Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Meggie    28/08/2005    17 recensioni
“Il mondo finì quel giorno, lasciando me soltanto. Guardai verso il cielo nuvoloso e vidi che il colore era svanito. Mi sto ancora chiedendo cosa sia successo al sole che avrebbe dovuto splendere lassù…” (da “Stigmas” di Kazuya Minekura).
Ginny. Draco. Mangiamorte per scelta. Ron. Harry. Hermione. Auror per abilità. E ombre che nella notte si muovono veloci… e uccidono… uccidono… - Dedicata a Sunny!!
Genere: Romantico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
GLI ELETTI – Nati per uccidere

GLI ELETTI – Nati per uccidere

 

Dimmi dov'eri, ieri e prima
sei arrivata con il volo di una piuma
così leggera,appariscente come nessuna
mi sei apparsa come vita sulla luna,
le mie cattive abitudini adesso dovrei cambiare
perchè dormi nel mio letto
dimmi se è solo di donna un dispetto
o è per vedere se ho paura o se accetto

 

(Bambina dallo spazio – Gianluca Grignani)

 

Capitolo 6: Finchè morte non vi separi

 

Fece una smorfia disgustata e chiuse di scatto la tenda, impedendo così ai suoi occhi di continuare a guardare quell’orrore… fuori, nell’immenso parco che costeggiava il palazzo, stavano camminando la Weasley e il suo amato nipote. E si stavano tenendo per mano. E stavano ridendo… e si stavano baciando…

 

Di nuovo una smorfia di disgusto di dipinse sul bel volto della donna.

 

Si portò distrattamente una ciocca dei lunghi capelli neri dietro l’orecchio e sbuffò infastidita. L’uomo sdraiato scompostamente su letto e lanciò un’occhiata furtiva.

 

Conosceva quell’atteggiamento. Lo conosceva fin troppo bene. E non preannunciava mai qualcosa di buono, anzi.

 

“Che cos’hai?”

 

La donna si girò verso il marito. I capelli e il vestito, entrambi neri, ondeggiarono per un istante intorno a lei.  I suoi occhi blu notte si fissarono in quelli neri di lui. “Niente…” rispose semplicemente, non preoccupandosi di celare una nota sarcastica nella sua risposta.

 

L’uomo alzò un sopracciglio, per niente convinto. Lentamente si portò a sedere. La camicia aperta, leggermente aperta sul torace, gli conferivano un’aria ancora molto attraente, nonostante l’età.

 

“Bella, Bella… a chi vuoi darla a bere?”

 

Bellatrix sorrise leggermente. “Se sai già tutto perché me lo domandi sempre?”

 

Gli occhi del marito saettarono veloci sul corpo ancora perfetto della donna, fasciato da un lungo vestito nero di seta. Incantevole. Ecco come appariva ai suoi occhi. Dopo alcuni attimi si decise a risponderle, con voce bassa e suadente. “Perché vederti arrabbiata è terribilmente…” si fermò un attimo come per pensare all’aggettivo più appropriato “…intrigante” concluse.

 

Con poche e ampie falcate, Bellatrix si portò accanto a Rodolphus e si sedette su letto. “Davvero?” sorrise leggermente e inclinò la testa di lato, lasciando scoperto il collo.

 

Rodolphus le si avvicinò, con una mano spostò i capelli neri della donna, mentre il suo volto si avvicinava alla spalla di lei. “Ovvio… e lascia perdere quella ragazzina… non vale la pena perdere del tempo con lei…”

 

Bellatrix chiuse leggermente gli occhi, assaporando la sensazione della bocca dell’uomo sulla sua pelle. “Quella ragazzina mi sta deviando il nipote…”

 

L’uomo si staccò leggermente da lei. “… ma non è solo questo, giusto?”

 

Bellatrix si girò e di nuovo i suoi occhi incontrarono quelli di Rodolphus. “Mi conosci dannatamente bene… no, non è solo questo… è che è solo una lurida, piccola ipocrita… e non mi fido…”

 

Rodolphus le accarezzò sensualemtne il viso. “Perché era un auror?”

 

Anche…”

 

“Bella nemmeno io mi fido di lei… ma se per questo nemmeno di Draco… e anche di tutti gli altri nuovi acquisti… sappiamo entrambi che sono solo degli approfittatori… e anche il Nostro Signore lo sa…”. La baciò lentamente, prendendole il viso tra le mani. Bellatrix si portò più vicino all’uomo, senza smettere di baciarlo, mentre le sue mani si insinuavano all’interno della camicia. Rodolphus, controvoglia, si staccò leggermente da lei. Il viso ancora tra le sue mani. “… ed è per questo che quando vinceremo il Nostro Signore ci ricompenserà… noi siamo i suoi più fedeli servitori… non ci ha mai paragonato a quegli ipocriti e mai lo farà… non devi temere…”

 

Bellatrix sorrise. “Lo so… ma non posso proprio sopportarla… se solo potessi sfogarmi… magari mandarla al San Mungo mi aiuterebbe…”

 

“Magari nella stessa stanza dei Paciock…” concluse Rodolphus per lei.

