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Autore: _Giuls17_    23/10/2010    2 recensioni
Allora ragazzi e ragazze! vi presento una storia leggermente modificata, su i nostri cari amici di Twilight, le cose si metteranno male x Bella, riuscirà a farcela? Ed vincerà la sua battaglia? Scopriamolo assieme!!
Storia corretta e modificata!∞
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Capitolo 2: Dolore
 
Ma quale luce apre l’ombra, da quel balcone?
Ecco l’oriente e Giulietta è il sole…
Alzati dunque,  o vivo sole e spegni la luna già fioca, pallida di pena,
che ha invidia di te perché sei bella
più di lei, tu che la servi.
E se ha invidia di te lasciala sola.
 
 
 
Il mio cuore perse un battito vedendo Tanya… Era venuta due giorni prima del matrimonio, perché? La mia mente non riusciva a trovare una risposta, mi rimbombava solo il suo nome: Tanya, Tanya.
-Tanya che piacere vederti, ma come mai cosi presto? – disse Edward, non era arrabbiato era felice, troppo felice.E la cosa non mi piaceva per niente.
- Sai non capita tutti i  giorni di ricevere un invito dalla persona che credevi sarebbe rimasta sola per sempre  - rispose lei sorridendo.
 
Allora lei si avvicino a lui… Mi sentii svenire… Lei lo abbracciò d’impulso e lui ricambiò… Mi sentivo già nella tomba… Edward non abbracciava neanche me in quel modo.
Che stava succedendo? Era successo qualcosa, che mi ero persa? Com'era possibile che lui ricambiasse quell'abraccio, per giunta davanti a me?!
La soluzione forse era semplice, rivedendo Tanya e i Denali i Cullen erono molto più felici, erono più felici di stare solamente con me, la loro futura sorella.
Alle volte come questa avrei voluto che Edward leggesse i miei pensieri,cosa che purtroppo non sapeva fare, almeno non ancora, cosi forse avrebbe smesso di abbracciare Tanya come se fosse lei la sua futura moglie e avrebbe capito che mi stava solo facendo soffrire.
 
Smisero di abbracciarsi solo perché li interruppe Alice che pretese un saluto da Tanya. Da un lato ero grata ad Alice per averli separati, ma anche lei abbracciò in modo molto affettuoso Tanya e gli altri, e la cosa mi sconvolse, non più di Ed ma quasi.
L’unica persona che forse aveva capito come mi sentivo era Jasper, che mi guardava negli occhi, cercò di rassicurarmi col suo sguardo ma non riuscii nel suo intent, il mio cuore faceva troppo male.
 
Finalmente qualcuno parlò.
- Allora dove starete per questi due giorni? – chiese Rosalie speranzosa.
- Siamo venuti prima proprio perché vogliamo trasferirci a Forks –disse Tanya felicissima. Infatti accompagnò il tutto con uno strilletto di gioia.
Ebbi un breve mancamento e mi dovetti aggrappare alla poltrona per non farlo notare. Mi era diminuita la pressione di colpo ed ero anche sbiancata, il mio cuore andava troppo veloce e non si fermava.
Potevo continuare a vivere a Forks dopo il matrimonio, sapendo che anche Tanya ci sarebbe stata?
Forse no, risposi alla mia tacita domanda e seppi che era così.
 
Quando ripresi quel minimo di dignità che rimaneva, vidi tutti i presenti sedersi sui divani, Edward non mi guardò e  si sedette vicino a lei, troppo vicino a Tanya per i miei gusti e le strinse una mano, forse mi ero veramente persa qualcosa.
  • In Alaska ci sentiamo isolati e abbiamo deciso di venire a vivere da voi, pure per la compagnia e per la persona che Tanya vuole vedere  - disse Irina e Tanya abbasso lo sguardo.
Si stava vergognando? La cosa mi sembrava davvero impossibile perchè lei non doveva sposare Ed e di conseguenza vederlo, sarei dovuta arrossire io, la sua futura moglie  se mi avessero detto una cosa del genere.
Ma la cosa più tragica era che sapevano che mi dovevo sposavo con Edward, il suo unico grande amore e sicuramente con lei qua, la mia trasformazione non sarebbe potuta avvenire, lo avrebbe impedito a tutti i costi era questo il suo piano. Ci potevo scommettere soldi.
 
- Beh è vero, ci mancano i bei vecchi tempi quando eravamo i Cullen e i Denali… -
- E con l’aggiunta di Bella – disse Emmett scorbutico.
- Si cero, mi manchi Edward – disse lei tutta dolce, spalancando I suoi grandi occhi verso il mio future marito.
 
Mi sentii mancare, di nuovo?! Com'era possibile? Io dovevo diventare sua moglie, non lei, non poteva dire certe cose a lui, al mio futuro marito, mi sentivo un’emerita sconosciuta in quel momento.
Lo guardò negli occhi, intensamente per dire la verità, e dentro di me sapevo che stava per succedere qualcosa.
Non volevo sapere cosa e cosi mi alzai e mi diressi verso la porta, nessuno si mosse, ma qualcuno parlò.
 
- Edward, non stai dimenticando qualcuno? – era Jasper forse era l’unico che si era ricordato di me, in quel momento.
Io ero già alla porta quando una mano mi afferrò la spalla e mi fece voltare, era Jasper con un faccia di chi si vergognava del proprio fratello – Torna indietro – mi disse solo questo e in quel momento Edward ritornò normale.
- Dove vai? – solo questo osava dirmi non era minimamente preoccupato per me.
- A casa – risposi con freddezza – Credo che abbiate cose di cui parlare che a me non interessano e non voglio disturbarvi,  ci vediamo dopo – ero amareggiata no ero delusa.
- Ti accompagno –
- Non c’è ne bisogno, c’è la mia macchina qua fuori torno con quella –
- Ma… -
- Se ha detto che non c’è bisogno, non c’è bisogno Ed dai, resta dobbiamo parlare di tante cose – disse stringendogli la mano.
- A domani – uscii di casa salii in macchina e me ne andai, per la prima volta ero stata ferita da Edward.
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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