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Autore: Yumeji    16/05/2010    1 recensioni
Fanfiction, appunto, collettiva scritta a più mani dai membri del Slayers Again Forum. La storie è ovviamente in stile slayers, passa dalle scenette comiche, alla "quasi" distruzione totale del mondo. I personaggi sono per la maggior parte IC, anche se però alla fine c'è stato un attacco da parte di una GLADS, non che altri piccoli incidente... Leggete e commentate!
Genere: Demenziale, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"E tu, brutto Maz... Vamp... insomma, quello che sei, tieni giù le mani dalla MIA Lina!" Delgiar fece un altro passo verso la coppia, e Lina sentì fermentare nel suo cuore il dubbio (forse era quello che dava l'odore peculiare al suo sangue): cos'era quell'agitazione, quel rossore che sentiva salire alle sue guance? Amava forse entrambi? Come poteva allora far soffrire uno di loro scegliendo l'altro? Meglio lasciare che si squartassero a vicenda! 
Xellos avanzò verso Delgiar, sprezzante. "No! Voglio dire, TU sei pericoloso per lei! Io voglio solo ucciderla, ridurla a un cadavere freddo e putrefatto ed eventualmente farle avere una perfetta figlia Mary Sue, mentre tu, dannato licantropo, con tutto quel pelo, potresti scatenarle qualche ALLERGIA!" 

"Licantropo? Ma non era un incrocio fra un lupo e un troll?" domandò nel frattempo Gourry, che essendo stato relegato a personaggio secondario non era più considerato dall'autrice e aveva avuto modo di rinsavire. 
"Lo è, e alla sua razza le donne umane appaiono attrenti più o meno come a noi apparirebbe attraente una goblin." sospirò Zelgadiss, che si stava trattenendo a stento dal prendere a testate un albero per la disperazione. 
"Beh, la bellezza è nell'occhio di chi guarda, no?" commentò Sylphiel comprensiva, dalla sua posizione al suolo (dove ancora lottava con la bidimensionalità). 
"Non è QUESTO il punto! Gourry-san è l'unico a poter rivendicare diritti su Lina! Se solo quella INGIUSTA autrice mi lasciasse intervenire..." Amelia da dieci minuti buoni cercava di avanzare verso Lina e Xellos, ritrovandosi dopo ogni passo al punto di partenza. 

Nel frattempo, il triangolo amoroso stava raggiungendo l'apice della drammaticità. 
"Se avesse l'allergia sarebbe piena di bubboni ma almeno sarebbe viva!" 
"Se fosse morta sarebbe fredda ma la sua pelle rimarrebbe delicata e candida come ora!" 
"Oh, due figaccioni stanno lottando per me! Come sono triste e sfortunata!" 
Il tragico scontro sembrava ormai inevitabile. 
Fu allora, però, che avvenne l'inaspettato. 

"SPOT!!!!!" 
La voce risuonò nella foresta con la forza di un tuono in una notte di tempesta. Un brivido attraversò contemporaneamente le schiene di Lina, Xellos e Delgiar. e qualsiasi pensiero di romantico duello fu immediatamente dimenticato. 
"Spot, dove diavolo sei finito??? C'è ancora da fare il bucato!!!" 
Una donna dalla lunga frangia e dalla veste da cameriera sbucò all'improvviso dagli alberi. 
E le porte dell'inferno parvero spalancarsi. 
Il grido di Lina fece levare contemporaneamente tutti gli uccelli nascosti fra le fronde degli alberi. 
Delgiar si gettò ai piedi della cameriera, latrando e scodinzolando. 
Xellos semplicemente sparì (Zelas, in seguito, avrebbe giurato di aver visto delle lacrime rigare il suo viso, mentre rientrava a Wolf Pack Island). 

Lina si gettò al collo di Gourry, strillando frasi senza senso, mentre Delgiar latrava giustificazioni circa il bucato mancato. 
La Meyer, inviperita da quella indebita interruzione che aveva rovinato il pathos della sua storia, fece un passo verso la nuova venuta, brandendo la sua penna preferita come un'arma. 
"TU! Chi diavolo sei TU??? IO non ti ho creato, eppure tu rovini la mia storia! Tu non esisti, tu..." 
Luna non fece, né disse nulla. Semplicemente levò lo sguardo, e un alito di vento scostò lievemente la sua frangia. 
Da qualche parte, in un altro universo, Chuck Norris rabbrividì. 