 

Bellatrix scoppiò a ridere. E Rodolphus ne approfittò per baciarla nuovamente. Le mani della donna si intrecciarono dietro il collo del marito, mentre quelle dell’uomo erano corse veloci a slacciare il vestito della donna. Bellatrix premette il proprio corpo contro quello di Rodolphus che la fece distendere sul letto, senza smettere un istante di baciarla…

 

In un modo tutto loro, fatto di stesse promesse all’Oscuro, fatto di sesso e carezze languide, fatto di complicità insita nel loro essere, si amavano. In un modo tutto loro.

 

Erano perfetti insieme. Venivano entrambi dall’Inferno… e nell’Inferno vivevano.

 

******

 

Con l’entrata nella sala di Harry e Ron, l’intero corpo degli auror fu al completo.

 

Davanti a una serie di sedie occupate più o meno distrattamente dai soldati, vi era il Comandante Howard.

 

Quando anche gli ultimi due arrivati si furono seduti, l’uomo si schiarì la voce, pronto a parlare. “Ho fatto convocare tutti voi per un motivo ben preciso. Penso che sappiate tutti che io sono il responsabile del caso denominato ‘Shadows’. Come tale, ho il dovere di informarvi di una serie di piccoli cambiamenti che verranno attuati entro breve termine”.

 

Il Comandante fece una pausa e i suoi occhi si soffermarono sul volto di un ragazzo dai capelli ricci e dall’aria solare, che parlava con la ragazza accanto.

 

“Signor Beckinsale posso avere la sua attenzione?”

 

David si girò di scatto, rendendosi conto solo in quel momento che, evidentemente, il Comandante aveva iniziato a parlare. “Certo Signore…”

 

L’uomo sorrise. “E le sarei grato se la smettesse di distrarre anche la signorina Granger…era una brava ragazza… fino a quando non ha iniziato a stare con lei…”

 

Tutta la sala scoppiò a ridere fragorosamente. Tutta la sala eccetto tre persone.

 

David, che aprì la bocca per replicare, ma si bloccò con un’occhiata di Hermione.

 

Hermione, che aveva preso a giocherellare distrattamente con una ciocca di capelli.

 

E Ron… che osservava a turno David e Hermione. La sua Hermione che arrossiva e si prendeva tra le dita un ricciolo che proprio non ne voleva sapere di stare a posto. La sua Hermione che si morsicava il labbro inferiore. 

 

Solo quando vide gli occhi di David incrociare i suoi si accorse di averla fissata un po’ troppo.

 

Ron sospirò, girandosi di nuovo verso il suo Comandante.

 

Howard sorrise compiaciuto per aver messo a tacere uno degli elementi che meno sopportava. “Bene… stavo dicendo… che ci saranno una serie di piccoli cambiamenti… e uno di questi riguarda tutti voi. Con i nuovi tempi che corrono e con questo nuovo gruppo di assassini, senza dimenticare i Mangiamorte e il Signore Oscuro, l’alta commissione ha ritenuto opportuno inserire un apposito programma di addestramento.”

 

Un mormorio si diffuse in tutta la sala. Howard non si scompose, aveva previsto una reazione del genere.

 

Un auror particolarmente coraggioso alzò la voce, in modo da farsi sentire bene. “Noi non siamo più reclute… abbiamo già fatto il nostro addestramento, perché dovremmo continuare?”

 

Perché così è stato deciso!”

 

Il giovane auror fece una smorfia. “E se qualcuno si rifiutasse?”

 

Howard fece per ribattere quando la voce profonda del Comandante Armstrong lo interruppe. “Il punto è che non abbiamo scelta. Tralasciando per un momento il problema Signore Oscuro, del quale ci occupiamo tutti, adesso dobbiamo affrontare un nuovo pericolo. Questo nuovo gruppo di assassini, come potete leggere dai rapporti, uccide utilizzando anche armi babbane, oltre che la bacchetta. E, sotto questo punto di vista, inutile negarlo, si stanno rivelando più forti di noi. Hanno più armi. Hanno più tecniche. Semplicemente, sono migliori di noi… per questo è stato istituito questo programma di addestramento speciale…”

 

L’auror osservò per un istante i due comandanti. Decise di cambiare il tono delle sue domande nel parlare con Armstrong… aveva troppa ammirazione per lui per trattarlo come Howard. “Anche nel semplice addestramento auror abbiamo dovuto imparare altre tecniche di combattimento oltre la bacchetta, no?”

 

“Vero…” Armstrong sorrise leggermente “Ma è anche vero, e spero che tu mi dia ragione, che avete avuto solo una conoscenza imitata di tutto questo. L’unico addestramento vero e proprio, e che non dovrete quindi rifare, è il combattimento senza nessun tipo di arma. Ma per il resto… vorrei vedere se qualcuno tra di voi, riesce ancora a sparare con una pistola babbana…”

 

Il silenzio totale della sala confermò le sue parole.

