PARTE PRIMA – IL
FATTO
12
Settembre 2005, 11.35, Biblioteca, Hogwarts.
Lily correva
velocemente per un corridoio. Come il solito era in ritardo. Lo sapeva,
questa volta l’avrebbe ammazzata…e come poteva
darle torto del resto? Ogni qual volta si davano appuntamento lei
arrivava, inesorabilmente, mezzora dopo l’ora stabilita.
Come spiegare
che in fondo non era colpa sua?
Inspiegabilmente,
anche se iniziava a prepararsi un’ora prima, non riusciva mai
ad arrivare in orario. Sicuramente colpa dei geni Potter che si portava
appresso.
Dopo parecchi
altri minuti di corsa la ragazza raggiunse un grande portone, davanti
al quale si fermò appoggiando entrambe le mani sopra le
ginocchia cercando di riprendere fiato.
Quando
sentì di aver immagazzinato abbastanza aria, sospinse il
pensate uscio immettendosi nella sala.
L’aria
usura e logora che caratterizza ogni biblioteca le solletico le narici,
mentre prendeva un altro profondo respiro. Regolando la sua camminata,
si diresse lentamente ad uno dei tavoli dove una giovane dai lunghi
boccoli castani era tutta presa dalla lettura di un libro.
Lilian
appoggiò con malagrazia la sua borsa sul tavolo, facendo
spostare l’attenzione di due scintillanti occhi azzurri su di
sé.
-Scusami…-
mormorò a bassa voce, mentre lanciava un’occhiata
di sottecchi a Madama Price, la bibliotecaria.
L’amica
chiuse con un tonfo il libro che teneva stretto nelle mani.
-Trentacinque
minuti di ritardo, questa volta hai superato i tuoi record!-
dichiarò, dopo aver guardato l’oggetto babbano che
portava al polso.
-Lo so, scusami.
Prometto che farò quello che vuoi per un giorno, per farmi
perdonare…-
La cugina
sorrise, vedendo la ragazza ramata con due lacrime decisamente finte
pronte ad uscirle dagli occhi e un’aria disperata dipinta sul
volto.
-Va bene, sei
perdonata.-
Lily si
alzò dalla sedia per abbracciarla.
-Oh, grazie
Rosie. Sei la miglior cugina che si possa desiderare!- disse,
ostentando lacrime di commozione.
Rose la
allontanò da sé con non poca
difficoltà.
-Va bene, ho
capito. Ricordami solo di non assecondare più queste tue
buffonate, ok?-
La maga le
sorrise divertita, sedendosi nuovamente al suo posto di fronte
all’amica.
-Lo so, ho un
futuro come attrice!- protestò, ravviandosi una ciocca
ramata con finta raffinatezza.
La ragazza
castana scoppiò in una risata, fermata immediatamente dallo
sguardo carico di rimprovero che era solita lanciare Madama Price.
-E meglio se ce
ne andiamo di qui, prima che ci ammazzi!- disse, indicando con un
movimento rapido del capo la bibliotecaria.
Lilian
imbronciò le labbra.
-Ma dovevi darmi
ripetizione di Pozioni…- piagnucolò.
-Oh, smettila!
Posso pure dartele mentre prendiamo il sole sdraiate vicino al lago,
no?- ribadì l’altra –E poi in caso se
Lumacorno prova ad interrogarti ingiustamente, hai sempre un Caposcuola
pronto a perorare la tua causa!- aggiunse subito dopo, gonfiando il
torace e mettendo in bella mostra la spilla appuntata sul petto.
La maga ramata
abbassò il volto sconfitta.
-Va bene, hai
vinto…-
Così
dicendo afferrò la sua borsa e, dopo essersela appoggiata su
una spalla, si allontanò dalla stanza, seguita dalla cugina
che mostrava gesti poco simpatici alla bibliotecaria, la quale ignara
di tutto continuava a leggere.
12
Settembre 2005, 11.50, Lago, Hogwarts.
-Lils?-
La maga castana
non ricevette nessuna risposta.
