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Autore: Maeve86    11/08/2005    2 recensioni
Questa è la storia di un Immortale.
Di due Figli delle Tenebre.
Dell'Erede dell'Oscurità.
Di quattro piccole luci di Speranza.
Questa è la storia di un Immortale.
Questa è la storia di Raphael Revenantes, un Vampiro.
Questa è la mia storia.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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I figli delle Tenebre

I figli delle Tenebre

 

Capitolo 2

 

La notte era luminosa, la luna splendeva sul lago.

Quel giorno tutti gli studenti erano finalmente arrivati ad Howarts dopo un lungo ed estenuante viaggio sul treno. Gli alunni vocianti avevano finalmente preso possesso delle loro camere, rincontrato vecchi amici (e anche vecchi nemici) e tutti insieme avevano partecipato al banchetto e assistito allo Smistamento dei nuovi studenti.

Tanti piccoli bambini, che si apprestavano ad iniziare un viaggio lungo sette anni, che li avrebbe portati, attraverso l’adolescenza, dall’infanzia alla maturità degli adulti.

Tranne che per il portiere dei Grifondoro, le lunghe tavolate delle Case non presentavano posti vuoti, ma una sedia libera faceva bella mostra di sé al tavolo dei professori tra la vice-preside, Minerva McGranitt, e il tenebroso professore di pozioni, Severus Piton. L’insegnante che avrebbe dovuto occupare la vacante cattedra di Difesa contro le arti oscure non era ancora arrivato.-

 

 

(in parte tratto da “Harry Potter e il calice di fuoco”)

[  -Dunque!- esordì Silente, sorridendo a tutti quanti. -Ora che siamo tutti sazi e  dissetati, devo richiamare ancora una volta la vostra attenzione su alcuni avvisi.

Mastro Gazza, il custode, mi ha chiesto di dirvi che la lista di oggetti proibiti dentro le mura del castello quest’anno è stata estesa agli Yo-yo Ululanti, ai Frisbee Zannuti ed ai Boomerang rimbalza tutto.

E a tutti gli oggetti provenienti dal nuovo negozio in Diagon Alley “Weasley & Weasley: scherzi magici e magie scherzose” che da quanto ho saputo sta riscotendo un notevole successo.

La lista completa comprende qualcosa come cinquecentosettantuno oggetti, credo, e può essere consultata nell’ufficio di Mastro Gazza, se qualcuno volesse controllare.- Gli angoli della bocca di Silente si arricciarono  ]

 

 

-Inoltre vorrei ricordare a tutti che la Foresta, come dice il nome, è Proibita a tutti gli studenti, come lo è il villaggio di Hogsmeade per coloro che non sono al terzo anno, o non sono in possesso di un permesso firmato dei genitori.

E’ altresì mio dovere informarvi che ancora per una settimana il nuovo insegnante di Difesa contro le arti oscure, che abbiamo avuto la fortuna accettasse l’incarico sostituendo l’amata professoressa Umbridge, non ci raggiungerà a causa di impegni già presi precedentemente. Per cui gli orari delle lezioni che vi saranno consegnati questa sera nelle vostre sale comuni saranno provvisori e limitati a questa settimana.

Passando invece ad un argomento che sicuramente voi tutti apprezzerete in misura maggiore, i responsabili di ciascuna Casa comunicheranno i nomi dei nuovi capitani delle squadre di Quiddich (dato che quelli passati si sono tutti diplomati) e consegneranno un calendario con i giorni e le ore a disposizione di ciascuna squadra per le selezioni di nuovi giocatori. Chi volesse partecipare a tali selezioni è pregato di segnare il proprio nome al foglio che troverete appeso in bacheca, sempre nelle vostre sale comuni.

Bene, per questa sera credo di avervi annoiati abbastanza ed ormai è tardi. So bene quanto sia importante che ciascuno di voi sia bene sveglio per le lezioni di domani mattina.

Quindi: A letto! Forza, veloci!-

Silente si risedette e si voltò a parlare con la professoressa di Trafigurazione.

Ci fu un gran fracasso di colpi secchi e sedie spostate mentre tutti gli studenti si alzavano e sciamavano nella Sala d’Ingresso attraverso le doppie porte.

 

 

La notte era luminosa, la luna splendeva sul lago.

Severus Piton era impegnato nel consueto giro di ricognizione serale.

Proprio sul limitare del lago distinse la figura di una persona, ma non poté scorgere i particolari, se non il fatto che indossava un lungo mantello per ripararsi dall’aria fresca della notte.

-Non è possibile, già il primo giorno infrangono il coprifuoco!- borbottò fra sé.

