormire con il pensiero che quella serata era davvero stata bella e rilassante. Non era poi così male andare in discoteca.
Mi addormentai con il pensiero di Edo e Simo.
Quando mi svegliai, ero riposata e freschissima. L’unica cosa che avrei dovuto fare era una doccia, ne avevo davvero bisogno.
Scesi dal letto e guardai l’orologio.
Erano le………le 16. Le quattro del pomeriggio? No, non era possibile. Mia mamma non mi lasciava dormire così tanto di solito.
Andai in bagno e accesi l’acqua della vasca, mi sarei fatta un bel bagno rilassante.
Mentre l’acqua si scaldava, andai in salotto.
-Buongiorno. Ben svegliata.- mi disse mia mamma raggiante.
-Che ore sono?- chiesi ancora assonnata.
-Sono le quattro.- mi rispose lei tranquilla come se la cosa fosse normale.
- Come mai mi hai lasciato dormire?-
- Ci mancava anche che ti svegliassi.-
Ok, era ufficiale, mia mamma era stata rapita dagli alieni e sostituita da uno di loro. Mi lasciava andare in discoteca, mi faceva dormire fino alle 4 del pomeriggio. Non la capivo più quella donna.
-Vado a farmi un bagno.- dissi entrando in bagno e chiudendo la porta. Misi un po’ di sale grosso nella vasca e un profumino.
Mi spogliai e mi ci misi dentro.
L’acqua era calda. Mi stradai. Cominciai a rilassarmi.
Chiusi gli occhi e i ricordi della sera prima, mi riaffiorarono nella mente: i miei vestiti, la discoteca, il locale interno, il sex on the beach, io che ballavo, che mi divertivo, l’autocontrollo della Ila nel parlare a Mattia, la sua faccia, Simo, i suoi atteggiamenti nei confronti della Ila, Edo, i suoi occhi, i suoi capelli, la sua voce, lui, il viso della Ila quando ce ne stavamo andando. Volevo sapere cosa fosse successo con Simo fuori, doveva essere successo qualcosa. Volevo saperlo. Non so perché ci pensassi ancora, tanto non li avremmo mai più rivisti, erano due estranei con cui avevamo passato una bella serata, nient’altro.
Dopo siamo tornati tutti alle nostre vite normali.
Ma non riuscivo a non pensarci, al comportamento strano di Simo con lei: era possibile che con un solo sguardo, abbia capito com’è davvero? Che l’abbia capita? Che abbia imparato a capirla, avendoci parlato pochissimo? No, era una cosa impossibile, ma a quanto pare era successa. Era l’unica cosa possibile. Era come….protettivo nei suoi confronti, come se volesse proteggerla e salvarla da qualsiasi cosa, aveva capito che era incazzata quando stava uscendo per fumare. A lui piaceva lei e non come con le altre, gli piaceva sul serio.
No, ok. Stavo vagando troppo con la fantasia. Non era possibile, lui era il classico stronzo, che usa tutte, ma non gli interessa effettivamente nessuna. Non poteva piacergli la Ila. E poi non sarebbe mai successo niente, lei lo odiava, lo aveva già inquadrato, aveva capito com’era. Non si sarebbe mai lasciata ingannare da uno che aveva già inquadrato. Be, non sarebbe mai successo niente perché non si sarebbero più rivisti. Io non avrei più rivisto Edo, non ci avrei più parlato insieme. Non avrei più ammirato quegli occhi verdi da far paura. Non avrei più sentito la sua voce sexy. Non avrei…
Ok, mi stavo allargando un po’ troppo.
Qualcuno mi svegliò da quella specie di trance, stavano bussando alla porta. Era mia mamma
-Arianna, stai male??-
-No, sto benissimo. Perché??-
-Sono quasi le sei.- disse lei un po’ più tranquilla.
Come le sei. Ero stata nella vasca due ore? Alla faccia del bagno.
Uscii e andai a cambiarmi.
Dovevo fiondarmi al computer a farmi spiegare dalla Ila cosa fosse successo con Simo. Dovevo saperlo. Anche se non lo avrebbe più rivisto, dovevo sapere cosa fosse successo.
Mi vestii con una tuta e mi fiondai al computer.
Guardai nella lista dei miei contatti e non c’era traccia della Ila. Che stesse ancora dormendo?? Molto probabile conoscendo le sue abitudini.
Arrivarono le 18.30. Poi le 19.00.
Quando si collegò alle 19.30.
Aprii subito la finestrella della conversazione.
-Dove diavolo eri finita??? È un’ora e mezzo che ti aspetto. Non dirmi che stavi dormendo.-
- Ok, va bene allora non te lo dico. =D-
Cioè alle 7 di sera era ancora nel letto?? Me lo sarei aspettato.
-Dormito bene?? Fatto sogni strani??? Sognato Simo??- chiesi io. Ero troppo curiosa.
-Si, grazie. Dormito bene, tu??-
E non mi diceva ancora niente di Simo.
- Bene, bene. Ho appena finito di fare un bagno di 2 ore.-
Rise. – Alla faccia del bagno.-
-Stessa cosa che ho detto io.- ok, non ce la facevo più, dovevo sapere. E il modo più semplice per saperlo era chiederglielo direttamente. – Cosa è successo ieri con Simo??- più diretta di così.
-Niente =D –
-Non ci credo neanche se mi paghi. –
-Benissimo non crederci. Allora ti sei divertita alla fine ieri??- voleva cambiare discorso. Tanto glielo avrei chiesto più avanti.
-Si, tanto. Una sera potremmo tornarci.-
-Si, forse.- era vaga troppo. Strano. – Cazzo, Mattia. Mi sta scrivendo.