Erano ormai da
un qualche minuto che se ne stavano sdraiate sotto l’ultimo
sole estivo di quella domenica mattina.
-Lils?-
Ancora nessuna
risposta.
Rose, facendo
pressione sui gomiti, si alzò quel poco da consentirle di
osservare il volto rilassato dell'amica.
-LILY!-
strillò, svegliandola bruscamente.
Lilian si
alzò, osservando la Caposcuola con rabbia.
-Rosie! Stavo
dormendo!- affermò irata.
La ragazza
riccia abbassò lo sguardo mortificata.
-Lo so, scusami,
ma devo dirti una cosa importante…-
Lily
sospirò, accasciandosi nuovamente sul prato, portandosi le
braccia dietro la testa.
-Forza, sono
tutta orecchie!- la incitò, nascondendo subito dopo uno
sbadiglio con la mano.
Rose si
abbracciò le gambe, rimanendo seduta sul prato ancora
leggermente umido.
-Sai, credo di
essermi innamorata…- bisbigliò, mentre si
riportava un ricciolo castano dietro l’orecchio.
Lilian, che fino
a quel momento era rimasta con gli occhi nocciola socchiusi in
un’espressione completamente serena, spalancò le
iridi scattando istantaneamente in piedi.
-C-che cosa?-
urlò assolutamente sorpresa da quella notizia. –E
chi è? Grifondoro? No, aspetta…Tassorosso? Noo
troppo mosci, non te li consiglio! Anzi è Corvonero, vero?
Oppure un bel freddo Serpeverde?-
Rose
iniziò a ridere sommessamente, mentre Lily si calmava
leggermente, tornando a sedersi accanto alla compagna.
-Allora, vuoi
dirmi chi è?- chiese con una pacatezza che non provava,
mentre fissava il volto della maga castana, la quale si ostinava a
tenere le sue iridi azzurre ferme sul terreno.
-È
Serpeverde.-
Lilian si mise
un dito sulle labbra pensierosa.
-Mmh…beh,
non sono il mio tipo ma devo ammettere che sono piuttosto affascinati!-
affermò dopo qualche minuto. –Allora, lo conosco?-
-…-
-Allora?-
-Si…-
Gli occhi le si
illuminarono di una strana luce di pazzia.
-Cosa stai
aspettando a dirmi chi è?- chiese alcuni attimi di silenzio
dopo.
Rose emise un
mormorio sommesso.
-Eh? Alza la
voce.-
La maga castana
prese un respiro profondo.
-Scorpius
Malfoy.-
12
Settembre 2005, 12.16, Sala Comune di Grifondoro, Hogwarts.
Va bene, si
poteva dichiarare chiaramente che lei era la più stupida
studentessa che avesse mai frequentato Hogwarts!
Come le era
venuto in mente di prometterle una cosa del genere? Lì su
due piedi non se l’era sentita di dirle di no, ma
adesso...cominciava ad avere dei seri dubbi.
Rose era una
ragazza fantastica, totalmente. Beh delle volte, doveva ammetterlo,
capitava che si comportasse con quell’aria da So-Tutto-Io che
aveva ereditato dalla madre, ma per il resto era veramente speciale. Da
quando si ricordava erano sempre state inseparabili, fin da piccole,
anche con i due anni di differenza che si portavano. Infatti entrambe
avevano solo fratelli maschi e le due cugine si erano ritrovate spesso
a farsi forza a vicenda in mezzo al maschilismo generale. Per Lily era
stato un brutto colpo quando sia Rose che Albus erano partiti per
Hogwarts lasciandola sola a casa, ma l'aveva superato. Come aveva
superato le lunghi estati in cui suo fratello aveva invitato Scorpius
Malfoy per le vacanze. Infatti Albus Severus Potter era il primo
discendente della generazione Potter-Weasley a essere stato smistato a
Serpeverde ed ad aver fatto amicizia con la famiglia Malfoy, motivo per
cui sua cugina aveva chiesto a lei di parlare con il ragazzo biondo.
Difatti l’unico, forse, problema di Rose era quella sua
insensata timidezza che ostentava di fronte ai ragazzi, causata dalla
poca esperienza che aveva.