 

 

 

Due minuti dopo, la radura era nuovamente silenziosa. 
Lina, Gourry, Amelia, Zel e Sylphiel (stranamente tridimensionale) si trovavano in piedi, soli, e non avevano una chiara idea di come fossero arrivati in quel luogo. 
"Cosa... stavamo facendo esattamente?" domandò Lina, stordita. 
"Non saprei, ma... ho la sensazione che fosse qualcosa di estremamente stupido." commentò Zel, che sentiva ancora un ormai inspiegabile impulso a lanciarsi contro qualche albero. 
"Io ho un mente un nome... May... Meye... qualcosa del genere... Non vi dice nulla?" Chiese Gourry. Un brivido attraversò tutti, ma nessuno gli rispose. 
"Uhm... forse è il caso di muoverci di qui, che ne dite?" propose Sylphiel. 
"Credo che tu abbia ragione, Sylphiel-san... magari potremmo..." Amelia non riuscì a terminare la frase. In quel momento, un piccione viaggiatore fece capolino fra le fronde, per andare a posarsi sulla sua spalla. 
Curiosamente, Amelia allungò le dita verso la sua zampa e ne trasse un messaggio. Era vergato nella grafia di suo padre. 
"Ragazzi!" dichiarò la principessa, con voce allarmata. "Dobbiamo correre a Sailune! Ci sono guai alla corte!" 

 

 

Lina fece un passo in direzione dell'amica. "Cosa succede Amelia?" chiese allarmata la maga. La principessa deglutì. "Mio cugino Alfred...è stato rapito!" Scese un minuto di silenzio. Lina emise un verso strozzato, aspettandosi una rettifica da Amelia. Quando questa non arrivò, intervenne. "Volevi dire...Christopher?". La principessa aggrottò la fronte. "No Lina-san," disse "volevo proprio dire Alfred. MIO CUGINO ALFRED, il figlio di mio zio Christopher, è stato rapito. Verrete con me a Saillune, tu, Gourry-san e..." Ma la maga non la stava più ascoltando, si era invece girata verso Zelgadiss, che al contrario di quanto si aspettava, non era intervenuto. 
Ma cosa stava succedendo? Alfred era morto qualche anno prima! Loro tutti erano presenti, quando era avvenuto... D'accordo Gourry, ma perchè neppure Zel faceva una piega? 
Zelgadiss si mosse verso Amelia e, mettendole una mano sulla spalla, sussurrò. "Io sono con te, Amelia..." La principessa fece un lieve cenno col capo e gli sorrise, poi girò il viso verso Sylpheel che annuì, quindi riportò lo sguardo su Lina. "E tu, Lina-san... verrai anche tu?" La maga la fissò interdetta. Alfred era vivo? C'era un altro cugino Alfred tra i parenti di Amelia, sempre figlio di Christopher? E com'è che Zel era così a suo agio in situazioni "intime" con Amelia??? 
Improvvisamente la maga sentì una mano sulla spalla. Trasalì leggermente, presa di sprovvista. Girò la testa e vide Gourry al suo fianco che le sorrideva, un sorriso dolce ma stranamente triste. "E noi, Lina, andremo anche noi a Saillune?" 
Il viso di Lina presa una sfumatura accesa che virò al bordeaux quando lo spadaccino iniziò ad accarezzarle il braccio. 
"Lina-san... se non te la senti non voglio obbligarti..." il tono della principessa era strano. Lina la guardò in viso, confusa. Qualcosa non quadrava, improvvisamente tutto era sbagliato, il mondo girava, ma in una direzione a lei sconosciuta. 
Chi erano le persone che aveva intorno? Perchè i loro visi, le loro voci, i loro nomi le erano tanto familiari eppure il loro modo di rapportarsi con lei e con il mondo era così diverso? E chi era questo Alfred, se quello che ricordava lei era stato ucciso dai demoni? 
"Perchè dovrei avere problemi a venire a Saillune?" sbottò. 
Amelia le mise le mani sulle spalle. "Oh, Lina-san, nelle tue condizioni dovresti riposare!" disse la principessa preoccupata, mentre Gourry si avvicinò a lei "se dovessi avere qualunque cosa, qualunque dimmelo ti prego!" la maga li fissò tutti con aria sconvolta "ma che vi prende a tutti? io sto beniss..." in quel momento sentì qualcosa di strano dentro di se. la chimera incurante dell'accaduto si girò dall'altra parte "vogliamo andare? Gourry pensa tu a lei, vi conviene arrivare a Saillune e restare al castello! questa non è una missione adatta a una donna incinta" un fulmine attraversò la mente della maga, "co... co... cosa? io..." lei disperata si girò a guardare il suo compagno negli occhi cercando appoggio, ma lu si limitò ad abbracciarla "sono d'accordo Zel, non è prudente restare per i boschi" Lina sempre + scioccata pretese delle spiegazioni da Gourry "vedi... quando non stavi bene ero disperato, ho fatto di tutto pur di farti riprendere, ho chiesto consiglio a tutti i medici della zona ma nessuno sapeva che avevi, in compenso... si è scoperto che aspetti un figlio" lei stava quasi per arrabbiarsi perchè nessuno gli e lo aveva detto ma sentì di nuovo quella strana sensazione al basso ventre "sono stato io a chiedergli di non dirti nulla perchè avevo paura della tua reazione, avevo paura che te la saresti presa con me per averti fatto questo!" lei tirò fuori una pantofola e iniziò a picchiarlo "certo che me la prendo con te! con chi dovrei prendermela, soprattutto per non avermelo detto! davvero pensi che io non sia felice di questo?" 
"cosa?" fu la breve e stupita risposta dello spadaccino che la fece sciogliere "non me lo aspettavo questo e vero, non siamo neppure sposati però... sono contenta di aspettare un figlio da te" i loro sguardi si incrociarono per un lungo istante che fu interrotto dalle gridafestanti di Amelia "haa che bello, non ce la facevo + a mantenere il silenzio, vorrà dire che come arriviamo a Saillune prima troviamo mio cugino e poi celebriamo il vostro matrimonio, o facciamo al contrario, ma forse e meglio se..." 
"Amelia calmati..." la chimera bloccò i pensieri della principessa che si stavano aggrovigliando al punto da farle girare la testa "prima pensiamo ad arrivare a Sailune, poi si pensa al da farsi" 
così i 4 o dovrei dire 5, si incamminarono per la via più breve.

