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Autore: Twiiii    29/08/2010    8 recensioni
Bella, nuova stagista della Style Factory di proprietà di Carlisle Cullen, non sa che dovrà affrontare il malizioso direttore della Rivista "Runway" situata sopra ai suoi uffici. Tratto dal primo capitolo: «Benvenuta a bordo Signorina Swan!»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Chapter 1

 

Il Diavolo è Cullen

 

Pov Bella

Quando le mie Manolo Blanhik oltrepassarono la grande porta di vetro della Cullen Tower della 7th Avenue il mio cuore prese a battere a mille.

Riuscire ad entrare alla Style Factory, sarebbe stato un ottimo trampolino di lancio per la mia carriera da stilista. Sin da piccola ho disegnato abiti. Ho iniziato a confezionare un lussuoso abito da sera per la mia Barbie a 4 anni, fu il mio primo bozzetto e dopo imparai subito a cucire grazie all’aiuto di mia nonna Marie. Da quel momento non smisi più di creare.

Al liceo ho avuto la possibilità di mostrare le mie creazioni alle recite di fine anno.

Facevo la costumista e si può dire che erano tutti soddisfatti dei miei lavori.

Dopo il diploma presi la strada della Priestly Fashion Academy qui a New York, allontanandomi finalmente da quel paesino di nome Forks lasciando però anche mio padre ormai solo dato che mia madre l’ha abbandonato pochi dopo la mia nascita per trovare un miliardario da sposarsi. Ovviamente, anche io fui lasciata lì, infatti odio quella donna; ci sentiamo solo per Natale, Pasqua e Ringraziamento.

Fui molto fortunata ad entrare in quella scuola e feci dure selezioni soprattutto perché c’erano pochi posti disponibili. Questi studi mi hanno aiutato molto per evolvere come stilista ed essendo la migliore dell’ultimo anno la direttrice, Miranda Priestly, mi ha mandato a fare un apprendistato dal suo amico Carlisle Cullen, nonché direttore del edifico ed ovviamente di tutti i servizi al suo interno.

Munita di ventiquattrore, mi avviai verso la reception della hall dove una giovane ragazza dalla chioma platino, probabilmente tinta, digitava velocemente sulla tastiera del MAC di fronte a lei. Tossicchiai per avvertire la mia presenza e parlai:

«Salve, sono Isabella Swan. Dovrei avere un appuntamento col signor Cullen alle 10»

Alzò la testa e, lanciandomi uno sguardo di insufficienza disse: « Ah, sì.. La faccio salire.» si alzò dalla sedia, mentre ci avvicinavamo verso il piccolo banco della security «La Style Factory si distribuisce tra il 20° e il 25° piano. Oltre, troviamo la redazione della rivista “Runway” dei figli del capo e all’ultimo piano, il 35°, c’è l’ufficio del boss. Sotto al 15° c’è la piccola agenzia di modelle, L’Elite Model Management diretta dalla moglie. Insomma, tutto in famiglia. Ah, io sono Jessica»

Sorrisi e intanto arrivammo al bancone.

Dietro di esso c’erano due omoni dai capelli scuri e la pelle abbronzata.

Non appena ci videro sorrisero e uno di essi parlò «Jess, chi è questo bel bocconcino?»

«Embry, sta buono. E’ la nuova stagista della Style. Dovete darle il tesserino»

Quello che finora è stato zitto, aprì un cassetto e tirò fuori il tesserino e porgendomelo disse «Io sono Quil, non perderlo perché dopo ce lo dovrai restituire. Quello è il cartellino degli ospiti ed è provvisorio, poi te ne faremo uno tuo. Buona fortuna!» erano simpatici dopo tutto.

Salutai tutti i tre e mi avviai verso gli ascensori, ce n’erano otto in tutto. Presi quello meno affollato. All’interno, vicino ai tasti c’erano le varie etichette degli studi presenti nell’edificio, premetti il 35°.