E adesso, che
finalmente si accorgeva che le presenze maschili esistevano
all’interno della loro scuola, si innamorava di Scorpius
Malfoy. Quello Scorpius Malfoy. L’essere più
viscido e sciupa-femmine che conosceva e, per giunta, le chiedeva di
mettere una buona parola su di lei, senza naturalmente far sapere
niente ad Albus!
Naturalmente, da
brava cugina qual era, aveva accettato, promettendo di farle avere
almeno un misero incontro con il biondo Serpeverde. Peccato che non
aveva considerato l’odio e il rancore che intercorreva tra
lei e Scorpius Malfoy, che di sicuro non sarebbe stato per niente
disposto a esaudire una sua richiesta. E questo naturalmente era un
problema.
13
Settembre 2005, 17.24, Sala Grande, Hogwarts.
Il secondo
problema nacque quando Lily si mise a cercare Malfoy. Bisognava sapere
che Scorpius Malfoy aveva la strana fama di “ragazzo
più bello di Hogwarts” e questo lo rendeva sempre
circondato da grandi folle di studentesse acclamanti, che lo seguivano
per tutti i lunghi corridoi della scuola, non lasciandolo, nemmeno per
un misero momento, da solo.
Questo
naturalmente annullò la prima idea di Lilian, che era quella
di incontrare casualmente il
Serpeverde in corridoio e chiedergli, naturalmente gentilmente, di
seguirlo un attimo o almeno di starla a sentire per qualche secondo. Ma
questo ovviamente non era fattibile con quello stormo di oche
starnazzanti!
La seconda idea
della Grifondoro fu quella di mandargli un bel bigliettino con
l’aiuto di un gufo, chiedendo un appuntamento. Subito dopo
però si accorse di non avere un gufo e che molto
probabilmente Malfoy avrebbe declinato malamente il suo invito, come
faceva con tutti quelli che riceveva ogni mattina.
E
così Lily si ritrovava senza un briciolo d’idea e
con l’unica speranza di non rovinare definitivamente la sua
reputazione con l’incontro che stava cercando di progettare.
25
Settembre 2005, 10.30, Aula di Trasfigurazione, Hogwarts.
L’occasione
di parlare con Malfoy, per una strano e fortuito caso, le
capitò qualche giorno dopo durante un’ora di
Trasfigurazione.
Come al
solito la McGranitt si era persa in un lungo
soliloquio sul loro comportamento degli ultimi tempi, al quale lei
stava sinceramente cercando di prestare attenzione.
Stava osservando
due Tassorosso di fronte a lei che leggevano tranquillamente una di
quelle stupide riviste babbane, quando una figura a lei ormai molto
conosciuta entrò nella classe e Lilian si sorprese molte nel
vedere il ragazzo, che da ormai una settimana seguiva dappertutto, di
fronte ai suoi compagni e a lei.
-Scusi
professoressa per l’intrusione. Non è che la
signorina Potter potrebbe uscire un momento?- chiese educatamente,
mentre spostava le sue iridi argentee sulla figura leggermente
perplessa di Lily. –Il professor Lumacorno vorrebbe vederla.-
25
Settembre 2005, 10.32, Corridoi, Hogwarts.
Era ormai
qualche minuto che si trovava finalmente sola con Malfoy, ma che non
spicciava parola, limitandosi a seguirlo in silenzio. Forse era troppo
stupita della propria fortuna per parlare, ma se non si sbrigava
avrebbe perso anche quell’unica possibilità di
aiutare la sua amica e lei non voleva deludere Rose. Glielo aveva
promesso ed era una di quelle persone che mantengono sempre le promesse.
-Senti Malfoy-
Lilian si bloccò in mezzo al corridoi, facendo fermare anche
il ragazzo che l’accompagnava. –Dovrei chiederti un
favore…-
Scorpius Malfoy
alzò entrambe le sopracciglia dubbioso.
-Un Potter che
chiede un favore a me! Questa si che è bella!- rispose
qualche secondo dopo emettendo una breve risata derisoria.