 

 

Lina stava camminando felicemente, ancora stordita dalla notizia, quando le venne in mente un piccolo dettaglio. 

Per rimanere incinta... lei e Gourry... le api e i fiori... la cicogna e i cavoli... 

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!" 
La pantofola colpì di nuovo in testa Gourry, questa volta con reale violenza. 
"Cervello di medusa!!!!!!!!!! QUANDO hai osato rubarmi la mia innocenza??? E come mai NON ME NE SONO ACCORTA???" 

I casi erano tre: 
- O Gourry aveva approfittato di lei mentre stava dormendo (ma era un comportamento un po' OOC, anche se sarebbe potuto piacere a quella May... Mey... quella lì) 
- O era... successo e Lina non se ne era accorta (il che sarebbe stato un tantino deludente; insomma, non diceva di averci investito così tante aspettative, ma dato che tutti ne parlavano si sarebbe aspettata almeno di RENDERSENE CONTO) 
- O stava succedendo qualcosa di MOLTO STRANO 

Appena prese a fare questi ragionamenti, la strana sensazione al basso ventre sparì. Lina si rese conto di essere stata confusa. Ora, invece, la sua mente era più chiara che mai. 

"Diem Wind!!!" 
Lanciò l'incantesimo mirando alla cima di un albero. L'incantesimo colpì e si sentirono un grido e un tonfo. 
I suoi compagni di viaggio parvero come rinsavire improvvisamente. Si guardarono intorno, confusi. 
"Che stavamo facendo?" domandò Gourry, fissando Lina con preoccupazione. 
"Credo fossimo sotto l'effetto di un incantesimo." sibilò Lina, avanzando nella vegetazione. Raggiunse la figura che aveva fatto crollare al suolo e la afferrò per il mantello per vederla in volto. 
Rimase di sasso. 
La conosceva. Conosceva quel corto caschetto boccoloso e quel vestito da pornodiva dal pessimo gusto. 
Martina, del regno di Zoana. 

"Ohohohohohohoh!" Martina rise, liberandosi dalla presa di Lina, e fece un balzo indietro. "E così mi hai scoperto e sei sfuggita alla maledizione di Zoamelgustav, Lina Inverse! Ma questo non mi fermerà!" 
"Fermerà? Che diavolo stai dicendo? Che cosa fai qui? E perché hai cercato di confonderci???" 
"Vi avrei fatto credere di essere arrivati a Sailune, e invece vi avrei impedito di raggiungere il regno! Non posso assolutamente permettervi di arrivare laggiù!" 
"Vedete, il fatto è che se voi vi trovaste a Sailune, per noi sarebbe la rovina." Un'altra voce risuonò fra gli alberi. La spada sguainata, avanzò verso di loro un'altra figura nota. "Gourry, credo che questo sia il momento migliore per riprendere il nostro duello." 
"Zangluss??" esclamò Amelia. "Ma insomma, che sta succedendo???" 
La principessa trasse di nuovo dalla tasca il messaggio che le aveva mandato suo padre, ma prima che potesse leggerlo e scoprire cosa c'era scritto veramente, Martina scattò in avanti e glielo strappò dalle mani. 
"Non vi permetterò di scoprire cosa dice questo messaggio! Non vi permetterò di avvicinarvi di un altro passo a Sailune! Coraggio, ora, combattiamo!!!"
  

