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Autore: Elisir86    10/09/2005    3 recensioni
E tutto si blocca quando scatti una fotografia.Il tempo. Il sorriso di una bella ragazza. Il ghigno di un bullo. L’amicizia di tre persone. L’amore di altre. La tristezza di aver perso qualcuno. Il respiro. Tutto si ferma. E questo anche per loro. Per dei maghi.
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Addio

 

Ginevra stava ferma ad osservare il cielo in quel momento nuvoloso.

Non sapeva se la battaglia era incominciata, e forse sperava che tutto finisse in quell’attimo, ma sapeva...Sapeva che non poteva essere così.

Si asciugò l’ennesima lacrima.

Il suo Dean aveva deciso di combattere, così come Hermione, e Neville.

Perfino Harry.

E chi sarebbe tornato?

Chi dei suoi quattro fratelli sarebbe sopravvissuto?

E suo padre?

Improvvisamente pensò a sua madre, all’angoscia che doveva provare in quel momento, al dolore della perdita di un figlio e della scomparsa dell’altro...Alla consapevolezza che forse nessuno sarebbe tornato.

Avrebbe voluto consolarla, scendere le scale e abbracciarla con forza, per dirle che lei era lì con lei.

Ma stava male.

Troppo.

Non si mosse.

E pianse.

Piangeva da ore ormai, e una lacrima in più non era importante.

Con le mani strinse quel buffo pacchetto Colin Canon le aveva donato prima delle vacanze. Non lo aveva ancora aperto.

E non voleva.

Luna però le aveva detto che doveva distrarsi in qualche modo. Lei era andata a volare con la scopa che Cho Chang le aveva regalato. Sua madre invece stava preparando una torta, -lo sentiva dall’odore-, in attesa del ritorno di tutti i loro cari.

E lei che non poteva scendere dal letto, che non poteva volare, o lavorare...A lei era rimasta solo la possibilità di guardare il regalo di Colin.

E così lentamente tolse la carta regalo, e la buttò a terra.

Non poteva crederci.

Un album di fotografie.

Logico da una che viveva con la macchina fotografica incollata addosso.

Ma era comunque sorpresa.

La copertina era lucida, di un azzurro chiaro, decorata con farfalle che volavano.

Bellissima nonostante la sua semplicità.

E trattenendo il respiro l’aprì.:

La prima pagina conteneva una fotografia magica, tutta la sua classe di Grifondoro. Sorridevano felici salutandola.

Con l’augurio di buone feste.

Colin

Era ciò che con tratti delicati il suo compagno aveva scritto. Sapeva che aveva regalato una cosa del genere a tutti.

Girò ancora una pagina.

E ora non erano più le fotografie magiche, ma quelle babbane.

Lei seduta a leggere un librò.

Hermione che parlava con Patil Calì.

Neville che curava una pianta.

Harry che volava.

Draco che rideva con dei serpeverde.

Draco che abbracciava teneramente Pansy.

Pansy che sorrideva.

Pensy che piangeva.

Draco che volava.

Cho che si allenava a Quidditch.

Cho che scherzava con Harry e Hermione.

Luna che leggeva una rivista all’incontrario.

Luna che mangiava una cioccorana.

Lei che rideva.

Lei che baciava Dean.

Dean che dormiva.

Dean con in mano un ossarchiotto.

Dean...Dean...Dean...

Colin aveva collezionato molte fotografie di ogni persona di Hogwarts.

Ed era uno tra i più belli regali che avesse mai ricevuto.

 

***

Gli Auror erano andavi avanti.

Mentre loro avevano il compito di tenere a bada i Monaci. Ma Hermione temeva che quello fosse stato il più grande errore che Silente potesse fare.

Si fidava di loro.

Ma probabilmente non gli conosceva bene.

 

Avada Kedavra!

Hermione si girò giusto in tempo per vedere un fascio di luce colpire Paciock. Vide il suo corpo sbalzare tra delle pietre mentre un altro raggio colpiva uno dei pochi monaci rimasti lì.

Granger spalancò gli occhi lucidi.

“Neville!” urlò cercando di raggiungerlo.

“E no ragazzina! Con chi credi di combattere?”