La maga, che
fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo posato sul pavimento,
alzò violentemente il capo fissando con astio il giovane
biondo.
-Senti
è già abbastanza difficile senza che ti ci metti
pure tu a complicare le cose!- affermò
stizzita, aggiungendo subito dopo vedendo la sua espressione
leggermente maliziosa. –E no, non ti sto facendo una
dichiarazione se è questo che stai pensando.-
Malfoy emise uno
sbuffò appena percettibile.
-Non serve che
sbuffi, non fa piacere nemmeno a me stare qui con te!-
continuò, gesticolando appena. –Fatto sta che lo
devo fare! Allora, sei disposto ad ascoltarmi o devo per caso
minacciarti con la bacchetta?-
Il ragazzo
annuì leggermente innervosito.
-Mi sembra che
ti stia ascoltando, Potter.-
-Va bene!
Allora, una mia amica sarebbe interessata a te! E lo so che tu sei
l’essere più orripilante ed antipatico
dell’intero pianeta, e nota bene che gliel’ho anche
cercato di spiegare, ma rimane il fatto che a lei tu piaci molto!-
Prese un respiro profondo prima di continuare, mentre osservava
attentamente il volto del suo interlocutore cercando di leggerci sopra
una qualsiasi emozione. –Ed io, da vera stupida, le ho
promesso di procurarle almeno un misero incontro con te! Quindi sono
qui, umiliata e senza il minimo orgoglio, a chiederti se per favore
usciresti con lei.-
Un rigoroso
silenzio calò tra i due ragazzi, prima di essere spezzato da
una perfida risata.
-Sei veramente
esilarante, Potter!- disse Malfoy, dopo aver calmato
l’attacco di risa da quale era stato colto.
Lily
indurì lo sguardo.
-Che cosa ti ha
fatto anche miseramente pensare che io potessi mai accettare una
proposta del genere?-
La
Grifondoro respirò pesantemente, cercando di
calmarsi.
-Malfoy ascol-
-No, ascolta
tu.- la bloccò lui, diventando improvvisamente serio e
guardandola freddamente. –Io. Non. Uscirò. Mai.
Con. Una. Stupida. Grifondoro.-
-Ah, ma per
questo non c’è problema: Rose è di
Corvonero!-affermò convinta, declinando la provocazione del
mago.
Malfoy
alzò entrambe le sopracciglia.
-Beh,
è una Weasley! Cosa può esserci di peggio?-
Lilian
incominciò seriamente a spazientirsi.
-Oh, ma
smettila! Che è sta storia? Mio fratello, che ti ricordo fa
di cognome Potter, è il tuo amico e sta nella tua stessa
casata! E tra l'altro non è un amico qualsiasi, è
persino il tuo migliore (e forse unico) amico! Quindi non mi venire a
parlare di stupidi pregiudizi sui cognomi che portiamo!-
Un altro
esasperante silenzio calò tra i due, mentre Lily aspettava
con ansia il verdetto del ragazzo.
-Penso che
potremo accordarci!-
La maga ramata
lanciò un urlo di felicità, facendo un piccolo
salto.
-Grazie Malfoy,
sapevo che alla fine avresti accetta- improvvisamente si
bloccò, modificando il suo sguardo pieno di gratitudine in
uno molto sospettoso. –Accordarci su cosa?-
Le labbra del
Serpeverde si piegarono in un piccolo ghigno sadico.
-Ma mi sembra
ovvio: sul favore che mi darai in cambio della mia
disponibilità.-
-Non dirai
seriamente? Cosa diavolo potrei farti come favore?- chiese sorpresa e
allo stesso tempo spaventata, indietreggiando leggermente.
-Oh, ci
penserò, Potter. Ci penserò!-
Così
dicendo Scorpius Malfoy si allontanò dalla ragazza ramata,
muovendo brevemente la mano in segno di saluto.
E Lilian Luna
Potter non riuscì a fare altro che rimanersene
lì, immobile, a sentire il battito accelerato del suo cuore,
mentre si rendeva conto di essersi cacciata in un brutto, brutto guaio.
Solo pochi
minuti dopo si ricordò di dover incontrare Lumacorno.
