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Autore: _Vinci_    12/08/2010    0 recensioni
Ed ecco a voi l'ennesima fic demenziale!! Questa volta i nostri eroi non sono i nostri eroi preferiti, bensì gli autori stessi!! (con qualche aiuto da parte di qualche personaggio originale u.u) Ci scusiamo coi gentili lettori per eventuali problemi psichici dopo la lettura xD Bene, mi resta da dire solo... Buona lettura a tutti!! ^^
Genere: Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Con il ricordo della tenerezza di Rufy e il rossore che le compariva sul viso per l'imbarazzo, Robin si rifugiò fra le coperte, cercando di lasciare andare ogni cosa nel sonno. Dopo pochi minuti infatti si addormentò, rilassandosi dall'estenuante giornata con il progetto di scienze e le mille polpette del compagno di classe. Dormiva beatamente, con un'espressione incerta sul volto, sperando che anche quella notte passasse in fretta. Improvvisamente, la ragazza scorse nella sua mente una leggera luce..e un lieve tremolio. Forse stava sognando....no, era il suo cellulare che l'aveva svegliata di colpo irrompendo con la sua chiassosa suoneria nel cuore della notte.

Robin: AAAAAAH!!! MA CHI E' IL PAZZO CHE MI CHIAMA ALLE DUE E MEZZA DI NOTTE?!?!

Assonnata e con gli occhi socchiusi, la ragazza prese il cellulare appoggiato sul comodino, e dopo aver letto il nome sul display...beh, non servivano altre parole.

Robin: .....RUFY MA SEI SCEMO O COSA?!

Rufy: Ciao Robin! :D

Robin: Che diavolo vuoi?

Rufy: Non sto dormendo..sono così agitato per domani..il nostro lavoro andrà bene?? ç_ç

Robin: Ma vaffanculo va! -.-

Rufy: E va bene! Potevi essere più garbata però.. ç_ç

Robin: Ah intendi così: Mio caro Rufy, che mi hai svegliato in un modo così soave, potresti per piacere andare a fare in culo? *O*

Rufy: Almeno era più cortese.. T.T

Robin: Umh..suvvìa, andrà bene sicuramente! Ci siamo impegnati tanto! Non ti preoccupare! :)

Robin immediatamente si ricordò di quel che era successo con Rufy poche ore fa, e adesso il suo unico pensiero era quello di riattaccare.

Robin: Ehm, se non hai nient'altro da dirmi io chiudo eh, cia..

Rufy: No aspetta! Io e un gruppetto di nostri compagni vorremmo andare a pattinare..cosa fai, ti unisci a noi?

Robin: A pattinare..sul ghiaccio?

Rufy: Si, dovremmo riunirci tutti all'Iceland..allora?

Robin: Umh, non saprei..ma quando?

Rufy: Beh credo che *sfgsfogsp* mmo *usdfosfo* ndare *isfpgpfi* po domani!

Robin: La linea è disturbata non ti sento!

Rufy: *sihopsfgf* o domani! do *aohdpisfg* omani!

Robin: Ok, sono libera. Partiamo da scuola giusto?

Rufy: Si.

Robin: Perfetto allora ci sarò. Buona notte!

Rufy: Notte! :D

Robin chiuse la telefonata e si riadagiò sul materasso. Domani la aspettava una gran bella giornata.

 

E finalmente il giorno era arrivato! Robin si alzò quasi di scatto e fece una colazione veloce. Subito dopo preparò la sacca con tutto l'occorrente per un perfetto pomeriggio sui pattini e uscì velocemente di casa per non perdere l'autobus.

Robin: Argh, questa borsa è pesantissima! Spero solo di non attirare troppo l'attenzione su di me..

Ma naturalmente, con quell'ingombrante peso e la sua goffagine, sapeva benissimo di sbagliarsi. E infatti per tutto il tempo che copriva il tragitto da lì a scuola, Robin non fece altro che urtare le povere vecchiette sull'autobus cercando di trovare un posto libero.

Ed ecco che all'aprirsi delle porte del veicolo, la ragazza scorse il viso ormai familiare di Rufy..ma, come mai sembrava non aver portato nulla con per l'uscita?

Impacciata e goffa com'era, Robin scese dal bus con una brillante caduta da demente. Appena la vide, Rufy ridacchiò fra se.

Robin: 'Giorno, e i pattini dove sono?

Rufy: Quali pattini scusa? ò.ò

Robin: Ieri al telefono non hai detto che dopo la scuola dovevamo andare all'Iceland?

