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Autore: _Breath    27/09/2010    3 recensioni
[...]Quello sarebbe stato il suo primo anno alla scuola di magia e stregoneria ma, a differenza di molti bambini come lui, non aveva paura.
Non era come un bambino dagli occhi verdi che poco distante da lui si disperava per sapere in che casa sarebbe finito, non era come quella bambina che piangeva per poter restare a casa con i suoi genitori. Scorpius era diverso.
Era contento quasi di lasciare il Malfoy Manor e poco gli interessava che cravatta avrebbe portato al collo.
Una valeva l’altra [...]
La nuova generazione ad Hogwarts.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Smistamento.

 

 

Carissimo Scorpius,

ti scriviamo per ricordarti che aspettiamo una tua lettera di comunicazione in quanto siamo molto in ansia riguardo la scelta del capello parlante.

Tuo padre è convinto che sei un Serpeverde con già tanti amici alla tua altezza ed anche io ne sono certa ma ugualmente non vi crederò appieno fino a quando non mi verrà comunicato mediante la tua penna.

Spero in una tua risposta

Tua Madre

Astoria.

 Scorpius gettò la lettera fortemente sul tavolo dove stavano servendo la colazione e sbuffò prendendosi la testa tra le mani.

“Cazzo”

Il suo sibilare attirò l’attenzione di Albus che al suo fianco si ingozzava di cibo.

Alzando lo sguardo distratto dal suo piatto fissò l’amico “ cosa hai?” chiese a bocca piena.

“Niente” ringhiò il biondo.

“Scorpius” deglutì “ ti conosco da poco, una settimana circa, ma credo di sapere molte cose di te. So quindi che ora nascondi qualcosa.”

Tu non sai niente di me,pensò Scorpius guardandolo di getto ma senza rispondere.

A differenza di suo padre Draco aveva un po’ di lucidità, la stessa lucidità che ora gli permetteva di non perdere le staffe con il suo amico.

Sospirò.

“Allora?” chiese ancora Albus.

“Niente” sollevò lo sguardo puntandolo sulla lettera accartocciata di fianco a lui “ non ho niente.”

Se Albus davvero lo conosceva come affermava avrebbe dovuto capire che mentiva … e infatti lo fece.

Con i riflessi pronti degni del figlio di un grande cercatore, Albus, allungò la mano e prese la lettera che il suo amico aveva precedentemente letto.

Evitando le proteste di Scorpius iniziò a leggere avidamente tenendola lontana dalla presa del biondo.

Con fatica riuscì a leggere il breve contenuto dalla calligrafia tonda ed elegante.

Una volta capito che oramai non vi era nulla a che fare in quanto il Potter aveva già letto tutto, Scorpius si lasciò andare contro la panca dove stava seduto.

Il silenzio cadde tra i due amici.

“Quando hai intenzione di scriverli?”chiese dopo un po’ Albus.

Scorpius non rispose.

“E’ passata più di una settimana, Scorp. Quanto vuoi tacere?”

Abbassando lo sguardo il giovane Malfoy tacque “ non lo so” disse poi piano.

Gli occhi del figlio del salvatore magico scattarono verdi e iperattivi “ hai paura di loro? Di come reagiranno?”

“No”rispose rapido Scorpius “ non ho paura di loro.”

“Di deluderli forse?”

“… Nemmeno …”

 “E allora di cosa?”

Scorpius non rispose ancora e si sfiorò lento la divisa nera che portava al busto facendo poi vagare lo sguardo sui tavoli distanti.

Alla sua destra vi era quello dei Tassorosso  la casa dei perdenti come la definirebbe suo padre.

Con le loro divise in rosso erano i più timidi ma anche, sicuramente, i più pettegoli.

Poco distante di loro vi erano i Serpeverde che lo guardavano in cagnesco, quasi con ribrezzo.

Come se fosse una vergogna non essere seduti con loro.

Un  Malfoy distante dal tavolo verde argento è come un mago senza la sua bacchetta.

Quando lo sguardo di Scorpius vagò più distante tra una chioma rossa il suo viso si rilassò leggermente sotto un tiepido sorriso.

Eccola, lei.

Lei, Rose Weasley.

Con i suoi capelli ricci e sempre crespi, le sue labbra sottili e rosse e il naso francese era semplicemente deliziosa.

Un aspetto veramente piacevole da avere sotto lo sguardo ma, cosa che lo incuriosiva maggiormente, era il suo carattere: espansivo, allegro e disponibile.

“Scorpius” lo chiamò Albus con un tocco lieve della mano “ sai ascoltare il consiglio di un amico?”

Il biondo annuì leggermente.

“Scrivi ai tuoi genitori” Potter sorrise e gli strinse la spalla porgendogli la sua piuma e il suo inchiostro con una pergamena nuova estratta ora dalla sua cartella “ accetteranno la cosa, vedrai.”

Lo sguardo di Scorpius si funse con il nero della boccetta di inchiostro e la sua mano rimase ferma all’altezza delle sue ginocchia.

Non aveva paura.

Non sapeva perché ma trovava difficoltà ad avvertire i suoi genitori  circa il risultato dello smistamento.

Aveva sentito da qualche parte che anche a Sirius Black fosse toccata una sorte pressoché simile e, anche se aveva sempre ammirato quell’uomo, doveva ammettere che l’idea di ritrovarsi nella sua situazione non lo eccitava per niente.

Lentamente allungò la mano a prendere la boccetta di inchiostro nero per poi posarsi la pergamena pulita sulle ginocchia.

Intrise la piuma nell’inchiostro e rimase a guardare una goccia del liquido nero perdersi sul bianco pallore del foglio.

Un brivido di freddo gli attraversò la schiena quando si accorse che il momento della verità era arrivato.

Aveva rimandato il tutto per giorni,settimane ma ora doveva fare quel grande passo.

Sospirò e si mise all’opera sotto lo sguardo attento e orgoglioso di Albus al suo fianco mentre meccanicamente una mano pallida e sottile andò ad allentare il nodo della sua cravatta rossa- oro.

 

Disse il cappello parlante, la notte del suo arrivo ad Hogwarts, che il suo futuro era ancora da scrivere.

Disse il cappello parlante che aveva ambizioni e temerarie illusioni ma che il coraggio non mancava nel suo animo bollente.

“Porta avanti le tue scelte e non te ne pentirai. Vivi la tua vita e sarai una pedina felice anche se sconfitta: GRIFONDORO!”

 


Posso chiedere pietà?
Posso?
Ok, io ci provo a parlare e sono veramente tanto sincera nel dire che : " per favore non uccidetemi"
Lo so, un Malfoy a Grifondoro è da tagliarsi le vene ma non so come  diamine mi sia venuto in mente.
So solo che ho inziato con il " carissimo Scorpius" e mi sono ritrovata con la parola " grifondoro" tra le dita.
Scusate.
Sono esausta in quanto è stato un vero travaglio trovare corraggio a publicare.
Ringrazio Gaia, una ragazza fantastica che mi ha dato coraggio e sincero appoggio: ti voglio bene!
E poi ringrazio le persone che hanno messo tra i preferiti/seguiti.
Posso chiedere un favore piccino picciò?
Potete commentare?
Vi pregoooooooooooooooooo *-* Grazie tante a  Hey There Delilah   la quale spero di vedere ancora tra le recensitrici.

Ringrazio il tuo sostegno e la tua recensione perchè mi hanno riempito di gioia, sono felice di aver trovato una come me che ama questi due ragazzi.
Un bacione, Manu!

  
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