Poteva anche non trattarsi di uno studente che stava infrangendo le regole, ma non riusciva ad immaginare nessun altro che potesse essere lì fuori a quell’ora di notte.

Con passo felpato si portò alle spalle della figura - Buonasera. Bella nottata per una passeggiata...-

Un attimo prima che la persona che aveva davanti si alzasse di scatto e cadesse in una nuvola di polvere, avendo perso l’equilibrio, Severus avrebbe giurato di aver visto un angelo. Di certo non era una studentessa.

Capelli biondi lunghi fino a metà schiena incorniciavano il viso pallido, con gli zigomi alti, arrossato dal freddo, un naso piccolo, un mento delicato, occhi blu spalancati per la sorpresa e labbra socchiuse…

Poi lei urlò e cadde all’indietro.

Per quanto ne sapesse Severus, gli angeli non gridavano, né imprecavano cadendo. Quella era una donna. Una bellissima donna, infuriata e spaventata, che avrebbe anche potuto essere ferita dopo una caduta come quella.

Severus si diresse verso la riva del lago, attraversando la nuvola di polvere che lei aveva sollevato cadendo. - Va tutto bene?-

Alexis Shayne osservò l’uomo che si stava avvicinando, indecisa se sentirsi più arrabbiata per la caduta o spaventata per l’arrivo di quell’imponente sconosciuto.

Da dove saltava fuori? Un attimo prima era da sola in mezzo alla natura selvaggia e un attimo dopo quell’uomo era alle sue spalle spaventandola e facendola cadere.

-Va tutto bene?- domandò di nuovo lui.

Il tono della voce non era preoccupato, suonava piuttosto arrogante e minaccioso.

Santo cielo, ci mancava solo quel presuntuoso! - Sto benissimo. - rispose acida.

-Lasci che l’aiuti. - l’uomo la prese per un braccio.

Istintivamente lei si mosse all’indietro, ignorando le rocce che la circondavano e che avrebbero potuto ferirla.

Decise di seguire il detto che la miglior difesa è l’attacco. - Se ne vada immediatamente!- gli intimò, facendo ondeggiare la bacchetta davanti a sé .

-D’accordo. - rispose lui indietreggiando di un passo. - Vedo che è armata. Volevo solo esserle di aiuto. -

Questo è quello che dici tu! - Quando avrò bisogno di aiuto lo chiederò. -

-Riesce ad alzarsi?- le chiese l’uomo.

-Naturalmente. - dalla posizione in cui si trovava lui sembrava un gigante minaccioso che troneggiava su di lei, e la cosa non la tranquillizzò affatto. - Se solo lei si allontana e la smette di soffocarmi. -

Lui sollevò entrambe le braccia al cielo e si allontanò di un passo - Ecco fatto. -

Alexis si alzo in piedi, ma quando indietreggiò di un passo per allontanarsi maggiormente da quell’uomo, una fitta di dolore risalì dalla caviglia fino al ginocchio della gamba destra, costringendola a fermarsi. Per un attimo il mondo divenne nero e lei gridò di dolore. La gamba cedette e lei si ritrovò nuovamente seduta nella polvere.

Severus imprecò e si inginocchiò al suo fianco - Mi sembrava che avesse detto di stare bene. Cosa le fa male? Il ginocchio o la caviglia?-

-La caviglia. - detestò il modo in cui la propria voce tremava, ma il dolore era tremendo.

L’uomo afferrò la propria bacchetta e con un incantesimo illuminò la gamba e sollevò l’orlo dei pantaloni che la ragazza indossava.

-Può muovere il piede?-

Le sue mani erano sorprendentemente calde e gentili mentre le tastavano la caviglia dolorante.

-Sì- rispose Alexis senza fiato. - Non credo che ci sia nulla di rotto. -

-Già, non sembra. Probabilmente è solo una distorsione. - concordò lui. Poi senza tanti complimenti la sollevò tra le braccia e si alzò in piedi.

-Ehi, aspetti un momento!- protestò lei, sentendosi vulnerabile come una bambina fra le sua braccia. Sollevò la propria bacchetta che stringeva ancora in mano e la agitò davanti al viso di lui in un gesto di minaccia. - Farebbe meglio a mettermi giù subito!- se c’era una cosa che detestava erano gli uomini prepotenti e balestrati, tutti muscoli e niente cervello. -Dico davvero!-

-Si calmi- le intimò lui - Provi a colpirmi con quell’oggetto e sarò costretto a mollarla per terra, o ancora meglio, nel lago.

-Dove mi sta portando?- gli chiese allora in tono sgarbato.