Lina sentì il sangue salirle al cervello, con improvvisa e infausta violenza. Adesso era davvero, davvero arrabbiata nera anzi, era STUFA MARCIA. Maledizioni, gravidanze, strani personaggi...non ne poteva più. Soprattutto, e in quel momento il suo volto da paonazzo divenne di un'intensa sfumatura color mattone, Martina le aveva fatto credere che lei e il cervello di medusa... per gli Dei!!! 
Con un balzo fu davanti a Martina e iniziò a imprecare. "Razza di stupida cretina! Principessa dei miei stivali!" Martina fece un passo indietro, colpita dalla rabbia ma soprattutto da un asteroide di saliva della maga, la quale improvvisamente si ricompose e aggiunse con voce improvvisamente melliflua. "Ricordi come ho distrutto Zoana, Martina cara?" 
Prima ancora che la maga potesse continuare con le sue minacce, Amelia si mise tra le due. "Lina-san! Lascia che ci pensi io!" la principessa di Sauillune prese fiato e, con un magnifico e preciso salto all'indietro, fu sul ramo dell'albero alle spalle delle due ragazze. "Io, Amelia Wil Tesla Saillune ti ordino in nome del mio regno e della giustizia di rendermi la missiva!" 
Lina e Martina, che avevano alzato lo sguardo, tornarono a fronteggiarsi, lasciando la principessa a blaterare dalla sua posizione frondosa. 
Zelgadiss, che fino a quel momento era rimasto con le mani in mano, amareggiato per essersi fatto confondere da una fattucchiera di così bassa lega e depresso per la sequela di avventure una peggio dell'altra che era stato costretto a vivere per mano di chissà chi, chissà dove, lasciò uscire un sospirone e intervenne. "Gente, è stato un piacere ma io adesso avrei altri impegni. Come trovare la mia cura, ad esempio. Non ho tempo da perdere con questi due." E col pollice indicò prima Zangulus, poi Martina. "Ora, se volete scusarmi..." 

"Tu non vai da nessuna parte!" la nuova voce fece voltare un po' tutti, tranne Amelia che era ancora in preda ad una crisi mistica da paladina della giustizia. Appena vide la figura che faceva il suo ingresso, Lina fece un sorriso cattivo. "Spottino," sibilò "Hai fatto tutto il bucato? Altrimenti penso che qualcuno questa sera non avrà la sua ciotola di pappa." 
Dilgear arrossì visibilmente, poi con tutta la dignità che gli riusciva di trovare, sputacchiò in direzione della maga. "Tu stai zitta, tua sorella ha detto che vuole vederti ora, che deve DIRTI una cosa." il lupo ghignò mettendo in mostra la sua scintillante dentatura. "E ANCHE TU sai che quando LEI dice che vuole parlare... si tratta di un eufemismo." 

Mentre di sottofondo Amelia continuava a sbrodolare la sua manfrina, Zelgadiss era improvvisamente ammutolito, Gourry e Zangulus si guardavano con le spade sguainate e Martina attaccava a ridere, Lina sentì che le si riempivano di lacrime gli occhi mentre iniziava a respirare appena un po' affannosamente. 
Con le mani tremanti e le gambe molli iniziò prima lentamente, poi più in fretta ad allontanarsi dagli altri, dal bosco, DAL PERICOLO. 
Fu solo quando una morsa d'acciaio le ghermì la spalla che seppe con certezza matematica che la sua ora era giunta, infine. 
"Dove vai, sorellina?"
 

