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Autore: Roby28    25/07/2010    2 recensioni
Ecco una storia che comporta gli stessi personaggi della saga, senza troppi cambiamenti.. ma con l'aggiunta di un personaggio che ha avuto a che fare con i Malandrini e che, per sfortuna, o per fortuna, si ritrova di nuovo ad Hogwarts nei tempi del figlio di James e Lily: Harry Potter! come avrete capito dal titolo riguarda uno scambio nel tempo, o meglio un intrappolamento! Spero che vi piaccia...
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno
Ritorno

Sarò stata nell'ufficio del Preside tante volte, mai quante James e Sirius ovviamente, ma in quelle settimane mi sembrò di essere come un ospite sempre atteso in quella stanza.
Ricordo che nel periodo in cui venivo in questa scuola non vi era ancora Silente come preside, ma aveva già parecchia notorietà sia dentro che fuori le mura. E' sempre stato apprezzato dai giovani e dagli adulti perchè oltre ad essere un ottimo stregone e un eccellente insegnante, lui ha deciso di dedicarsi completamente ai suoi studenti, portandoli a crescere e maturare, fino ad essere in grado, una volta finita la scuola, di vivere e intraprendere un fututo sicuro nella comunità magica, e facendo di tutto per garantire loro una protezione pressocchè perfetta.
Eppure credo che con me non abbia mai avuto successo, anche se forse sono io che mi sono cacciata nei guai...
Ecco che ritornano i ricordi, quello di stasera, a quanto pare, è quello del primo incontro con il professor Vitious e la professoressa McGranitt, subito dopo il mio ritorno a Hogwarts.

Giornata memorabile...