25
Settembre 2005, 15.31, Aula in Disuso, Hogwarts.
Le ripetizioni
di Pozioni che Rose le dava erano gli unici momenti, purtroppo, che
poteva passare tranquillamente con sua cugina. Certo, c’erano
anche i loro stupidi appuntamenti ma, un po’ per il carico
dei compiti, un po’ per miliardi di altri motivi, erano poche
le ore che le due amiche potevano passare insieme.
Rosie osservava
con sguardo critico la pozione di Lily che quest'ultima miscelava in
silenzio, mentre il contenuto del calderone prendeva una strana quanto
insolita tonalità grigiastra.
-Ci ho parlato.-
mormorò infine la maga ramata, attirando
l’attenzione dell’amica.
La Caposcuola
strabuzzò gli occhi.
-C-ch-
strillò, bloccata però immediatamente dalla mano
pronta di Lilian.
-Shh, stai un
po’ zitta, vuoi che qualcuno ci senta?- affermò la
Grifondoro, visto che sospettava che preparare pozioni in aule in
disuso non era approvato dai regolamenti della scuola.
-Che cosa gli
hai detto?-
Lily scosse le
spalle.
-Che volevi un
appuntamento con lui!-
-Ma sei
scema?!?- dichiarò come risposta la cugina maggiore,
allargando nuovamente le sue iridi azzurre.
La maga ramata,
mosse il capo perplessa.
-Scusami, che
cosa avrei dovuto dirgli?- chiese dubbiosa, alzando entrambe le
sopracciglia.
-Ma che ne so!
Non potevi essere più…vaga?- rispose Rose,
arrossendo leggermente sulle gote.
-Certo!
Così andava a finire che pensava che lo volessi io un
appuntamento con lui!-
La
Corvonero ridacchiò appena, guardando la smorfia
esasperata appena fatta dalla sua cugina, trascinando anche lei in un
sorriso divertito.
-Comunque
l’appuntamento è per questa domenica alle undici.-
Rose, che aveva
iniziato a controllare la pozione, si bloccò immediatamente
voltandosi, rossa in volto, verso la sua compagna.
-Che cosa?!?-
Fu la volta di
Lily a ridacchiare sommessamente.
-Cosa pensavi,
che ti davo un mese per abituarti all’idea?-
affermò, con un sorriso malizioso sulle labbra.
-N-no…p-però,
è c-così presto…- balbettò
tremante la maga castana.
Il volto di
Lilian si addolcì leggermente, nel vedere la reazione del
tutto esagerata della cugina.
-Ehi, calmati.
Manca ancora un giorno, hai tempo per prepararti…e poi, ti
aiuterò io, no?- dichiarò, sorridendo
incoraggiante.
27
Settembre 2005, 8.30, Ritratto della Signora Grassa, Hogwarts.
-Ti prego, Lils!-
Lilian Potter
sbadigliò vistosamente, portandosi una mano alla bocca
cercando così di nascondere quel gesto maleducato.
-Rose, sono le
otto di domenica mattina, l’unico momento che abbiamo per
dormire un po’…Posso tornare a letto?- chiese
supplichevole, lanciando una breve occhiata alla gente che ormai le
osservava incuriosita.
Quella mattina
Lily era stata buttata giù dal letto da una sua compagna di
stanza che, spaventata, le aveva chiesto di mandare via quella pazza di
sua cugina che chiedeva di lei fuori dal ritratto della Signora Grassa.
Naturalmente la
maga non ci aveva messo molto a fare due più due, a
ricordarsi che quello era il fatidico giorno e a scendere le scale
raggiungendo l’amica, ormai presa da una crisi di nervi. Il
solo e unico piccolo, irrilevante problema era che,
nell’accorre in soccorso di Rose, si era dimenticata di
vestirsi e così si ritrovava in pigiama, in un corridoio
della scuola, davanti ad una pazza che continuava ad urlare attirando
l’attenzione su di loro.
-Ma Lils, per
favore…Verresti con me all’appuntamento?-
La
Grifondoro scosse il capo, divertita
dall’inverosimilità che aveva preso quella
conversazione.
