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Autore: Ayumi    04/08/2010    1 recensioni
Sono passati alcuni anni dalla sconfitta di Voldemort. Harry, Ron, Ginny, Hermione sono ormai adulti, alle prese con le piccole difficoltà quotidiane, ma non solo: segreti, amori, avvenimenti misteriosi, e forse nuovi pericoli da affrontare.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Dell’apparenza

 

Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori:
 essi hanno le loro uscite e le loro entrate;
e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti…
[Shakespeare]

 

         Il lunedì mattina anche nel mondo magico - e anche per Hermione Granger - era un ostacolo insormontabile, un insostenibile peso sull’anima, una nube oscura come quelle che si trovò ad osservare la giovane non appena varcò la soglia di casa. Si strinse nel suo trench e sollevò lo sguardo, scoraggiata da quel cielo così grigio e minaccioso.

Sospirò.
E iniziò a piovere.

 La giornata sembrava proprio partire per il verso sbagliato.

          In quell’istante la raggiunse Ron, sul viso un’espressione tutt’altro che sveglia.
Hermione lo guardò divertito.

- E tu dovresti essere il Super-portiere, il Re, l’Imbattibile eroe dei Chuddley Cannons? – gli chiese, sollevando ironicamente un sopracciglio.


Ron ricambiò lo sguardo, e sbuffando le rispose:

 -         Hermione: frasi più corte, la mattina. Grazie.

 Si scambiarono un bacio a fior di labbra e si smaterializzarono.

 

 ***

           Hermione non fece in tempo a raggiungere il suo sgabuzzino, ovvero ciò si azzardavano a definire ufficio, presso il dipartimento della Regolazione della Legga Magica, quando un gufo grigio – colore diventato ormai il leitmotiv della giornata – planò elegantemente sopra la sua scrivania e lasciò scivolare una busta in cima ad una catasta di libri.

          Lasciò qualche biscottino all’amico pennuto e si concentrò su quanto ricevuto.

          Una busta anonima, che riportava con un’elegante calligrafia il suo nome.

         E capì immediatamente che quella giornata, anzi quella settimana, anzi i prossimi mesi sarebbero stati un vero e proprio inferno, forse peggio di quanto le era parso aiutare Ginny con i preparativi per il matrimonio.

         Kingsley Shacklebolt, il Primo Ministro in persona, la convocava presso il suo ufficio. E la convocava per una questione della massima urgenza e riservatezza.

          Quando entrò nell’ufficio, oltre al Primo Ministro seduto all’enorme scrivania in mogano, erano già presenti Harry, Gawain Robards – capo degli Auror – e Anthony Goldstein. Poco dopo il suo arrivo, furono raggiunti anche da Lisa Turpin e Justin Finch-Fletchley.

 

          Eccoli lì, tutti riuniti.

La faccenda era evidentemente più seria di quanto si fosse immaginata, e lo sguardo di Shacklebolt non faceva presagire nulla di buono.

          Non era mai successo che l’Ordine di Silente – nato dalle ceneri dell’Ordine della Fenice - venisse convocato per intero: la maggioranza delle volte era più che sufficiente l’intervento di un paio di loro.

          Hermione sentì lo stomaco chiudersi, come ogni volta che doveva affrontare un incarico per l’Ordine. Non tanto per il pericolo che avrebbe dovuto fronteggiare – avevo o no combattuto la guerra contro Voldemort? – ma quanto per le barriere che avrebbe dovuto innalzare verso tutto e tutti. Verso Ron, Ginny, verso la famiglia Weasly, verso Luna e tutti gli amici. E poi era preoccupata per Harry: con il matrimonio imminente, non ci voleva un incarico proprio ora. Sarebbe stato ancora più difficile per lui dover mentire a Ginny, dover fingere che andava tutto bene.

  Anthony prese la parola.

 -         La questione alle Isole del Nord è più grave di quanto pensassimo. – cominciò, facendo scorrere lo sguardo su tutti i presenti. – Durante il nostro ultimo pattugliamento io e Lisa abbiamo riscontrato dei movimenti sospetti, probabilmente di reduci Mangiamorte, oltre che un’altissima concentrazione di potere oscuro.

  Si fermò, e poi si rivolse soltanto ad Hermione: 

 -         Crediamo di poter confermarti che il luogo nei pressi del castello di Egilsay sia stato  sottoposto a potenti incantesimi di protezione.

 Hermione lo guardo seria.

Un covo di Mangiamorte nelle isole del Nord. Era un quadro davvero poco rassicurante. Innanzitutto per il luogo scelto: dalle sue ricerche era emerso che quelle isole fossero un catalizzatore per ogni forma di magia nera.