 

“… ecco perché, grazie all’aiuto di Michael Brandis, che penso conosciate già, tutti voi vi sottoporrete a una preparazione extra… naturalmente non sottovalutando i soliti allenamenti a cui siete abituati…” Armstrong fece una piccola pausa e guardò Howard accanto a sé. “… con questo, penso sia tutto…”

 

L’uomo tornò a sedersi e Howard continuò il suo discorso.

 

A qualche metro di distanza, Hermione osservava la schiena del comandante Armstrong. Sorrise leggermente, al pensiero di come, con poche parole, era riuscito a convincere un’intera sala di auror ad obbedire agli ordini.

 

I suoi occhi poi si spostarono sull’uomo seduto accanto. Michael Brandis. Insegnate di tecniche di combattimento babbane  all’accademia degli auror. E soprattutto, grande amico del comandante Armstrong.

 

Quando a sua concentrazione tornò da Howard ci rese conto di non aver ascoltato una sola parola del discorso di quell’uomo… ma non le importava molto.

 

“Bene… con questo potete andare, vi ricordo che potete trovare in segreteria gli orari del programma…”

 

Hermione sospirò. Finalmente era finita. Si alzò e seguì i suoi compagni fuori dalla sala.

 

Erano tutti lì. A chiacchierare delle novità.

 

“Avete già un’idea dei corsi?” una voce alle sue spalle la fece voltare, e si trovò davanti gli occhi azzurri del comandante Armstrong.

 

Ron si mise le mani nelle tasche dei pantaloni. “Io devo ancora decidere…” Harry annuì. “Anch’io…”

 

“Io armi da fuoco, forse…” disse Alicia.

 

“Tu, Hermione?”

 

La ragazza sollevò lo sguardo. “Non saprei… probabilmente bastoni…”

 

L’uomo la guardò e annuì. “Penso… penso che sia una buona idea… beh… voi pensateci, mi raccomando… adesso devo andare…”

 

Il Comandante si avviò verso Brandis e Howard, lasciando da soli i ragazzi.

 

“Beh… Aly, Herm… dobbiamo andare, no?” Ron si rivolse alle due ragazze col sorriso.

 

I tre avevano il turno di pattuglia per Digon Alley, ed erano già in ritardo.

 

Alicia annuì, portandosi accanto al ragazzo. Hermione si girò verso David, lo baciò, e poi anche lei si portò accanto all’amico.

 

“Bene…” Ron appoggiò le braccia sulle spalle delle due ragazze. “Io e le mie fanciulle possiamo andare…”

 

Salutò distrattamente gli altri e si avviò, non dimenticandosi però di osservare la reazione di David. Sorrise compiaciuto quando lo vide serrare forte i denti. 

 

Caro mio… la partita è appena iniziata…

 

Harry sorrise nel vedere l’amico. E nonostante si stessero allontanando da loro sentì chiaramente lo scambio di battute tra Alicia e Ron

 

“Tua fanciulla? Ti devo ricordare che il mio fidanzato è…”

 

Bellissimo, fighissimo, stupendissimo, potentissimo e tutti gliissimo’ di questo mondo? No, grazie…” concluse Ron al suo posto.

 

Alicia scoppiò a ridere, seguita subito dopo da Hermione… e Roncon Hermione così vicino… così allegra… così solare… non potè non sentirsi bene… anzi benissimo.

 

La sua partita era appena iniziata. E lui non perdeva mai… non poteva permettersi di perdere. Perché questa volta la posta in palio era troppo alta… la posta in palio era Hermione… e lui l’avrebbe conquistata… doveva riuscirci!

 

Cavolo… quella era la sua Hermione. La donna più spettacolare della terra… non poteva assolutamente lasciarsela sfuggire… non di nuovo… non questa volta…

 

******

 

Time is gonna take my mind [Il tempo prenderà la mia mente]
and carry it far away where I can fly [e la porterà lontano dove posso volare]
The depth of life will dim the temptation to live for you [la profondità della vita smorzerà la tentazione di vivere per te]
If I were to be alone silence would rock my tears [e se sarò sola il silenzio cullerà le mie lacrime]
'cause it's all about love and I know better [perché l'amore è tutto e so]
How life is a waving feather  [come la vita ondeggia come una piuma.]

So I put my arms around you around you [Allora metto le mie braccia intorno a te]
And I know that I'll be living soon  [e so che presto me ne starò andando.]

My eyes are on you they're on you [I miei occhi su di te]
And you see that I can't stop shaking [mentre vedi che non riesco a smettere di tremare]

 

(Dancing – Elisa)

 

******

 

Harry controllò un’ultima volta sull’orologio. 12:10. In fondo erano solo dieci minuti di ritardo… e la redazione del Cavillo era dalla parte opposta della città… solo che non poteva fare a meno di preoccuparsi.

 

Andare in giro, da soli, era una pessima idea in quel periodo.

 

Gli attacchi dei Mangiamorte erano sempre più frequenti… sempre più duri… non voleva rischiare di perdere anche lei. Non poteva perdere anche lei.