Nonostante siano passati molti anni, mi ritrovo qui, a fissare il Preside e a parlare con lui, a sentire il suo sguardo su di me, proprio come se mi stesse rimproverando.
Sò che non è così, ma ogni volta che incrocio quegli occhi mi sento sempre in colpa e non posso fare a meno di pensare che mi sento così a ragion veduta e che ora l'unica cosa che posso fare e farò, è ascoltare ciò che ha da riferirmi e seguire i suoi consigli senza sgarrare di un millimetro, poichè la posta in gioco non è la mia vita, che conta poco per me, ma quella delle poche persone che mi sono rimaste e che devo a tutti i costi proteggere.
Ecco che bussano alla porta. Non mi volto. Sò già che incrocerei altri due sguardi che non farebbero altro se non farmi stare peggio.
La professoressa McGranitt e il professor Vitious si accomodano, esortati da Silente, nelle due poltrone di fronte alla scrivania.
"Credo che sarebbe  cortese da parte tua, Ria, avvicinarti. Come vedi abbiamo ospiti che non incontri da più di trent'anni e che, credo, sarebbero più che lieti di rivederti, o mi sbaglio?" chiese Silente ai due professori appena entrati.
"Albus, sai quanto me che nulla mi farebbe più piacere di rivedere una mia vecchia allieva, e ci terrei a rassicurarla, poichè non ho alcuna intenzione di farle del male dato che non ne avrei motivo." rispose la McGranitt cordiale.
"E sai bene, Silente, che lo stesso vale per me!" rispose tranquillo il professor Vitious, con un sorriso sincero e affettuoso sulle labbra.
A quel punto Silente si voltò verso di me, intenta, da dietro il suo schienale, a fissare oltre le finestre, persa nei pensieri, nei ricordi...
Cercavo di nascondermi, lo ammetto, poichè stare al centro delle attenzioni non è mai stato gradevole per me, eppure non potevo più sottrarmi agli sguardi dei tre personaggi presenti. Così, lentamente, scivolai di lato e mi sedetti nella poltrona che poco prima Silente aveva evocato accanto alla sua e che avevo prontamente rifiutato, poichè era, a mio parere, posta in un luogo che mi rendeva troppo appariscente: accanto al Preside! Eppure non avevo altra scelta, così presi posto e alzai lo sguardo verso i miei osservatori, cercando di apparire tranquilla, o almeno sfacciata nell'osservarli senza timore, così come Sirius mi aveva sempre raccomandato di fare...
Fallii miseramente poichè lo sguardo sereno e amichevole di Vitious che mi sorrideva mi fece uno strano effetto, ma mai strano quanto quello della McGranitt. Non l'avevo mai vista così: sguardo tenero, commosso quasi fino alle lacrime, una mano copriva le labbra, l'altra era sul petto, che si alzava e abbassava ad un ritmo troppo veloce rispetto ad una normale respirazione.
La voce del Preside mi fece trasalire.
"Come vedete, la giovane Ria è di nuovo fra noi. Purtroppo però credo che qualche incidente con la magia oscura ci abbia privato di vederla grande e già donna." disse Silente.
"Tuttavia" continuò "vi chiedo di trattarla come tale, poichè è tornata, ha capito gli errori commessi in passato e ha deciso di trovare una soluzione per risolverli. Poche sono le persone che ammettono i propri errori, e ancora di meno sono quelle che si sacrificano per ripararli. Questo rende onore e garantisce rispetto alla giovane ragazza seduta al mio fianco."
La McGranitt non staccava gli occhi dal mio volto, mentre Silente parlava. La sua espressione era tornata rigida e seria, senza lasciar trasparire alcuna emozione. Intanto Vitious sembrava pendere dalle labbra del Preside.
"Ria vivrà qui nel castello, tuttavia rimarrà senza che nessuno sappia della sua esistenza, a parte noi ovviamente" proseguì mellifluo Silente. "E' comunque mio parere che le venga concesso di unirsi al corpo studentesco in qualsiasi momento lei trovi opportuno." Qui si girò, parlando direttamente a me. "Se lo desideri, puoi riprendere gli studi, ricominciando dall'anno con il quale avevi interrotto. Penso che fosse il quinto, esatto?" chiese.
"Giusto!" annuii, con poco entusiasmo. Non andavo fiera della mia decisione di mollare gli studi, e avevo ancora più rimorsi se ripensavo a cosa aveva portato la mia scelta...
"Allora è deciso" proseguì. "Inoltre ti sarà concesso di girare liberamente per il castello, a patto che tu possa passare inosservata. Non voglio che altri ti possano riconoscere.."
"Non preoccuparti!" lo bloccai. "Sò rendermi perfettamente invisibile, nessuno noterà la mia presenza."
"Eccellente!" esclamò Silente, tuttavia la sua espressione seria facera capire come il suo discorso non fosse giunto al termine. Era evidente che aveva riservato la parte più importante per la fine.
"Mi rivolgo ora principalmente a voi, Minerva, Filius. Ora ho bisogno del vostro aiuto! Le vostre conoscenze, unite alle mie, potrebbero rivelare diversi segreti presenti nel sortilegio usato contro Ria. Per questo vi chiedo, poichè lei ha gentilmente accettato, di aiutarmi a trovare, non solo la formula della magia contro la quale si è scontrata, ma, cosa più importante, di trovare un modo per liberarla da questa orrenda maledizione, per poterle garantire un futuro e una vita del tutto normali." concluse Silente.