-In infermeria, mi sembra ovvio! Sono il professore di pozioni di questa scuola. -

Era disgustosa la facilità con cui quell’uomo la trasportava su quel terreno accidentato, e non gli era nemmeno venuto il fiatone! Ed era anche inquietante il calore (non osò pensare ad altre parole per definirlo) che lei provava fra le sue braccia.

In pochi minuti raggiunsero la scuola e Piton la trasportò fino all’infermeria dove la posò su un lettino. Il locale era vuoto. Era solo la prima sera e fortunatamente nessuno studente aveva avuto bisogno di cure mediche.

Madama Chips non si vedeva in giro, per cui il professore di pozioni decise di arrangiarsi da sé (dopotutto le pozioni medicinali e preparava sempre lui, quindi sapeva a cosa servivano), nell’attesa che l’infermiera facesse la sua apparizione.

Solo a quel punto Severus riuscì ad osservarla bene per la prima volta.

Indossava dei jeans scuri, schiariti per l’uso e una giacca, sempre di jeans, sopra una camicia candida, che ne rivelava dolcemente le curve. Il naso non era più arrossato dal freddo e le labbra era socchiuse in una maniera che avrebbe suscitato in qualunque uomo il desiderio di baciarle.

E Severus era un uomo…

 

-Diamo un’occhiata a questa caviglia. -

Nonostante le speranze di Alexis la caviglia non era affatto migliorata, anzi, si era notevolmente gonfiata. La ragazza gridò per il dolore quando lui la sfiorò e provò una fitta quando le chiese di appoggiarla sulla sua mano.

Maledizione!

Inoltre il dolore le provocava delle visioni, perché il tocco delicato di quell’uomo arrogante le faceva ribollire il sangue e le suscitava nello stesso tempo dei brividi…

Era stata al freddo troppo a lungo quella notte. Per questo le mani del professore le sembravano così calde…

-Ci metta su questo per ora. -

-E’ freddo. -

-E’ per questo che lo chiamano ghiaccio. Adesso si sdrai e provi a riposarsi un po’. Intanto io vado a cercare Madama Chips, la responsabile dell’infermeria. -

Aveva davvero bisogno di riposare: era molto pallida e profonde occhiaie scure le cerchiavano gli occhi. Severus sentì l’impulso improvviso di accarezzare quel volto, ma si trattenne. Inspiegabilmente  sentiva il bisogno di confortarla in qualche modo, magari allungandosi di fianco a lei e stringendola mentre dormiva.

Storie! Avrebbe voluto fare ben altro con lei, e nessuna delle opzioni contemplava il termine dormire e suoi sinonimi.

Si alzò di scatto dal bordo del letto e si allontanò da lei.

Pochi minuti dopo era già di ritorno con Madama Chips che immediatamente cominciò ad esaminare la caviglia ferita.

- No, no. Niente di rotto. - sentenziò la medi-maga - Le darò qualcosa per il dolore ed una pozione che metterà a posto la tumefazione al malleolo. Deve solo rimanere a riposo qualche giorno così che la caviglia si sgonfi completamente. Non la sforzi assolutamente, altrimenti le farà male per molto tempo. -

-D’accordo, ma per quanto io trovi molto piacevole avere qualcuno che mi porta in giro in braccio - risposerei con sarcasmo alzando lo sguardo su Piton - non credo che potrò approfittarne a lungo. Quando potrò camminare?-

La medi-strega sorrise. - Se rimane completamente a riposo credo che in un paio di giorni starà sicuramente meglio. -

-Posso usare la polvere volante o la smaterializzazione per tornare a casa, vero?-

-Solo se riesce a farlo evitando di usare il piede destro.- rispose la Madama.

Lei si accigliò -Sa bene che è impossibile, la scopa, poi, neanche a parlarne…-

-Esattamente. Comunque sarebbe dovuta rimanere ad Hogwarts in ogni caso, o forse mi sbaglio?-

-Sì, ha ragione. -

-Bene, allora piacere di conoscerti, ragazza mia. Io sono Madama Chips, la responsabile dell’infermeria della scuola, ma puoi chiamarmi Poppy.-

-Piacere di conoscerti Poppy. Io sono Alexis, Alexis Shayne, la nuova insegnante di Difesa contro le arti oscure. -

-Ti darò delle stampelle magiche così farai meno fatica a muoverti.

-Grazie tante - ribatté Alexis in tono acido ricordando la propria situazione. - Scusami - aggiunse subito dopo - non è colpa tua se mi sono fatta male!- Calcò di proposito la parola tua, lanciando un’occhiata accusatrice al collega, rivelando in questo modo che riteneva lui colpevole.

