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Autore: VeganWanderingWolf    01/09/2010    0 recensioni
non saprei proprio come introdurre. forse è una specie di canzone. con una volpe che ritorna e fa quindi da ritornello
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Nonsenses'
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che genere di vita

vorresti avere

puoi averla, certo

cerca solo di ottenerla

guarda come fanno alla tivù

guarda come puoi piacere tu

renditi un quadrante di pulsanti

chi arriva ne spingerà uno

e tu non potrai essere assente

dovrai essere lì per lo spettacolo

me, mi fai sempre piangere senza lacrime

per te, per noi, non so più perché...

 

e il lupo

il lupo comparve un giorno come un altro

non sono più riuscito a togliermelo di dosso

 

e un lupo

un lupo prese l'abitudine di accompagnarmi

non ci ho più capito niente d'allora, o forse ho iniziato a capire quasi tutto

 

che tipo di aria

si respira qui

annusando il vento nella

speranza di sentire voi

lontani, sulle vostre

strade e con le vostre

cose di sempre e di mai

quando ci rivedremo, poi

ce le racconteremo

ma io, io con lei

la solitudine, andiamo d'accordo

però rivederci, una festa, un incontro

nel sollievo di sentirvi

ancora vivi, tangibili, e in fondo

inafferrabili, forse

un po' come me

 

e il lupo

il vecchio lupo mi sorride, si scuote via di dosso il passato

mi ammicca sempre come se fosse la prima e l'ultima volta

 

e quel lupo

quel familiare lupo che batteva il marciapiede, seguendomi

gli ho detto che poteva tornare, ad essere me, ed io lui, come in origine è

 

che specie di razza

quella mia, quella sua

mi hanno detto

di totem, spiriti e magie

io non credo a niente

come di consueto

tranne che a voi, tranne

che a noi, come al solito noi

e qualsiasi cosa ci porti

come da capo su stesse strade

dove voi vedete aria e vuoto

scorgo brillargli i denti

sfavillargli gli occhi

dice le parole che forma

la mia bocca assorta

è come il mio riflesso

senza specchio

affinché mi riconosca

affinché io lo riconosca

e ci riconosciamo

 

e un lupo,

mi ha confidato le sue debolezze, ma non riuscivo a dirgli di me

capii, che i lupi si riconoscono, solo se ci sono grandi sprazzi nelle nuvole

 

e il lupo,

il lupo che io sono e me è, uno strano tutt'uno di bianco-grigio-nero, e caffé

cantando nella notte, senza le scarpe rotte, corrono veloci le zampe nude

  
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