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Autore: Chanel483    02/11/2010    4 recensioni
Cosa aveva fatto?
Buongiorno coscienza...
Certo, Ron era stato uno stronzo ma... non si meritava questo... beh un po' si...
Non trovare scuse Hermione!
Si era vero, non c'erano scusanti, la sua prima volta doveva essere con Ron!
Di sicuro non con... Malfoy!
Dopo la morte del signore oscuro, ad Hogwarts un nuovo anno è cominciato, e come ogni anno che si rispetti porta con se più consapevolezza, nuovi amori, vecchi rancori, ed innumerevoli cambiamenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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<< Perchè è toccato a me un fratello così deficente? >>, si chiedeva Ginny, pochi minuti dopo, in Sala Grande, dopo che Hermione le aveva raccontato di tutta la storia, anche di ciò che aveva sentito quella mattina:<< Certo anche te Hermione >>, le disse l'amica:<< non dovresti farti condizionare da certe sciocchezze, sono sicura che ci tiene a te, è solo...>>.

<< Un ragazzo! >>, conclusero in coro le due grifondoro, prima di scoppiare a ridere.

<< Credo che tu abbia ragione Ginny, forse l'ho presa davvero troppo male, in fondo lui a me non ha mai fatto pressioni di nessun genere e poi sai cosa si dice di chi origlia, no? >>, disse la riccia.

<< Certo, chi origlia non sente mai nulla di buono >>, rispose la rossa:<< e ora cosa ne dici di andare a parlare con quel rincitrullito di mio fratello? >>, chiese.

Hermione soppesò per qualche istante l'ipotesi:<< Hai ragione Ginny! >>, disse alzondosi in piedi:<< vado subito da lui! E... grazie, davvero, sei un'amica >>.

Sorrise:<< E di che? Dai andiamo insieme, Harry ha promesso di aiutarmi con un tema di Difesa, dovevamo trovarci in Sala Comune circa dieci minuti fa...>>.

Insieme le due grifondoro risalirono di corsa le scale, fino a varcare il ritratto della Signora Grassa, per ritrovarsi nella Sala Comune di Grifondoro, che era decisamente affollata. Ginny si guardò intorno, cercando un paio di occhiali o un ciuffo nero ribelle, mentre Hermione, dopo aver cercato Ron tra gli studenti che occupavano la sala senza risultati, si avvicinò decisa alle scale a chiocciola del dormitorio maschile:<< Dova vai, Hermione? >>, chiese qualcuno alle sue spalle prendendola per un braccio.

Si voltò:<< Oh, ciao Seamus >>, disse arrossendo; non si era dimenticata di come l'aveva sentito descriverla quella mattina:<< devo andara a parlare con Ron >>, disse semplicemente:<< perchè? >>.

Seamus scrollò le spalle:<< Io fossi in te non salirei quelle scale >>, la avverti il grifondoro, prima di voltarsi e tornare a sedersi vicino al camino.

Senza alscoltare il consiglio del compagno, Hermione Jaen Granger iniziò a salire la scalinata. Arrivata alla porta del dormitorio di Ron, sentì dei rumori poco confondibili, provenire dall'interno. Arrossì istantaneamente. Chi poteva essere? Harry era sotto con Ginny, Seamus le aveva appena parlato e aveva visto Dean in Sala Grande. Poteva essere solo... Neville?... a meno che...

Contro ogni logica la ragazza aprì la porta e se ne pentì un secondo e mezzo dopo.

Puntò lo sguardo verso il letto di Neville e lo trovò vuoto. Con labbra tremanti spostò lo sguardo alla sua sinistra, senza voler realmente vedere ciò che era sotto i suoi occhi.

In un groviglio di gambe, sdraiati sul letto di Ron, probabilmente completamente nudi – Hermione ebbe il buon senso di non appurare il dettaglio – stavano lui e quella grandissima Troia – con la T maiuscola – della Brown.

Mentre la riccia si voltava per scendere di corsa le scale, soffocato da gemiti di piacere, sentì un “Hermione”, poco convinto. Scese la scala due gradini alla volta, cadendo e sbucciandosi i dorsi delle mani, ma non gliene importava granchè. Irruppe in Sala Comune con la vista offuscata dalla lacrime e scansando un paio di ragazzini del primo anno – con una scortesia che non le appartenava – si fiondò fuori da ritratto, ignorando i richiami dei compagni di Casa.

 

Hermione Jaen Granger, diciotto anni, strega – la migliore della sua età - , eroina di guerra, migliore amica di Harry Potter - l'eroe del momento -, EX-fidanzata di quel grandissimo pezzo di stronzo chiamato Ronald Weasley, se ne stava sulla torre di astronomia, a fissare il paesaggio oscuro del parco di Hogwarts.

Sei una grandissima cogliona!

Si ripeteva senza fine. E lo era per mille motivi, per aver riposto fiducia nella persona sbagliata, per non aver capito subito ciò che stava accadendo, per essersi messa con uno come Ronald, ma soprattutto per sprecare lacrime per lui. Dopo aver vissuto la morte, la tristezza, il dolore, la perdita, la solitudine, la discriminazione, la guerra e la maggior parte delle altre sofferenze esistenti a questo mondo, sempre a testa alta, ora l'aveva chinata, versando lacrime che sapevano di amaro, lacrime che sapevano di rabbia.

E non solo cogliona! Pure cornuta!