Mentre una canzoncina mi teneva compagnia mi guardai allo specchio per vedere se ero presentabile. Il leggero trucco non era ancora colato e il Tailleur gessato di Chanel era perfettamente stirato.

Iniziai a battere il piede furiosamente, mentre l’ascensore si avvicinava sempre di più.

Dai, Bella. Con la raccomandazione di Miranda puoi andare da tutte le parti.

Nonostante ciò, non riuscivo a calmarmi.

Tin. Il campanellino dell’ascensore mi avvertiva che ero arrivata.

Le porte si aprirono rivelandomi un ufficio sobrio, d’alta classe e in stile moderno sui colori scuri. Alla mia destra, dietro un bancone in noce, una mora parlava al telefono. Non appena mi notò, chiuse la conversazione e mi chiese: «In cosa posso esserti utile?»

«Sono Isabella Swan, la nuova stagista della Style Factory. Dovrei avere un appuntamento col Signor Cullen»

Abbassò lo sguardo sulla scrivania e aprì un’agenda. Diede un’occhiata veloce e disse «Ah.. sì, sì» poi guardò il suo orologio «Bene, manca cinque. Vado a vedere se la può ricevere. Io sono Angela.»

Sorrisi «Piacere, chiamami pure Bella» con lei mi sarei trovata bene.

Poi si alzò e andò a bussare a una porta dove una placca in oro diceva “UFFICO DEL DIRETTORE Dr. Carlisle Cullen”. Angela aprì la porta e se la richiuse alle spalle, intanto mi sedetti in sala d’attesa in uno dei divanetti bianchi in pelle.

Dopo poco Angela fece la sua comparsa «Bella, puoi entrare. Vieni»

Mi alzai e titubante varcai la soglia dell’ufficio.

Una scrivania a forma moderna, munita di poltrona/sedia in pelle nera, mostrò un uomo sulla trentina, biondo, dall’aria simpatica. Per Wikipedia, aveva 52 anni, ma io non gli davo più di 40. Probabilmente, con tutti i soldi che ha, si sarà potuto permettere qualche ricostruzione facciale.

Mi sedetti su una delle poltroncine di fronte alla scrivania e mi presentai: «Salve, sono Isabella Swan» era la terza volta che mi presentavo in quella mattinata «è un onore per me conoscerla ed è ancora più bello poter lavorare per lei»

«Grazie mille. Ma si fidi, questo lavoro sarà più che meritato. Miranda mi ha parlato molto di lei e non posso che fidarmi visto che trova sempre delle future promesse della moda! Comunque, sarei lo stesso curioso di vedere il suo Book. Me lo può mostrare?» Annuii e glielo consegnai.

«Uhm.. Vediamo che abbiamo qui. Vedo che ha molta originalità, sarei felice di parlare con lei di qualche sua creazione più avanti. Per ora è tutto. E’ assunta!»

«Oh mio Dio! Grazie mille, direttore! Non so che dire, quello che sto vivendo non è reale!» e cominciarono a scendere delle lacrime.

«Si fidi, questa è pura realtà. Comincia lunedì. Intanto questi giorni se vuole può venire ogni tanto per vedere un po’ come funziona. Ma ora devo assentarmi che ho una riunione» si alzò e mi porse la mano «Benvenuta a bordo Signorina Swan!»

Così ci congedammo. Salutai Angela e poi Jessica e riconsegnai il tesserino ad Embry e a Quil.

Scesa in strada, allungai un braccio per fermare un taxi e mentre mi portava nel mio piccolo appartamento di Lexington Ave (i soldi di mamma non mancavano) realizzai di avercela fatta.

 

 

 

_______________________________________

Grazie per essere arrivate in fondo! *.*

Questa è la mia prima ff, quindi se ci sono errori, chiedo scusa.

Allora i nomi Miranda Priestly e “Runway” li ho presi in prestito dal libro de “Il Diavolo Veste Prada”.

Edward arriverà al terzo capitolo.

Se avete domande, fate pure.

E ditemi se vale la pena continuare, ho bisogno di pareri ^_^

Baci, Auro.

  
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