 

Era ancora immerso nei suoi pensieri, quando vide una ragazza bionda entrare con aria distratta nel bar in cui si erano dati appuntamento per la pausa pranzo. I capelli erano sciolti e in disordine, segno che probabilmente aveva corso, mentre i vestiti sembravano un po’ quel vecchio stile babbano da hippy: maglietta colorata, gonna lunga fino ai piedi e, come cintura, una vecchia sciarpa, probabilmente ripescata dal fondo dell’armadio.

 

Harry non potè fare a meno di sorridere. Il fatto che fosse così fuori dagli schemi non diminuiva il suo interesse per lei. Anzi… gli piaceva anche per quello.

 

Luna lo vide subito e avanzò velocemente tra i tavoli, fino ad arrivare da Harry. Gli sorrise allegramente quando fu davanti e si chinò per sedersi.

 

Harry, interpretando male quel suo gesto, si sporse leggermente in avanti per baciarla… ma il bacio non arrivò. Luna si era tranquillamente seduta dalla parte opposta alla sua, e lo stava guardando con aria divertita.

 

Solo in un secondo momento parve accorgersi del gesto del ragazzo. Scoppiò a ridere, mormorando un “Scusa Harry…”, si sporse in avanti, afferrò con le mani la maglietta del ragazzo e lo tirò verso di sé, permettendo alle loro bocche, finalmente, di incontrarsi.

 

Quando si staccarono Harry non potè fare a meno di ridere. “Tu sei fuori…”

 

Luna gli sorrise, di rimando. “Spero sia un complimento…”

 

“Assolutamente!”

 

La ragazza inclinò la testa di lato. “Allora ripetimelo più volte… mi piace…”

 

Harry annuì, senza smettere di ridere.

 

Luna sospirò leggermente. “Scusa se mi presento così…” e indicò i suoi vestiti “… quando usciamo insieme cerco di non essere così…” Si fermò un attimo, mentre cercava un aggettivo appropriato “…strana… solo che.. beh ero in redazione e non potevo cambiarmi e quindi…”

 

Harry le fece un cenno con la mano. “Non importa… va benissimo… allora, come va al Cavillo?”

 

Luna roteò gli occhi. “Bene… ma abbiamo parecchio lavoro… io per prima… e non è che ne sia proprio entusiasta…”

 

“Beh… il direttore ha sempre de lavoro da svolgere…”

 

La ragazza gli sorrise. “Già… e tu?”

 

“Tutto bene… le solite cose…”

 

“Gli altri? È da un po’ che non li vedo…”

 

Ma… che vuoi che ti dica? Siamo sempre alle solite… Ron che corre dietro a Hermione, Hermione che sta con Dave, Dave che è geloso di Ron… il solito triangolo…”

 

“Certe cose non cambiano eh…”

 

“Proprio no!” Harry le sorrise dolcemente.

 

E Ginny?” Luna osservò i lineamenti del ragazzo irrigidirsi leggermente. I suoi occhi si spostarono alle altre persone presenti nel bar… poi si concentrò di nuovo su Luna.

 

Diciamo che è meglio non parlarne…”

 

“Se ne parla ancora… intendo nel quartier generale?”

 

Harry fece un gesto vago. “In parte… ma lo sai anche tu… di questi tempi gli auror che abbracciano il Male non sono delle rarità… e così si smette anche di parlare di Ginny… si smette di parlare un po’ di tutti alla fine…”

 

Luna abbassò gli occhi. “Dai… niente discorsi troppo tristi o seri… io ho fame… tu che prendi?”

 

Harry, ancora una volta, non potè non sorridere. Quella ragazza era così unica… era così… diversa era l’aggettivo giusto.

 

Non era strana… non più strana di lui… e forse era per questo che si capivano così bene… Luna era imprevedibile, sognatrice e piena di ideali…

 

Lui era fin troppo prevedibile, razionale e… beh gli ideali li aveva… ma sapeva benissimo che non era facile conquistarli.

 

Erano complementari. Così diversi eppure così uguali…

 

Non era innamorato di lei. Era troppo presto… ma sentiva che poteva essere la volta buona… perché lui non era il tipo che si innamorava facilmente.

 

Perché lui, innamorato sul serio, lo era stato una volta sola… una sola volta

 

Una sola volta si era innamorato… e si era innamorato di Ginny.

 

Ma il tempo era passato, l’amore era sparito… e si erano lasciati… e da lì, basta… sembrava che il suo cuore si fosse rifiutato di amare veramente. E poi… era arrivata lei. O meglio… era ritornata lei. Era ritornata nella sua vita con la forza e la prepotenza della prima volta. Ma a differenza di allora, si era reso conto di come quella ragazza fosse speciale.

 

Speciale sul serio.

 

Speciale abbastanza da poter riuscire a farlo innamorare, forse…

 

******

 

“Ripetilo…”

 

Draco sbuffò, non smettendo di passarle una mano tra i capelli. “No…”

 

Ginny si appoggiò sui gomiti per poterlo guardare negli occhi. “Ripetimelo”

 

“Non demordi eh?!