Rufy: Guarda che hai capito male, l'uscita è domani, non oggi..

Robin: C-COME DOMANI?!

Rufy: Evidentemente non hai capito bene, la linea era anche disturbata..

Robin: E ora che me ne faccio di questa roba?! DEVO PORTALA CON ME FINO ALLA FINE DELLE LEZIONI?! ç______ç

Rufy: Beh, direi di si.

Robin: Oh, però posso usarla per una cosa! *O*

Rufy: Cosa? **

E Robin lanciò in testa a Rufy il suo pesantissimo carico.

Robin: Adesso mi sento più sollevata! u_u

Rufy: Ma cosa centro io adesso!? ç__ç

 

Preside: Signorina, ma che cosa fa? o.o

Robin: Oh porc..niente, signor preside! Stavo solo salutando il mio carissimo compagno di classe!

Rufy: E non fare quella faccia da angelo, non è vero! Mi hai appena picchiato con la tua stupida borsa.. ç.ç

Preside: Ma signorina!!! Non solo molesta un suo compagno...mente pure al preside...in punizione!!

Robin: Rufyyyyyyy!!

Preside: Ancora a picchiarlo con questa borsa?!? Due giorni di punizione!

Robin: Nooooooooo! O_O

Robin seguì il Preside col panciotto, che la portò in presidenza, escludendola dalle lezioni e dalla vita scolastica.

Preside: Signorina Robin, dato che è in mia compagnia, perchè non mi aiuta a riorganizzare questi moduli?

Robin: Ma io mi secc..

Preside: Benissimo, io intanto esco a fare delle commissioni, al mio ritorno gradirei vedere il lavoro finito al 100%, mi sono spiegato?

Robin: Tutto chiaro.. -.-"

 

E così Robin trascorse gran parte della mattinata fra schede anagrafiche e documenti che sembravano non finire mai.

Robin: Ma perchè proprio a me deve capitare questo? -.-

Era suonata da poco la campanella, così Robin decise di rilassarsi per un po': aprì la sua merendina pre-confezionata e osservò i quadri appesi alla parete..e quella strana finestra a oblò da cui qualcuno faceva capolino..Rufy la guardava, con un'espressione triste e dispiaciuta..forse avrebbe dovuto chiederle scusa..ma ripensando a ciò che era successo qualche ora fa, cominciò a sghignazzare sotto gli occhi indemoniati della ragazza. Robin ne aveva abbastanza, la voglia di picchiarlo era fin troppa, e facendo in quel modo non faceva altro che alterarla. E non badando alle conseguenze, prese con forza il vaso di finissima porcellana cinese sulla scrivania e lo scaraventò contro l'oblò. La sedicenne si affacciò alla finestrella urlando.

Robin: NON MI DEVI ROMPERE LE PALLEEEEE!!! E' COLPA TUA SE STO IN PUNIZIONE! TUA, E DI QUEL DEFICIENTE DEL PRESIDEEE!

Preside: Uhm, uhm..

Robin: L-lei e-e-era qu-iii?!

Preside: Tre! v.v

Robin: T-tre cosa?

Preside: Tre giorni!

Robin: Nuaaaaaah! ç____________ç

 

Il pomeriggio a scuola era finalmente passato e Robin poté tornare a casa, ma la furia che aveva in corpo era irremovibile...vedeva la faccia di quell'idiota di Rufy ovunque, tanto che immaginandola su un palo della luce, istintivamente gli diede un pugno, urlando come una matta per il dolore. Arrivata a casa nemmeno la sua cara e dolce mammina era d'aiuto.

Roses: Figlioletta caraaa!! E oggi il tuo amichetto non te lo sei portato?? :D

Robin: GRRRRRRRRRRR! LASCIAMI IN PACE!

Roses: Cosa c'è? Non vuoi che la mamma si impicci negli affari amorosi della sua figlioletta?

Robin: MAMMA VATTENE O TI SPACCHERO' LA FACCIA, SERIAMENTE!

Roses: Come sei permalosa, stavo solo scherzando! Eh vabbè, visto che non mi vuoi in casa, vorrà dire che uscirò a fare compere..tu cerca di non mettere nulla in disordine. A dopo!

Senza badare a quello che le aveva detto la madre, Robin prese la prima cosa che le capitava dal frigorifero, come faceva sempre quando era nervosa, la  divorò e innervosita salì le scale dirigendosi in camera sua. Si infilò fra le coperte sperando che il giorno non arivasse mai: adesso avrebbe preferito restare a dormire per sempre, anzicché stare un intero pomeriggio con quel ragazzino. Solo la sera seguente capì quanto si stava sbagliando.

