Il fatto che tu mi piaccia
è un dettaglio
Capitolo 1
{Mi chiamo Lily Evans.
Mi chiamo Lily Evans
e ho un problema
Uno grosso e
petulante.
Il suo nome è
James Potter, e vi assicuro, gente, è la piaga del mondo.
Lo
odiavo.
Cristo,
non potevo reggerlo.
Seriamente,
era la persona più pedante, insopportabile, gonfiata, prepotente e
presuntuosa che avessi mai conosciuto.
E non
uscitevene fuori con la storia che "ci
disprezza compra" o "gli
opposti si attraggono" perchè no, non è vero.
Non
è assolutamente vero, è una grandissima baggianata.
Io
disprezzavo, vero, ma non avevo voglia di comprarmelo.
Andiamo,
gente, se vado al mercato e dico "'Sti carciofi
sono orribili" mica vuol dire che sotto sotto me
li voglio comprare.
Sono orribili e basta.
E lui,
santo cielo, era davvero orribile.
Erano
sette anni che continuava a chiedermi di uscire. Al quinto giunsi alla
conclusione che non comprendeva la frase " Potter, sei una piaga,
sparisci".
Perchè
era una piaga, ve lo assicuro.
Credetemi.
Che poi
cosa voleva da me?
Non avevo
intenzione di passare neanche un istante in sua compagnia, perchè
continuava a perseguitarmi?
-
Sarà tardo- mi risposi da sola.
- Chi?-
Mary mi fissò, curiosa.
Mary era
la mia migliore amica, era la sorella che avevo cercato in quegli anni, era la
mia anima gemella diversa.
Mary era
cioccolato.
No, non
era dolce, ma aveva i capelli color cioccolato, che le davano tutta un'aria cioccolatosa.
Era
magra, ma non troppo; per me era perfetta.
Aveva un
sorriso che si apriva tutto, mostrandoti ogni singolo dente.
Era la
preferita dei dentisti solo per questo.
Mary era
mezza babbana, e viveva in un paese poco lontano dal mio.
Mary era
la mia ombra, oggettivamente.
Lei era
l'unica persona di cui mi fidassi in quel momento.
L'unico
grande, gigantesco difetto di Mary, era la sua opinione: lei era certa che io e
Potter fossimo fatti per stare insieme.
Ma vi
assicuro, lo ha detto solo una volta, quando era ubriaca.
- Potter-
- Ma va.
Quel ragazzo è sin troppo intelligente-
- Ma mi
pigli per scema? Lo hai visto? E' deficiente. Si ostina a perseguitarmi come se
lui fosse una cozza e io il suo scoglio preferito-
-
Perchè gli piaci-
- No,
perchè è scemo. E' tardo-
- Sareste
una coppia perfetta-
Okay,
eravamo a due.
- Hai
bevuto?-
- No,
sono sobria, questa volta-
Okay, sì,
Mary era una simpatizzante delle feste.
Alcoliche.
Comunque
sia.
- Passami
quella maglietta- le dissi, indicandone una color
prugna, sopra un ammasso di vestiti appallottolati.
Io ero
diversamente ordinata, ecco tutto.
- Uuu, quella sexy per il vostro incontro!-
- Ma sei
scema? Che incontro!?-
Lei
guardò l'orologio, al polso.
- Be',
tra precisamente 25 ore vi rivedrete-
- Grazie
a Dio questo è l'ultimo-
- Io
scommetto di no-
- Taci-
- 10
falci-
La
guardai con sfida - Ci sto!-
- Amo
fare affari con te, Lily -
-
Soprattutto se vinco io-
-
Soprattutto se credi di vincere, e poi perdi-
- Taci-
Il treno
davanti a noi fischiò, come ogni anno.
Ero
emozionata, cavolo.
Non ero
mai stata tanto emozionata, effettivamente. Forse lo ero perchè sarei
stata Caposcuola.
O forse
perchè era il mio ultimo anno.
- Sei
emozionata?- mi lesse nel pensiero Mary, alle mie spalle.
- Oh,
sì-
- Per Potter!-
Perchè?
Perchè
mi ero scelta un'amica deficiente?
Perchè?
- Mary,
la prossima volta che spari una cagata simile giuro che ti
Schianto-
-
Schianto? Che schianto? Io sono uno schianto-
Oh no.
Black.
L'altra
mia piaga.
Piaga al
quadrato, considerando che Mary ne era segretamente invaghita.
Forse al
cubo, contando che lei mi costringeva a farci amicizia ( " Bisogna
allargare le nostre amicizie, Lily - Con Black?- - Ovviamente- - Mary, ma ti
piace?- -Non dire scemenze-")
- Non tu
Black. Ti schianto, voce del verbo schiantare, prima
coniugazione...-
-
Sì, sì, Evans, hai ragione- si girò tutto interessato
verso Mary - Come va, McDonald?-
- Tutto
apposto- sorrise lei.
No,
cavolo, no!
Era
arrossita! Era arrossita! Cattivo segno.
-
Sì, Black, resteremmo molo volentieri qui a snocciolarci le nostre
rispettive vite, se solo tu non fossi tu. Ma tu sei tu, di conseguenza, io me
ne andrei. Vieni, Mary, o perdiamo il treno-
- Ehi,
Evans, saresti anche simpatica, se ti levassi lo strato di acidità che
ti ricopre-
- Ehi
Black, saresti anche digeribile, se solo fossi stato al posto giusto, mentre
distribuivano i cervelli. Peccato che stavi facendo il
cazzone con Potter, e ora vi ritrovate con pallottole
di cacca al posto di una vaga materia grigia-
- Sempre
simpatica, come dicevo-
- Sai, Black? I tuoi neuroni hanno la forma di spermatozoi,
è per questo che ti chiamano testa di cazzo-
Mi girai
e lasciai lui e Mary in asso.