 

“Mai… per favore… adoro il modo in cui me lo dici…”

 

Draco le prese il viso tra le mani e l’attirò verso di sé. Le loro bocche si incontrarono, ancora una volta, e ancora una volta il casto bacio divenne ardente da tanta era la passione che entrambi ci stavano mettendo.

 

Una mano di Draco scese lentamente sulla schiena nuda della ragazza e Ginny non riuscì a non sospirare contro le labbra di Draco. Il modo in cui Draco la toccava, l’accarezzava… o anche semplicemente la sfiorava era talmente intenso da far male.

 

Tutto con lui si trasformava in fuoco ardente. Fuoco che chiedeva solo di poter bruciare liberamente, privo di costrizioni o catene. Fuoco che loro non facevano che alimentare con l’assoluto bisogno e dipendenza che avevano l’uno dall’altro.

 

Ginny si portò lentamente sopra di lui mentre la sua mano stringeva forte la spalla del ragazzo. Draco si staccò dalla sua bocca e prese a baciarle il collo facendole provare dei brividi lungo il corpo. Il modo in cui lui la baciava… nessuno l’aveva mai baciata così. Sembrava che Draco conoscesse alla perfezione il suo corpo… sapeva esattamente dove sfiorarla o baciarla per farle provare un piacere che mai nessuno era riuscito a farle provare…

 

“Ripetimelo…” Con gli occhi chiusi, la testa leggermente inclinata all’indietro e la bocca socchiusa e con la bocca di Draco che la stava facendo impazzire, il suo cervello era riuscito a formulare di nuovo quella frase… lei stessa si chiedeva come ci fosse riuscito…

 

Draco accostò la bocca all’orecchio della ragazza. “Vuoi che te lo ripeta?”

 

Ginny annuì, tenendo sempre gli occhi chiusi.

 

“Ti amo...” le sussurrò all’orecchio. E di nuovo il suo corpo fu percorso da un fremito.

 

La ragazza aprì gli occhi e incontrò lo sguardo di ghiaccio bollente di Draco.

 

Dio, quanto lo amava…

 

Ginny lo abbracciò, premendo il suo corpo contro quello sudato ed eccitato del ragazzo. “Come farei… come farei senza di te? Come potrei fare?”

 

Draco appoggiò la testa sulla sua spalla e le accarezzò dolcemente la schiena. “Andresti avanti come hai sempre fatto…”

 

“Non è vero…”

 

“Sì…” Draco la guardò negli occhi. “Tu andresti avanti… perché sei maledettamente forte… molto più forte di me…”

 

“Non è vero…”

 

Draco le mise l’indice contro la sua bocca, per zittirla. “Ho detto di sì… e lo sai anche tu che è vero…”

 

“Io so solo che non devi lasciarmi… che non devi lasciarmi mai… perché senza di te non sono niente… perché senza di te impazzirei…”

 

Draco si strinse nuovamente a lei. “Andrà tutto bene… siamo insieme… tutto può solo andare bene…”

 

Ginny sospirò. Chinò il capo e baciò la spalla di Draco. “Ti amo…”

 

Draco sorrise leggermente. Quando era con lui Ginny diventava così dolce… forse troppo per i suoi standard… ma amava troppo Ginny anche solo per poter riuscire a trovarle un difetto…

 

Per lui era la perfezione assoluta. Forte. Coraggiosa. Passionale. Eppure così dolce… come in quel momento… in quel momento in cui c’erano solo loro due

 

Draco chiuse gli occhi, cercando di assaporare ogni singolo istante con Ginny, quando una fitta al braccio lo scosse.

 

Spalancò gli occhi: il Marchio Nero bruciava… il Signore Oscuro lo stava chiamando. Fu solo in un secondo momento che si accorse che anche Ginny si stava premendo il braccio, nel tentativo di alleviare il dolore.

 

Ginny sollevò lo sguardo e incontrò gli occhi di Draco. “Penso che dovremmo andare…”

 

Draco annuì. “Lo penso anch’io… mi chiedo solo perché deve sempre scegliere i momenti sbagliati per chiamarci…”

 

Ginny sorrise, mentre una mano cercava di recuperare i vestiti sparsi sul letto.

 

Sì… decisamente aveva scelto un momento sbagliato per chiamarli…

 

******

 

Non riusciva proprio a farsi piacere quella stanza. Troppo scura. Troppo cupa. Troppo triste. Tutto stava ad indicare che lì, non erano ammessi divertimenti o risate.

 

Lì dentro era ammesso solo rispetto.

 

Sollevò il braccio sinistro per portarsi dietro l’orecchio una ciocca di capelli e la stanza fu riempita dal rumore metallico dei suoi braccialetti. Nessuno però, ci fece particolarmente caso.

 

Gli occhi di molti uomini erano più interessati al suo corpo, fasciato in un minuscolo vestito nero che a malapena arrivava a metà coscia. E alle sue gambe, strette in un paio di stivali neri.