"L... L... L..." La voce di Lina, se fosse riuscita a lasciare le sue labbra, sarebbe stata più roca del solito. Il volto della maga era pallido e i capelli sulla nuca le si erano rizzati. 
Luna sospirò. "Sì, sì, va bene. Conosco il mio nome, anche se non me lo dici tu. Spot, tienimi a bada la pazza isterica che ride un secondo, mentre parlo con mia sorella." 
Delgiar si avventò su Martina, che si strozzò nella sua stessa risata e prese a correre urlando. Zangluss lasciò perdere Gourry, nel tentativo di salvarla. I sospiri di Zelgadiss si fecero sempre più profondi, mentre Amelia proseguiva con la sua tiritera. 
"L... L... L..." L'espressione di Lina non mutò. La sua bocca era ridotta a una piccola "O", le sue pupille erano capocchie di spillo. 
Luna sospirò nuovamente. "Ehi, biondo, vieni qui un momento." si indirizzò a Gourry. " Credi che se dicessi a te ciò che ho da dire, poi potresti riferirlo a mia sorella, quando si sarà decisa a uscire dalla sua catalessi?" 
Gourry scrutò Lina, con un'espressione a metà fra lo sconcerto e la preoccupazione. "Uhm... ok." 
"Bene. Sarò breve, comunque. A Sailune... c'è una persona che dovete subito andare a prendere. E' per questo che avevano inviato quel messaggio ad Amelia." 
"Una persona?" Gourry era perplesso. "Qualcuno da scortare da qualche parte?" 
"No. Qualcuno che va allontanato dal regno ad ogni costo." 
Anche Zelgadiss nel frattempo si era avvicinato. "Intendi dire che è qualcuno che sta minacciando la casa reale?" 
"Sì, si può dire così. Anche se forse sarebbe meglio dire che li sta esasperando. In ogni caso, dovete portarla ai monti Kataart, dai draghi. Solo l'antica magia può esorcizzare quella... cosa. E Ceiphied non può permettere che in questo mondo circoli un essere del genere." 
Zelgadiss si accigliò. "E perché Martina non vuole che allontaniamo questa... persona, o essere, o qualunque cosa sia da Sailune?" 
Luna sorrise. "Temo che questo sia un segreto." 
Quella frase bastò a far correre un brivido lungo la schiena a Zel. In un certo senso, poteva capire Lina. 
"Ma almeno possiamo sapere come si chiama? Per identificarla, intendo." domandò Gourry. 
Il sorriso di Luna non scomparve. "Si chiama Mary. Mary Sue."
 

Luna osservò prima il biondo spadaccino, poi la chimera, quindi sua sorella, infine la ragazzina che blaterava su un albero non lontano da lì, Spot che inseguiva la pazza isterica e il secondo spadaccino che inseguiva Spot. Sospirò. Dopo quel piccolo momento di sconforto riportò la sua attenzione sulla chimera, che le sembrava il personaggio più equilibrato e aggiunse. "Avete capito? Avete capito bene?" 
Zel annuì, mentre dal canto suo Gourry accarezzava la testa ad una Lina singhiozzante e farfugliante. 
"Perfetto. Portate a termine la missione." Concluse Luna con tono autoritario. "Spot! Hai finito di legare quei due?" Zelgadiss girò la testa, accorgendosi solo in quel momento che Delgiar aveva raggiunto e legato Martina come un salame, mentre Zangulus giaceva a terra, con gli occhi a girandola. 
La sorella maggiore di Lina si volse un'ultima volta verso la maga, Gourry e Zelgadiss e fece loro un sorrisetto sgradevole. "Dite alla mia sorellina che se fallisce, l'entità della punizione che devo ancora somministrale per quello che lei sa, aumenterà ancora e in maniera direttamente proporzionale." Con queste parole si incamminò verso Delgiar, che aveva messo sulle spalle Martina e suo marito. Mentre si allontanava, senza girarsi, li lasciò con una frase inaspettata. 
"Fate in modo che Xelloss stia lontano da mia sorella..." disse, poi borbottò, con voce bassa ma perfettamente udibile. "Altrimenti mi toccherà intervenire. E non sarà una cosa piacevole per nessuno."
 

 

 