La notte passò in fretta, una nuova giornata era già giunta. Dopo aver fatto le solite cose, Robin si diresse verso la scuola, cercando di mandare via il nervosismo di ieri. Come d'abitudine, Rufy si divertiva a stuzzicarla, sventolando il braccio e urlandole contro, con il suo solito sorrisetto irritante.

Rufy: Ehi, ciao Robin! :D

Robin: La smetti di salutarmi con quella faccia da ebete?

Rufy: Ma perchè mi..

Robin: Non lo vuoi proprio capire che non ti sopporto?

A quelle parole Rufy restò malissimo, pensava di essere almeno un po' simpatico alla ragazza. Robin se ne andò svelta, ricordandosi della punizione che la aspettava anche oggi, ma ritornò poco dopo..

Robin: Ah, dato che ieri non ero presente alle lezioni per colpa tua, puoi dirmi come è andato il progetto di scienze?

Rufy: Benissimo, una A+!

Robin: Oh, bene..scusami mi sono dimenticata una cosa..

..e nel giro di pochi secondi Rufy si accasciò davanti all'entrata della scuola.

Robin: Dovevo sfogarmi!!

Preside: Ohibò! Signorina Robin, è stata davvero puntuale! Forza, vediamo in cosa può essermi utile..per cominciare potrebbe riparare quel vaso che ieri ha rotto mentre era in crisi di nervi! u.u

Robin: Oh non credo, sono un tipo non molto paziente, ci perderei la testa a..

Preside: Ecco qua! Se le serve altra colla può trovarla nel secondo cassetto della mia scrivania, vado un po' in giro per la scuola, a dopo!

Robin: Non mi ascolta nemmeno! ç__ç

 

Una mattinata sprecata a incollare fra loro pezzi irregolari di porcellana, cercando di capirci qualcosa..che strazio. Quando ebbe completato l'opera ringraziò il cielo e quella divinità che la stava guardando in quel momento. Tornato nella stanza, il preside non riuscì a distinguere la sua alunna da una maniaca schizzofrenica. Fortunatamente, le lezioni volgevano al termine, e dopo un paio d'ore Robin si ritrovò all'uscita ad aspettare quel ragazzaccio dai capelli mori. Appena lo vide arrivare, gli ordinò di non perder tempo e lo spinse con malagrazia sull'autobus. Per buona parte del tragitto restò muta, guardando seccata il panorama dal finestrino. Rufy si chiese come mai fosse così scontrosa proprio con lui, che cercava in tutti i modi di esserle amico almeno un po'. Solo dopo aver fatto mente locale, si accorse che mancava qualcosa, di importante anche. Robin si voltò di scatto, urlando come un'ossessa.

Robin: LA MIA BORSAAAAAAAAAAAAAAA!

Rufy: Cosa? o.o

Robin: Ho lasciato la borsa a scuola, dannazione! E ora come faccio senza pattini?! LA MIA BORSAAAAAAAAAA! AUTISTA SI FERMIIII!

Anziana: Oh cara, siediti non ti innervosire, è pericoloso stare in pied sul...

Robin: STAI ZITTA NONNETTA!

 

Per scendere Robin dovette aspettare la prossima fermata. Con la "grazia" di sempre, scese dal bus trascinandosi Rufy e si mise a correre verso la scuola.

Rufy: Ma non ce la faremo mai! E' troppo distante da qui!

Robin: Aspetta e vedrai.

Robin si avvicinò a un piccolo bambino che passava di lì, pedalando sulla sua bicicletta gialla nuova di zecca, e gli parlò sorridendogli dolcemente.

Robin: Ma che bella bicicleeetta! Posso farci un giro? *___*

Bambino: Ma..è mia..

Robin: Dai, poi te la riporto! Ti prego amo le biciclette! **

Rufy: Robin, mi fai pena! o.o

Ignorando di far parlare il bimbo, Robin prese con forza la bicicletta e si avviò alla svelta, lasciandosi dietro il povero Rufy, che dovette fare tutta la strada di corsa..

Bambino: LA MIA BICICLETTAAAAAAAAAAAA! BRUTTO CATTIVO!

..non prima di aver ricevuto un fortissimo calcio negli stinchi. Era passata quasi un'ora, ma finalmente i due ragazzi adesso si trovavano finalmente all'ingresso dell'Iceland. Robin notò che il moro sembrava cercare qualcuno, poi lo vide sventolare le braccia salutando un gruppetto che si avvicinava.