 

Bellissima. Ecco come appariva Ginny Weasley.

 

Accanto a lei, Draco la teneva per mano, come per ribadire il concetto che quella meraviglia era sua e soltanto sua. Nessuno doveva permettersi di guardarla.

 

Leggermente distante dai due, appoggiato a un muro con aria tranquilla, vi era Murdoch, che osservava con aria divertita la presa di Draco sulla mano di Ginny farsi più forte.

 

Tipo decisamente geloso…

 

Un fruscio di stoffa leggera, fece voltare tutti i Mangiamorte presenti nella stanza. Lord Vodemort si era alzato, rivelando la sua presenza a tutti.

 

Con riverenza e profondo rispetto tutti i presente si inchinarono, solo dopo qualche attimo la voce sibillina dell’Oscuro Signore riempì la stanza.

 

“Vi ho chiamato per un buon motivo, mie fedeli…” i suoi occhi rossi saettarono in breve tempo sui volti di tutti i presenti “… un motivo che vi porterà a colpire molto presto… siete pronti?”

 

In un istante tutti i Mangiamorte fecero sentire la loro voce. “Sì, Signore”

 

“Bene… perché ormai siamo vicini… la vittoria è in nostro pugno… e dobbiamo intensificare i nostri attacchi… eliminare anche gli ultimi rappresentanti del Bene… eliminare Potter i suoi amichetti… presto tutto il mondo sarà pronto per accoglierci!”

 

Ginny si girò per guardare Draco, ma la fastidiosa sensazione che il Signore Oscuro la stava guardando la fece voltare nuovamente.

 

“Due giorni… tra due giorni colpiremo di nuovo… tutto è pronto… il piano è perfetto… e questa volta non sarà solo un gruppetto di uomini a combattere, ma tutti voi… è il momento di far sentire la nostra voce… perché ben presto, sarà l’unica cosa che il mondo sentirà!”

 

Nonostante la penombra, Ginny potè giurare di aver visto Bellatrix sorridere, seguita poco dopo dal suo amatissimo marito…

 

Lord Vodemort, senza dire un’altra parola, si risedette. I Mangiamorte, lentamente e senza dimenticarsi dell’inchino, iniziarono ad uscire dalla stanza.

 

Una volta fuori, Ginny non ebbe più nessun timore di guardare Draco. “Che ne pensi?”

 

“… che sarà… interessante combattere contro… gli auror…”

 

Ginny annuì, seria.

 

“Non sei preoccupata?”

 

Sia la ragazza che Draco si girarono, trovandosi davanti Murdoch. Ginny alzò un sopraciglio. “Perché?”

 

Il ragazzo fece un gesto vago con la mano. “Beh… ti troverai faccia a faccia con quelli che erano tuoi compagni… e c’è chi non tarderà a mettere in giro strane voci su questo…” concluse indicando con gli occhi Bellatrix e Rodolphus, che stavano passando poco distanti.

 

“Lo so… ma non m’importa. Ho fatto la mia scelta e sono qui… non sono minimamente preoccupata…”

 

Murdoch sorrise leggermente. “Bene…”

 

“Bene…”

 

“Bene…” disse anche Draco.

 

Murdoch li salutò e li vide allontanarsi lungo il corridoio. Insieme. E bellissimi.

 

Il corto vestito di Ginny si muoveva ad ogni passo della ragazza, rivelando qualche centimetro in più di gambe. Mentre Draco camminava sicuro e fiero acanto a lei, passandosi distrattamente una mano tra i capelli.

 

Bene… ma è veramente tutto a posto, Ginny? Ti troverai a combattere contro tuo fratello… contro il tuo vecchio amato Potter… è veramente tutto a posto?… Prenditi cura di quella ragazza Draco… io di più non posso fare…

 

Si slacciò il primo bottone della camicia, e senza pensare oltre, si avviò nella direzione opposta rispetto ai due…

 

******

 

Alicia socchiuse gli occhi, assaporando ogni carezza che Thomas le stava riservando. Sdraiati sul divano della casa di lui, Alicia era sprofondata dentro ad un sogno ad occhi aperti. Un sogno che iniziava nel momento in cui stava con Thomas e che finiva quando doveva andarsene.

 

Thomas si abbassò leggermente e le baciò la fronte, senza smettere di accarezzarle i capelli.

 

“Non vedo l’ora di mettere quella firma, sai?”

 

Il ragazzo fece una smorfia divertita. “Uhm… io non sono proprio della stessa idea… voglio dire, con quella firma avremo una casa… ciò significa che ti dovrò sopportare per molto più tempo…”

 

Alicia si sollevò dalle sue gambe e lo guardò negli occhi. “Oh sì… per molto tempo… finchè morte non ci separi…” disse sorridendo.

