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Notte di Luna
La luna era la sua maledizione, il suo tormento personale, ma anche la sua libertà e, da quando aveva accanto i suoi amici, la
musica che faceva da
colonna sonora alle sue notti.
Il dolore che accompagnava le trasformazioni e la stanchezza che le seguiva erano il prezzo da pagare per le scorribande
notturne dei Malandrini. Così come le spine in una rosa bianca non ne guastano il profumo né la vista, i suoi patimenti erano
lo scotto per la sua felicità.
Remus stirò le labbra in una smorfia, sentendo avvicinarsi il momento, e poi non ci fu più nulla se non la sensualità della
corsa a
perdifiato nella foresta.