Robin: Ma quindi non siamo soli?

Rufy: No, se non ti dispiace ho invitato anche qualcun'altro: loro sono Alessandra e Fabrizio, mentre lei è Chicca, una nostra compagna di classe..Robin, mi stai ascoltando?

Robin: Oh sisi, certo..Esmeralda, Tiziano e Cacca. Piacere di conoscervi! :3

Chicca: C-cacca? ò.ò

Rufy: -.-"

 

I cinque entrarono nell'edificio. Era enorme: c'erano ben 16 piste diverse, due spogliatoi abbastanza grandi e un piccolo bar dove fare merenda.

Robin: Non ci sono mai stata, ma non immaginavo fosse tanto grande! **

Chicca: Già, io vorrei provare tutte le piste! Beh, direi che la porta dello spogliatoio delle ragazze è quella a destr...

Ma ovviamente Robin fece di testa sua e quando spalancò la porta vide un mucchio di ragazzi mezzi nudi. Imbarazzata, urlò e chiuse la porta sconvolta.

Chicca: Dovresti stare più attenta..

Robin: Direi, però..quel ragazzo aveva un ***** **** ******** ***sdko hdf..porcoooooooo! *O*

Chicca: O________O

La povera e timida Chicca restava sempre più scioccata dalla sua compagna.

 

Si ritrovarono tutti al bar, chiaccherarono un po' e poi decisero il da farsi. Per prima cosa andarono alla pista numero 5, non grandissima, ma decisamente buona per cominciare. Robin iniziava a divertirsi, forse la presenza di altre persone non faceva pesare così tanto il dover trascorrere una giornata con Rufy.

Rufy: ROOOOBIIIIN!

Robin: Che vuoi?

Rufy: Mi insegni a pattinare?

Ma velocemente i suoi pensieri andarono a farsi friggere.

Robin: Ma se hai invitato tutti all'Iceland devi saper..

Rufy: Io non so pattinare! :D

Robin: Oh, certo...COOOOOOOSAAAAAAAAA?!?

Rufy: Ti prego insegnami tuuu! Ti ho invitata proprio per questo!

La rossa era furiosa. Anzicchè insegnare a un babbeo a pattinare avrebbe preferito che il ghiaccio sotto di lei si spaccasse, per morire congelata.

Robin: Ci sono i tuoi amici, chiedi a loro!

Rufy: Sono andati in un'altra pista!

Robin: Beh allora..CHICCAAA! TI PREGO SALVAMI!

Chicca: Scusami, ma non credo di essere una brava insegnante..

Robin: NOOOOOOOOOOOOOOOOOO! ç___ç

 

Sopprimendo la rabbia che montava di minuto in minuto, Robin prese Rufy per il braccio e lo portò sul ghiaccio.

Robin: Comiciamo a fare pratica per mantenere l'equilibrio. Mentre pattini reggiti ai bordi della pista, così eviti di scivolare

Rufy: Ma io voglio fare la capriola in aria!

Robin: Ma quello la fanno solo i professionisti!

Rufy: E io voglio diventare un professionista! VOGLIO FARE LA CAPRIOLA! >_<

Robin: Uccidetemi adesso. Vi prego! ç_ç

 

Rufy non stava a sentire ed era un pessimo allievo, e la ragazza cominciava a irritarsi.

Robin: Rufy! Ti ho detto di stare fermo! Smettila di fare il bambino, potresti farti ma...

Accadde tutto rapidamente. Rufy si voltò di scatto nel tentativo di fare un'acrobazia, il suo piede scivolò sul ghiaccio e urtando Robin caddero tutti e due a terra. Rufy era sopra la ragazza, la caduta non era stata delle più morbide, per lei. Poco ci volle che il ragazzo ansimante si accorgesse di essere proprio sopra di lei...era proprio accanto al suo viso e Robin poteva sentire il suo respiro caldo che le carezzava l'orecchio.

Alzò la testa e i loro sguardi si incrociarono, guardandosi con intensità. Avrebbe voluto baciarla, adagiare le proprie labbra contro quelle delicate della ragazza, anche solo per pochi attimi. Ma qualcosa glielo impediva, l'imbarazzo l'aveva bloccato, e si accorse che anche sulle guance di Robin compariva un lieve rossore. La ragazza dal canto suo non sapeva cosa fare e come comportarsi, non s'era mai trovata in una situazione del genere. Quella vicinanza però dopotutto non le dispiaceva. A volte non si sentiva a suo agio con quel ragazzo moro, e anche se stargli accanto era terribilmente frustante, in fondo sentiva che non poteva farne a meno. L'imbarazzo continuava ad aumentare. Rufy sì alzò di scatto, mentre Robin rimase per un po' sdraiata, indecisa su cosa fare.