 

“Così è terribilmente melodrammatico… adesso ci starebbe bene qualche frase ad effetto del tipo ‘Sì, Tom… non ci lasceremo mai’… e a questo io risponderei ‘Certo, mia amata, ci amiamo troppo… non possiamo dividerci…’”

 

Gli occhi scuri di Alicia si fissarono in quelli chiari di Thomas per un istante, poi entrambi scoppiarono a ridere. “Decisamente no…”

 

Thomas tornò serio. “A parte gli scherzi... non vedo l’ora di andare in quella casa… solo noi due… io, te… divertimento a non finire…”

 

“Sì! Al bando i freni inibitori!” continuò lei.

 

Il ragazzo alzò, scettico, un sopracciglio. “Perché tu hai mai avuto freni inibitori?”

 

Alicia parve pensarci un istante. “Credo proprio di no…”

 

“Ah ecco… perché non sono io quello che ti aspetta a casa, sul letto, pieno di petali di rose rosse, con abiti piuttosto… succinti, per essere fine…”

 

Che c’è di male? Era il tuo compleanno, volevo farti una sorpresa…”

 

“Devo dire che ci sei riuscita…” Thomas scoppiò a ridere. “Per poco non collassavo sulla porta…”

 

Alicia assunse un’aria da finta offesa. “Non mi pare che ti sia dispiaciuta come serata…”

 

Il ragazzo l’abbracciò. “Oh no… è stata molto… illuminante… e istruttiva, sì…”

 

Alicia gli prese il voto tra le mani e lo baciò, lasciando che le loro bocce si incontrassero e che le loro lingue si intrecciassero. E mentre le mani di lei erano tra i suoi capelli, le mani di lui erano finite velocemente sotto la maglietta della ragazza, iniziando una lenta e sensuale carezza.

 

Tom e Aly. Soli. Contro il mondo.

 

Alicia… così poco romantica, così esuberante… così piena di vita… e poi, come una bambola di porcellana che cade, si era rotta. A venticinque anni aveva scoperto la morte. E dopo un tunnel nero fatto di pianti e di crisi nervose, aveva trovato la luce. la sua luce personale. Thomas.

 

Da quel giorno… da quel giorno in cui aveva solo venticinque anni, era un auror e amava la vita erano passati cinque anni. Cinque anni in cui era caduta, si era rialzata. Era caduta di nuovo… e si era rialzata… fino a quando non aveva trovato delle braccia pronte a sorreggerla… e in un mare di solitudine si era riscoperta amata. Amata come non si sentiva da tempo. Amata profondamente e completamente.

 

Aveva perso suo padre. Aveva perso sua madre. Ma aveva trovato Thomas… e allora forse era vero che bisognava un po’ soffrire per essere felici… perché lei in quel momento era felice… era la persona più felice della terra… e tutto grazie a lui… al suo sorriso… al suo cuore… alla sua forza di volontà… perché “lui doveva aiutarla”, queste erano state le sue parole.

 

E lui l’aveva aiutata. Le aveva donato una nuova vita. Una vita con lui.

 

Thomas si staccò leggermente da lei. “Vogliamo replicare la serata? Senza fiori però…”

 

“Facciamo pure senza nulla che va benissimo…”

 

Pochi attimi dopo tutti i loro vestiti furono lanciati alla rinfusa per terra, e mentre le mani di Thomas iniziarono a sfiorarla in un modo che le fece venire i brividi, Alicia continuava a baciarlo e baciarlo di nuovo…

 

Si sentiva così bene che non avrebbe mai smesso… finchè morti non li separi

 

******

 

Finito un nuovo capitolo! Anche questo decisamente bello lungo! E nonostante sia arrivato un po’ dopo (eh sì, gente, ogni tanto anch’io vado in vacanza…), spero che vi piaccia!

In effetti l’avevo scritto prima della mia partenza per la GMG di Colonia… che donna previdente che sono! Infatti al mio ritorno sono rimasta senza pc per un po’, e solo adesso è arrivato quello nuovo (bellissimo!!! Salutate con me “Nirvana”… e piangete con me il defunto “Ares”…). Quindi eccomi qui!!

Bene… penso che non ci sia nient’altro da dire… fatemi sapere che ne pensate però, mi raccomando!

 

Hermia: grazie mille per i complimenti! Come mai pensavi che fossero di meno? Mi pare che anche in un altro capitolo dedicato alle ombre avessi scritto il loro numero totale, ovvero 7… ^_- beh, vorrà dire che ci saranno ancora più ipotesi da fare, no? Un bacione!!

Diego: sono felice che Dark abbia la tua approvazione… personalità multipla? Uhm… in senso figurato intendi? In quel caso sì… se no ti assicuro che sono tutti “abbastanza” normali… in fondo! Non temere, nel prossimo capitolo ritroveremo l’azione…

Urumi: sono contenta per i nomi… non è stato affatto facile sceglierli, anche perché ho dovuto trovare un significato ad ognuno… a volte anche legato al personaggio… grazie mille per i complimenti! Bacio!

Elly: grazie mille!

Samy: pelle d’oca addirittura? Wow… ne sono felice! Spero apprezzerai anche questo… anche se non è incentrato sulle ombre… Un bacio!

Anonimo: grazie mille.