Piton inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia sul petto. -Per essere un’insegnante di Difesa contro le arti oscure devo dire che è molto imbranata. Spero che non insegni ai suoi alunni anche ad inciampare ed a tenere una guardia così bassa .- sibilò in risposta, carico di risentimento nei confronti di quella persona che aveva usurpato il posto che riteneva suo di diritto.

-Il mio lavoro ho intenzione di svolgerlo con la massima cura e tutta la competenza necessarie, non ha di che preoccuparsi, professore. -

-Staremo a vedere…-

-Devo considerarla una minaccia, professore?-

-No, solo una promessa. -

-Bene, buono a sapersi, professore. Adesso, per caso, ha intenzione di fare il gentiluomo che non è e di accompagnarmi nella camera a mia disposizione, oppure dobbiamo restare qui a ringhiarci contro in eterno? Sa com’è, io avrei un po’ sonno, professore. -

Sbuffando come una ciminiera e borbottando fra sé e sé, il Piton sollevò nuovamente la ragazza fra le sue braccia, senza ascoltare le sue lamentele sul fatto che potesse benissimo camminare da sola sulle stampelle, e si diresse verso la camera e lei assegnata ai piedi della torre nord, vicino all’ingresso per i sotterranei.

Aperta la porta con un gesto della mano, depositò malamente la ragazza sul letto e senza una parola si voltò per andarsene.

-Noto che la delicatezza è la sua miglior qualità! - esclamò sarcastica - mi chiedo come possa fare delle pozioni decenti se tutti i suoi movimenti hanno questa delicatezza, professore.-

-La delicatezza la uso solo per ciò che per me ha una certa importanza e, scusi se sono franco, di lei non me ne frega assolutamente niente. Ad ogni modo, LA SMETTE DI CHIAMARMI PROFESSORE?-

-Ooooh, mi scuuusi. Sa com’è, un certo maleducato di mia conoscenza non si è neanche presentato, per cui non ho altro modo di chiamarlo, se non professore. -

-Mi permetto di ricordarle che nemmeno lei si è presentata con me, non ha molto da criticare. Comunque… io sono Severus Piton, insegnante di Pozione. Arrivederci.- rispose l’uomo laconico, riavviandosi verso la porta.

-Arrivederci professor Piton. Io sono Alexis Shayne, come avrà già inteso. Le auguro una buona notte e dei sogni d’oro.-

-Lo saranno sicuramente, dato che non ho alcuna intenzione di sognare lei. Buonanotte.-

-Buonanotte, PROFESSORE!-

 

 

 

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Rieccoci qua!

Anche il secondo capitolo è finalmente finito e spero che lo possiate apprezzare come gli altri. Il discorso di Silente probabilmente risulta un po' noioso, ma era necessario per esigenza tecniche, sorry.

 

Volevo comunicare una cosa. Questa ff è nella mia testa già da qualche mese e in linea di massima so già come si evolverà la situazione e tutto è basato sui primi 5 libri della Rowling.

Dovete però tenere presente che non sono affatto d'accordo su come si sono svolti gli eventi nel sesto libro di Harry Potter (soprattutto il finale), per cui, anche se cercherò di limitare al massimo i miei intenti vendicativi, sappiate che sto scrivendo con questa prospettiva.

 

Per capirci meglio:

Non ho alcuna intenzione di inserire spoiler sul sesto libro che ho letto in inglese, dato che essa è nata prima della sua pubblicazione e si basa solo sugli eventi dei primi 5 libri (non ho alcuna intenzione di ricreare tutta la trama da capo).

Però chi, come me, avesse già letto il sesto libro, tenga presente che il finale non mi è piaciuto per niente e che, in una sorta di rivalsa contro la Rowling (non ho niente contro di lei, ma come tutti ho le mie simpatie e preferenze, quindi non ho gradito il ruolo che ha dato ad alcuni personaggi), in questa ff alcuni personaggi saranno alquanto OOC, discostandosi di molto da quelli creati dalla grande scrittrice.

 

See you

Maeve

 

 

Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo la mia fanfictions (anche se non recensiscono in molti, me tapina ¬___¬ ).

 

Un particolare ringraziamento va a Jessiketta: ti ringrazio moltissimo per la tua gentilissima recensione, mi ha fatto molto piacere. Spero che tu possa apprezzare questa capitolo come i due precedenti! Io ce l'ho messa tutta.

 

Un altro enorme GRAZIE!!!!! alla mia Fren, senza la quale probabilmente questo capitolo non sarebbe mai venuto alla luce. Grazie Fren! Ti voglio un sacco di bene!

  
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