-Che vuole??-
-Vuole parlare. Ma col cazzo che gli parlo.
Per tutta sera parlammo di cagate, le nostre solite cagate. Poi tornai sul discorso Simo. Avevo una strana sensazione.
Continuammo per un’oretta, lei diceva niente e io le dicevo che non era vero. Alla fine mi arresi. C’era sempre domani.
La mattina successiva, arrivai in fermata e lei era già lì con la nostra amica che prende il pullman con noi. Parlavano del più e del meno, non di sabato sera ovviamente. Nessuno sapeva dove eravamo andate.
-Ciao.- dissi a tutte e due andandole a baciare sulla guancia.
Cominciammo a sparare le nostre cagate di prima mattina, come ogni mattina.
La giornata passò tranquilla e beata almeno per me. La Ila ogni volta che usciva dalla classe si trovava davanti Mattia che voleva parlare con lei.
Non sapeva più cosa fare per non parlarci insieme o almeno cercare di fargli capire che non doveva più pensarci e che non dovevano dirsi niente.
Tornai a casa. Cominciai a pensare ai miei compiti e a studiare.
Simo o Edo non erano più nei miei pensieri. Non ci pensavo più.
Sabato mi sembrava lontano anni luce anche se era passato solo un giorno. Quella sera era stata come un sogno e adesso tutto era tornato normale. Non potevamo vivere in quel sogno, in cui la Ila aveva il suo bello e stronzo ragazzo e io, quello figo, ma con la testa sulle spalle. Era impossibile. Se fossimo stati rinchiusi in quella discoteca, il sogno sarebbe continuato, ma niente.
Lentamente, le giornate cominciarono ad essere come le altre e, ormai a Simo e ad Edo non davamo più la minima importanza.
Fino al giovedì di quella stessa settimana.

Ciao a tutte. Ho deciso di postare oggi, perchè questo è un capitolo di transizione e un pò noioso a mio avviso, ma volevo far vedere cosa pensa Arianna. Giuro che il prossimo capitolo è molto, molto più interessante. Succederà qualcosa che le nostre protagoniste non si aspetteranno mai. =D
Voglio ringraziare le persone che leggono, quelle che hanno aggiunto la storia tra le seguite e quelle che recensiscono.
Rispondo alle recensioni:
XXX_Ice_Princess_XXX: So che magari non leggerai questa risposta alla tua recensione, ma volevo risponderti. So che la storia può sembrare già sentita, è solo l'inizio e penso che andando avanti si diversifichi dalle altre. Grazie comunque per avermi fatto sapere un tuo parere. ^^
TheDreamerMagic: Sono sempre molto felice di leggere le tue recensioni. ^^ Si, in effetti Edo è molto simpatico e molto meno complicato di Simo -.- Capirai cosa intendo continuando a leggere la storia. Ti do solo un'anticipazione una delle nostre due protagonista avrà complicazioni in tutta la storia. =D So che questo capitolo è monotono, ma fammi sapere che ne pensi, se hai qualche domandam, fammela pure. A presto. Un bacione. ^^
TamaraChan: Grazie davvero per la tua recensione. Sono felice che Simo ti piaccia molto, ma andando avanti, penso che comincierà a starti antipatico =D Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo e se hai qualche osservazione da farmi notare. A presto. Un bacione ^^
FukoChan: Sono felice di leggere le tue recensioni anche in questa storia =D Si, la Ila e Simo sarebbero una bella coppia. Nel prossimo capitolo succederà qualcosa di interessante, ma non srà tutto facile per loro due. La Ary ed Edo io sinceramente li adoro, fatti apposta per stare insieme, li trovo così teneri ** Mi dispiace che in questo capitolo non succeda niente di bello, ma è necessario. Fammi sapere che ne pensi. A presto. Un bacione ^^
prettyvitto: Che bello una persona nuova che segue la mia storia. Mi scuso anche con te per il capitolo poco interessante, ma il prossimo sarà molto più interessante. A presto. Un bacione ^^
Grazie davvero a tutte per seguire e recensire la mia storia. =D
Vi lascio ad un piccolo spoiler:
Per la prima volta notai Mattia con Veronica, a quanto pare avevano assistito a tutta la scena. Mattia era scioccato, lei non sapeva cosa dire.
Dopo un attimo andò da Simo.
- Simo, stai bene??- disse lei con la sua vocina del cazzo.
- Diciamo di sì. Vedi, Edo, tua sorella è più gentile di te- Edo rideva ancora come un coglione. Aspetta un attimo, tua sorella??
- Tua sorella??- la Ila si girò verso Edo.
- Eh sì. Lei è mia sorella.- disse lui facendo un sorriso. Io e la Ila ci rimanemmo di merda.
- Ci stai prendendo per il culo??- oddio, la Ila mi leggeva nel pensiero, diceva tutto quello che volevo dire io.
- Nono. –
- Ah.- dicemmo all’unisono.
- È stata grazie a lei che ti ho trovato.- disse rivolto alla Ila.
- Scusa?? E perché avresti dovuto cercarmi??- gli rispose lei al quanto confusa, lo ero anche io, non capivo più niente. Lei stava fumando avidamente una sigaretta, che ben presto finì e ne accese un’altra. Sotto lo sguardo contrariato di Simo. Lei lo guardò male come per dire “Non rompermi il cazzo”
- Dovevo cercarti perché…- stava cominciando a spiegare Edo, ma venne fermato da Simo che con fatica si alzò.
- Ehm noi dovremmo andare. Edo, andiamo. – cominciò a spingerlo.
Spero di avervi incuriosito almeno un pò. Al prossimo capitolo^^
   
 
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