Slytherin_emy: tutti di seguito e sei ancora viva? Ti ringrazio per i complimenti e sono felice che ti sia piaciuta così tanto da leggerla tutta d’un fiato!

Blacky: pure io adoro quella canzone!!!! Che bella! E poi adoro gli U2!! Grazie mille per i complimenti… sono felice di avere sempre la tua approvazione! Bacione!

JulyChan: tesoro mio!!!! Ma che belle che sono sempre le tue recensioni!!! Sempre lunghissime ed entusiaste!! Le adoro!!! Grazie grazie grazie!! Allora… eh sì, era arrivato il momento di dire chiaro e tondo chi fossero gli Eletti.. anche se per l’annuncio ufficiale ci sarà tempo… per quanto riguarda le tue ipotesi, ovviamente, non posso dirti nulla… Ginny… su di lei penso di aver dato abbastanza informazioni per capire un po’ di più… ci sarà tempo comunque per comprendere tutto… e sì, ha fatto tutto questo per Draco… ma anche Draco non voleva lasciarla, non voglio che tu pensi che lei si sia “sacrificata” per lui… Murdoch troppo buono? Uhm… Sirius diceva “la gente non è divisa tra buoni e Mangiamorte”… forse un personaggio come lui stona un po’ in un’atmosfera cupa di morte, ma il suo percorso è molto più lineare e semplice di quello di Ginny. Comunque anche lui verrà chiarito.  Per quanto riguarda che i Mangiamorte non hanno ancora fatto nulla… non è proprio così… nel senso: dal primo capitolo ad adesso è passata al massimo una settimana… puoi capire quindi che non sono trascorsi mesi, ma solo pochi giorni… e come puoi vedere ho risposto in parte alle tue domande su Ron e sugli attacchi nel capitolo. Per quanto riguarda le frasi del dialogo tra Ginny e Draco… la tua riflessione è attenta ma… errata^^ nel senso… quelle frasi hanno forse più significato nel passato che nel futuro… anche se non è proprio da escludere che possano avere risvolti un domani… Un bacione grandissimo anche a te!!! Grazie mille per la bellissima recensione e per i complimenti!!!

Mony: grazie mille! Sono felice che ti piaccia!

Weasleyina: ti ringrazio sul serio!! La tua ff l’ho letta e l’ho trovata molto interessante! Bacio!!

Patty: tesoro mio!! Grazie mille tu sei sempre troppo gentile con me! Da brivido? Grazie!!! Sono felice che ti sia piaciuto… eh sì, il 6° libro l’ho letto da un pezzo… (mi pare che il sabato successivo all’uscita fosse già riposto nella mia libreria, concluso…)… ma non posso dirti nulla perché non voglio darti spoiler^^ Un bacione mega!!!

Fabry: eh chi lo sa? Solo il futuro potrà dirci che cosa accadrà ai nostri eroi! Mi spiace se non ho aggiornato presto ma ero in vacanza!! ^_-

Lady Numb: tesoro!!! Giusto a un giorno di distanza dalla nostra “dormita” (se così si può chiamare… 5 ore stiracchiate!) e un giorno prima della vostra partenza… ^_- come sono puntuale! Giusto che sei tu ti svelo un segreto sconvolgente: in effetti la mia lista di candidati da uccidere si è ridotta e quindi mi serviva un capitolo in cui le ombre se ne stessero buone buone a casa… ^___- sono felice che il giuramento ti sia piaciuto! Io mi sono divertita un mondo a scriverlo… mi piaceva l’idea che avessero come un patto vincolante… per Hysteria dovrai aspettare ancora un po’… manca ancora del tempo alla sua entrata in scena e relativa presentazione! Grazie mille perché sei sempre gentilissima! Un bacione gigantesco!

Kaho_Chan: ciao carissima! Come mai dici che Ginny non è un Eletto? Nel senso, ciò non vuol dire che lo sia, solo che è opinione di tutti pensare che sia No Angel… quindi mi incuriosisce questa cosa! Per il resto le tue supposizioni… non posso dire nulla, ovvio… solo che sì, Hysteria è una donna… quindi ci sono 3 donne e 4 uomini… e non temere nel prossimo capitolo vi sarà l’entrata in scena di Storm… e quindi aspetterò con ansia le tue idee! Sono felice che la storia ti piaccia così tanto! Io mi diverto molto a scriverla! “Porca trota salmonataè bellissimo… io solitamente non sono così fine! Un bacione!!!

Gea_Kristh: ti ringrazio tantissimo! Confusione? Sarà che io so chi sono e ho un foglio con scritto tutto quanto quindi per me è facile… ma ti capisco… non sapendo la loro vera identità non dev’essere per niente facile capire chi siano… mi spiace! Un bacio!

 

Grazie a tutti come al solito ragazzi! Siete troppo mitici! Ancora una volta mi avete sorpreso con le recensioni… perché nonostante il periodo estivo sono numerosissime!!! Vi aspetto al prossimo capitolo, con la presentazione di Storm!!

 

Alla prossima!

   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Meggie