Lina sbattè le palpebre una prima volta, per schiarirsi la vista. Poi una seconda. Non potendo credere al fatto che sua sorella se ne fosse davvero andata senza averle strappato un solo capello, battè le palpebre una terza volta. 
"Lina, ti senti meglio ora?" gli occhioni blu dell'amico spadaccino entrarono nel suo campo visivo, assieme al suo sorriso rasserenante. 
"Non l'ho sognata vero? Lei era qui... era q-q-qui davanti a me..." balbettò mentre un brivido le percorreva la spina dorsale. 
Zelgadiss si avvicinò, con un sorriso solo lievemente sarcastico: "Sai Lina, comincio a capire per quale motivo lei ti terrorizzi a tal punto... è davvero inquietante!" 
"Possiamo evitare di parlare di Voi-Sapete-Chi?? E ora muoviamoci!" Lina si incamminò, rigida come un baccalà. 
Zelgadiss e Gourry si guardarono perplessi. 
Lina si immobilizzò, si volse a guardarli e puntando il dito verso la cima di un albero disse: "Avete intenzione di lasciarla sproloquiare sulla giustizia ancora per molto? Volete tirarla giù voi, o ci penso io?" 
Amelia era ancora a metà del suo panegirico sulla giustizia versione super-extended. 
"Ehm, Lina, però sai, Sailune è dall'altra parte... Sarebbe il caso di portare a termine la missino di Tu-Sai-Chi... non ci tengo a spaere in che modo abbia intenzione di punirti" Gourry le si affiancò e indicò la direzione per Sailune, mentre Lina sbiancava di nuovo e i capelli le si rizzavano sulla testa. 
Zelgadiss, dopo essere andato a recuperare Amelia in cima all'albero, fu presto al loro fianco. Posò la principessa a terra, che assorta nella modalità predica, non si era minimamente interrotta. "Mi chiedo dove sia il tasto stop..." mormorò la chimera tastando la schiena dell'amica. 
"...ed è veramente così, il bene non è altro che la forza suprema che vince in ogni epoca..." 
"Gourry, dalla espressione che ha Lina in questo momento, direi che le hai rivelato cosa accadrà in caso di fallimento" osservò Zelgadiss, mentre lo spadaccino annuiva a mezzo tra il soddisfatto e il poco convinto. 
"... per un mondo in cui solo l'amore, quello con la A maiuscola..." 
"Però Zel, io non mi ricordo il nome di quella che dobbiamo cercare... chissà se Lina la conosce" mormorò Gourry. 
Lina tornò ad essere cosciente a se stessa. "Chi? Noi dobbiamo cercare una pesona? A Sailune?" 
"... che l'onore e la cavalleria sono le basi su cui..." 
"Si chiama Mary Sue. Ti dice qualcosa?" rivelò Zelgadiss. 
Mentre Lina perplessa scuoteva la testa, un grido di puro terrore sconvolse il bosco... 
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" Amelia aveva interrotto all'imporvviso il panegirico e, come se avesse visto la cosa più terrificante del mondo. era sbiancata di colpo, portandosi le mani alla bocca. "Tutto vi prego, TUTTO... ma non lei! Non Mary!!!!" 
Lina, Zelgadiss e Gourry si lanciarono occhiate perplesse, mentre Amelia scivolava in ginocchio piangendo come una disperata...
 

 

 

Era l'estate dei 7 anni di Amelia. Il sole splendeva alto mentre lei giocava alla paladina della giustizia menando fendenti con la sua piccola spada di legno, sotto lo sguardo benevolo del padre. Improvvisamente dall'enorme albero contro il quale l'uomo era seduto ad ammirare i progressi della figlia, saltò giù una ragazzina con fluenti capelli biondi, arricciati in morbidi boccoli. I suoi occhi avevano i colori dell'arcobaleno e la sua pelle sembrava di pesca. Aveva un profumo dolce, di miele e glicine e il lucidalabbra alla fragola. 
La piccola Amelia la fissò interdetta mentre suo padre, per nulla sorpreso, la presentò alla figlia. 
"Vieni, figlia mia." disse "Questa è Mary Sue, la figlia di un sovrano potentissimo. E' la più bella del suo regno ed è già una maga provetta. Gioca con lei, sarei contento se stringeste amicizia!" 
Con queste parole Phil si alzò e si avviò verso il palazzo, mentre la piccola Amelia fissava leggermente intimidita la nuova bambina. 
La bellissima Mary Sue squadrò la piccola principessa e con la sua melodiosa voce proferì una perla di rara saggezza. 
"Sei brutta e grassa, non troverai mai il fidanzato. Solo io sono bella, intelligente e attraente nonchè so tutte le lingue possibili e immaginabili, conosco a fondo la magia bianca, nera e sciamanica, i miei genitori sono più ricchi dei tuoi, mia sorella è più bella della tua e il principe del paese vicino al mio è innamorato di me. Ma ovviamente non ti sto dicendo per davvero queste frasi perchè io sono anche modestissima, fragile e leggiadra." 
La tirata lasciò esterrefatta Amelia che non osò replicare. 
La piccola Mary Sue sorrise dolcemente mettendo in mostra i suoi piccoli denti bianchi. 
"Ora," continuò con una luce poco raccomandabile nello sguardo. "Ti trovo un fidanzato, anche se sei brutta. Io sono molto brava nel trovare fidanzati, sai? Posso diventare la regina del mondo, è già stato predetto alla mia nascita, ma credo che da grande farò la combina-matrimoni." Mary Sue volse i suoi occhietti multicolore in giro per il giardino quindi corse via. 
Amelia sospirò di sollievo e riprese la sua spada. Ma la nuova bambina tornò nel giro di poco trascinando un cane spelacchiato. 
"Eccolo. Tu sei la sua fidanzata! Adesso vi baciate sulla bocca e poi siete sposati per sempre." 
Quello fu il primo di una serie di "fidanzati" improbabili che Mary Sue propinò ad Amelia, costringendola ad atroci giochi stile "famiglia". La principessina non era una bimba che si facesse mettere tanto i piedi in testa ma Mary Sue era più grande e piuttosto perfida, visto che sotto gli occhi degli adulti si comportava in maniera impeccabile. 
Per fortuna alla fine dell'estate un cocchio enorme se la portò via e Amelia non la rivide più. 
Ma prima di andarsene lei sventolò un fazzoletto ricamato sussurrando, con voce dolce. "In verità io sono la figlia segreta di tuo padre, quindi siamo sorelle!!! Non dimenticarti di me!" E con queste parole il cocchiò partì velocemente. 
Amelia rimase con la bocca spalancata per una buona mezzora e si decise a chiuderla quando si accorse che una famiglia di coleotteri stava per farne la propria dimora. La bambina non parlò mai del paeriodo trascorso in compagnia di Mary Sue.... Ma certe esperienze ti segnano...
 