 

          Robards fece apparire una serie di fascicoli che i distribuì ai ragazzi.

 

 -         Qui ci sono tutte le informazioni che fino ad ora siamo riusciti a raccogliere. Il piano per ora è questo: Harry, Lisa e Justin si occuperanno dei pattugliamenti su al Nord. Anthony ed Hermione, a voi invece il compito di trovare tutto ciò che sia collegato a Egilsay: morti, sparizioni… connessioni con l’Oscuro.

 

 Annuirono, e uscirono dall’ufficio del primo ministro.

 

         Hermione raggiunse Harry prima che questi prendesse la strada presso l’ufficio per i  giochi e gli sport magici.

  - Harry, sei sicuro di voler partire? Che copertura utilizzerai questa volta?

 Il ragazzo osservò la sua amica, la sua migliore amica, e le sorrise tentando di rassicurarla.

  -         Herm, non preoccuparti. Quando abbiamo accettato di rimettere in piedi l’Ordine, sapevamo che ci sarebbe stata la possibilità di missioni del genere.

-                   Lo so, ma… Hai pensato a Ginny?

Harry sospirò, spostando il suo sguardo verso un punto indefinito del soffitto.

 -         Lo faccio, in ogni momento. E penso che se lei fosse al corrente di tutto questo, mi appoggerebbe senza remore – le rispose regalandole un altro dei suoi sorrisi, ancora così infantili – Anzi, sai che ti dico? Che farebbe carte false per unirsi alla missione!

La ragazza lo abbracciò.

  -         Non ti dico di essere prudente, tanto so che non lo sarai…

 Si salutarono, e tornarono entrambi alle loro occupazioni di copertura.

 

 ***

 

         Hermione si accomodò poco elegantemente alla sua postazione, e cominciò a studiare attentamente il fascicolo consegnato loro dal capo.

Quando arrivò alla fine i fogli scomparvero in una piccola fiamma violacea: era quello che accadeva con tutti i documenti dell’Ordine. Nessuno oltre ai membri poteva avere accesso a quelle informazioni, ed erano incantati affinché svanissero non appena fossero state assimilati i dati fondamentali dai relativi destinatari.

          Raccolse i capelli in una morbida coda, cominciò a pensare. Innanzitutto era necessario procurarsi tutte le informazioni possibili e la biblioteca più fornita restava sempre quella di Hogwarts: ora non avrebbe avuto problemi ad accedere alla sezione proibita.

Si promise di accordarsi con Anthony per una visita alla loro ex scuola.

Non si trattava della prima volta che vi si recava da quando era un’Auror speciale che faceva parte dell’Ordine: altre passate ricerche l’avevano portata là, nel luogo che tanto aveva amato da ragazzina, e che mai avrebbe scordato.

         

          Hogwarts era rinata dopo la guerra grazie alla tenacia e la voglia di ricostruire un futuro pacifico e sereno per tutti i facenti parte del mondo magico e in onore di tutti coloro che avevano perso la vita per combattere Voldemort e i suoi seguaci.

       

         Non riusciva a concepire come potessero esistere ancora degli invasati che continuassero a tramare per riuscire a portare il potere oscuro a dominare su tutti, maghi e non. E il pensiero che tra questi ci potessero essere ragazzi che avevano frequentato la scuola con lei, la faceva rabbrividire.

Quanti di loro erano stati fatti Mangiamorte ancora minorenni?
Quanti di loro avevano subito sin da bambini il lavaggio del cervello da parte le proprie famiglie, purosangue e affiliate alle arti oscure?
Di quasi tutti si erano perse le tracce.
Chi ad Azkaban, chi esiliato in remote regioni dimenticate da Merlino.

E se qualcuno fosse ritornato, con un macabro progetto di vendetta?

           Questi pensieri la misero in ansia.

          Mandò immediatamente un gufo a Goldstain: quella sera, dopo l’orario ufficiale, sarebbero immediatamente partiti per Hogwarts.

 

 

 

                                                                                                                         

Note di Ayumi:

 

Innanzi tutto un saluto ai  lettori, e un ringraziamento a coloro che hanno inserito la storia tra le preferite e le seguite.

 

Un ringraziamento particolare a Hollina e a ely2596 per le vostre recensioni! Spero che seguirete ancora la mia storia, e che questo capitolo abbia solleticato un po’ la vostra curiosità!

 

Ovviamente invito tutti coloro a cui capiterà di leggere questo parto della mia mente a voler lasciare una traccia: le critiche, le vostre opinioni sui personaggi e sulla trama sono sempre ben accette! 

 

Alla prossima (dopo le vacanze, sono finalmente in partenza per il mare)!

 

 Ayumi

  
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