Rufy: S-scusa, mi dispiace esserti caduto addosso..

Robin: Non fa nulla..

 

Intanto Chicca, che aveva assistito alla scena, si avvicinò ai due per chiedere se fosse tutto apposto.

Chicca: Rufy capisco il tuo entusiasmo ma dovresti stare più attento.

Rufy: Direi che la capriola può aspettare..stai bene Robin?

Robin: Sì, sono solo un po'..stordita, sarà stata la botta in testa. Vuoi riprendere a pattinare?

Rufy: Oh si! :D

Robin: Però iniziamo con le cose semplici, ok?

Chicca: Oh mio dio! Il tempo è volato! Sono già le sette!

Rufy: Cosa?!

Robin: Abbiamo perso troppo tempo in una pista sola..uffaaa!

Chicca: Probabilmente gli altri ci aspettano, è meglio scendere giù al bar.

I tre amici si affrettarono a cambiarsi e raggiungere il café dove, come sospettavano, il resto del gruppo li aspettava.

Fabrizio: Ma quanto cavolo ci avete messo?

Chicca: Scusateci, abbiamo perso la cognizione del tempo!

Rufy: E' stato bellissimo!

Alessandra: Dobbiamo assolutamente venire ancora!

Robin: R-ragazzi mi dispiace interrompervi, ma se rimaniamo qui a discutere perderemo l'autobus.

Chicca: Robin ha ragione, su andiamo!

 

Tornata a casa, Robin posò la borsa e trovò la cena pronta. La mamma e Rolo erano già sedute ad aspettarla.

Rolo: Divertita eh?

Robin: Tantissimo.

Roses: Tesoro, sbrigati a sederti, la cena si raffredda!

Robin lo fece e iniziò a mangiare voracemente il suo piatto di ravioli. Aveva una fame da lupi e non vedeva l'ora di sdraiarsi sul letto e lasciarsi andare.

Rolo: Sai sorella, anche io e la mamma oggi siamo uscite.

Roses: Già, siamo state un po' a spasso a fare compere. Da "Lady Coniglio" ho trovato un vestito davvero..ma, tesoro mi stai ascoltando?

Rolo: Robin?

Robin: ...eh?

Roses: Cos'hai? E' successo qualcosa? Mi sembri pensierosa stasera.

Robin: Non è nulla, tranquilla mamma.

Ma la ragazza sapeva bene quanto fosse dannatamente falso: non riusciva a togliersi dalla mente quella scena, il viso di Rufy sopra il suo, tutte quelle emozioni che le aveva fatto suscitare.

Rolo: .....Robin?

Robin: Sì?

Rolo: Sei diventata rossa..

Robin: Ehm..no! Cioè, non ho più fame! Vado a dormire!

 

Dopo aver fatto una doccia veloce, Robin si sdraiò sul materasso, cercando di non pensare a nulla. Invano, poiché non riusciva a chiudere occhio, l'esperienza di quel pomeriggio la tormentava. Rimuginava ossessivamente, e si poneva delle domande: perché stare con lui era così irritante ma bello? Forse oltre all'amicizia, sentiva qualcosa di più profondo nei suoi confronti? La cosa che più la innervosiva era che non riusciva a rispondersi. Proprio come la notte precedente, il cellulare cominciò a vibrare. Era un messaggio, e leggendo il nome del mittente il cuore della ragazza cominciò a battere a più non posso.

Ma Dio, perché reagiva così? Robin prese a sbattere la testa contro il muro come una pazza fino a farsi male, avrebbe voluto farlo smettere, ma il batticuore continuava ininterrottamente. Prese coraggio, aprì il cellulare e lesse il messaggio.

"Buona notte, Robin :)".

 

 

FINE!

Ma-ma-ma…ma non pensate pure voi che Rufy sia di una tenerezza unica?? *-* ed eccomi qui che come al solito mi metto in mezzo e devo dire la mia xD però ora finalmente il moretto s’è accorto un po’ di quello che prova, chissà la povera Robin come reagirà al prossimo “inconveniente” xD

Continuate a seguirci numerosi *-*

Alla prossima!!

_Vinci_ & NicoRobin92

  
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