Al nome Mary Sue, Amelia che stava declamando il discorso sulla giustizia n°23/bis della durata media di 3 ore, minuto più minuto meno, si interruppe bruscamente...attaccando a frignare miseramente. 
"Cattiva..." fu l'unica parola intelleggibile che i suoi compagni di viaggio riuscirono a cavarle di bocca. 
Zelgadiss scosse desolato la testa. "E' impazzita..." 
Lina si avvicinò ad Amelia dandole delle pacchette sulla schiena. "Su, su, Amelia..." poi rivolta agli altri sillabò. "Chissà cosa dirà Phil se gliela riportiamo indietro in questo stato..." 
Zelgadiss si inginocchiò e, guardando Amelia in viso le lanciò un Recovery. La principessa sembrò riprendersi un attimo. 
Amelia si asciugò le lacrime che avevano iniziato a scenderle sulle guance. Tirò poco elegantemente su con il naso e lanciò degli sguardi tristi ai suoi amici. Anche Lina a quel punto si era abbassata all'altezza della principessa, che era apparentemente più calma. 
"Amelia... stai bene?" chiese con fare sospettoso la maga. Al cenno affermativo dell'amica proseguì. "Bene... perchè il nome di questa ragazza ti provoca una crisi simile? Che..." Lo spadaccino intervenne prontamente, alzando il dito con fare saggio. "Ma Lina! Tu dovresti capire bene Amelia, quando si parla di tua sorella tu..." Lina impallidì vistosamente, iniziando a strillare con voce acuta. "Mia sorella? Mia sorella??? Dove..." 
Zelgadiss tirò un pugno in testa a Gourry mentre Lina si buttava tra le braccia di Amelia e le due, in preda a crisi collettiva iniziavano a piangere e strillare contemporaneamente. 
In quel momento fece la sua comparsa l'ultima persona che Zelgadiss desiderasse vedere, in generale e anche in quel momento, dopo l'avvertimento di Luna Inverse. 
Caschetto viola, sorrisone appiccicato al viso, il priest Xelloss fece la sua apparizione.
 

