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Autore: Kinsell    10/10/2010    4 recensioni
Che dire, questa raccolta di Flash-fiction sulla coppia Naruhina è dedicata alla mia beta Mokochan. Spero sia di vostro gradimento. Fatelo sapere con un commentino!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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~ NaruHina Flashfic Marathon ~

4 di 4) Me, You, The Beach, And Your Smile.

Il signor Uzumaki e la signora Hyuga vanno in vacanza al mare. Hanno due valigie stracolme, un borsone, la videocamera, la macchina fotografica digitale, le pinne, l’ombrellone, le sedie. Preso tutto? Sì. Si può partire? Sì.

A 30 km. da casa, la signora Hyuga si accorge di non aver messo in valigia la radiolina portatile con le cuffiette per il suo adorato marito. Oddio, come farà lui a passarsi il tempo in spiaggia senza la radiolina? Occhiataccia da parte del signor Uzumaki, ma nulla di più.

A 100 km. da casa la signora Hyuga si accorge con ulteriore sgomento che non ha messo in valigia nemmeno quella sua cintura dorata con il nastro rosa, quella che si abbina perfettamente a quasi tutti i suoi capi di vestiario. Oddio, come farà lei a sfoggiare le sue mise senza quella cintura? Sorrisino sadico da parte del signor Uzumaki, ma nulla di più.

A 400 km. da casa, prossimi all’arrivo, i coniugi sobbalzano in simultanea: e l’asciugacapelli? Lasciato a casa anche quello! Lì, nel mobiletto del bagno a farsi beffe della loro vuota memoria. Occhiata complice tra i due: il mondo è pieno di negozi che vendono asciugacapelli, se ne aveva giusto bisogno di uno nuovo… Non ci si rovina una vacanza ancora prima di cominciarla per uno stupido asciugacapelli. Il match è rinviato: niente liti, non ci sarà nemmeno un piccolo rimbrotto né un minuscolo “lo sapevo, io”. Almeno per ora.

Dopo un interminabile viaggio senza scosse a velocità leggermente inferiore al limite consentito finalmente si vede, laggiù, il mare tutto blu!

Sosta in albergo, riposino dovuto per rinfrancarsi dal lungo tragitto, poi via, di corsa in spiaggia. Va bene, anche senza correre, fa lo stesso.

La signora Hyuga incede sulla sabbia sicura come una regina. E’ nel suo elemento, respira iodio e sorride felice. Sfoggia una in un bikini nuovo e si sente bellissima se pur leggermente timida.

Il signor Uzumaki ha un po’ di pancia invernale sopra i boxer a fiori arancioni, la faccia scura di chi si sente un pesce fuori dall’acqua e pensa alle mille cose che aveva da fare a casa. Non ama il mare, ma conviene che il posto è molto bello (di più, coinvolgente), e il clima è piacevole (di più, assolutamente godibile). E’ tardo pomeriggio, il sole, nel suo rosso viaggio verso la propria cuccia non brucia la pelle, ma regala calore, e una brezza da sogno rinfresca lasciando un gradevole brivido. I colori sono meravigliosi. Il mare, che è proprio blu come l’oceano, è squassato da onde trasparenti alte fino a un metro e mezzo. Sembrano di vetro, sono fatte di acqua cristallina e corrono veloci fino a riva, dove s’infrangono con una forza immane, primitiva, in mille rivoli di schiuma bianca. Bambini si divertono a giocare con esse.

La signora Hyuga non resiste. Spinge il marito sul bagnasciuga e insieme aspettano l’onda per giocare anch’essi. E l’onda arriva, incazzata, mostruosa, frantumandosi con un gran fragore sulle loro gambe, in un piacevole e benefico massaggio, scavando la sabbia di sotto ai piedi cercando di farli cadere o di portarli via.

La signora Hyuga è tornata bambina, gioca con l’acqua, lancia gridolini stupidi al fresco e improvviso contatto, cerca di non farsi prendere, ma fa solo finta. Si sente lavare, purificare dallo stress. Rivolge lo sguardo al marito che è contro la luce del sole. Si aggrappa a lui, splendido gigante dagli occhi blu come il mare, saldo come uno scoglio che nessun’onda riuscirà a spazzare via. Lei lo adora.

Il signor Uzumaki osserva la moglie che ride fino alle lacrime, come una bimba. La vede felice, serena, ed è felice anche lui. Pianta bene i piedi nella sabbia perché non sa nuotare, non vuole essere travolto dalle onde e desidera essere un appoggio sicuro per lei. Anche se si lascerebbe affogare pur di vederla così appagata. Perché lui l’adora.

E si ritrovano mano nella mano, lasciandosi accarezzare dall’onda in un momento bello, troppo bello, assolutamente perfetto. Sarà una magnifica vacanza. Oh sì.



Questa è nata pensando all'estate, sigh, mi manca tanto.
Avverto che inizialmente doveva essere una SasuSaku. Scusate. (questo spiega l'inizio OOC dei due coniugi)
Grazie Vaius che fin ora ha recensito ogni capitolo, a coloro che hanno recensito i precedenti, e anche a quelli
che, spero recensiscano oggi.
Grazie anche a tutti coloro che hanno messo la raccolta tra i preferiti, le segiute, e nella lista da ricordare.


   
 
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