Una donna dai lunghi capelli rossi le bloccò la strada. “Mi spiace per Silente, ma Voldemort deve morire per mano del prescelto.” Alzò la propria bacchetta “Crucio!”

 

 

Hermione smise di urlare.

Alzò gli occhi tremanti sulla figura che troneggiava su di lei. Piton guardava con rabbia la donna che ormai aveva indietreggiato.

“Ce la fai ad alzarti?” la voce di Neville le giungeva da destra. Si girò, e lo vide ancora intero, un po’ dolorante, ma intero.

Annuì e con il suo aiuto s’alzò, “Dobbiamo andare Hermione. Dean ha bisogno di noi...” la ragazza si tirò su col naso, “Ma il professore...”

Ma Paciock la spinse con forza in un corridoio buio.

“Non preoccuparti, se la caverà. –sorrise- È tornato indietro sentendo le tue urla. Silente ha capito che non sono dalla nostra parte.”

Si fermarono in atrio di luce.

Dean stava combattendo proprio lì, l’avversario non riuscivano a vederlo ma era forte, molto forte.

Neville uscì allo scoperto.

Crucio!” urlò con tutto il fiato che aveva in gola raggiungendo l’amico, l’avversario urlò.

 

***

Ginevra sfogliava lentamente l’enorme album di fotografie.

E ce ne erano molte divertenti che la facevano sorridere o addirittura ridere.

C’erano anche quelle sui due gemelli, perfino del loro ultimo giorno a scuola. E era scoppiata proprio a ridere nel vedere cosa combinavano i loro scherzi.

Molte anche di Ron, infuriato, triste, allegro, stupido...Appena sveglio o che si lavava i denti...

Ma ora che era arrivata alle ultime foto si era bloccata di colpo, delle lacrime le scendevano lungo le guance.

Erano le poche foto che Colin era riuscito a fare a suo fratello Percy.

La prima era chino su un tavolo della biblioteca a studiare.

Una dove festeggiava la vittoria di Quidditch.

Un’altra dove raggiante abbracciava la sua fidanzata.

La quarta dove stava sistemando la divisa a Ginny.

 

***

“Dov’è Harry?” Dean li guardò stanco.

Avevano appena finito il combattimento che già si ritrovavano a correre per altre stanze.

“È andato da Voldemort...- Hermione respirò a fondo- Dove sarà Ron? Quella donna ha parlato di lui!”

E i tre si bloccarono di botto.

A qualche metro di distanza vi era un enorme crepaccio. Dean indietreggiò improvvisamente aveva paura di non poter più rivedere Ginevra.

Neville lo raggiunse seguito da Granger.

Non era quella la strada giusta evidentemente.

Ma dov’erano?

***

Ginny voltò l’ultima pagina.

Un’altra fotografia magica.

Questa volta raffigurava Percy e Ronald insieme.

Sorridevano allegri e ogni tanto la salutavano.

Erano in una cabina sul treno da soli.

In quel momento il suo cuore saltò un battito.

***

Si fermò ad osservare i tre ragazzi.

I suoi occhi azzurri vuoti, si posarono su di loro.

“Ron!” Hermione fece qualche passo, voleva abbracciarlo e fargli sentire quanto gli era mancato...quanto si era preoccupata.

Ma la mano di Dean la bloccò.

“Non è lui Herm...Non vedi?” e gli occhi color cioccolata della ragazza fissarono quelli chiari del suo migliore amico.

Spenti.

Spenti.

Spenti.

“Prescelto..!” la voce di un uomo giunse dall’angolo più buio della radura.

Il rosso non ascoltò quella voce, qualcosa stava per accadere...

“Il mondo è male...”

Neville spalancò gli occhi, lo stava per fare... Strinse con forza la mano della ragazza, e chiuse gli occhi immaginandosi Luna.

Hermione capì deglutendo, cercando riparo con l’unico braccio libero così come Dean.

NO!” la voce maschile di prima giunse alle orecchie dei ragazzi poco prima dell’enorme esplosione.

 

***

Un rumore giunse alle orecchie di Luna, appena atterrata sulla terra ferma.

Ginny sobbalzò guardando fuori dalla finestra.

Qualcosa di luminoso le stava per raggiungere.

Molly urlò disperata.

E tutto in un battito di ciglia finì.

E fu silenzio

 

FINE

  
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