Questo era troppo, presa ingiro ed umigliata lo era stata per anni, ma mai così dalla persona che credeva di amare di più al mondo, dalla persona a cui aveva donato il suo cuore.

 

Cosa cazzo ho fatto!?

Dopo aver mandato Lavanda fuori dal dormitorio maschile letteralmente a calci in culo, lanciandole dietro i suoi vestiti, Ron si era chiuso a chiave e stava sdraiato sul suo letto – al quale aveva tolto le lenzuola, che ora erano appallottolate in un angolo – senza ascoltare i richiami dei suoi amici dall'altra parte della porta:<< Basta Ron! Mi sono rotto, o apri la porta o la sfondo! >>,urlò esasperato Harry dall'altra parte.

Il rosso fece finta di niente, mentre altre minacce gli giungevano all'orecchio. Perchè nessuno diceva “io ti ammazzo Ron”? Era l'unica cosa che voleva sentirsi dire, voleva dormire e dormire, dormire, dormire e ancora dormire...

<< Ronald Weasley! Apri immediatamente questa fottutissima porta prima che la mandi giù a calci! Apri subito! Lasciami stare Harry! Lo voglio uccidere! >>, finalmente ciò che voleva sentire; la “soave” voce di sua sorella che lo minacciava di morte.

Si mise in piedi e si avvicinò alla porta, senza parlare fece entrare Ginny ed Harry, per poi chiudere nuovamente la porta a chiave, senza far entrare i suoi compagni di stanza e gli altri curiosi.

Harry andò a sedersi sul suo letto; mentre Ginny camminò minacciosa verso Ron, la bacchetta alzata:<< Dammi una sola buona ragione, una sola, perchè non debba ucciderti e forse ti risparmierò la vita! >>, disse fissandolo negli occhi, con tutta la rabbia che riusciva a provare per quel ragazzo.

<< Credo... credo di non averne... >>, ammise dopo qualche istante il rosso, sprofondando di nuovo sul materasso spoglio.

<< Bene, allora addio fratellino! >>, disse la grifondoro, facendo roteare minacciosamente la bacchetta.

<< Ginny! >>, intervenne il suo fidanzato:<< Ti prego Ginny, amore, calmati >>, le abbassò il braccio con cui brandiva la bacchetta:<< sono sicuro che abbiamo frainteso e che Ron ci spiegherà tutto. Vero Ron? >>.

<< Non dirmi di stare calma Harry Potter! Sono cose fra fratelli, vai a farti un giro! >>, alzò nuovamente la bacchetta.

<< Ferma, lascia almeno che ci spieghi... >>, la pregò, cercando di ragionare, Harry. Poi la prese per un braccio e la portò a sedersi sul suo letto, quello da parte al letto di Ron.

Finalmente la rossa, con un profondo respiro, abbassò la bacchetta e si rivolse al fratello, con la stessa voce fredda ed acida di poco prima:<< Bene, Ronald, spiegaci cosa è successo allora! >>, disse.

Il rosso non diede segno di voler rispondere, nè di averla sentira, fissava il soffitto del suo letto a baldacchino, con lo sguardo perso nel vuoto. Ginny stava per ricominciare ad urlare, ma Harry la precedette:<< Potresti spiegarmi perchè le tue lenzuola sono ammucchiate la infondo? >>, chiese lanciando un'occhiata al groviglio di seta rossa nell'angolo della stanza.

<< Mi sono rotto le palle! >>, disse una voce dall'altra parte della porta:<< Harry, Ron, aprite immediatamente la porta! Non me ne frega nulla di quante volte Ron abbia messo cornuta Hermione o con quante puttanelle, sono le undici di notte e io domani ho lezione! Quindi aprite subito questa fottutissima porta! >>, urlò con tutta la sua aleganza Seamus.

<< Come scusa!? >>, chiese Ginny con voce alterata:<< Cosa vorrebbe dire “Quante volte Ron abbia messo cornuta Hermione”? >>, Ron avrebbe voluto che la terra si aprisse e lo mangiasse; inaspettatemente Ginny iniziò ad urlare con Harry:<< No Ginny! Ron non farebbe mai una cosa del genere ad Hermione, il fatto che lei sia corsa via piangendo e che Lavanda – quella troia – sia uscita due secondi dopo mezza nuda dal dormitorio di Ron non possono essere collegati! Nooooooo... perchè Ron ama Hermione e non le farebbe mai una cosa così! >>, tornò a parlare con suo fratello:<< Sai una cosa Ron? Non sono arrabbiata con te, è diverso... tu... tu mi fai pena – oltre che schifo – perchè avevi la cosa più bella che ti potesse capitare al mondo e... l'hai buttata via! >>, dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Ron lasciò la stanza di corsa, senza voltarsi.

Ok, sono sicura che ora mi odierete xD accetto tutte le accuse possibili ed immaginabili da parte vostra... ma mi sono sempre immaginata Ron come un tipo un po' insensibile e molto poco attento ai sentimenti altrui (per quanto lo ami!), vi prometto solennemente che le cosa tra i due si rimetteranno a posto... prima o poi... anche io li amo come copia :D lasciate una recensione please... anche piccola piccola :D perchè UNA RECENSIONE RENDE UNO SCRITTORE FELICE :D (anche se direi che nn mi si può definire una scrittrice..) okok basta sto divagando... un bacioooo
 

  
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