Se voleva
lei mi avrebbe seguita, altrimenti poteva benissimo restare lì a
cianciare con quel coso.
Pff.
* * *
Okay, va
bene, dovevo sedermi.
Erano
ormai due ore che camminavo per i corridoi, sentivo un assoluto bisogno di
poggiare il sedere da qualche parte.
- Lily!-
Mi voltai.
Remus Lupin.
Ah, lui
era l'unico vagamente intelligente in quella banda.
Ma
già solo il fatto di frequentare Potter e Black ed essere il loro
migliore amico gli toglieva valanghe di punti.
- Remus-
- Come
stai?-
- Oh,
bene, grazie. Tu? Come è andata l'estate?-
- Come al
solito, siamo andati da James -
Decine
punti evaporarono.
- Ah. Io
sono andata da Mary-
- Bene!
Hai sentito la novità?-
- No,
quale?- chiesi cordiale; volevo assolutamente svignarmela al più presto,
o avrei rischiato di imbattermi nei suoi amichetti.
- James
è diventato Caposcuola-
Ora,
gente, bisogna analizzare per bene la mia reazione.
In primis sgranai gli occhi, ovviamente.
La saliva
mi andò di traverso, aprii la bocca a O perfetta, il terrore
balenò sulla mia faccia, afferrai il polso di Remus e, infine, urlai - COSA?-
Sì,
effettivamente ci rimasi alquanto maluccio.
- James. Ca-caposciola-
Lo
leggevo nei suoi occhi: aveva paura.
Boccheggiai
un secondino.
Potter.
Caposcuola.
Ma se
quello non era mai stato manco allievo?!
La
disperazione mi invase; avevo due possibilità: uccidere me stessa,
saltando dal treno, o uccidere lui.
Ridacchiai
qualche minuto sulla seconda possibilità.
Allettante.
- Lily- Mary mi raggiunse tutta divertita.
- Lo sai,
vero?-
- Ne
parla tutto il treno-
- Credi
che sia stata cattiva? No, intendo, credi che abbia fatto qualche peccato
grave? Perchè Gesù mi vuole punire?-
- Lily,
ci son ragazze che darebbero l'anima per essere al tuo posto-
- Ma io
faccio cambio anche gratis!-
Mary mi
osservò, compiaciuta.
- Vieni,
cara- disse infine- sediamoci e parliamone-
* * *
Ci misi
tutto l'impegno del mondo ad evitare accuratamente Potter durante la serata.
Quando
infine mi ritrovai sbattuta in Sala Grande, la speranza mi aveva abbandonato
del tutto.
- Evans-
Eccolo.
Cristo,
perchè a me? Perchè?
- Potter-
dissi, girandomi.
-
Caposcuola, eh?-
-
Disgrazie della vita-
- Sempre
ottimista-
- Non
quando ci sei tu nei paraggi-
- Evans- disse lui, tutto divertito - Se... Se siamo
Caposcuola entrambi, dovremo incontrarci in ore extrascolastiche-
Lo
squadrai, perplessa.
Ma era
scemo?
- Potter,
noi non ci incontreremo in ore
extrascolastiche. Mi basta e avanza la tragica consapevolezza che tu esisti.
Per comunicare esistono i gufi-
- Ma
ormai siamo colleghi-
- Potter,
non resterò a stretto contatto con te neanche se da ciò
dipendesse la mia promozione-
- Evans,
la scuola non è tutto-
- Potter,
tu non sei tutto-
- Tu
nemmeno-
- Mi fa
piacere sentirtelo dire. Ora, visto che io non sono tutto...-
gli guardai alle spalle, scorgendo Black e Minus che giocavano alla lotta.
In sala
grande.
Quasi
ventenni.
Non c'era
via d'uscita, per malattie simili -... Vai a giocare coi tuoi amichetti. Manca
il deficiente che ride- Detto ciò gli detti le spalle e marciai verso il
tavolo del preside.
Dovevamo
parlare.
Cosa
facevano i suoi neuroni mentre spedivano la lettera dei Caposcuola a Potter?
Ballavano
la conga?
-
Signorina Evans-la McGranitt mi precedette.
-
Professoressa, devo parlarle- lei o Silente erano uguale, in tale tragedia.
- Evans,
so già cosa mi dirà- mi guardò apprensiva - Deve
resistere, mia cara. Resistere a denti stretti- cercò di sorridere-
Comprendo la sua disperazione-
Mi
strinse le spalle, poi si allontanò.
Era
impazzita anche lei.
Bene. Bene.
Salve, gente.
Alloraaaaa, avevo voglia di iniziare questa long fic da taaanto tempo, ed eccola
qua.
Spero che l'inizio v'interessi :D
Una nuova Lily James.
Straaaaano.
Non voglio fare una cosa troppo pesante. Cioè, oddio non
voglio fare una storia demenziale, ma nemmeno farne una troppo seria, una via
di mezzo
Erano ragazzi, dopotutto, anche nel periodo della guerra, non
sempre ragionavano come adulti.
Spero vi piaccia davvero ;D
Un bacio a tutti
Caramella <3