Il professor Vitious ci mise poco per riprendersi, dopo che il Preside ebbe finito. Si alzò dalla sedia e, guardando fisso Silente, disse:"Farò tutto ciò che è in mio potere, rischierò il tutto per tutto, sperimenterò io stesso qualcosa, pur di ridare la possibilità alla ragazza di riprendere a crescere e liberarsi del sortilegio. Puoi contare sul mio aiuto!". Dalla voce traspariva una determinazione che era chiara ed evidente anche nei suoi occhi: erano illuminati da un fuoco che non si sarebbe spento, se non a opera conclusa. Ho sempre ammirato la caparbietà del professor Vitious...
Tuttavia la mia attenzione, come quella di Silente, era rivolta alla professoressa McGranitt, la quale, fissando la scrivania, non dava segni di voler rispondere.
"Ti ringrazio Filius, sapevo di poter contare su di te!" disse Silente.
"Mi metterò subito a lavoro, troverò formule e cercherò rimedi e maledizioni che riguardano il crescere, il tempo e l'eterna giovinezza. Potrei iniziare con..." iniziò un lungo discorso che non provai neanche a seguire, poichè trattava di storie, personaggi e luoghi che non avevo mai sentito nominare.
"Credo che sia più saggio..." lo interruppe Silente, "...che ora andiate a dormire. E' tardi e domani ci saranno le lezioni, non è tempo questo di fare ricerche. Ne avrai la possibilità, ma non ora... No, ora consiglio del buon riposo, che spesso è l'unico mezzo che porta a vedere con lucidità, dopo aver ricevuto troppe informazioni!" affermò con dolcezza Silente, parlando a Vitious, ma rivolgendo lo sguardo alla McGranitt.
"Hai ragione Preside. Allora vi auguro la buona notte e..." si rivolse a me "..è bello rivederti e riaverti qui con noi!" si recò alla porta e usci, richiudendosela alle spalle.
Sembrava che si fosse portato con sè anche tutti i rumori e i suoni, poichè nell'ufficio del Preside non si sentiva neanche un sospiro o l'echeggiare degli strumenti sparsi per la stanza.
Senza preavviso la McGranitt si alzò ed educatamente augurò la buona notte a Silente, non rivolgendomi alcuno sguardo.
Si avvicinò alla porta, ma prima che avesse il tempo di abbassare la maniglia le dissi:"Mi dispiace, professoressa. Ho disubbidito a tutti e non ho ascoltato il consiglio di nessuno." proseguii con voce tremula, parlando alle spalle della McGranitt. "Ho sfidato il male, ho sbagliato, sono stata impulsiva...e ho perso! Ero sola prima e sono rimasta sola dopo. Ho perso tutto, ma sono tornata per cercare di rimediare." quasi disperata continuai. "Ho perso l'unica famiglia che avevo dopo averla appena trovata, ho lasciato il luogo che una volta chiamavo casa per cercare di proteggere tutto, ma quello non era il modo migliore. Ho sbagliato e... e le chiedo scusa, chiedo scusa a lei e a chiunque io abbia ferito!" ormai singhiozzavo. "Sono morti a causa mia, principalmente mia, è un dolore troppo grande da sopportare... Quello che chiedo è una possibilità per riparare ai miei errori!".
Sembrava che non mi avesse ascoltato, invece, inaspettatamente, si voltò e con sguardo severo disse: "Pensi di riparare creando altri danni? Non puoi fare più niente, se non andartene e lasciare il compito di sorvegliare e proteggere il giovane Potter a noi insegnanti e al Preside. Sono sicura che quello che hai provato e fatto non ha cambiato il tuo essere, al contrario ci ha rivelato qual'era la tua vera natura. Da parte mia non sei più la benvenuta qui, se le tue intenzioni sono diverse dallo studiare o dall'avere un luogo dove stare. Mi dispiace signor Preside, ma è la mia ultima parola!" concluse gelida la McGranitt.
Sebbene le sue parole mi avevano colpito tanto, solo alcune mi fecero adirare, portandomi ad urlare contro di lei.
"Crede che io non abbia sofferto abbastanza da cambiare? Ho subìto la perdita della mia famiglia. Non le permetto di rivolgermi la parola in questo modo. Sarà pure un insegnante e sarà più grande di me, ma i miei sentimenti e le mie sofferenze, mi permetta, non sà quanto siano grandi e quanto il dolore per ciò che ho fatto mi rimarrà per sempre dentro. Rimarrò qui e farò il possibile, che lei lo voglia o meno, perchè questo è l'unico modo per rimediare, almeno in parte, ed è perchè sono sicura che James vorrebbe che le cose vadano così. Non mi permetterebbe di rimanere in disparte. L'importante, diceva sempre, è una buona protezione, e Silente è la migliore che ci sia!" risposi accalorata e con determinazione.
"Quindi metterai a repentaglio la vita del Preside per i tuoi scopi?" domandò crudele lei.
"NO!" risposi "E' Silente che desidera proteggermi e non c'è cosa che io voglia di più se non seguire i suoi consigli." conclusi sincera e sicura di me.
La McGranitt mi scrutò per qualche istante, infine disse: "La vendetta non ti porterà a niente! Silente, buona notte!" detto questo uscì dalla stanza, lasciandomi incredula a fissare la parete di legno, sapendo che aveva capito, fino in fondo, qual'era il mio scopo.







Vorrei ringraziare, la mia sister innanzitutto, perchè mi sei sempre vicina e mi sostieni, e in oltre anche
sackiko_chan
per aver commentato. Grazie per i complimenti, non è granchè il mio modo di scrivere ma mi fa piacere che sia piaciuto ^//^
Grazie ancora, al prossimo capitolo..

P.S. questo l'ho scritto alle 3 di notte, perchè l'ispirazione non mi lasciava dormire...alla fine non ho dormito lo stesso xD xD


  
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