Andiamo ragazzi, non vi vergognate a far piangere due fanciulle?" sussurrò il priest con un gran sorriso sul volto senza età. 
"Levati dai piedi Xellos, abbiamo già abbastanza grattacapi!" Zelgadiss fece un passo avanti, la mano sull'elsa della spada. 
Xellos scosse la testa rassegnato. "Non è certo così che dovreste accogliere un vecchio amico che viene a darvi preziose informazioni..." 
"Tu cosa? Non dire stupidaggini, bastardo di un mazoku!" La spada ora era puntata dritta verso il naso del millenario priest. Xellos ne scostò la punta con un dito. "Sai che adoro giocare con te... anzi, adoro soprattutto prendermi gioco di te... Però trastullarci tra noi, mentre quelle due sono ridotte a due marmocchie frignanti, non mi sembra giusto. E' più bello giocare tutti assieme, non ti pare?" Il sorriso malefico che si dipinse sul volto di Xellos, e gli occhi appena socchiusi che facevano intravedere le iridi color dell'agata luminosa, fecero venire un brivido a Zelgadiss. 
"Gourry, prendile di peso e andiamocene!" rinfoderò la spada e si allontanò dal demone. 
"Quanta fretta" gli bisbigliò Xellos, ricomparensogli davanti, a due centimetri dal naso. "Sembra quasi che tu voglia evitarmi..." 
"Io VOGLIO evitarti!" Zelgadiss lo superò, levò, con mala grazia, in piedi Amelia afferrandola per il mantello, mentre Gourry sollevava Lina, che si aggrappò al suo collo ancora in lacrime. 
"Oh, che scena dolce... ma ora basta, ho bisogno di parlare con Lina!" Xellos si avvicinò alla maga, mentre Gourry fece un passo indietro. 
Il bastone del mazoku produsse un basso TOC quando colpì la testa di Lina. 
"Cosa? GOURRY!!!!Stai cercando di approfittarti di una fanciulla indifesa??" Lina tornò in sè immediatamente, e si scostò dall'amico. 
La maga osservò, con un sopracciglio levato in segno di perplessità, il priest sorridente accanto a lei, poi con un sospiro si rivolse alla chimera. "Ok. Zel, spiegami cosa ci fa qui questo elemento" 
"In realtà Lina non ne ho idea. So solo che dobbiamo tenerlo lontano da te, ma Tu-Sai-Chi non ce ne ha spiegato il motivo. Ora, stando alle mie supposizioni, possono esserci diverse ipotesi da fare" La chimera si sedette a terra, a gambe incrociate. Lina lo imitò annuendo convinta. "Certo. O ha qualcosa a che vedere con la persona che dobbiamo cercare..." cominciò lei. "Oppure ha di nuovo bisogno del tuo aiuto per qualche altro motivo, e rischierebbe così di trascinarti lontano dalla missione che ti ha affidato Tu-Sai-Chi" terminò Zelgadiss. 

"Ehi, Gourry... dici che ne avranno per molto?" Xellos si avvicinò allo spadaccino. 
"Bè sai Xel, quando cominciano a fare ipotesi, non so chi dei due sia più logorroico..." Gourry sospirò. "Spero tu abbia tempo da perdere" aggiunse con un mezzo sorriso. 
"Oh, io ho tutto il tempo di questo mondo!" Xellos sorrise furbo. "Ti va una tazza di tè? Ho solo roba di qualità, non temere!" 
"Oh... oh certo! Volentieri! Grazie Xellos!" Gourry prese la tazza che era magicamente comparsa tra le mani di Xellos, e sorrise cordialmente al demone.
 

 

 

In tanto, a Sauillune. 
Una risata perfida e priva di qualsiasi allegria aleggiava, tetra, tra le stanze del palazzo reale. Nel salone centrale, il cuore di quel luogo, di solito, cosi pieno di vita, tutto era buio, ogni finestra oscurata, sembrava che a nessun raggio di sole fosse permesso di filtrare all'interno di quelle mura, ma non solo il castello, anche tutta la città era desolata, come abbandonata. 
E infine, lì dove, un tempo, sedeva il nobile sovrano del regno, un oscura figura ridacchiante, si sdraiava spaparanzate, come se quel trono le appartenesse, ed era da lei da cui proveniva quel suono. La sua risata gracchiante contiunuò per lungo tempo, tanto che, chiunque l'avesse ascoltata, l'avrebbe presa per pazza, ma la sua non era pazzia (bhe... forse anche quella), era un trionfo, stava festeggiando. Si era liberata di Phil e di tutto il suo seguito, aveva ottenuto tutto ciò che più desiderava, ovvero Sauillune. Allora perchè non era felice??? 
Perchè, non aveva ancora vinto, prima di potersi dichiararsi tale, doveva eliminare sino all'ultimo erede al trono esistente “Su, Amelia, cosa aspetti a tornare?..” disse la figura alzandosi, per quanto amasse l'oscurità, nemmeno i suoi occhi potevano vedere attraverso quelle tenebre, per questo, qua e là aveva sparso delle statue, prive di volto, reggenti delle laterne accese, si avvicinò a una di queste, “Nn lo sai che il tuo paparino ti sta aspettando” continuò con finta amarezza nella voce, per poi ricominciando a ridere allontanandosi. La luce della lanterna che, brevemente, l'aveva colpita, rivelo una boccolosa e voluminosa, zazzera bionda, nonche, due occhi color arcobaleno. “Sbrigati, perchè anche Mary, ti attenede” furono le sue ultime parole prima di confondersi con le ombre di quel luogo... 

 

 

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Per il momento la storia si conclude qui (sorry :P )… Non sappiamo se avrà seguito, ma speriamo che i nostri vaneggi vi abbiano divertiti

 

Good giorno a tutti e Bye-bye ;-)))

 

(un saluto speciale da Voi-sapete-chi XD)

  
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