-Rosie, non ti
posso accompagnare ad un appuntamento, se no che appuntamento sarebbe?
Sei all'ultimo anno di scuola, dovrai combattere, prima o poi, questa
tua insana timidezza verso i ragazzi che ti piacciono, no?-
affermò convita, squadrando malamente tutti gli studenti che
avevano incominciato a ridere, osservando la scena.
-Beh…-
Rose abbassò lo sguardo avvilita. -Forse hai ragione.-
Lilian si rese
conto di essere stata forse un po’ troppo dura con quella che
avrebbe dovuto essere la sua cugina preferita e che le era stata sempre
d'aiuto quando era lei ad avere un problema.
-Senti Rose,
facciamo così…L’appuntamento
è al laghetto, giusto?- La maga castana annuì
speranzosa. –Allora io ti accompagno fino alla fine delle
scale del portone d’ingresso e rimarrò
lì ad aspettarti leggendo un libro, così se
qualcosa andrà male o ti sentirai a disagio potrai venire da
me, ok?-
Il volto della
Corvonero si aprì in un largo sorriso, mentre
quest’ultima si buttava tra le braccia dell’amica.
-Oh, Lils! Sei
la miglior cugina che si possa mai desiderare!-
27
Settembre 2005, 11.02, Portone d'Ingresso, Hogwarts.
-Allora, sei
pronta?- domandò con un sorriso allegro sulle labbra la maga
ramata.
Rose emise un
debole borbottio come risposta.
-Ehi, che
è quella faccia? Stai andando ad un appuntamento con uno dei
ragazzi più corteggiati di tutta Hogwarts, non ad un
funerale!- affermò Lily divertita. -Già mi
immagino al tuo matrimonio, naturalmente in grande stile, come tutte
quello che appartiene ai Malfoy ed io, naturalmente come tua testimone,
che ti chiederò se sei sicura della tua
scelta…immagini?-
Una breve risata
uscì dalle labbra della Corvonero.
-Si! E magari,
te e Scorpius, alla fine della serata vi scannerete!-
continuò ironicamente la cugina maggiore.
-Beh, credo che
questo sia decisamente possibile!- dichiarò, ridacchiando
allegra. –Ma ora va…i Malfoy odiano aspettare!-
aggiunse subito dopo dando una piccola spinta alla compagna, che si
avviò titubante verso il luogo dell’appuntamento.
-Ah, Lils!-
gridò Rose voltandosi nuovamente verso la ragazza ramata.
–Grazie!-
Lilian
annuì facendo segno con una mano di andare e, quando Rose fu
abbastanza lontana da essere vista a mala pena, si accomodò
su un gradino di pietra aprendo il libro che aveva portato con
sé.
27
Settembre 2005, 11.20, Portone d'Ingresso, Hogwarts.
Lily stava
ancora leggendo l’avvincente romanzo che si era portata,
quando dei singhiozzi e il rumore di qualcuno che saliva velocemente i
gradini le giunsero alle orecchie, destandola dai suoi intenti e
costringendola ad alzare lo sguardo, appena in tempo per vedere una
riccia chioma castana scomparire all’interno del portone. E
lei quei capelli li avrebbe riconosciuti tra mille!
Con uno scatto
chiuse il libro e si avviò correndo all’interno
della scuola.
Non ci mise
molto a trovarla, accucciata in un angolo dell’ampio
ingresso, con il volto nascosto nelle ginocchia e il corpo scosso dai
singhiozzi. Lentamente Lilian le si avvicinò abbassandosi
alla sua altezza.
-Ehi,
Rosie…Cosa è successo?-
La maga castana
emise un altro singulto.
-È-è
s-stato o-o-orribile! Lui è-è s-stato
o-or-ribile.- mormorò con la voce rotta dal pianto.
La ragazza
ramata sentì una rabbia innaturale crescerle dentro.
-Aspetta un
attimo qui.- dichiarò, iniziando a correre verso il laghetto
della scuola.
Arrivata in
prossimità di esso, non ci mise molto ad adocchiare una
figura intenta ad osservare i silenziosi movimenti della piovra.
-Malfoy!-urlò
con ira, facendo voltare il giovane verso di lei. –Che cosa
hai detto a Rose?-
Le labbra del
Serpeverde si piegarono in ghigno divertito.
-Oh,
Potter…che piacere vederti!-
Lily si
avvicinò minacciosamente a lui.
-Ti ho fatto una
domanda!- strillò irritata.
Una delle poche
cose che realmente non sopportava era le persone che giocavano con i
sentimenti della gente. Lo sapeva bene anche lei che tra Malfoy e Rose
poco probabilmente sarebbe potuto nascere qualcosa, ma questo non
giustificava le cattiverie che aveva potuto dirle lui.
-Ma che
caratterino! Che cos’è…è
arrivata la cavalleria?- chiese ironicamente, incrociando le braccia
sul petto.
La ragazza
ramata lo fulminò con lo sguardo.
-Non mi sembra
il momento di scherzare! Che cosa diavolo sei andato a dire a mia
cugina?-
Malfoy
sollevò appena le spalle.
-Niente di che.
Le ho semplicemente spiegato che io non avrei mai potuto stare una
ragazzina che arrossiva ogni volta che le rivolgevo parola e che, per
di più, non si sarebbe mai lasciata toccare da me!-
-Io non vi
capisco! Ma non l’hai capito che era solo timidezza la sua
perché usciva finalmente con te? Avresti dovuto esserne
lusingato e non disprezzarla! Ma come puoi spezzare il cuore ad una
ragazza così, come se niente fosse, e poi rimanertene qui, a
fissare il lago tutto tranquillo? Sei un essere senza cuore, ecco cosa
sei!- gridò come risposta lei, gesticolando furiosamente.
Scorpius Malfoy,
con la sua solita calma, scosse lievemente il capo.
-Potter, lo
sapevi benissimo anche tu che tra me e la Weasley non avrebbe potuto
funzionare.-
-Questo,
comunque, non giustifica il tuo comportamento!-
-Spiegami,
perché avrei dovuto stare un pomeriggio intero con una
ragazza che nemmeno riesce a spiccicare parola?- chiese lui con ironia.
-Si chiama
gentilezza, Malfoy! Anche se dubito che tu ne abbia mai sentito
parlare.-
-Ma anche se io
fossi stato, come dici tu, gentile, cosa
sarebbe successo poi? Quando io non l’avrei naturalmente
più sentita? Il suo cuore sarebbe stato spezzato lo stesso,
mi sono solo tolto un peso io.-
Lily
boccheggiò leggermente. In fondo il ragionamento di Malfoy
non faceva una piega, ma lei continuava e si ostinava a considerarlo
sbagliato. È vero Rose avrebbe pianto lo stesso, ma sarebbe
stato comunque meno doloroso dopo aver almeno realizzato il sogno di
passarci un pomeriggio insieme, no?
-M-ma…-
-Che succede la
nostra piccola Potter, non sa come ribattere?-domandò il
ragazzo con un ghigno divertito sulla bocca.
-No, stavo solo
pensando a co-
Ma la maga non
riuscì a finire la frase, perché due fredde
labbra sottili si impossessarono delle sue, bloccando una sua qualsiasi
risposta.
Lilian ci mise
qualche secondo ad accorgersi di quello che era successo e, quando lo
fece, il ragazzo si era ormai staccato da lei e si stava dirigendosi
verso il castello.
-Ritieni il tuo
debito pagato.- le disse quando era ancora abbastanza vicino da essere
sentito, mentre lei, scioccata, si teneva una mano
premuta sulle labbra, cercando di capacitarsi di quello che era
successo.
Allora, questa storia l'avevo iniziata a scrivere con altri personaggi, ma, visto che l'idea mi piaceva molto e non riuscivo più a verdela con i vecchi, ho deciso di cambiarla leggermente e continuarla. Penso che Lily, Scorpius e Rose siano perfetti per questa storia!
Sperando che il capitolo vi sia piaciuto, vi saluto
Un bacione
Pallina